Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1630 del 5 dicembre 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1630/XII - Progetti di informazione per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto dei dati circa la presenza di infortuni in Valle, che evidenziano una crescita di quasi il 7% di infortuni nel 2004 rispetto all'anno precedente, dati che, in un'ipotetica classifica delle venti regioni italiane, collocherebbero la Valle d'Aosta al sedicesimo posto per la quantità e al diciassettesimo posto per la gravità degli infortuni;

Ritenuto che, al fine di diminuire tale incidenza negativa, accanto ad un'azione ispettiva e di controllo, occorra potenziare sempre più l'attività di informazione e di prevenzione a tutti i livelli, specie da parte di quei settori chiamati istituzionalmente ad occuparsi di tale materia, come il Dipartimento di Prevenzione, Sicurezza del lavoro dell'USL;

Appreso dagli organi di informazione che il governo regionale ha in programma "una serie di iniziative per sensibilizzare i cittadini, i lavoratori e i datori di lavoro";

Appreso che in altre regioni ci sono esperienze positive in tal senso, quali l'attivazione dello Sportello Unico della Prevenzione e la valorizzazione dei lavoratori referenti per la sicurezza (RSL);

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

la Giunta per sapere:

1) se, accanto ai dati quantitativi, esistono anche analisi esplicative del fenomeno degli infortuni;

2) quali sono i progetti di informazione/prevenzione che il governo regionale ha in programma e con quali obiettivi di riduzione del tasso di infortuni;

3) se, all'interno di questi progetti, è coinvolto in prima persona il Dipartimento di Prevenzione, Sicurezza del lavoro, e con quali specifiche iniziative.

F.to: Squarzino Secondina

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Dopo ogni relazione - il documento in discussione è questo - vi è un'interpellanza della collega Squarzino... questo è stato un rapporto presentato alcune settimane fa dall'Assessore Ferraris, che raccoglie il lavoro del Comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro. Ci dispiace che l'opposizione faccia delle interpellanze dopo la presentazione di tali documenti e non invece a seguito di un lavoro fatto, andando a vedere i luoghi di lavoro, assistendo a questi corsi di formazione che facciamo. In questo modo, utilizzando il lavoro fatto da altri, dice: "mi interesso anch'io degli infortuni" e la cosa va avanti così.

Per andare sull'argomento, questo rapporto su 4 anni di infortuni in Valle d'Aosta, molto completo, ricalca tale documento che sicuramente la collega Squarzino da qualche parte ha, che abbiamo pubblicato lo scorso anno, dal titolo: "Les accidents du travail en Vallée d'Aoste", che raccoglie 10 anni di infortunistica in Valle d'Aosta. Documenti importanti, che stanno a significare la nostra attenzione a questo argomento. In effetti, se possiamo parlare di dati sì qualitativi, ma prima quantitativi, bisogna riconoscere che la Valle d'Aosta si colloca fra le Regioni più attente, che hanno maggiori risultati sul problema dell'infortunistica; infatti su 20 regioni italiane, siamo la sedicesima per quanto riguarda la gravità degli infortuni e la diciassettesima per quel che riguarda il numero dei decessi e degli infortuni. Una classifica quindi che ci vede in posizione molto positiva per quanto riguarda la guerra agli infortuni, anche se il 2004 - bisogna riconoscerlo ma, come abbiamo detto tante volte, bastano pochi casi in Valle d'Aosta per spostare una casistica in un senso o nell'altro, visti i numeri... - è stato un anno negativo, nel senso che vi è stato un aumento degli infortuni, però già nel primo semestre 2005, nei dati che abbiamo analizzato, abbiamo un calo del 9% degli infortuni rispetto al 2004.

Qualitativamente quali sono le categorie a rischio e perché? Si è visto un aumento di infortuni nel settore metallurgico e soprattutto nelle piccole aziende artigianali e questo è dovuto qualitativamente a due fenomeni: il primo, un "turnover" aumentato, giovani che subentrano ad anziani più esperti; poi il fenomeno degli extracomunitari che diventa anche nell'ambito dell'infortunistica un dato rilevante, che stiamo affrontando anche nell'ambito del Consiglio per l'immigrazione.

Quali sono le informazioni che si danno, quali iniziative ha il Governo regionale? Intanto questi 2 rapporti, quello appena presentato su 4 anni e questo di 10 anni di casistica in Valle d'Aosta, sono già dei rapporti molto importanti per dimostrare l'alto livello di guardia che si deve tenere. In questo collaborano unitamente in modo positivo l'Assessorato dell'industria, l'INAIL, l'USL e il Dipartimento di prevenzione del nostro Assessorato. Le iniziative sono molte, nell'ambito della formazione l'Assessorato dell'industria - anche utilizzando "Projet formation", "Centro sviluppo", alcune strutture - ha fatto azioni di sostegno per chi opera nei sistemi dell'introduzione della formazione, azioni di formazione molto numerose rivolte a lavoratori e lavoratrici extracomunitari, e quindi centrate; azioni di formazione per datori di lavoro responsabili del servizio di prevenzione e protezione, sempre per la "626", svolti in tutta la Valle e in diverse occasioni.

Dal punto di vista del dipartimento, il progetto è delineato bene nel Piano socio-sanitario 2002-2004 con attenzione al settore del legno, al settore delle costruzioni e anche nel nuovo piano sarà data una grande attenzione a questo settore. La nostra previsione è di lavorare soprattutto su mappe di rischio regionali e su un piano di controllo degli ambienti di lavoro, perché un ambiente di lavoro malsano con oggetti chimici in alta percentuale è quello che crea le condizioni per degli infortuni. Ultima iniziativa della settimana scorsa un convegno pluridisciplinare sul rumore, sugli effetti dell'infortunistica legata a questa particolare situazione di ambienti rumorosi.

Ultima domanda: "se, all'interno di questi progetti, è coinvolto in prima persona il Dipartimento di prevenzione, sicurezza del lavoro, e con quali specifiche iniziative", direi che questo documento, che è stato editato recentemente dall'Assessorato delle attività produttive, cita così parlando del Dipartimento di prevenzione: "è la struttura portante nell'ambito di questi corsi e di questa formazione". A questo riguardo volevo solo dire che nel 2004 sono state analizzate e validate circa una quarantina di iniziative di formazione, che hanno interessato alcune migliaia di lavoratori. Sul discorso dello sportello della prevenzione, su cui c'è un'iniziativa sindacale, devo dire che da quando siamo arrivati abbiamo sposato questa idea di dare un servizio migliore, di creare tale sportello della prevenzione. Attualmente stanno lavorando nell'ambito della vecchia maternità a creare, perché non c'erano le situazioni strutturali, alcune stanze per creare questa... che è una modalità differente di fornire quelle informazioni che già oggi vengono date, cioè è un'organizzazione diversa. Sotteso a questo c'è poi un problema sindacale, che chi richiede lo sportello della prevenzione per fare un lavoro che deve fare vuole un progetto obiettivo; questo lo risolveremo, lo sportello della prevenzione partirà sicuramente nel 2006 non appena le strutture saranno idonee.

Termino dicendo che bisogna "tenere alta la guardia", anche se i dati sono migliori di altre Regioni, ma anche se la nostra è una buona situazione, un solo infortunio è una sconfitta di tutto un apparato che deve lavorare affinché questi infortuni non avvengano. Penso che l'attenzione ci sia, tutte tali iniziative lo testimoniano, bisogna passare anche attraverso un'organizzazione migliore di tutta la rete e in questo senso stiamo lavorando.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Non capisco perché l'Assessore ogni volta debba valutare la bontà o meno delle iniziative dei Consiglieri; lei è libero di fare come vuole, però non è corretto che la Giunta intervenga sull'adeguatezza o meno delle iniziative dei Consiglieri di opposizione soprattutto. La Giunta fa il suo lavoro e lo deve fare fino in fondo, all'opposizione tocca valutare, controllare, stimolare e io chiedo che questo compito sia rispettato e che non mi tocchi ogni volta, quando prendo la parola, difendere l'iniziativa come se fosse una mia scelta personale. Io sto svolgendo un ruolo e il mio ruolo va rispettato. Chiusa la premessa, vengo ai contenuti.

I dati che sono stati forniti dall'Assessore Fosson dicono tante cose, però vede i dati sono anche leggibili in modo diverso. Se prendiamo i dati assoluti degli infortuni in questi ultimi anni, vediamo che dal 2001 al 2004 vi è stato un aumento di circa 100 infortuni¸ questo significa che, pur con tutte le cose che vengono fatte, vi è qualcosa che non funziona. Se poi paragoniamo gli infortuni 2004 rispetto al 2003, vediamo che nel 2004 c'è stato un aumento del +7% in percentuale, quando a livello nazionale c'è l'obiettivo di raggiungere una diminuzione del 10% degli infortuni; allora qui veramente ci sono dei dati eclatanti. Non mi importa cosa fanno le altre Regioni, guardiamo la nostra cosa fa, perché è questo che a noi interessa in questo momento perché i dati sono di questo tipo. Se prendiamo anche il dato della Regione, raffrontate con le altre Regioni, vediamo che dal 2004 all'agosto 2005 la Valle d'Aosta, sì, è quella che è riuscita a migliorare rispetto a un "trend" negativo, quindi vi è stata una piccola inversione, però la situazione è veramente difficile ed è difficile su due aspetti: sull'aspetto dei lavoratori anziani e lavoratori extracomunitari. Se questo è vero, anche l'attività di informazione e di formazione va rivolta a queste fasce in modo particolare. Alcune richieste che i sindacati da tempo fanno, aspettano di essere soddisfatte; dal 2006 ci sarà l'attivazione dello sportello informativo ne prendiamo atto. Ma che qualcosa non funzioni e vada riorganizzato proprio nella "testa pensante", cioè proprio nel Dipartimento prevenzione e sicurezza del lavoro dell'USL, che dovrebbe essere il motore di tutto, questa attività di prevenzione, ci sembra ingestibile. Ed è questo l'obiettivo della nostra iniziativa. L'Assessore stesso, infatti, ha detto che questo va meglio organizzato, perché è vero che bisogna fare un lavoro di controllo fortissimo, ma tale lavoro va fatto precedere continuamente da un'azione di informazione che consenta sia ai datori di lavoro, sia ai lavoratori di essere informati sul posto delle loro difficoltà.