Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1950 del 24 maggio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 1950/XII - Acquisizione di proprietà immobiliari del gruppo Léfèbvre nei Comuni di Châtillon e Saint-Vincent. (Interpellanza)

Interpellanza

Ricordata l'annosa questione dell'accerchiamento delle proprietà regionali site in territorio del Comune di Saint-Vincent e destinate all'attività di Casa da Gioco, iniziata negli anni '70 da parte della Soc. Sitav con l'evidente scopo di condizionare i rinnovi delle concessioni del Casinò de la Vallée;

Preso atto con soddisfazione dell'esito positivo del contenzioso aperto tra la Regione Valle d'Aosta e la famiglia Lefebvre, diventata proprietaria negli anni '90 della Sitav, con una sentenza che definitivamente garantito i diritti della nostra Regione;

Tenuto conto che in seguito a tale sentenza si è aperta una trattativa tra i Lefebvre e l'amministrazione regionale per l'acquisizione da parte nostra dei numerosi immobili siti in tale comprensorio di cui gli imprenditori romani non erano più interessati, in quanto si era costituita con ogni fondatezza di legge la gestione diretta da parte della Regione nella Casa da Gioco, attraverso la Casinò spa;

Appreso da fonti sindacali che l'attuale Società di Gestione del Grand Hôtel Billia ha confermato nei giorno scorsi l'intenzione di procedere alla messa in mobilità di 82 dei 127 dell'albergo, con le probabili gravi conseguenze non solo per le tante famiglie coinvolte in questa quasi sicura perdita del posto di lavoro, ma anche per una azienda che non è solo fatta di muri e arredi ma è anche e soprattutto un insieme di professionalità e di esperienze, che contengono ancora grandi potenzialità di sviluppo e di potenziamento;

Constatato che le differenti ipotesi di accordo emerse negli ultimi anni si sono scontrate con l'inaffidabilità della contro parte, che tuttavia oggi a distanza di anni e in un quadro di consolidamento economico non pare più sussistere;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere gli intendimenti in merito all'acquisizione delle proprietà immobiliari Lefebvre nei comuni di Châtillon e Saint-Vincent e nella volontà di promuovere un'azienda, la Grand Hôtel Billia, che rappresenta non solo una grande tradizione e un grande passato ma anche una grande speranza per il turismo valdostano.

F.to: Fontana Carmela - Sandri

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Speravo che l'ordine dei lavori consentisse una maggiore distribuzione degli oneri, è andata così...

L'interpellanza che abbiamo presentato parte dalla constatazione che qui si continuano a portare avanti trattative... almeno, a quello che si legge sui giornali c'è un utilizzo della stampa anche in modo apparentemente strumentale, nel senso che si mettono in difficoltà i lavoratori con provvedimenti di mobilità di cui non sempre si riescono a capire i confini e l'utilizzo, ed è proprio partendo da una preoccupazione rispetto alle prospettive dei lavoratori che vivono la realtà del "Grand Hôtel Billia" che è partita questa interpellanza.

Vogliamo rimarcare innanzitutto che esiste in questa struttura un'alta professionalità, esiste della gente che in tanti anni ha dato un grande supporto e una grande dimostrazione di professionalità e che oggi si trova magari abbastanza vicino alla pensione, ma non sufficientemente per beneficiare di possibilità di uscita regolata, e quindi è preoccupata per le proprie prospettive.

Sappiamo dalla stampa che nelle scorse settimane la trattativa con il "Léfèbvre" ha proseguito e sta andando avanti; la cosa importante è riuscire a capire se, tenuto conto che negli ultimi mesi si sono andati definendo tutta una serie di parametri e che forse anche certe preoccupazioni che c'erano in passato sono andate scemando e che, d'altra parte, per quanto riguarda questa grande ricchezza all'interno che sono i lavoratori questi sembrano avere maggiori difficoltà, vorremmo capire dall'Amministrazione regionale a che punto sono le trattative, se ci sono novità rispetto a quello che conosciamo e quali sono le intenzioni per giungere o meno ad un accordo e, nel caso del meno, sapere anche quale tipo di altre prospettive ci sono per mantenere in piedi un'importante realtà. Lì non si sta parlando solo di mura, non si sta parlando solo di un'azienda gestita da personaggi non sempre definibili, ma esiste un insieme di professionalità e di capacità e di esperienze che sarebbe difficile ricostruire da qualche altra parte.

È allora una nostra preoccupazione capire se in tutto questo c'è la possibilità di tutelare questo patrimonio di lavoratori, non solo per la loro sicurezza, ma anche perché possono diventare un motore di sviluppo importante per tutto il comprensorio turistico di Saint-Vincent.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Caro collega Sandri, nella logica dell'alternanza esistono per fortuna alcuni capisaldi condivisi e, da questo punto di vista, il Governo che ho l'onere di presiedere ha ricalcato delle decisioni assunte dai governi regionali, a cui voi avete appartenuto fino a poche settimane fa. Quindi da questo punto di vista non c'è stato alcun cambio di indirizzo da parte nostra.

Condividiamo l'idea che il "Billia" sia una grande tradizione e anche una grande speranza per il turismo valdostano e personalmente ritengo che, se sarà possibile acquisirlo, lo dovremo fare. Ho letto con molta attenzione l'interpellanza e sono anche positivamente stupito di alcune certezze che vi sono contenute, là dove in particolare viene scritto: "Constatato che le differenti ipotesi di accordo emerse negli ultimi anni si sono scontrate con l'inaffidabilità della controparte, che tuttavia oggi a distanza di anni e in un quadro di consolidamento economico non pare più sussistere"... faremo avere copia della interpellanza ai nostri legali, che in questo momento insieme alla "KPMG" sono invece impegnati nella ricerca di questa certezza rispetto ai rischi di inaffidabilità che dalla sua interpellanza sembrano essere brillantemente superati!

Ci tengo tuttavia a dire che nell'attuale fase della trattativa dovremmo avere una "due diligence" nuova entro la fine di questa settimana. Abbiamo ribadito alla proprietà, che fra l'altro a differenza di quanto da lei scritto nell'interpellanza a noi non risultano essere i fratelli Léfèbvre, perché i fratelli Léfèbvre, ancora con una lettera di recente, ci hanno detto che questa società non fa capo a loro, ma fa capo all'avv. Tasco - capisco che sembra essere una questione di "lana caprina", ma non lo è - nella misura in cui almeno per quel che ci riguarda -Manfredi Léfèbvre continua a dirci di non essere l'azionista del "Grand Hôtel Billia S.p.a.", quindi attorno alla questione dell'affidabilità ed inaffidabilità anche di certe dichiarazioni si potrebbe a lungo discutere.

Il corrispettivo offerto dall'Amministrazione regionale resta di 58,5 milioni di euro; l'unica cosa su cui seriamente si sta lavorando era su quella richiesta della garanzia fideiussoria bancaria per la durata di 5 anni, che avevamo chiesto, a fronte del rischio di un'eventuale revocatoria: la questione della revocatoria probabilmente è oggi l'elemento di novità che potrebbe consentire di concludere la trattativa.

Esiste un altro punto di differenza rispetto alle diverse deliberazioni che si sono susseguite in questi anni e questo riguarda la questione dei contenziosi. L'aspetto positivo che voi sottolineate credo che riguardi il contenzioso alla Corte costituzionale, purtroppo gli altri contenziosi invece, per adesso, non sono - addirittura in alcuni casi - ancora andati in Corte d'Appello a Torino, quindi vedremo come si svilupperanno. Credo però che se decideremo di non tenere conto dei contenziosi, dovremo naturalmente modificare le decisioni finora assunte perché fino ad oggi avevamo detto: "fatto salvo il 58,5, bisogna chiudere i contenziosi e in contemporanea bisogna chiedere le garanzie". La speranza quindi è che si possa, attorno alle garanzie e alla chiusura dei contenziosi, trovare un accordo. In questo momento mentre noi parliamo si è nella fase di chiusura della "due diligence", quindi noi entro la fine di questa settimana - e ne riferiremo puntualmente alla commissione interessata e al Consiglio - dovremo essere in grado di sapere quanto da molto tempo ci diciamo, cioè si compra o si sceglie una via del tutto alternativa. Credo che la sollecitazione che viene dal vostro gruppo sia assolutamente apprezzabile, ne riparleremo nella fase della risoluzione, perché torneremo a parlare anche di questo aspetto del "Grand Hôtel Billia". Condivido il fatto che si debba fare ogni sforzo possibile per chiudere la trattativa.

Naturalmente riteniamo e condividiamo che non siamo solo di fronte ad un patrimonio immobiliare, ma anche ad un patrimonio umano di professionalità che si è accumulata in questi anni e spiace che la controparte in questa trattativa adoperi il personale come arma di ricatto. Purtroppo in questi anni molto spesso siamo stati "in scacco", perché la minaccia che era stata palesata nel tempo di ricorrere a mobilità o a licenziamenti, questa volta è stata messa in atto. Riteniamo e speriamo che l'eventuale chiusura della trattativa ci tolga da questo imbarazzo.

Non sfuggirà al collega Sandri - e con questo concludo - che l'acquisizione è l'inizio di un lungo percorso altrettanto irto di difficoltà, perché ci dovremo trovare ad assicurare una modernizzazione del "Grand Hôtel Billia", la cui struttura è oggi in parte obsoleta, e dall'altra dovremo capire quale piano industriale dare ad un albergo di questo genere, dando per scontato che tutto si può pensare, ma non certamente che la Regione si metta a fare l'albergatore! È del tutto evidente che una volta acquisito l'immobile, bisognerà trovare delle soluzioni ragionevoli per la gestione.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Nei toni e nei contenuti mi sembra che la risposta del Presidente abbia chiarito una serie di perplessità e di preoccupazioni che il nostro gruppo aveva. In particolare mi sembra che la determinazione nel voler valutare a tutti i costi - in senso politico del termine, non quelli finanziari - se ci sono delle possibilità per giungere ad un accordo, proprio per difendere questo tipo di struttura e ciò che rappresenta, credo che sia assolutamente lodevole, quindi la condividiamo.

Mi permetto di ricordare che nel programma di due legislature, noi, l'acquisizione del "Billia", l'abbiamo posta con forza, come un elemento determinante della politica di questa Regione; questo però non solo per il "Billia", ma perché c'è anche tutto il problema dell'accerchiamento. L'acquisizione significa l'acquisizione delle strutture, ma anche della Caserma dei Carabinieri di Châtillon, piuttosto che dei parcheggi e di altre cose, e significa anche la chiusura di una pagina storica poco chiara, emersa non ricordo quanti anni fa, ma in cui la parte politica che ho l'onore di rappresentare in questo momento non è stata di certo né protagonista, né consenziente. Se tutti questi obiettivi sono da raggiungere, bene, teniamone conto e non possiamo che apprezzare la condivisione di queste cose da parte del Presidente Caveri!

Per quanto riguarda il suo stupore rispetto al fatto che esista l'inaffidabilità così come era stata preventivata, credo che il nostro Presidente, anche perché ne è stato testimone, non possa arrivare oggi a dire che siamo nella stessa condizione del 1997 o ancora di 3-4 anni fa. La situazione è cambiata; la società che gestisce il "Billia" e che ha la proprietà di queste cose almeno da un po' di tempo è sempre la stessa, sarà intestata all'avv. Tasco, benissimo, ma credo che ci siano anche in Italia modi per poter verificare l'affidabilità di queste ditte e, se questa ditta è già da un po' di tempo che opera nel settore, credo che ci sia la possibilità di avere garanzie. Fra l'altro mi sembra di poter dire con un po' di rammarico che forse, proprio per la situazione a cui siamo arrivati oggi, se nel 2003 avessimo lasciato andare avanti la soluzione di 17 anni, forse oggi saremmo già qui a discutere di cosa stiamo facendo, magari a litigare su che tipo di progetto stiamo mettendo in atto per rinnovare e potenziare queste strutture, e non essere ancora, qui, al punto "zero" della situazione!

Credo che queste riflessioni siano politicamente molto rilevanti, spero che nelle prossime settimane possiamo tornare su questo argomento grazie alle comunicazioni che avrà il Presidente; rimane il fatto che le scelte operate sono ormai scritte nella storia e ognuno si prenderà le proprie responsabilità.