Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1703 del 11 gennaio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 1703/XII - Progetti obiettivo relativi alle diverse Unità budgetarie dell'Ospedale regionale per l'anno 2004. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto dei dati riportati dal giornale "Leggere con cura" della CGIL/sanità, riguardanti i progetti obiettivo riconosciuti alle diverse unità budgetarie per l'anno 2004;

Appreso che tali dati sono stati esposti anche all'interno del Presidio Ospedaliero di Viale Ginevra;

Appreso inoltre che la Direzione strategica avrebbe inviato una contestazione di addebito al medico rappresentante sindacale che aveva esposto e commentato tali dati in Ospedale;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) se i dati dei progetti obiettivo relativi alle diverse unità budgetarie sono esatti;

2) se, a Suo avviso, la pubblicazione di tali dati costituisca motivo di contestazione di addebito nei confronti di chi li ha resi pubblici;

3) come mai, a Suo avviso, non tutte le unità budgetarie nell'anno 2004 sono state oggetto di progetti obiettivo.

F.to: Squarzino Secondina

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Qui posso parlare di un caso che almeno conosco, perché parlare di casi che non si conoscono è un po' difficile; questo, invece, è un discorso che penso di conoscere.

Primo punto: cosa sono i progetti obiettivo; ne abbiamo già discusso molte volte, però mi sembra che non sia molto chiaro. I progetti obiettivo sono delle risorse aggiuntive che l'Amministrazione, nella sua gestione, dà. Sono dei progetti di incentivazione, non esistono più gli straordinari, è stata creata questa possibilità di dare delle risorse aggiuntive, a termine. Cosa sono i progetti obiettivo? Devono essere a termine, non deve essere un progetto obiettivo che va avanti per 10 anni, hanno una finalità, vengono dati secondo dei criteri, ovvero vengono dati per diminuire delle liste di attesa; sono, quindi, un lavoro in più. Non sono un contributo che si dà a pioggia, capisce? Questo è un concetto che va precisato, perché quando diamo un progetto obiettivo per l'elisoccorso e un infermiere e un medico salgono sull'elicottero e rischiano - perché è rischioso -, non si può pensare che questo progetto obiettivo venga dato a tutti, anche a chi non sale sull'elicottero, sennò obiettivamente chi ci sale dice: "non mi sembra che sia obiettivo". Questo lo dico, perché l'ultima domanda che lei mi fa: "come mai, a Suo avviso, non tutte le unità budgetarie nell'anno 2004 sono state oggetto di progetti obiettivo" è un errore. Proprio perché il progetto obiettivo - se vogliamo vedere cosa sia correttamente - non è un contributo che si dà a tutte le Unità budgetarie, perché ci sono delle Unità budgetarie che hanno difficoltà a riempire l'orario istituzionale, i medici e gli infermieri non fanno tutto il loro orario.

Dare un progetto obiettivo in più a chi ha delle difficoltà a fare un orario istituzionale non ha senso, per cui un progetto obiettivo non è un contributo "a pioggia" che si dà a tutti; se è inteso da qualcuno così è un errore fondamentale. Ecco perché quindi il progetto obiettivo, che richiede un lavoro in più, viene dato a chi deve fare del lavoro in più, a chi deve fare un orario in più. Viene dato come dicevo all'elisoccorso perché è un'attività svolta al di fuori dell'Ospedale. Viene dato agli anestesisti, che invece di fare 6 ore, 8 ore, 10 ore al giorno, ne fanno di più per mantenere un aumento di attività chirurgica, che nel 2004 è stata del 17%, fanno ore in più, e solo se queste ore in più vengono loro retribuite. È un argomento che è stato più volte discusso. Se il progetto obiettivo non viene dato solo ai medici: si ricorderà che questa estate è stata fatta un'interpellanza su un progetto obiettivo dato a degli elettricisti, proprio perché questi elettricisti lavorassero ore in più e quindi colmassero una difficoltà che in questo momento l'amministrazione ha...

Se vogliamo mettere un punto positivo nel 2006: vorrei far vedere come vogliamo entrare nel discorso del progetto obiettivo e citerei 2 dati: primo, un contratto nazionale, che è appena stato firmato e che permette alle amministrazioni di fare sicuramente un passo avanti. Si è deciso, in questa contrattazione fra sindacati e istituzione, di pagare i progetti obiettivo non più a prestazione, ma a ora, e che questa ora di prestazione aggiuntiva sia quantificata in 60,00 euro; questa, secondo me, è una norma legislativa che permette all'Amministrazione di fare un passo in avanti, nel senso: io voglio una prestazione aggiuntiva, ho bisogno di un lavoro in più da te, ma non te lo pago a numero di radiografie che fai, te lo pago ad ore: tu stai un'ora in più, percepisci un aumento di stipendio e in questa ora chiaramente devi fare un "tot" di prestazioni. Io vedo questo come un passo molto importante.

Secondo dato positivo nell'affrontare in modo diverso dei progetti obiettivo, che voglio sottolineare in questa risposta; nella finanziaria di quest'anno, in cui forse si era troppo tesi a verificare le cose che non andavano, non ha verificato, collega Squarzino, che per la prima volta in una finanziaria regionale le risorse aggiuntive date dalla sanità sono vincolate, e questo... cosa significa? Vuol dire che noi abbiamo la possibilità, attraverso una contrattazione con i sindacati - che inizieremo nel mese di gennaio - e con l'azienda, di dire: "sì, queste risorse vincolate ve le diamo, ma vogliamo determinate cose, prima questo non veniva fatto perché c'è solo un'azienda e solo un'amministrazione, ma ora vogliamo decidere le linee di applicazione dei progetti obiettivo."

Secondo quesito: dopo aver chiarito questo errore "che il progetto obiettivo non può - per definizione - essere dato a tutti", i dati pubblicati in questa nota del sindacato sono corretti, infatti la nota del sindacato è corretta, ha un titolo in cui dice "divide et impera", non dice quello che viene poi affisso alle pareti dell'orologio... i dati sono esatti, ma non sono completi. Non sono completi perché intanto non citano i progetti obiettivo sul territorio,infatti sui progetti obiettivo del comparto - ad esempio, quello degli elettricisti di questa estate... vede che non compare in questo dato? -, non sono stati pubblicati gli orari perché a seguito - come dicevo - di un progetto obiettivo, qualcuno lavora di più. Questo comunque si vedrà - mi sembra che la pubblicazione del sindacato, con cui abbiamo parlato a lungo, sia stata una pubblicazione corretta, anche se non completa - nelle sedi giuste, su un giornale del sindacato, in spazi sindacali; ci sarà un confronto e ci sono queste novità. Il sindacato infatti faceva un'osservazione, diceva "divide et impera", diceva: "questo ospedale non è che butti via i soldi, però ha una "vocazione chirurgica", incentiva di più gli anestesisti, l'elisoccorso..." ma perché? Perché l'azienda probabilmente ha trovato in questi settori delle liste di attesa molto più lunghe che in altri settori, allora l'azienda è intervenuta con dei progetti obiettivo per diminuirle, affinché sempre meno gente vada a Torino, in quanto i tempi di attesa a Torino sono minori.

Ultima domanda: sul fatto che un rappresentante sindacale, un iscritto al sindacato che non ha avuto alcun incarico dal sindacato, che correttamente aveva espresso dei giudizi da una parte, affigga una parte di questo documento là dove c'è l'orologio, all'entrata dell'Ospedale, dove entrano tutti, e non usi i criteri del sindacato, ma scriva frasi ironiche - come "meditare"... - e parli di sperequazione con una sua nota personale - che poi comunque firma - di attacco, di offesa ad un'amministrazione, che in quegli spazi lì non può rispondere, penso sia un concetto di democrazia: la democrazia vuol dire che bisogna rispettare chi ha idee diverse. Ci si deve confrontare, come ho detto, ci sarà una possibilità di confronto ampia sui progetti obiettivo, ma che uno esprima e attacchi lì, al timbro, all'orologio, dove comunque c'è un codice di comportamento che impedisce questo, perché non posso scrivere all'entrata dell'Ospedale dei concetti sul dott. Cardellino, dicendo che lui fa delle sperequazioni verso i suoi assistenti o che guadagna di più di quanto dovrebbe... io penso che questi siano concetti che una persona possa esprimere, che è corretto che esprima, però la democrazia prevede che ci siano degli spazi in cui farlo, delle modalità in cui farle e là dove queste modalità sono nocive per altri, questo non sia corretto, per una legge di democrazia! Che poi l'azienda abbia, per modalità sue, deciso un addedito, questo è un altro discorso; però che un singolo, che non ha un incarico da un sindacato, perché essere rappresentante di un sindacato non vuol dire che uno abbia il diritto di mettere, là dove entrano tutti, delle sue comunicazioni personali che parlano di sperequazione - bisogna poi andare a vedere cosa vuol dire sperequazione! -, là dove gli altri non possono comunicare i loro pensieri, non mi sembra corretto!

Termino dicendo solo una cosa, sottovoce. In questi commenti personali, che il dott. Cardellino fa all'entrata dell'Ospedale, dimentica di scrivere due cose: la prima, è che questi operatori che secondo lui sono oggetto di una sperequazione, di un vantaggio, effettuano un altro orario del suo (è giusto che lui scriva qual è il suo orario e qual è l'orario di questa gente che guadagna più di lui); la seconda, proprio per correttezza e onestà, il dott. Cardellino si è dimenticato di dire che anche lui percepisce un progetto obiettivo e non ha descritto né quale progetto obiettivo sia stato né l'importo di questo!

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Partirei dalla penultima annotazione, quando lei ha parlato di "sperequazione"...

(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)

... giusto, ha ragione, lei ha sottolineato come il commento del dott. Cardellino... forse bisogna dirle queste cose, forse è meglio che racconti i fatti brevemente, altrimenti è difficile capirsi. Allora, c'è la questione del progetto obiettivo di cui l'Assessore ha parlato, è una questione che con i sindacati continuamente si è discussa, i sindacati hanno esaminato i finanziamenti dei progetti obiettivo nell'anno 2004, hanno messo insieme tutte le deliberazioni riguardanti le varie Unità budgetarie dei vari reparti e hanno individuato una tabella da cui risulta che, rispetto a un 100% di indennità per progetti obiettivo, più del 50% riguarda l'area della Chirurgia, dell'Anestesia, Rianimazione. Questo fa dire al rappresentante sindacale che siamo di fronte ad un'azienda che privilegia, di fatto, la vocazione chirurgica dell'Ospedale, dimenticando le aree critiche in generale, le medicine e individuando progetti obiettivo solo marginalmente per quanto riguarda il territorio. È una constatazione, da cui deriva una sperequazione, ovvero una "mancanza di uniformità nella ripartizione specialmente in senso economico, finanziario e sindacale"...

(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)

... ma il dizionario "Devoto-Oli" riporta questa definizione. Assessore, forse lei non ha ancora ricevuto la lettera che i sindacati hanno inviato! Assessore, lei mi attribuiva affermazioni false, io le dicevo che sono gli stessi rappresentanti sindacali, come lei vedrà nella lettera che avrà modo di leggere, che ricordano come "sperequazione" significhi "mancanza di uniformità nella ripartizione", specialmente in senso economico, finanziario e sindacale, quindi è un dato di fatto, c'è una sperequazione. Non stiamo indagando i motivi, l'Assessore ha cercato di spiegare i motivi, il sindacato ha detto: "probabilmente perché l'USL ha una vocazione chirurgica"; sono scelte che si possono anche discutere, Assessore!

Io credo che la democrazia - lo ha ricordato ancora ieri Casini, di fronte anche ad alcuni interventi che a molti "prudevano", ha detto: "la democrazia è accettare il confronto delle idee, anche di quelle che non ci piacciono tanto" - sia accettare e confrontarsi con tutte le opinioni. In questo caso il sindacato e un medico dicono: "a nostro avviso le scelte fatte dall'azienda indicano una sperequazione". I motivi politici per cui l'azienda fa questo si discuteranno in un altro momento, però di fatto è così! Allora, di fronte a questo dato di fatto, qual è stata la risposta dell'azienda? Invece di dire: "discutiamo, confrontiamoci", l'azienda fa una contestazione di addebito, ricorre contro la persona che ha osato prendere l'articolo apparso sul giornale e lo ha appeso in un posto dove tutti possono vederlo..."guardate un po', ha fatto un atto veramente antidemocratico questo, ha diffuso notizie riportate da un articolo di giornale sindacale"! Questo è un atto così antidemocratico, che ha richiesto - secondo la direzione strategica dell'USL - un provvedimento disciplinare!

Concludo: quando non si è in grado di dialogare e di confrontarsi - il confronto non deve necessariamente essere fatto nello stesso luogo in cui sono apparse le notizie, dove c'è l'orologio per la timbratura, l'azienda ha mille altri strumenti: utilizzare le "news letters", le conferenze stampa per esprimere il suo parere! -, allora, quando non si hanno gli argomenti per confutare logicamente le contestazioni, si ricorre al provvedimento disciplinare! Questo, secondo me, è gravissimo!