Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2036 del 12 luglio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2036/XII - Iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle tematiche dell'integrazione europea. (Interrogazione)

Interrogazione

Ricordato che nei giorni 16 e 17 giugno u.s. l'Università della Valle d'Aosta ha promosso ed organizzato un convegno su "La Costituzione europea: la fine di un'illusione?";

Preso atto che il convegno è stato di un livello culturale molto alto e che tra i relatori erano presenti docenti ed esperti di grande valore;

Sottolineato che è auspicabile che l'Università della Valle d'Aosta continui ad organizzare iniziative di questo genere che permettono l'approfondimento di temi così importanti;

Constatato però che nello svolgimento del convegno, dagli interventi e dalle relazioni emergeva, anche se indirettamente, che l'attuale bozza di Costituzione non ratificata in due referendum, dalle popolazioni francese e olandese, fosse l'unica possibile;

Considerato che l'organizzazione del convegno non prevedeva dibattito e che questo è stato possibile solo per pochissimo tempo per l'assenza di alcuni relatori;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale per conoscere:

1) se sono allo studio ulteriori iniziative, in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta, con altre Università italiane ed europee o altri enti, per promuovere nell'opinione pubblica valdostana un dibattito su quale Europa, quale Costituzione e quali valori di riferimento per il processo di integrazione europea;

F.to: Bortot

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Je ne peux que me féliciter de l'attention que porte le Conseiller Bortot au colloque des 16 et 17 juin dernier, consacré à la Constitution européenne et organisé par notre Université avec le parrainage de la Présidence de la Région, dans le cadre des manifestations pour la célébration du 60e anniversaire. Le préambule de cette question souligne à juste titre que cette rencontre était d'un haut niveau scientifique et culturel et qu'elle était destinée à des experts ou à des spécialistes. En effet il ne faut pas oublier que ce colloque a été organisé par le Cours universitaire en Sciences politiques et des relations internationales de notre Université et qu'il était destiné en premier lieu aux étudiants de ce cursus.

Encore: compte tenu du contexte actuel, ce colloque ne pouvait qu'être consacré au projet de Constitution européenne signé à Rome, puis bloqué par les résultats des référendums déroulés en France et aux Pays-Bas. Le débat non seulement politique sur la Constitution européenne, sur ses contenus, ses principes et ses valeurs fondamentales est certainement un sujet auquel nous consacrons la plus grande attention et ce notamment pour ce qui est de questions qui revêtent pour nous une importance particulière, telles que le rôle des Régions dans l'architecture institutionnelle européenne ou la définition d'une politique pour la montagne. Il s'ensuit que, si l'occasion se présente, nous ne manquerons pas de promouvoir d'autres initiatives sur ce thème avec ou sans la collaboration de l'Université de la Vallée d'Aoste, éventuellement.

Je rappelle par ailleurs que la Région réserve depuis très longtemps une attention particulière à l'information des Valdôtains sur les questions européennes et l'ouverture, le 18 mai, de l'"Europe Direct Vallée d'Aoste", situé à Aoste, 21 Rue Vevey, s'inscrit dans cette optique. "Europe Direct Vallée d'Aoste" constitue l'antenne locale d'"Europe Direct": le nouveau réseau d'information de l'Union européenne créé en 2005 et réunissant 393 centres situés dans toute l'Europe, dont 39 en Italie. En ligne générale les objectifs des antennes d'"Europe Direct" sont les suivants: permettre aux citoyens d'obtenir des informations, des conseils, une assistance et des réponses aux questions qu'ils se posent sur les institutions, la législation, les politiques, les programmes et les possibilités de financement de l'Union européenne; promouvoir activement le débat local et régional sur l'Union; permettre aux institutions européennes d'améliorer la diffusion d'informations ciblées sur les besoins locaux et régionaux; offrir aux citoyens la possibilité d'utiliser un mécanisme de rétroaction vis-à-vis des institutions européennes, sous forme de questions, d'avis et de suggestions.

Lorsque la Région autonome Vallée d'Aoste a répondu à l'invitation à présenter des propositions lancées par l'Union européenne pour la création de structures accueillant les antennes du réseau "Europe Direct", elle a fixé pour sa antenne les objectifs spécifiques indiqués ci-après: participer au développement d'une mentalité européenne chez les citoyens valdôtains; fournir une information ciblée et visant certains groupes spécifiques - jeunes, retraités, professionnels libéraux, fonctionnaires, associations et collectivités locales -; sensibiliser les citoyens aux questions européennes ayant un rapport avec des exigences territoriales particulières; développer le canal d'information "école"; constituer le premier interlocuteur pour quiconque cherche des informations sur l'Europe.

Pendant le 2e semestre de l'année 2006 "Europe Direct" a prévu de réaliser - avec la collaboration de diverses structures de l'Administration régionale et notamment de la Surintendance des écoles et de l'Agence de l'emploi, mais aussi de l'Université - plusieurs activités qui vont justement dans le sens indiqué par la question présentée par le Conseiller Bortot. En sus de la création d'un site Internet spécifique, qui sera bientôt mis en ligne, plusieurs autres initiatives sont prévues: au mois de septembre, la participation aux "Journées européennes des langues", qui se tiendront à l'Auditorium de Pont-Saint-Martin; au mois d'octobre, la 2e édition du "Café Europe" et une manifestation sur la mobilité des travailleurs en Europe; diverses animations dans les écoles.

J'ajoute en conclusion qu'il n'y a pas de doute sur le fait que nous avons aujourd'hui, avec la nouvelle loi sur les rapports avec les institutions européennes, un instrument tout à fait moderne et facile à employer, donc je pense que cette logique d'information que je partage tout à fait, c'est une logique d'information qu'il faut de plus en plus développer pour donner aux citoyens valdôtains une croissante sensation et compréhension de l'appartenance à la citoyenneté européenne.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Sono parzialmente soddisfatto della risposta del Presidente, per tutta una serie di iniziative che verranno prese per quanto riguarda l'Europa. Nel merito non sono sufficientemente soddisfatto, perché in quel convegno il suo intervento e anche gli altri erano di alto livello, però davano per scontato che quella fosse l'unica carta costituzionale. C'era un livello di ingegneria giuridica e storica molto alto, però, proprio perché era rivolto agli specialisti, occorreva che vi fosse qualcun altro che dicesse che esiste un altro modo di fare l'Europa ed esiste anche la possibilità di fare un'altra costituzione meno liberista. Ricordo che in quest'aula è stata approvata una bocciatura della "direttiva Bolkestein"...

Caveri - (fuori microfono) ... cosa c'entra...

Bortot (Arc-VA) - ... c'entra eccome, perché, se il sottoscritto, cittadino della Valle d'Aosta, italiano, avesse potuto votare, avrebbe votato contro quella Costituzione perché le motivazioni per cui due popolazioni europee - non delle più piccole - hanno votato contrario... una era un problema di limite della sovranità nazionale e riguarda i Francesi, l'altra era che questa è una Costituzione che ratifica un liberismo e una privatizzazione frenate ed è una Costituzione pensata per far funzionare molto bene il profitto delle aziende.

Il problema è allora duplice; il primo: non sono d'accordo che sulla Costituzione sia un fatto che riguardi solo gli specialisti, sono un cittadino come tutti qui dentro e sulla Costituzione ho diritto di dire la mia e in quel convegno non era possibile, salvo il fatto che sono mancati dei relatori, quindi lo spazio è stato coperto da interventi ridotti e limitati. Secondo aspetto: ho paura che l'indirizzo della nostra Università - perché quando ho sollevato il problema al rettore non ha risposto - sia un po' a senso unico, qui mi rammento quando la collega Squarzino è intervenuta perché non è stato accettato come relatore in un convegno dell'università un docente universitario che si chiama Tariq Ramadan, perché noi non ne condividevamo le idee. Per essere molto chiari, se l'Università fa convegni a senso unico e gli studenti non possono sapere che esiste un altro modo di fare l'Europa, perché esiste, Presidente: esiste l'Europa del diritto, ma esiste anche l'Europa dei diritti e due secoli di lotte dei lavoratori per diritti sul lavoro, diritti di cittadinanza... non possono essere cancellati dando per scontato che l'unica Costituzione è stata quella! Questo vuol dire che non si apre nessun dibattito e qualcuno decide che a tutti i cittadini europei va bene un certo tipo di costituzione. Faccio un esempio, con le debite proporzioni: ieri abbiamo ricevuto il Sig. Ratzinger, che è Capo della Città del Vaticano e Capo spirituale dei cattolici di tutto il mondo. Facendo le proporzioni, non capisco, dato che sono ateo, perché questa diversità di trattamento rispetto a persone che esprimono idee e valori che alcuni, come me, condividono e altri no; quelli di Tariq Ramadan non li condivido in parte e quelli del Sig. Ratzinger, che ha riprecisato questi valori a Valencia l'altro giorno, non li condivido affatto. Uno: sono assolutamente d'accordo, è stato ricevuto in un certo modo, l'altro neppure ha potuto mettere piede in Valle d'Aosta; se questo è il pluralismo culturale e religioso, mi sembra che l'indirizzo che viene dato all'Università della Valle d'Aosta vada in una direzione molto fondamentalista e a senso unico.

Una parte dell'insoddisfazione è sul fatto che vengono prese un sacco di iniziative ma, per quanto riguarda la riapertura della discussione o un altro convegno su quale Europa e quale Costituzione dobbiamo avere, su quello non mi ha risposto. Presenteremo pertanto una mozione di indirizzo affinché sia il Consiglio che si debba occupare di riaprire una discussione su quale Europa, quali diritti e quale Costituzione.