Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2047 del 12 luglio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2047/XII - Operatività del Consiglio di amministrazione della Casa da gioco di Saint-Vincent; scelte gestionali per il rilancio della Casa da gioco operate dal Consiglio di amministrazione e funzionalità del Consiglio di amministrazione della Casinò S.p.a.. (Interrogazioni e interpellanza)

Interrogazione

Appreso dagli Organi di informazione che non esiste una profonda sintonia di intenti tra i vari componenti il Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.a.;

Visto che su diversi temi pare che vari membri del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.a. non riescano a giungere ad una decisione condivisa;

Ricordato che la decisione di procedere alla nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione era stata dettata dall'esigenza di ridare slancio e decisionalità operativa al Casinò in questo delicato momento di crisi;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

Il Presidente della Regione e l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono i motivi del dissenso all'interno del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.a.;

2) come valuta tale clima di conflittualità all'interno del Consiglio di Amministrazione;

3) quali sono le eventuali linee di azione che è possibile intraprendere come Giunta e/o come Assessorato, e se fra queste è prevista anche la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione.

F.to: Squarzino Secondina

Interrogazione

Premesso che:

- qualche mese fa il Consiglio di amministrazione di Casinò S.p.a. è stato quasi completamente rinnovato (quattro componenti su cinque);

- il 27 giugno scorso la IV Commissione consiliare ha effettuato un'audizione con i membri del cda medesimo;

- dall'incontro sono emerse opinioni profondamente discordanti, per non dire opposte, tra il Presidente e alcuni componenti del cda sulle scelte gestionali da intraprendere, oltre a una carenza di conoscenza immediata dei fatti che accadono nell'azienda;

- tale conflittualità interna è sfociata in articoli polemici sugli organi di stampa, dove gli interessati non si sono risparmiati critiche pesanti;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:

1) se si riconosce nella linea del Presidente o in quella di qualche altro componente del Consiglio di amministrazione;

2) come pensa di dare avvio all'atteso rilancio della casa da gioco valdostana con un organo amministrativo così conflittuale;

3) se questo cda e tutti i suoi componenti godono ancora della fiducia del socio maggioritario.

F.to: Tibaldi - Frassy

Interpellanza

Appreso, nella riunione della IV Commissione consiliare del 27 giugno u.s., a seguito dell'audizione del Consiglio di Amministrazione del Casinò e dalla documentazione consegnataci da un suo membro, che all'interno dello stesso sono presenti posizioni strategicamente opposte ed inconciliabili nell'affrontare la crisi del Casinò di Saint-Vincent;

Appreso, nella stessa riunione, dall'audizione del Presidente del Governo regionale e dall'Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali l'intenzione di proseguire nell'acquisto dell'Hotel Billia, e delle aree e degli immobili annessi;

Ritenuto di estrema gravità quanto emerso dall'audizione del Consiglio di Amministrazione del Casinò e non ancora del tutto chiare le modalità con le quali si vuole procedere all'acquisizione del Billia;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione e l'Assessore competente per sapere:

1) se non ritengano inadeguato l'attuale Consiglio di Amministrazione, innanzitutto nella persona del suo Presidente, nell'affrontare la crisi di gestione del Casinò, alla luce anche della genericità con la quale ha esposto le modalità per affrontare la crisi e ha risposto alle domande dei Commissari;

2) se sulla base di quanto emerso nell'audizione del Consiglio di Amministrazione del Casinò si intenda procedere ugualmente all'acquisto del Billia.

F.to: Bortot

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - L'altro giorno ero all'audizione del "CdA" della "Casinò S.p.a." in IV Commissione e devo dire che per fortuna ero seduto, altrimenti potevo correre il rischio di stramazzare, perché i problemi che sono emersi dai vari interventi, discordanti anche fra di loro, dei membri del "CdA"... e "per fortuna", fra virgolette, nel loro essere discordanti ci hanno permesso di capire realmente come stanno le cose all'interno del casinò, ma su questo argomento interviene la mia collega Squarzino.

Io voglio intervenire legandomi sia all'audizione del "CdA", sia all'audizione del Presidente del Governo e dell'Assessore alle finanze relativa al "Billia". In sostanza si vuole procedere nell'acquisizione di questo "ferro vecchio" facendolo passare per strategico per il rilancio del casinò e, da quel che abbiamo capito nell'audizione precedente, il rilancio del casinò fa riferimento a tutta una serie di problematiche interne e non sicuramente all'acquisizione del "Billia": questo l'ho capito molto bene. Dico "ferro vecchio", perché è vero che la perizia fa riferimento a una perizia del "Governo Perrin", ma nel frattempo mi risulta che i clienti al "Billia" sono diminuiti, il "ferro vecchio" ha cominciato ad "arrugginire" e, di conseguenza, pagare 58 milioni di euro più tutto quello che comporta la ristrutturazione non ne vale la pena, anche perché il rischio è che impegniamo 58 milioni di euro, che si apra un contenzioso e che la Magistratura ci blocchi sia il denaro, sia l'acquisizione del "Billia" per poterlo sistemare. A questo punto è molto meglio "mettere mano" agli interventi interni alla casa da gioco, sospendere l'acquisizione del "Billia" - alla quale peraltro non siamo pregiudizialmente contrari -, intervenire con uno strumento legislativo per tutelare il reddito ai lavoratori che perdono il posto di lavoro, risparmiare forse più della metà sui 58 milioni di euro, riconsegnare o lasciare ai proprietari, o ai portavoce dei proprietari del "Billia"... che se lo ristrutturino e se lo gestiscano loro, vedremo cosa sono capaci di fare! Sul fatto di acquisire noi in questo momento, quando le cose non sono assolutamente chiare, non siamo d'accordo, anche perché non voglio entrare nel merito, ma la collega Squarzino non c'era e devo dire che c'è una cosa che non funziona: o date le dimissioni voi due, o le fate dare a Martini, perché questo Signore si è presentato lì e sembrava di essere nei film delle multinazionali americane...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... ma io ho visto lui, perché se avessi visto il curriculum e poi visto lui, mi sarebbe venuto di più "la pelle d'oca", perché sembra di essere in quei film delle multinazionali americane dove arriva un signore, che non sa assolutamente niente di quel che deve gestire, non sa o è stato reticente, ma chiedo anche ai Commissari presenti di dire il loro pensiero, ma questo Signore non ha capito ancora i problemi ai quali deve "mettere mano"! L'unica persona che lì dentro può aver detto delle cose anche non vere, ma che ci ha dato della documentazione è stato il Signor Conca, mentre questo compito spettava al Presidente del "CdA". Faccio solo un esempio, uno che viene a dire: "ma le mogli dei giocatori dove vanno a fare lo shopping?"... a me viene "la pelle d'oca"! Abbiamo speso 60 milioni di euro per riqualificare Saint-Vincent e adesso non sappiamo dove mandare a fare lo "shopping" le mogli dei giocatori?

Non voglio farla lunga, quello che chiediamo è la sospensione dell'acquisizione del "Billia", anche perché nei documenti che avete scritto voi in uno dei vari punti si legge che il mercato dei giocatori appare saturo e che non è realistico formulare ipotesi di un significativo incremento di livello di introiti nel prossimo periodo tale da riassorbire nel prossimo futuro l'eccesso di capacità produttiva e a ciò deve attenersi anche ogni progettualità immobiliare e costruttiva. Qui vi sono delle valutazioni, ci danno delle indicazioni e, in base alle indicazioni che ci sono state date, è chiaro che bisogna soprassedere ad acquisire altre attività immobiliari senza prima "mettere mano" alla gestione attuale del casinò.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Cerchiamo di andare per ordine, quindi inizio con l'interrogazione n. 10 che è stata proposta dalla collega Squarzino; le interrogazioni e l'interpellanza hanno una serie di premesse, fanno una serie di considerazioni che sono riconducibili o agli articoli di giornale, o all'audizione dei Consiglieri di amministrazione. La collega Squarzino chiede: "quali sono i motivi del dissenso all'interno del Consiglio di amministrazione della Casinò S.p.a.". Consigliera Squarzino, non lo so perché il momento dove il rappresentante dell'azionista e il "CdA" si incontrano è normalmente l'Assemblea, la quale si è svolta senza avere questo dissenso che invece compare sui giornali. In quella Assemblea quindi il grande portatore di dissenso era assente per problemi personali, non ho idea, ma non abbiamo avuto il piacere di avere questo confronto che avrebbe potuto essere molto fattivo, avrebbe permesso all'azionista rappresentato dal Presidente e dal sottoscritto di essere informati. Per contro, in quella sede, l'Assemblea, abbiamo avuto - ed è stato messo a verbale - un rilievo da parte del Collegio sindacale, che si è espresso con grande preoccupazione nei confronti degli atteggiamenti di quei Consiglieri di amministrazione che esternano e che danno tutta una serie di informazioni al di fuori delle sedi istituzionali. Vi è stato quindi un pesante richiamo da parte del Collegio sindacale rispetto alla condotta che, a nostro giudizio, non è propriamente ortodossa e su questo argomento credo che il richiamo del Collegio sindacale pesi come un macigno.

"Come valuta tale clima di conflittualità all'interno del Consiglio di amministrazione" , glielo ho detto: non è un problema di conflittualità, la conflittualità e le diverse opinioni non sono di per sé un problema, anzi credo che un "CdA" abbia il dovere di rappresentare tutte le varie interpretazioni e debba contribuire... ma il "CdA", così come qualsiasi altro organo collegiale, ha la necessità di avere un momento di sintesi, pertanto non per questo un'espressione che non trova il consenso della maggioranza del "CdA" deve essere rappresentata sui giornali, perché si fa il danno della società. Non è preoccupante quindi - ripeto - la diversità di opinioni: è preoccupante l'atteggiamento che viene tenuto da parte dei Consiglieri del "CdA".

"Quali sono le eventuali linee di azione che è possibile intraprendere come Giunta e/o come Assessorato, e se fra queste è prevista anche la nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione": qui la collega dà già delle possibili soluzioni, noi molto più modestamente come Giunta regionale abbiamo deciso di calendarizzare per la settimana prossima un incontro con il "CdA", quindi credo che gli uffici della Presidenza della Regione convocheranno per la prossima settimana i rappresentanti del "CdA" per avere un confronto, anche perché sembra che gli Assessori non siano ben accetti in sede di Commissione consiliare, quindi nessuno di noi si è permesso di interferire con i lavori della Commissione perché forse saremmo stati guardati come dei "cani in chiesa". Abbiamo la sede istituzionale che è l'Assemblea, come azionisti ci siamo presentati, c'è stata una presenza del "CdA" parziale, le assenze sono giustificate, so che c'era una disponibilità collegiale per essere presenti, cosa che con rammarico abbiamo non riscontrato di fatto.

Interrogazione n. 14, "se si riconosce nella linea del Presidente o in quella di qualche altro componente del Consiglio di amministrazione": abbiamo avuto modo di ritrovarci con il "CdA" e abbiamo potuto rappresentare quanto deciso dal Consiglio regionale e di calendarizzare una serie di lavori e di immaginare un tavolo tecnico, al fine di poter mettere sul tavolo delle proposte per quanto attiene l'attività della casa da gioco.

"Come pensa di dare avvio all'atteso rilancio della casa da gioco valdostana con un organo amministrativo così conflittuale": ovviamente non riteniamo che sia positivo un clima conflittuale, anzi riteniamo sia positivo un confronto anche di proposte diverse, ma - ripeto - istituzionalmente corretto. Siamo quindi molto preoccupati e nell'incontro che avremo la settimana prossima con il "CdA" cercheremo di capire qual è il clima, quali sono gli intendimenti e quali le eventuali soluzioni.

"Se questo "CdA" e tutti i suoi componenti godono ancora della fiducia del socio maggioritario", la fiducia è un qualcosa che non è immutabile nel tempo, ma è direttamente proporzionale alla dedizione e non necessariamente agli incassi, perché potremmo avere un organo amministrativo che profonde tutto il suo impegno per cercare di non perdere gli incassi, o se volete anche incrementarli, ma bisogna poi fare delle valutazioni complessive, quindi rispetto a questo, insieme al contributo di tutti, cercare di capire se si poteva fare meglio oppure peggio. Quando vengono forniti i dati, purtroppo, questi sono riferibili a valori assoluti, numerici che possono poi essere interpretati. Se andiamo a prendere le "performance" degli ultimi 10 anni - come è stato fatto in Commissione -, andiamo a dare, come qualcuno ha dato, delle letture di un disastro, disastro che poi viene letto a seconda dei casi come attribuibile alla gestione pubblica o all'incapacità dei "manager", o di Tizio, o di Caio, o del Governo regionale, o dell'Assessore, a seconda delle interpretazioni che ognuno dà. Bisogna essere un po' onesti e cercare di dare una lettura universale rispetto al mondo della casa da gioco. Ancora oggi guardavo gli introiti del 2006 rapportati a quelli del 2005... abbiamo un'identicità, abbiamo una variazione di zero virgola percentualmente, quindi vedete che questi sono i dati.

Infine l'interpellanza, dove si parte dalle stesse premesse - articoli di giornale e audizioni - per richiedere al Presidente o all'Assessore un giudizio sull'adeguatezza del "CdA". Rispetto a questo il "CdA" è in carica da 4-5 mesi, credo che a livello comportamentale avrei delle forti riserve su alcuni atteggiamenti individuali. Sulla bontà delle strategie chiederei un po' più di pacatezza nel dare dei giudizi "tranchant", perché su questo argomento credo vi sia la necessità di avere un arco temporale di una profondità rapportata al mandato per dare dei giudizi, fermo restando che l'impegno sia un impegno non tanto rivolto alla promozione delle proprie posizioni personali, ma sia un impegno che viene profuso per l'interesse dell'azienda, perché se ognuno dei Consiglieri di amministrazione ha come obiettivo quello di vedere accreditato il proprio percorso professionale lanciandosi in iniziative perché più competente o più bravo, rischieremmo di fare delle analisi strane. Anche lì, collega Bortot, lei prima ha parlato di curricula, i curricula dovrebbero essere guardati per tutti e probabilmente qua e là troveremmo delle cose simpatiche se andassimo a ben vedere e quelli che si dichiarano così competenti in certi momenti sono incappati in situazioni di presunta incompetenza. Ciò detto, credo che questo "CdA" nel suo complesso abbia delle forti professionalità, che se correttamente utilizzate, pur nella differenza e diversità di vedute, possono fargli compiere un buon lavoro.

Sulla seconda domanda, che è la domanda "clou" - almeno sulla base della presentazione -, sono convinto di un'idea contraria rispetto a quella del collega Bortot. Ritengo che il "Billia" e le aree di questo immobile siano indispensabili per lo svolgimento dell'attività della casa da gioco, ma lo siano perché momento di chiarezza rispetto a una serie di progetti e di attività. Abbiamo i parcheggi, le aree di accesso, l'albergo e il Centro congressuale. Abbiamo visto che le soluzioni alternative, ovvero il "Palais Saint-Vincent", piuttosto che altri spazi, non sono funzionali allo svolgimento della casa da gioco. Probabilmente dobbiamo immaginare anche una nuova redistribuzione degli spazi, forse non è necessario avere 250 camere, probabilmente il Centro congressi deve essere riconsiderato immaginando delle attività congressuali, ma anche delle attività ludiche e delle attività per delle manifestazioni per la casa da gioco, insomma è un'area importante.

Sul fatto che tale complesso sia un "ferro vecchio", questo posso anche condividerlo; purtroppo, quando dichiaro di interesse un bene, mi devo avvalere di esperti che fanno una perizia, quindi non posso entrare nel merito del tanto o del poco. La pubblica amministrazione, quando manifesta l'interesse di acquistare un determinato bene, deve avvalersi di perizie, le quali devono identificare nello stato di fatto e di diritto un complesso immobiliare e aziendale, a meno che non si dica che quelle perizie sono fatte male, sono fatte con criteri distorti ma, essendo che fino a prova contraria queste perizie asseverate ci danno quel tipo di valore, noi, rispetto a quel valore, trattiamo... non un euro di più, non un euro di meno.

Sarebbe per me facile polemizzare con il collega Bortot dicendo: "lasciamo che il "Billia" cada a pezzi e lasciamo che 130 persone perdano il posto di lavoro", ma è un po' l'obiettivo che utilizzano i proprietari mettendo degli scudi umani davanti a tale tipo di operazione. Rispetto a questo, in tale contesto credo che, oltre ad essere strategico per il casinò, tutelare dei posti di lavoro dando continuità a delle professionalità non sia secondario. Credo che l'attività di approfondimento del Governo regionale in merito alla fattibilità dell'acquisto del "Billia" debba procedere, oggi stiamo facendo delle verifiche circa la fattibilità, sulla base dell'incontro fra domanda e offerta per quanto riguarda il prezzo e quello che governa il prezzo per noi è la perizia. Devono essere verificati gli altri aspetti giuridici e amministrativi, deve esserci un chiarimento rispetto a quello che potrebbe succedere dopo l'acquisizione e qual è il modello di gestione che possiamo immaginare per quel complesso alberghiero funzionale alla casa da gioco. Avrebbe potuto essere una buona occasione l'audizione dei Consiglieri del "CdA" in merito a dati correlati alla clientela VIP che utilizza il "Billia", questo forse avrebbe potuto dare un certo tipo di risposta. I dati che nel tempo ho verificato dicono che una parte molto importante dei proventi del casinò sono riconducibili alla clientela VIP, che, pur condividendo il giudizio del collega Bortot - la vetustà del "Billia" -, riterrebbe tuttavia uno svilimento andare in altri alberghi di qualità superiore; quindi una clientela VIP, la quale è parte importante dei proventi del casinò, che è legata all'utilizzo del "Billia". Questo immobile quindi non in funzione porterebbe a una mortificazione molto importante dei proventi del casinò.

Si dà atto che dalle ore 18,19 riassume la Presidenza il Presidente Perron.

Président - La parole la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Oggi abbiamo imparato una cosa nuova: gli articoli di giornale non sono fonti attendibili d'informazione. L'Assessore ha esordito facendo una premessa: le fonti d'informazione sono articoli di giornale, l'audizione in Commissione, "mettiamo le mani avanti" perché l'unica fonte giusta d'informazione è l'Assemblea in cui l'Assessore azionista era presente. Sappiamo che le cose che leggiamo sul giornale, anche come dichiarazione dell'Assessore, non sono attendibili, non possono essere prese come fonte d'informazione. Gli articoli di giornale dicono che c'è dissenso all'interno del "CdA"? Non è vero, perché lui era presente e non ha visto questo dissenso. Si è però dimenticato di aver aggiunto, continuando il suo discorso, che non è il caso di drammatizzare troppo, perché su un piano comportamentale, se queste persone hanno delle competenze e se tali competenze sono correttamente utilizzate, possono servire. Lui allora sta dicendo che in questo momento tali competenze non sono utilizzate in modo corretto, non sono utilizzate al fine che dovrebbero essere utilizzate per i motivi per cui sono lì, ovvero per gestire la casa da gioco. Capisco che lei possa essere in difficoltà, ma che lei giunga a non avere il coraggio di dire le cose mettendo davanti il paravento che le informazioni che i Consiglieri hanno non sono attendibili, perché dipendono dagli organi di informazione, credo sia un "escamotage" poco serio.

In secondo luogo è vero che lei non era in Commissione, neanche la sottoscritta lo era, mi stupisco che ancora non si sia fatto dare i verbali come fa abitualmente, però all'interno della Commissione i rappresentanti del "CdA" hanno continuato a dire... quindi non solo la persona che forse era assente e che secondo lei era la persona che doveva essere causa di distinguo... ma nel corso della riunione, ad esempio, uno esordisce: "la mia opinione come al solito è in dissenso sostanziale su quello che avete detto, avete notato che non siamo d'accordo su questo...", eccetera. Continuamente quindi all'interno del "CdA" su tutti i problemi che sono stati posti, dalla nomina di Collé al modo di gestire il casinò, al modo di gestire il personale, al modo di puntare sul rilancio del casinò, al modo di individuare quali sono le priorità per il "CdA", su tutti questi punti non sono d'accordo. Posso capire che vi possano essere pareri diversi che contribuiscono, ma qui, quando si tratta di strategie e quando non si vede nessun risultato di questo lavoro, credo che il problema sia grande e che la Giunta sia preoccupata lo dimostra il fatto che la stessa abbia chiesto una riunione con il "CdA". Delle due allora l'una: o vi sono i problemi che sono detti sui giornali, in Commissione e questi problemi sono tanti al punto che la Giunta si preoccupa di incontrare il "CdA"; o i problemi non vi sono e allora non si capisce perché la Giunta debba incontrare il "CdA".

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - L'aspetto tragicomico di questa vicenda è che lei, Assessore, oltre ad essere un organo politico, rappresenta "ad intermittenza" con il Presidente Caveri il socio maggioritario all'interno della "Casinò S.p.a.". Da quello che lei ha detto oggi in risposta ai quesiti che le sono stati formulati si evince che il socio maggioritario non esiste, non decide, non controlla. È questo l'aspetto tragico che si unisce all'aspetto comico: abbiamo assistito al rinnovo di un "CdA", 4 componenti su 5, 5 mesi fa - scelta politica perché siete voi che avete designato queste persone di elevato profilo professionale e culturale - e nell'arco di pochissimo tempo è emerso che queste persone non sono integrate o integrabili tra loro, perché in Commissione - non parliamo di articoli di giornale perché, come avete detto, sono inattendibili - è emerso che c'è chi pensa "bianco" e c'è chi risponde "nero", c'è chi si mette su una "linea grigia", di conseguenza non c'è alcuna uniformità di vedute. Mi chiedo allora: come li avete scelti? Li avete conosciuti prima di sceglierli? Lei oggi ci ha detto che non conosce i motivi del dissenso, le chiediamo se almeno conosce i componenti del "CdA", se sa chi ha nominato, se sa chi ha concorso a nominare alla guida della "Casinò S.p.a.", o se ha solo avallato in modo disinteressato dei nomi che le sono stati proposti? Questo è un fatto che ci preoccupa notevolmente: è grave non conoscere i motivi del dissenso dopo che i giornali ne parlano da 3 mesi e dopo che la Commissione ha approfondito tale clamorosa diversità di vedute... mi chiedo cosa ci sta a fare il socio maggioritario all'interno della "Casinò S.p.a."!

Un altro aspetto che ridicolizza e scredita la Regione è che il "grande portatore di dissenso" - riprendo le sue parole - era assente, ma questa persona l'avete nominata nel Comitato strategico! Il Dott. Gianni Zandano è diventato esponente di spicco di un Comitato strategico che avete costituito all'indomani di quella Commissione consiliare...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... sto dicendo quello che ho letto... ma dove era presente il Dott. Zandano! Era assente all'incontro con la IV Commissione. È comunque curioso che il "grande portatore di dissenso" nell'ambito del CdA sia stato nominato all'interno del Comitato strategico. Si sa bene che egli, secondo quanto si apprende dai giornali, ha evidenziato più volte motivi di contrasto con il Presidente del CdA. Forse bisogna considerare la sua nomina nel Comitato strategico come una promozione? Vogliamo capire qual è la vostra linea di intervento, qual è la linea di indirizzo che date a questo comitato, siete il socio che rappresenta il 99%, il "CdA" dovrebbe essere preposto al rilancio del casinò. C'è un "CdA" quasi completamente rinnovato, c'è una "task force" che lo affianca e lo sovrasta, c'è un Comitato strategico che adesso si aggiunge e solo la prossima settimana ci sarà un confronto tra tutti questi soggetti. Ma vi sembra normale? Se lei fosse titolare in una società privata, come peraltro lo è la "Casinò S.p.a.", se fosse sua, come socio al 99%, aspetterebbe ben 3 mesi per incontrare i suoi 5 amministratori di fiducia per chiedergli cosa hanno in testa? Fatevi un esame di coscienza...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... avete partecipato all'Assemblea e non sapete neppure quali sono i motivi del dissenso, come ci ha detto 20 minuti fa! Si è presentato qui dicendo: "non conosciamo i motivi del dissenso, incontreremo il "CdA" la prossima settimana"... ma lei è un commercialista, è uno che vive nell'ambito delle società, ma quando mai ha visto un socio al 99% che aspetta mesi per decidere qualcosa! Lì c'è una situazione che langue! Vorremmo capire qual è la vostra linea politica, siete voi che avete individuato queste persone, le avete istruite per fare qualcosa, e non vanno d'accordo: uno sostiene che ci sia una crisi strutturale, il Presidente parla di crisi congiunturale, il Presidente nomina l'assistente da mandare a Roma per i rapporti con il Parlamento all'insaputa del resto del "CdA", se questo è il modo di operare, fatevi due calcoli voi! O li mandate tutti a casa, oppure a casa ci andate voi!

Président - La parole au Conseiller Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Di nuovo alcune precisazioni sul "Billia". Sono assolutamente d'accordo con il collega Tibaldi e vorrei che intervenissero anche gli altri membri della Commissione su questo argomento...

Squarzino (fuori microfono) - ... non possono...

Bortot (Arc-VA) - ... non lo sapevo. La morale comunque è questa. Non siamo pregiudizialmente contrari all'acquisizione del "Billia", non è necessario che compriate il "Billia" a quel prezzo e subito, i problemi del rilancio del casinò sono tutti interni alla gestione, avete nominato degli incompetenti, o siete incompetenti voi, o è il "CdA" che avete nominato, fatevelo dire dai colleghi del vostro movimento cosa è successo in quella audizione, va bene? Se voglio comprare un albergo a Saint-Barthélemy e viene l'alluvione, prima di acquisirlo aspetto che ripristino la strada; è questo quello che dovete fare voi per tutelare il denaro pubblico, non regalare 58 milioni di euro, non è strategico l'acquisto del "Billia" in questo momento, dovete "mettere mano" alla gestione del casinò! E quello che succede lì dentro fatevelo dire! C'è un numero elevato di dirigenti che non servono a nulla, mandano gente in prepensionamento incentivandoli ad andare a casa e pagandoli "a peso d'oro" quando magari sono utili all'interno; ve ne sono altri che vogliono rimanere e avviene l'esatto contrario! Non vado avanti, perché è inutile che ripeto le cose che ha già detto la mia collega.

Assessore, non spetta a me darle consigli sul suo mestiere, ma se non sono convinto che una cosa vale "tot", o se nel frattempo che è stata fatta la valutazione di quella cosa sono sopravvenuti altri avvenimenti, evidentemente un momento di riflessione lo devo fare. Propongo allora di sospendere tutto e di portare un po' di dati sulle affluenze del "Billia", siccome sulle affluenze del casinò l'ammontare del volume di affari ce lo abbiamo tutto tramite i dipendenti o le presenze, perché all'Assessorato credo vi siano le presenze all'interno di strutture alberghiere, vediamo di capire quante sono le presenze adesso rispetto a quando è stata fatta quella perizia che è diventata "la Bibbia" secondo lei e magari si può fare un'altra perizia. Non spetta a me insegnare il mestiere a lei né come commercialista, né come Assessore, ma ci vuole un po' di prudenza, non capisco questa fretta di comprare il "Billia" con un contenzioso che ci bloccherà l'acquisizione e i soldi che andremo a spendere! Non sono commercialista e consulente, ma porca miseria queste cose si "palpano"! Non venite a dire che non lo sapevate! Succederà questo e il grave è che, se succederà, sarà stato fatto nel momento in cui era meno opportuno acquisire quella struttura, i terreni e le altre strutture adiacenti. Non dico di non farlo, dico di farlo quando ci costerà meno della metà e di "mettere mano" a questo "CdA" in qualche modo, affinché abbia delle strategie per far uscire il casinò da tale crisi tutta interna alla casa da gioco!

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Brevemente perché mi sono state messe in bocca parole che non ho detto sia dalla collega Squarzino, sia dal collega Tibaldi. Non ho detto che i giornali non sono attendibili, i giornali hanno riportato delle dichiarazioni che sono state rilasciate, ho solo detto che normalmente un Consigliere del "CdA" parla e le sue dichiarazioni non devono essere riportate sulle pagine dei giornali, ma verbalizzate nel verbale del "CdA". Le dichiarazioni dei Consiglieri di amministrazione sui giornali non sono inattendibili, sono inopportune e non lo dico io, lo dice il Collegio sindacale!

Bortot (fuori microfono) - ... spero che non siano inopportune nella Commissione...

Marguerettaz (UV) - ... non ho detto quello.