Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1674 del 20 dicembre 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1674/XII - Corso per lo svolgimento di mansioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria per il Corpo Forestale. (Interpellanza)

Interpellanza

Preso atto che con deliberazione n. 3469 del 21/10/2005 la Giunta regionale ha approvato un "corso per il Corpo Forestale della Valle d'Aosta per lo svolgimento delle mansioni di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria";

Ricordato che, sul tema delle attribuzioni di polizia giudiziaria del Corpo Forestale della Valle d'Aosta, venne emanata una circolare del Coordinatore del relativo dipartimento contenente disposizioni teoricamente atte a "garantire l'omogeneità d'azione" del corpo su tutto il territorio della nostra Regione;

Osservato che, ancora di recente, la cronaca si è dovuta occupare di contenziosi fra pubblici amministratori e pubblici ufficiali del Corpo Forestale, proprio in riferimento all'attività di polizia giudiziaria svolta dal medesimo Corpo;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono le ragioni che hanno indotto il governo regionale all'approvazione di un corso per lo svolgimento delle mansioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria per il Corpo Forestale della Valle d'Aosta;

2) per quali ragioni venne invece emanata la circolare riguardante le attribuzioni di polizia giudiziaria dello stesso Corpo Forestale;

3) quali iniziative l'Amministrazione regionale intende assumere per assicurare un corretto e sereno espletamento delle mansioni di polizia giudiziaria, garantendo nel contempo la necessaria indipendenza al personale del Corpo Forestale della Valle d'Aosta.

F.to: Curtaz

Presidente - Il Consigliere non intende illustrare l'interpellanza.

La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - Innanzitutto vorrei fare una premessa: la deliberazione che approva il corso in oggetto ha un carattere tecnico, non ha a che vedere né con l'indipendenza degli agenti e della loro attività di "PG" ordinariamente esercitata, né con vicende puntuali, particolari, personali di alcun genere.

Per quanto riguarda il punto 1, si tratta di un corso eminentemente tecnico, nello specifico va inquadrato sotto il profilo della doverosa formazione dei lavoratori ai fini della loro sicurezza; infatti le guardie, i brigadieri, i marescialli, così come i funzionari forestali di prossima costituzione sono in possesso della qualifica di agenti di "PS" ed abilitati a portare armi comuni da sparo. In effetti il Corpo forestale nella nostra Regione è parte delle iniziative elaborate dal Comitato prefettizio per l'ordine e la sicurezza pubblica ed è chiamato con il servizio del Questore a partecipare alle attività necessarie; comunque il corso può essere utile anche nella quotidianità, ad esempio nell'espletamento dei normali controlli dell'attività venatoria.

Il ruolo di "PS" del Corpo forestale nella legge quadro sulla Polizia viene precisato come affiancamento delle forze propriamente dedicate alla cosiddetta "polizia di sicurezza", ossia Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di finanza, analogamente a quanto avviene per le Guardie carcerarie e i Vigili urbani, e confermato dal nuovo ordinamento del corpo, approvato con legge regionale n. 12/2002, all'articolo 5. Nelle occasioni in cui in veste di tutore dell'ordine, il forestale viene a contatto con il cittadino, sia esso automobilista o cacciatore o turista, quindi è di fondamentale importanza sapersi comportare correttamente con un atteggiamento professionale, al fine di garantire, da un lato, la propria sicurezza, ma soprattutto anche il rispetto e la salvaguardia delle libertà e dei diritti del cittadino. Pertanto il corso si inserisce nel quadro del continuo aggiornamento del personale concordato anche con le organizzazioni di categoria.

Possiamo citare, fra i più recenti corsi, quello "INTERREG" sulla conduzione delle foreste di protezione, i corsi per procedere ad attività di censimento forestale, corsi di movimentazione in montagna, corsi sulla gestione faunistica... che annualmente vengono sollecitati dagli operatori stessi. Il titolo del corso trae in inganno, in quanto il corso si limita ad approfondire tecniche di pubblica sicurezza e non affronta direttamente il tema della polizia giudiziaria. In effetti i temi affrontati in questo corso sono i seguenti e comprendono anche alcune delle tecniche di difesa personale:

- normativa sulla polizia locale, le armi e relativa legislazione;

- atteggiamento mentale dell'operatore;

- concetto di pattuglia e controllo del territorio;

- regole di sicurezza e norme di comportamento dei componenti;

- nozioni base per la difesa personale degli operatori;

- nozioni base sugli strumenti di autotutela degli operatori della polizia locale;

- Codice penale.

In merito al punto 2 dell'interpellanza, occorre premettere che nell'ambito dell'attività di vigilanza le Forze di Polizia godono giustamente dei necessari poteri di autonomo accertamento regolati dalla legge n. 689/1981 e dal Codice di procedura penale, a seconda del livello ,rispettivamente amministrativo o penale, dell'infrazione. La circolare, riguardando principalmente la vigilanza edilizia, settore in cui la normale separazione fra livello penale di "PG" e amministrativo delle infrazioni risulta labile - infatti è prevista la segnalazione in procura dell'abuso edilizio anche solo amministrativo - contiene giocoforza una necessaria premessa sulle funzioni di "PG". È corretto compito dell'organo amministrativo da cui dipendono le diverse Forze di Polizia, pronunciarsi per indirizzare questa iniziativa e pertanto stabilire periodicamente per le guardie forestali in servizio sul territorio le priorità di intervento nei numerosi settori oggetto di sorveglianza, garantire l'omogenea distribuzione dell'attività di vigilanza su tutto il territorio regionale, preferibilmente attivando piani di controllo integrati a livello regionale.

La circolare pertanto, fermi restando gli obblighi di segnalazione alla locale Procura, attribuisce, considerati anche gli altri numerosi settori di intervento in cui il Corpo forestale è l'organo di sorveglianza pressoché esclusivo, carattere prioritario alla vigilanza edilizia in quanto questa sia collegata alla competenza specifica delle guardie forestali, ossia la tutela delle aree sensibili del nostro territorio. Tenuto conto che in ogni caso la gran parte del territorio regionale è assoggettata a vincoli paesaggistico-idrogeologici, quindi giustamente è di competenza, mentre ragionevolmente le indagini sulle aree di fondovalle urbanizzate dovranno essere condotte dalle competenti autorità comunali mediante l'apparato dei Vigili urbani: questo è quanto contiene la circolare. Secondo punto: definisce i rapporti con l'autorità comunale, evidenzia che taluni poteri di accertamento devono essere limitati alla contestazione di un reato. Le questioni rispetto al corso organizzato sono quindi ben distinte e diverse, quindi non ha nulla a che vedere, il corso, con la circolare che era stata a suo tempo emanata.

Per rispondere al punto 3, occorre preliminarmente sgombrare il campo dagli equivoci e inquadrare correttamente le funzioni e i diversi ruoli esplicitati dalle guardie forestali; questi possono riassumersi come segue:

a) funzioni di "PG":

b) attività di "PS":

c) vigilanza amministrativa:

d) attività amministrativo-istruttoria.

Riguardo alle attività di cui al punto a) che riguarda il massimo livello dell'attività di vigilanza, cioè la repressione dei reati, le guardie forestali rispondono direttamente anche disciplinarmente alla locale Procura della Repubblica, pertanto qualsiasi interferenza indebita da parte della struttura amministrativa verrebbe segnalata dalle stesse guardie e il punto non necessiterebbe di ulteriori parole. Inoltre il Corpo forestale della Valle d'Aosta partecipa attraverso un suo nucleo - in genere 2 forestali - all'attività di "PG" con proprio ufficio presso la Procura del Tribunale. A questo nucleo specializzato vengono affidate eventuali indagini più delicate, cercando l'appoggio delle stazioni forestali. L'Amministrazione non può assolutamente interferire nelle indagini, certo è che pretende dai forestali un approccio, prima, preventivo ed educativo e poi, se del caso, repressivo. Nessuno vuole istigare gli appartenenti al corpo a compiere delle omissioni di reato.

Riguardo alla attività di cui al punto b), che riguarda propriamente l'oggetto dell'interpellanza, il corso è stato indetto anche per far fronte all'incremento delle richieste di servizi di "PS" svolte dalle guardie forestali, settore nel quale la loro iniziativa è vincolata dai compiti di volta in volta loro affidati dalle autorità locali di "PS", il Prefetto e, dal punto di vista tecnico-operativo, il Questore.

Riguardo all'attività di cui al punto c), essa è esercitata al fine di garantire l'osservanza delle leggi statali e regionali che prevedono l'irrogazione di infrazioni amministrative ed è regolata dalla procedura di cui alla legge n. 689/1981.

Riguardo poi all'attività di cui al punto d) essa è regolata dalle norme comuni sull'attività amministrativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. In particolare il ruolo delle stazioni forestali è quello di effettuare sopralluoghi e fornire pareri non vincolanti agli uffici e direzioni del Dipartimento risorse naturali, che sono responsabili definitivi delle singole istruttorie.

Infine occorre evidenziare che nella bozza di regolamento sulla mobilità interna del personale - attualmente allo studio - si intendono potenziare gli strumenti organizzativi volti ad assicurare il regolare funzionamento degli uffici e delle stazioni forestali stesse.

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Prendo atto della risposta dell'Assessore, che è stata molto ampia e dettagliata, senz'altro più di quanto prevedessi. C'è un punto di cui prendo atto con soddisfazione, dove l'Assessore ha ribadito che queste iniziative non vogliono mettere in discussione l'indipendenza dell'attività del Corpo forestale, questo è importante e cerco di argomentare perché.

Molto spesso, cercando un'omogeneità di comportamento da parte degli agenti del Corpo forestale, si rischia di intaccare il principio di terzietà e di indipendenza degli organi di Polizia giudiziaria, quali sono gli agenti del Corpo forestale della Valle d'Aosta; peraltro questo problema dell'omogeneità di comportamento c'è, mi ricordo che in occasione della scorsa legislatura - Assessore competente: il Presidente Perrin - avemmo occasione di approfondire alcuni dati relativamente al numero di sanzioni che venivano erogate dalle varie stazioni forestali, mi pare negli ultimi 3-5 anni; ebbene, ci trovammo di fronte a dei dati sconcertanti! In alcune stazioni c'era una media di infrazioni contestate nei 5 anni di diverse centinaia, mentre in altre stazioni il numero era minimo. Mi pare che in un caso, ci fu un'infrazione contestata in 5 anni! Mi riesce difficile capire questa disomogeneità, però di fronte a questa accertata disomogeneità mi pare che da parte del Governo regionale e dei funzionari competenti ci sia l'atteggiamento di ridurre la disomogeneità limitando l'accertamento dele contravvenzioni. L'esempio di qualche maresciallo noto alla cronaca giudiziaria per le sue iniziative è evidente! Adesso non voglio entrare su quella vicenda perché c'è una procedura in corso innanzi alla Magistratura civile che farà piena luce sulla vicenda, tuttavia la preoccupazione che ho è che, se da una parte vengono lamentati degli eccessi, dall'altra non si intervenga a sufficienza dove sicuramente ci sono... non dico delle omissioni, ma delle pigrizie!

Mi è capitato anche qualche anno fa di vedere - lo dico come aneddoto - un'auto sfasciata in una scarpata, ormai lì da mesi, se non da anni, a poche centinaia di metri da una stazione forestale... questo mi sembra un esempio emblematico di come ogni tanto ci sia qualcuno che non vede e questo non va bene! Ciò premesso, credo che ci debba essere da parte dell'Amministrazione regionale una ricerca di uniformità di comportamento, perché questa è sempre una garanzia per il cittadino, però vada anche tutelata l'indipendenza del Corpo forestale, soprattutto tutelata la professionalità di chi, in fin dei conti, vuole fare il proprio dovere!