Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2038 del 12 luglio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2038/XII - Criteri adottati per la nomina del Presidente della CVA. (Compagnia Valdostana delle Acque). (Interrogazione)

Interrogazione

Appreso in data 28 giugno dagli organi di stampa della nomina del dott. Augusto Rollandin a Presidente del Consiglio di Amministrazione della C.V.A. (Compagnia Valdostana Acque);

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

il Presidente del Governo regionale per conoscere i criteri addottati per la nomina.

F.to: Bortot

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - La sua interrogazione è tacitiana, nel senso che è di poche righe e la mia risposta sarà corrispondente alla sua domanda. La "CVA" è sicuramente una delle imprese più importanti che abbiamo in Valle d'Aosta. Con il senno di poi abbiamo oggi la contezza di apprezzare in pieno un percorso che è stato compiuto in passato, in un passato assai remoto, con la difesa delle prerogative di proprietà delle acque, in un passato più recente, che è quello della scrittura dello Statuto di autonomia con la specificazione già presente nel 1948 dell'aspetto assolutamente strategico del settore idroelettrico, e successivamente nel tempo con una serie di norme che soprattutto a partire dagli anni '90 hanno consentito alla Valle d'Aosta di tornare in possesso, pur parzialmente, di quei diritti che erano stati sanciti dallo Statuto di autonomia e che erano stati fortemente compressi all'inizio degli anni '60 da quel processo di nazionalizzazione di energia elettrica che aveva, con la nascita del colosso monopolista "ENEL", di fatto deprivato la nostra Regione di una delle risorse principali di quello che è stato definito l'"oro bianco".

La "CVA" ha avuto in questi ultimi anni un Presidente, che purtroppo è mancato un anno fa, il Dott. Francesco Guerrieri, che nella duplice veste di Presidente della Finanziaria regionale e di Presidente di "CVA" ha retto questo periodo di passaggio fra la cessione delle centrali "ENEL" e il lento affermarsi sul mercato di questa società, che oggi è uno degli esempi più importanti di autoproduttori di energia elettrica nel settore idroelettrico. Soprattutto ha avuto una capacità di vendita di questa energia, che è prodotta con certificati verdi perché l'idroelettrica è considerata una "energia pulita" fra virgolette, e oggi "CVA" vende in circa 100 Province, quindi in tutte le Province italiane vende il proprio prodotto e questo è sicuramente un aspetto fondamentale.

La scadenza dei termini di legge e l'obbligo di rinominare il Presidente ha coinciso anche con una serie di valutazioni politiche che riguardavano in particolare la circostanza che questa società dovesse avere una "governance" importante, di peso, perché è del tutto evidente che i prossimi anni saranno anni molto diversi, più difficili per "CVA", perché "CVA" ha potuto in questi anni avere "il vento in poppa" rispetto a una serie di questioni, quali il ritardo nella costruzione di centrali turbo-gas e oggi l'improvviso affermarsi di nuovi impianti turbo-gas in Italia creerà una situazione ovvia di maggior concorrenza, quindi di meno appetibilità di questa produzione idroelettrica che conta l'1% del mercato elettrico nazionale, quindi si tratterà di operare delle scelte che saranno molto significative. Scelte molto significative che riguardano anche la necessità di avere degli alleati, perché chi conta oggi l'1% del mercato elettrico rischia di fare la fine del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro, quindi anche in questo caso non si potevano concepire situazioni di "interim" o di proseguimento di una "governance" incerta, come poteva essere in questo ultimo periodo. Quindi si trattava di trovare una persona che potesse essere rappresentativa di questo legame di conoscenze politiche e di capacità affermate di tipo amministrativo che consentissero negli anni a venire sia questa politica di alleanza nel settore elettrico, sia una serie di questioni che in questo Consiglio sono più volte state affermate, che è anche capire esattamente, tramite "CVA", quelli che potranno essere i vantaggi della bolletta energetica dei cittadini, visto che ci stiamo avvicinando a passi da gigante a quella data importante del luglio 2007 quando gli sconti energetici potranno passare dalle partite IVA anche ai semplici utenti consumatori.

Considerato il curriculum personale, professionale, politico che ha inanellato negli ultimi 30 anni il Dott. Rollandin, Senatore in questa ultima legislatura repubblicana, e nell'ambito di un ragionamento complessivo che avremo modo di fare successivamente, in occasione dell'esame della mozione, che parte dalla mia considerazione personale che molti in quest'aula condividono - cioè del fatto che chi per molti anni ha ricoperto importanti cariche politiche amministrative non debba essere considerato una sorta di "lebbroso", o una persona che non ha accumulato alcun tipo di esperienza in una logica di pira sopra la quale bruciare chiunque abbia svolto qualche tipo di attività, tanto più questo in una Valle d'Aosta dove le risorse umane e professionali sono quelle che sono non per incapacità nostra, ma per l'esiguità del nostro campione demografico, che ovviamente deve essere sempre tenuto in considerazione - si è ritenuto da parte del Governo regionale di poter fissare questa indicazione. Lo si è fatto attraverso una serie di informative di carattere politico e riteniamo che l'indicazione e quindi la logica dei criteri che il Consigliere Bortot ha evocato nella sua interrogazione sia esattamente corrispondente ai bisogni di avere una presidenza che sia autorevole, che possa nei prossimi anni, su indicazione dell'azionista che resta la Regione, rendere fattive quell'insieme di azioni che facciano sempre più del settore idroelettrico uno dei settori strategici dello sviluppo economico della nostra Regione.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Je suis un petit peu étonné de la réponse du Président de la Région. La mia interrogazione non era sulla "CVA" - sulla "CVA" ci torneremo, ci mancherebbe altro! -, ma era sui criteri adottati e i criteri adottati sono legati alle capacità professionali e intellettuali del Dott. Rollandin. Qui non fa una piega il discorso: sono per la difesa del posto di lavoro, sono per un reddito sociale a chi perde il posto di lavoro, sono intervenuto nei confronti del Parlamento affinché vi fosse la possibilità di usufruire della cassa integrazione guadagni anche per i Senatori e i Deputati che non vengono rieletti, ma il Dott. Rollandin aveva anche un'altra "chance": quella di rivolgersi ai patronati sindacali e far domanda di disoccupazione. È chiaro? Perché si creano 2 categorie di persone: quelle di serie "A", quelle di serie "B" e quelle di serie "C"!

Non entro nel merito del curriculum del Dott. Rollandin, perché passeremmo la giornata qui dentro! Entro nel merito del fatto che, se c'era qualcuno che doveva trovare un posto di lavoro al Sig. Rollandin, questo era il suo movimento politico. Poteva fare il funzionario all'"Union Valdôtaine" come riconoscimento per tutto il lavoro fatto per la Regione e in questo caso non sono molto ironico, è vero, mentre sono più ironico sul lavoro fatto per quanto riguarda sé stesso. Quando però si fa confusione fra il Governo regionale, che lei rappresenta, e un'istituzione, allora ad uno che è stato battuto alle elezioni il Governo regionale gli deve trovare il posto, chiunque sia, che si chiami Bortot o altro... non sono assolutamente d'accordo! Se il criterio è quello, si fa una legge e si discute qui dentro!

Vi è poi un altro fatto: il curriculum del Dott. Rollandin riguarda gruppi di potere anche un po' "occulti" in questa Regione, sui quali poi interviene il Governo... per fare spazi? Era cioè l'unica persona che poteva andare a dirigere la "CVA" o vi erano degli altri?...

Presidente - Chiedo scusa al collega, ma se entriamo nel merito personale, devo fare la seduta segreta.

Bortot (Arc-VA) - ... ho capito. Allora io penso che in Valle d'Aosta, in Italia, in Europa persone capaci di gestire "CVA" ve ne fossero, si poteva fare un bando, si potevano chiedere dei titoli, se vogliamo ironizzare un poco! Parlando seriamente quello che è inaccettabile da parte nostra è che sia stato il Governo regionale con criteri poco ortodossi ad incaricare il Dott. Rollandin a dirigere la "CVA"; poi su come la dirigerà ci entreremo più tardi e faremo le opportune verifiche. Quello che trovo grave è che il Governo regionale usi questa istituzione quasi fosse di "sua" proprietà privata, cioè io non rappresento il Governo, né le istituzioni... nella misura in cui sono Presidente o Assessore questo Consiglio diventa di mia proprietà privata e dispongo come meglio credo... credo anche che per un incarico di questo genere un minimo di correttezza nei confronti del Consiglio nel discutere il ruolo... e le strategie della "CVA" dovessero essere discusse qui dentro... poi su quel ruolo e su quelle strategie della "CVA" calarci la persona giusta. Se poi questa persona coincideva con il Dott. Rollandin, se ne prendeva atto, ma il metodo che è stato adottato ci vede assolutamente contrari, in quanto c'è un abuso da parte del Governo su questa nomina e, purtroppo, anche su altre cose!