Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1921 del 10 maggio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 1921/XII - Comunicazione: elezione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Presidente - Colleghi, mi sembra doveroso terminare questa seduta con una notizia riguardante l'elezione del Presidente della Repubblica. La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, integrati dai delegati delle Regioni, riunitisi in sessione comune, hanno provveduto ad eleggere il Presidente della Repubblica nella persona del Senatore a vita Giorgio Napolitano. Il Senatore a vita Giorgio Napolitano è un politico di lungo corso, nato a Napoli il 29 giugno 1925, vanta, infatti, più di un sessantennio di militanza politica, caratterizzata da una costante e variegata presenza nei vari livelli istituzionali. Deputato dal 1953, Presidente del gruppo parlamentare del "Partito Comunista", Presidente della Camera dei Deputati dal 1992 al 1994, Ministro degli interni dal 1996 al 1998 nel primo "Governo Prodi", Parlamentare europeo dal 1999 al 2004, nonché Presidente dell'importante Commissione "Affari costituzionali" del Parlamento europeo, Giorgio Napolitano è una delle personalità politiche più importanti della storia repubblicana. Nel corso della sua lunga presenza nelle istituzioni varie della Repubblica e dell'Europa il Senatore Napolitano ha avuto modo di farsi apprezzare per le sue grandi doti di equilibrio, per la sua grande conoscenza delle istituzioni stesse e rappresenta pertanto, nella sua veste di Presidente della Repubblica, un punto di riferimento sicuro nell'attuale delicata fase politica. Penso di interpretare i sentimenti di questa Assemblea inoltrando al neo eletto Presidente della Repubblica le più sentite felicitazioni e i più fervidi voti augurali per l'alto incarico a cui è stato chiamato.

La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Credo che più di tutti il popolo italiano debba essere contento di questa elezione, perché mette fine anche ad un momento di difficoltà e di scontro politico che c'è stato nelle recenti elezioni, di spaccatura del Paese, di un confronto che non sempre è rimasto nei limiti della decenza e della correttezza. Vi ha messo fine questa elezione grazie all'autorevolezza della figura di Giorgio Napolitano, che sia quando è stato Presidente della Camera, sia quando ha svolto la sua attività politica più in generale, ed ultimamente ho potuto conoscerlo in quanto Europarlamentare, ha sempre dimostrato un altissimo senso delle istituzioni e un grande rispetto politico. È un fatto positivo che possiamo dire con un certo orgoglio, noi che condividiamo con lui una militanza politica, la sua attenzione verso la nostra Regione: è stato in Valle d'Aosta in modo ufficiale agli inizi degli anni '80 invitato da un suo caro amico, Giulio Dolchi, all'epoca Presidente del Consiglio regionale, per delle iniziative politiche in Valle, in collaborazione con il Senatore Modica, e quello era il tempo dei 9/10 e di tutta una serie di iniziative in cui il "Partito Comunista" di allora svolse un ruolo determinante anche a favore dell'autonomia della Valle d'Aosta. Il gruppo consiliare "Gauche Valdôtaine - DS" si associa pienamente alle parole del Presidente nell'augurare al Presidente e compagno Giorgio Napolitano, ma anche a tutto il nostro Paese un periodo di serenità e di maggiore comprensione reciproca.

Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Facciamo anche noi gli auguri al nuovo Capo dello Stato, però, se dobbiamo dircela tutta, caro compagno Sandri, noi dal compagno Napolitano non ci sentiamo assolutamente rappresentati. Questo senza nulla togliere alla personalità che è fuori da ogni discussione, una personalità che ha già dimostrato in tempi non sospetti la sua sensibilità per le istituzioni, ma non possiamo dire che con l'elezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica finisca un duro confronto aspro fra un Paese diviso in due. No, con questo sistema, cioè quello più volte denunciato dalla "Casa delle Libertà", un metodo di occupazione del potere totale da parte di questa Sinistra italiana, tale scontro duro e aspro non fa che radicalizzarsi. Noi non ci sentiamo rappresentati non da Giorgio Napolitano, ma dall'uomo di Sinistra che sta alla Presidenza della Camera, di ultra Sinistra, dall'uomo di Sinistra, il compagno Giorgio Napolitano, e da Marini che è al Senato. Avete scelto la strada del confronto duro e confronto duro sarà. La democrazia è fatta anche di questo e, se si pensava, attraverso l'elezione del Presidente della Repubblica, di porre fine a questo confronto... il confronto continuerà; purtroppo avete scelto la strada del confronto duro, abbiamo suggerito più volte una soluzione che fosse veramente non una rappresentanza politica, ma una rappresentanza istituzionale, per cui non possiamo sentirci rappresentati dal compagno Giorgio Napolitano.

Aggiungiamo un altro aspetto. Quando abbiamo discusso in quest'aula dell'elezione del grande elettore, il nostro gruppo ha condiviso la necessità di mantenere fede ad una tradizione: quella di mandare, insieme ai Parlamentari, a votare, a nome della nostra Regione, il Presidente della Regione, chiunque esso sia. Oggi dobbiamo prendere atto che la fiducia riposta nel Presidente della Regione da parte del nostro gruppo non è stata ben riposta, perché avevamo chiesto al Presidente della Regione di esprimere una sensibilità rispetto, ripeto, non alla persona di Giorgio Napolitano, ma rispetto al metodo...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... sì, ci siamo astenuti non esprimendo una contrarietà a quel metodo. Se poi vogliamo dircela tutta, in quella elezione ci sono stati anche i giochini di chi "ha tirato per la giacca" il Presidente del Consiglio, il quale non ha chiarito qual era la sua posizione. In quel contesto abbiamo preferito astenerci. Detto questo, oggi esprimiamo l'amarezza per un Presidente della Regione che si è reso protagonista di una votazione che non rappresenta la maggioranza di questo Consiglio, che certamente non voleva vedere un Comunista o un ex Comunista anche alla Presidenza dello Stato. Ribadiamo la nostra amarezza e riconfermiamo che non ci sentiamo rappresentati dal Compagno Napolitano.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Credo siano doverose due parole. Condividiamo come gruppo l'intervento del Presidente del Consiglio, ci uniamo alle parole ben auguranti sia del Presidente che del collega Sandri e vogliamo esprimere la nostra soddisfazione nel vedere eletto come Presidente della Repubblica una figura di alto profilo istituzionale, una persona che, pur formatosi e proposta all'interno di una parte politica, siamo certi sarà in grado di tener conto delle esigenze di tutti i settori del popolo italiano e di essere rappresentante di tutti i cittadini e le cittadine dell'Italia. Prendo atto con soddisfazione che i rappresentanti della Valle d'Aosta, sia i due Parlamentari, sia lo stesso Presidente della Regione, hanno contribuito a questa elezione e sono orgogliosa che la nostra Valle sia stata presente ed abbia dato il suo apporto per tale elezione. Prendo atto pubblicamente del fatto che, come avevo espresso il mio disappunto e il mio parere contrario rispetto a nominare il Presidente della Regione come rappresentante del Consiglio regionale, oggi riconosco che nella sua votazione ha rispettato una volontà generale e la nostra volontà.

Presidente - Vi ringrazio. La seduta è tolta, il Consiglio è riconvocato per domani alle ore 9,00.

La seduta è tolta.

---

La seduta termina alle ore 19,24.