Oggetto del Consiglio n. 2027 del 21 giugno 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2027/XII - Inopportunità dell'affidamento di un incarico istituzionale ad un ex terrorista. (Approvazione di risoluzione)
Risoluzione
Premesso che:
- nell'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati è stato eletto a svolgere le funzioni di Segretario l'On. Sergio D'Elia, condannato con sentenza definitiva a 25 anni di reclusione per concorso nell'omicidio dell'agente di PS Fausto Dionisi;
- D'Elia, eletto nella lista della Rosa nel Pugno, ha ricoperto un ruolo determinante al vertice di Prima Linea, formazione terroristica marxista-leninista tra le più sanguinarie degli anni '70;
Condivide
il sentimento d'indignazione manifestato dai familiari delle numerose vittime degli attentati di Prima Linea, molte delle quali sono cadute nell'adempimento del proprio dovere al servizio dello Stato;
Impegna
il Presidente del Consiglio regionale ad esprimere al Presidente della Camera dei Deputati lo sdegno della comunità valdostana in merito all'affidamento di un simile incarico istituzionale a un ex terrorista, sulla base di una designazione meramente partitica che disconosce i fondamentali principi etici e di civile convivenza del popolo italiano.
F.to: Frassy - Tibaldi
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Una breve illustrazione di questa risoluzione, che era stata iscritta in via d'urgenza nello scorso Consiglio sull'onda della notizia, all'epoca fresca di stampa, di come andava componendosi l'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati. Penso che la notizia non abbia bisogno di grandi riepiloghi rispetto ai fatti, perché i giornali hanno tenuto a lungo la prima pagina dedicata a questa vicenda, che pensiamo debba essere oggetto di qualche considerazione non tanto politica, ma direi soprattutto etica da parte del nostro Consiglio regionale. Abbiamo avuto modo di cogliere commenti di cittadini che erano indignati e sdegnati per quello che stava accadendo nel Parlamento testè rinnovato e riteniamo in effetti sia difficile poter accettare che personaggi con un passato di questo tipo possano rappresentare al meglio le istituzioni. Vi è la filosofia di chi sostiene che questo Signore, avendo scontato la pena con i benefici che la legge gli ha concesso, abbia diritto di fare tutto e il contrario di tutto. Riteniamo invece che ci debba essere nella politica un senso del limite e un senso di rispetto per le situazioni della normalità rispetto alle situazioni che vanno oltre. Questo Parlamentare è stato eletto con un meccanismo che ha fatto sì che il suo partito, consapevole del suo trascorso, lo candidasse, ma riteniamo che il passo successivo di metterlo nell'Ufficio di Presidenza, che è un po' il custode della legittimità delle istituzioni, sia uno "schiaffo" ai familiari di quelle vittime che sono cadute per difendere le istituzioni. Non dimentichiamo che l'Onorevole D'Elia è stato ai vertici di quella organizzazione terroristica che negli anni '70 si è macchiata di parecchi omicidi ed assassini, "Prima Linea", e non era un Signor nessuno, ma era uno del gruppo dirigente e sappiamo che in quegli anni la dirigenza non era data a chi aveva conseguito chissà quali esami di tipo etico, ma era data a chi aveva dimostrato in maniera più spregiudicata di poter perseguire l'obiettivo dell'abbattimento dello Stato, tanto che venne condannato con sentenza definitiva a 25 anni di reclusione per concorso nell'omicidio di un agente di pubblica sicurezza: Fausto Dionisi. L'Associazione familiari delle vittime dei caduti per terrorismo ha dichiarato di essere pronta a restituire le onorificenze che sono state consegnate in memoria dei loro congiunti caduti, perché ritengono inopportuno questo tipo di incarico istituzionale. Di conseguenza con tale risoluzione chiediamo che il Consiglio condivida questo sentimento di indignazione manifestato dai familiari delle vittime e impegniamo il Presidente del Consiglio a farsi portatore di tale posizione presso il suo omologo della Camera in relazione a questa vicenda. Non penso vi siano altre riflessioni da fare, perché la materia è nota e auspichiamo che su una vicenda che sicuramente di politico ha molto poco il Consiglio possa esprimere una posizione netta e unanime.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Anche noi riteniamo che la nomina di questo Onorevole, Sergio D'Elia, nell'Ufficio di Presidenza sia una nomina perlomeno inopportuna. Chi effettua delle azioni che non vanno bene viene condannato, sconta la pena, esce fuori con di nuovo i suoi diritti di cittadino. Il diritto di elettorato attivo e passivo rientra in questi diritti ed è incontestabile; ciò che non era opportuno è che a questa persona si affidasse un incarico istituzionale, non perché dal punto di vista normativo dei diritti questo non fosse possibile, ma per opportunità, per un minimo di sensibilità nei confronti delle famiglie che hanno vissuto e pagato sulla propria pelle le azioni di queste persone. Sono azioni del passato, ma le conseguenze ci sono ancora adesso; quindi su questo siamo d'accordo. Vi sono però alcuni termini in cui facciamo fatica a riconoscerci, allora abbiamo fatto uno sforzo, in questo senso ho presentato un nuovo testo, volevo presentare emendamenti, ma poi ho cercato di prendere la traccia del vostro testo, di lavorarci sopra e ho predisposto un nuovo testo. Chiederei una sospensione, in modo da vedere se è possibile giungere a un testo unitario, altrimenti per il linguaggio usato nel vostro testo non riusciremo a votarlo e voteremo invece questo nuovo testo, ma credo sia possibile giungere ad un documento unitario.
Presidente - Penso che possiamo accogliere la richiesta di 5 minuti di sospensione per concordare un nuovo testo, che preferirei considerato nella forma di emendamento.
La parola al Consigliere Comé.
Comé (SA) - Ringrazio il Presidente per aver accolto la mia richiesta di fare l'intervento prima della sospensione. Solo per esprimere una valutazione da parte del gruppo della "Stella Alpina" sul contenuto della risoluzione, che è un giudizio che certamente è, come ha sottolineato anche la collega Squarzino, condivisibile dal punto di vista dei contenuti. Penso che questa condivisione di tale risoluzione sarà accolta favorevolmente da tutte le forze politiche presenti in Consiglio: dico questo perché basta ricordarsi come le forze autonomiste e progressiste in campagna elettorale abbiamo basato fortemente la loro campagna invocando un cambio totale della politica valdostana e della politica italiana, come abbiano basato molto la loro campagna su una questione di recupero della moralità e dell'etica per le persone, come anche da parte di queste forze si sia sempre sostenuto che non bisognava solo soffermarsi ai problemi locali, ma avere una visione di guardare anche i problemi a livello nazionale, e anche questo è un aspetto che non riguarda la Valle d'Aosta, ma l'Italia. Tale cambiamento auspicato della politica italiana non si sta traducendo positivamente in questo inizio di legislatura, basti pensare alle uniche scelte fatte dal "Governo Prodi" in questi primi mesi. È riuscito a creare il nuovo record a livello mondiale, tanto che da più parti d'Europa hanno modificato il titolo del film di Walt Disney "La carica dei 101", nel nuovo titolo: "La carica di 102" di Prodi.
Tornando adesso alla risoluzione direi che questa è una risoluzione che da noi è abbastanza condivisa, ma mi pare che essa si fermi a metà strada, perché vi è l'impegno al Presidente del Consiglio di esprimere al Presidente della Camera lo sdegno della Comunità valdostana. Ritengo che la Comunità valdostana abbia anche un suo rappresentante nella Camera dei deputati, pertanto presento un emendamento a nome della "Stella Alpina", dove proseguo questo testo perché mi pare sia importante che tale richiesta non solo provenga dalla voce del nostro Presidente del Consiglio, ma che se ne faccia portavoce anche il nostro rappresentante a livello parlamentare. L'emendamento che presento pertanto è il seguente: "Invita il Deputato della Valle d'Aosta ad attivarsi presso la Presidenza della Camera con le opportune azioni, affinché venga ritirato l'incarico istituzionale affidato".
Presidente - La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Intervengo molto brevemente per dire che, come gruppo, concordiamo sul tenore di queste risoluzioni e concordiamo sulla sostanza di quello che si vuole dire. Quello che non riesco a capire è tali diverse posizioni, queste risoluzioni e contro risoluzioni, emendamenti, perché vorrei capire cosa nascondono. Noi siamo disposti a votare la risoluzione perché riteniamo sia un fatto grave, perché qualsiasi forma di violenza deve essere condannata, perché condividiamo che le istituzioni quanto meno a dei livelli di questo genere debbano essere rappresentate da persone al di sopra di ogni sospetto, per cui invito i colleghi ad evitare qualsiasi tipo di "arrière-pensée" e a riunirci per trovare una risoluzione condivisa che possa essere votata da tutto il Parlamento, rimanendo al nocciolo della questione che è quello relativo al fatto che un ex terrorista che ha commesso degli omicidi ricopre degli incarichi istituzionali. Tutto è dovuto forse anche alla nuova legge elettorale, che ha impedito che i cittadini potessero esprimersi e ha dato la possibilità alle forze politiche di inserire secondo un ordine cronologico prestabilito i rappresentanti che dovevano essere eletti, anziché lasciare libera scelta alla cittadinanza. Chiedo 2 minuti di sospensione per arrivare ad una condivisione, invitando tutti ad evitare di fare delle speculazioni su questa materia... che credo sia condivisibile da parte di tutti.
Presidente - Il Consiglio è sospeso per 5 minuti.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,25 alle ore 19,50.
Presidente - Riprendono i lavori.
La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Per quanto riguarda la risoluzione che è stata presentata - e non so se interpreto però il sentimento di tutti i gruppi che erano presenti nella riunione ristretta, perché abbiamo avuto una piccola divergenza di opinioni, pur riconoscendo che l'argomento ha una sua validità, è un argomento di estrema importanza che non deve essere banalizzato -, si sarebbe deciso di arrivare a questo tipo di proposta, se non condivisa da tutti, almeno condivisa da gran parte dei gruppi presenti: eliminare dopo "formazione terroristica" gli aggettivi "marxista-leninista" per rimanere in linea con le tendenze di questo Consiglio, dove abbiamo sempre cercato... ad atti di questo genere di evitare aggettivi: "fascista", "nazista" o cose di questo genere... modificare l"impegna" nel modo seguente: "impegna il Presidente del Consiglio regionale ad esprimere al Presidente della Camera dei Deputati l'inopportunità in merito all'affidamento di un simile incarico istituzionale a un ex terrorista, sulla base di una designazione meramente partitica che disconosce i fondamentali principi etici e di civile convivenza del popolo italiano". L'emendamento presentato dal collega Comé, nel caso in cui ritenesse debba essere affrontato, verrà eventualmente presentato nel corso di una delle prossime adunanze consiliare e dibattuto, perché qui rimaniamo al testo originale presentato dal gruppo "La Casa delle Libertà" e con queste modificazioni inviterei il Consiglio a votare, esprimendo fin d'ora il voto favorevole da parte del nostro gruppo.
Presidente - Il testo presentato come nuovo testo emendativo del gruppo "Arcobaleno" viene ritirato?
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - È difficile, Presidente, ritirare un testo quando neanche una delle suggestioni che abbiamo presentato nel nostro testo è stata presa in considerazione. A questo punto prendiamo atto che non c'è stata la volontà politica di capire alcune cose importanti che avevamo messo nel nostro testo, avevamo tentato di rispettare passo passo il testo dei colleghi per far capire quali erano le sensibilità diverse e le modifiche che avremmo voluto mettere; Non sono state neanche prese in considerazione! Prendiamo atto di questo, quindi manteniamo questo nuovo testo della risoluzione e chiedo di metterlo in votazione.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Credo si debba dare atto che stiamo trattando di un tema particolarmente delicato, nel senso che stiamo parlando di un periodo negativo della storia del nostro Paese, un periodo pieno di sangue, di grandi turbamenti e, come tutti i periodi di questo genere, le "cicatrici" rimangono nel tempo e vedo che ancora oggi tali "cicatrici" sono aperte e ci deve essere un grande rispetto e una grande sensibilità istituzionale per evitare di incorrere in dimenticanze, in un'amnesia che rischia di riprodurre questi stessi temi. Da questo punto di vista, non possiamo che concordare con il fatto che il Parlamento abbia fatto una scelta inopportuna, perché, pur rispettando i fatti personali e le opportunità politiche di chi ha candidato - fra l'altro, senza dare al popolo la possibilità di scegliere, perché non c'erano in questa occasione i voti di preferenza -, di certo vi è stata inopportunità da parte dell'Assemblea di Montecitorio nel procedere a tale nomina. Faccio questo richiamo alla complessità e alla delicatezza di tale argomento, perché credo che anche in quest'aula, fra i partiti che sono rappresentati in tale consesso, forse quella parte di storia ancora non ha avuto un suo assestamento e sarebbe opportuno che ciascuno di noi, all'interno dei propri gruppi e attraverso una presa di coscienza collettiva, facesse i conti con questa storia. Non ricorderò in tale occasione, che spero sia la più unitaria possibile, alcuni episodi di quel tempo, ma credo che vi sarà in futuro l'occasione di parlarne. L'invito però è di cercare sempre più con queste scelte di fare delle scelte di giustizia e non delle scelte di opportunità. Qualche parola detta qui dentro che "tirava un po' l'acqua" ad una polemica contingente... significa far prevalere l'opportunità sulla giustizia e questo è sempre un presupposto estremamente negativo che porta a una deriva dell'etica che dobbiamo cercare di evitare. Cerchiamo di essere forti in questo momento e di trovare tutti insieme una volontà da esprimere in modo comune; credo che, se da questa votazione si uscisse con una votazione di tutto il Consiglio, sarebbe meglio. Capisco che, per quanto riguarda i colleghi del gruppo "Arcobaleno", questo nella fase di trattativa forse non è stato portato avanti con l'attenzione e con la delicatezza che era necessaria, ma credo che l'importanza del voto possa portare ad una riflessione rispetto a quanto annunciato prima dal vostro Capogruppo.
Presidente - Abbiamo una nuova proposta di testo emendativo del gruppo "Arcobaleno", vi è il nuovo testo proposto dal collega Cesal concordato dalla maggioranza presente nella saletta, rimane qui presentato l'emendamento del Consigliere Comé che voglio capire se è ritirato o meno.
La parola al Consigliere Comé.
Comé (SA) - Mi è sembrato che lo avesse annunciato già il Consigliere Cesal nel suo intervento dicendo che si era concordato un testo con il ritiro anche dell'emendamento da parte mia.
Presidente - L'emendamento presentato dal collega Comé viene ritirato; ne do lettura per il verbale:
Emendamento
Dopo l'ultimo punto del dispositivo è aggiunto il seguente:
"Invita
Il Deputato della Valle d'Aosta ad attivarsi presso la Presidenza della Camera con le opportune azioni, affinché venga ritirato l'incarico istituzionale affidato".
Se non vi sono altri interventi, viene messo prima in votazione il nuovo testo emendativo presentato dal gruppo "Arcobaleno"; ne do lettura:
Risoluzione
Premesso che :
- nell'ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati è stato eletto a svolgere le funzioni di segretario l'On. Sergio D'Elia, eletto nella lista della Rosa nel Pugno;
- l'On. D'Elia ha ricoperto un ruolo determinante al vertice di Prima Linea ed è stato condannato con sentenza definitiva a 25 anni di reclusione per concorso nell'omicidio dell'agente di PS Fausto Dionisi;
- che ogni persona, una volta pagato il proprio pegno alla giustizia, ritorna ad esercitare i suoi diritti di cittadino, ivi compresi il diritto all'elettorato attivo e passivo;
Ritiene
per lo meno inopportuno che una persona, che ha partecipato ad azioni terroristiche sfociate nell'omicidio di servitori dello stato, svolga un ruolo di rilievo all'interno delle istituzioni;
Condivide
il sentimento d'indignazione manifestato dai familiari delle vittime degli attentati di Prima Linea;
Impegna
il Presidente del Consiglio regionale ad esprimere al Presidente della Camera dei Deputati lo sconcerto e il disorientamento della comunità valdostana in merito all'affidamento di un simile incarico istituzionale a un ex terrorista, sulla base di una designazione meramente partitica che disconosce i fondamentali principi etici e di civile convivenza del popolo italiano.
F.to: Squarzino Secondina - Bortot - Venturella
Consiglieri presenti: 31
Votanti e favorevoli: 3
Astenuti: 28 (Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fontana Carmela, Fosson, Frassy, Isabellon, Lanièce, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Stacchetti, Tibaldi, Viérin Adriana, Viérin Laurent,Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il nuovo testo della risoluzione sottoscritto dai Consiglieri Frassy, Lattanzi, Tibaldi, Cesal, Salzone e Viérin Marco; ne do lettura:
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Premesso che:
- nell'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati è stato eletto a svolgere le funzioni di segretario l'On. Sergio D'Elia, condannato con sentenza definitiva a 25 anni di reclusione per concorso nell'omicidio dell'agente di PS Fausto Dionisi;
- D'Elia, eletto nella lista della Rosa nel Pugno, ha ricoperto un ruolo determinante al vertice di Prima Linea, formazione terroristica tra le più sanguinarie degli anni '70;
Condivide
il sentimento d'indignazione manifestato dai familiari delle numerose vittime degli attentati di Prima Linea, molte delle quali sono cadute nell'adempimento del proprio dovere al servizio dello Stato;
Impegna
il Presidente del Consiglio regionale ad esprimere al Presidente della Camera dei Deputati l'inopportunità in merito all'affidamento di un simile incarico istituzionale a un ex terrorista, sulla base di una designazione meramente partitica che disconosce i fondamentali principi etici e di civile convivenza del popolo italiano.
F.to: Frassy - Lattanzi - Tibaldi - Cesal - Salzone - Viérin Marco
Consiglieri presenti: 31
Votanti e favorevoli: 28
Astenuti: 3 (Bortot, Squarzino Secondina, Venturella)
Il Consiglio approva.
Presidente - La seduta è tolta.
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L'adunanza termina alle ore 20,02.