Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1681 del 21 dicembre 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1681/XII - Composizione delle Commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile. (Interpellanza)

Interpellanza

Preso atto che sono stati recentemente rinominati i membri delle Commissioni mediche collegiali per l'accertamento di invalidità civile della Valle d'Aosta;

Preso atto, altresì, che non tutti i medici sono stati rinominati e che non se ne conoscerebbero le motivazioni;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) quanti medici non sono stati rinominati nelle Commissioni mediche collegiali per l'accertamento dell'invalidità civile;

2) se si conoscono, o se si intendono verificare, i motivi per cui non si sia proceduto alla rinomina di detti medici.

F.to: Squarzino Secondina

Presidente - La Consigliera Squarzino Secondina dà l'interpellanza per illustrata.

La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Devo ringraziare la collega Squarzino per questa interpellanza, non perché a Natale bisogna cercare di essere più buoni, ma perché questa interpellanza mi dà la possibilità di esprimere pubblicamente le motivazioni di una scelta, che non avevo rese pubbliche, ma solo per un rispetto delle persone che erano implicate; quindi la ringrazio, perché mi dà possibilità di rendere pubbliche le motivazioni di questa scelta.

È chiaro che quando si cambia, almeno nella nostra intenzione, c'è il desiderio di migliorare, questo penso sia un'onestà riconoscerlo, cioè cambiare non per punire qualcuno, ma per migliorare un servizio che è reso ai cittadini. In questo caso è chiaro che le lamentele, i problemi sui tempi di attesa per le commissioni di invalidità sono noti a tutti, in particolare sulla commissione che opera qui, ad Aosta, che deve verificare tutti i casi di invalidità, di introduzione alla legge n. 68, sui non vedenti... Di fronte a questa esigenza qualcosa poteva essere migliorato, non per responsabilità solo di qualcuno, ma poteva essere migliorato come servizio, ed è per questo che abbiamo inteso cambiare la composizione di questa commissione.

Per la nomina dei componenti la normativa regionale si rifà alla legge n. 11/1999, che richiede la presentazione dei requisiti, il giudizio in base a questi requisiti e - aggiungo io - anche rispetto alla disponibilità. Questa era stata la norma che aveva sempre disciplinato in precedenza la scelta di questa commissione, cioè questa commissione nel tempo era sempre stata scelta secondo questi criteri e questi criteri non sono stati mutati. Questa norma non dà sicuramente il diritto alla riconferma a chi era già presente lì, ma permette una valutazione dei requisiti e della disponibilità.

In funzione del desiderio di migliorare un servizio in questa commissione per i tempi di attesa, per i requisiti e per la disponibilità, abbiamo cambiato diversi membri. Il Presidente non è più Curto Albino, ma è stato sostituito dal dott. Antonietti Flavio; il Presidente, ricordo, deve essere specialista in medicina legale e deve avere una grande esperienza per quanto riguarda tutte le procedure assicurative... caratteristiche che il dott. Antonietti possiede. Il dott. Curto non è più Presidente, ma passa ad essere invece uno dei membri della commissione. Ha invece rinunciato il dott. Carnevalis, perché in rapporto a questo desiderio che avevamo di un maggiore numero di verifiche, quindi di una maggiore disponibilità, non ha più dato la sua adesione, così il dott. Doveri Giulio non è più membro supplente, come era prima, ma è sostituito dal dott. Verani Dario. Anche il dott. Pesenti-Campagnoni, che nella precedente formazione aveva un altro incarico - Direttore sanitario - e che nel frattempo è diventato responsabile del Pronto Soccorso e di tutto il Dipartimento di emergenza - quindi è passato da un ruolo organizzativo a un ruolo clinico, ruolo molto più attivo - è stato sostituito dal Direttore sanitario attuale, cioè il dott. Ponzetti.

Oltre a queste informazioni però, di fronte alla sua interpellanza per correttezza bisogna renderne pubbliche altre, anche per dimostrare che le motivazioni c'erano, che non era una scelta personale... le leggo quanto mi scrive il Direttore del Servizio invalidi, questo è scritto, non è una mia considerazione: "Con riferimento all'oggetto, si comunica che agli atti di questo uffici risulta che la Commissione medica collegiale per l'accertamento dell'invalidità civile, denominata "Aosta 3", di cui il dott. Pesenti è stato membro effettivo fino al 28 agosto 2005, ha effettuato dal'1° gennaio 2002 al 30 giugno 2005 n. 181 sedute, di cui n. 26 domiciliari. Il dott. Massimo Pesenti-Campagnoni non ha mai dato la propria disponibilità per effettuare le visite domiciliari..." (rileggo quanto è scritto a firma del Direttore dei Servizi invalidi: "Il dott. Massimo Pesenti-Campagnoni non ha mai dato la propria disponibilità per effettuare le visite domiciliari... "In data 11 gennaio 2002 questo ufficio, dopo aver effettuato un controllo, si è visto costretto ad inviare ovviamente a tutte le commissioni mediche la lettera che si allega alla precedente". E la lettera dice: "l'analisi dei dati concernenti l'attività complessiva dell'Ufficio invalidi..., come di seguito individuati, dice di aumentare il numero dei pazienti visti a 15 soggetti", e al punto d) dice: "le visite domiciliari ritenute necessarie dovranno essere effettuate da tutte le commissioni e da tutti i membri".

È un po' difficile giustificare che in una commissione alcuni di questi membri non sia disponibile a fare le visite domiciliari; le visite domiciliari risolvono dei grandi problemi di attesa, di trasporto di invalidi, quindi sono - come ribadisce questa lettera - un compito fondamentale dei membri delle commissioni. È chiaro che quando c'è un membro di una commissione che non si presta, come riferito dal direttore del servizio, per le visite domiciliari e tutti gli altri membri invece sono disponibili, l'attività delle domiciliari risulta penalizzata. Ripeto: la lettera dice che il dott. Massimo Pesenti-Campagnoni non ha mai dato la propria disponibilità per effettuare le visite domiciliari.

Aggiungo ancora che la nuova commissione in servizio da agosto ha già effettuato diverse visite domiciliari con tutto il suo organico. Penso comunque che sia stravagante che un professionista - che prima aveva un ruolo, e che adesso ha un ruolo estremamente più importante dal punto di vista sanitario di responsabilità diretta - dia una disponibilità avendo comunque in passato dimostrato un'indisponibilità documentata nel tempo, una mancanza di disponibilità per le visite domiciliari. Penso che se non era disponibile prima, quando comunque aveva un incarico di tipo organizzativo, adesso, a maggior ragione, credo che con il nuovo incarico che ha e con la non disponibilità, del passato, a visite che sono estremamente importanti per la funzione della commissione, sia quanto meno stravagante che abbia voluto essere di nuovo in una commissione, la quale probabilmente non poteva averlo per il tempo necessario.

Ieri il collega Curtaz ha dato un segnale, parlando di onestà dei ruoli; mi sembra che di fronte a questo problema i dati che ho fornito offrano un'obiettività alle scelte fatte, su questo penso che, se c'è una correttezza, bisognerebbe riconoscere che dai dati le scelte mi sembrano più che giustificate e motivate.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Io credo che qualunque scelta, quando viene fatta, deve essere motivata, ma anche per iscritto. Credo che le motivazioni con cui un'amministrazione, qualunque essa sia, decide qualcosa, queste motivazioni debbano essere scritte e documentate e presentate anche agli interessati. Nell'atto definitivo con cui si nomina o si decide di non nominare qualcuno, bisogna chiaramente esprimere le motivazioni, altrimenti - come sa l'Assessore - si rischia di ricorrere al TAR e di fatto questo è avvenuto. Aspettiamo il TAR, per vedere se il principio della trasparenza nelle procedure è ancora un principio che anche questa Amministrazione dovrebbe rispettare.