Oggetto del Consiglio n. 1416 del 27 luglio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1416/XII - Funzionalità di un'area ricreativo-sportiva in Comune di Arnad danneggiata da una frana. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso:
· che, sul finire dello scorso anno, una frana si è abbattuta sul nuovo parco avventura di Arnad, arrecandovi danni considerevoli;
· che nell'area ricreativo-sportiva è stato costruito anche uno chalet, che non è stato però danneggiato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se sono state individuate soluzioni per ripristinare la funzionalità del parco di cui in Premessa: in caso affermativo, quali sono;
2) entro quando si prevede di renderlo agibile e fruibile agli utenti;
3) quali sono le spese preventivate per il ripristino dell'area e quale destinazione sarà conferita all'annesso chalet;
4) se la perizia geologica effettuata prima di realizzare le opere di cui in Premessa aveva ipotizzato un dissesto di tali proporzioni.
F.to: Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Chiedo la verifica del numero legale.
Presidente - Invito il Segretario a svolgere l'appello. Con 22 presenti la seduta è valida.
La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Il est pour l'instant prématuré de parler de solutions pour remettre en fonction le parc, car l'Administration communale d'Arnad a décidé, par la délibération de la Junte communale n° 37 du 8 juin 2005, de charger un technicien de réaliser une étude de faisabilité technique et économique en vue de la mise en sécurité du versant de Champagnolaz, c'est-à-dire le lieu concerné par l'éboulement. Cette étude pourra nous fournir des indications utiles. Quant aux délais pour l'ouverture dudit parc, pour les raisons que je viens de dire, il est actuellement impossible de les fixer. Pour ce qui est des dépenses prévues pour le réaménagement de l'aire en question et de la destination du chalet, je précise qu'à l'heure actuelle l'Administration régionale a mis en place des ouvrages de protection du chalet et a procédé à la purge des blocs instables et au nettoyage du site pour un coût global d'environ 42.000 euros, IVA incluse; le chalet conservera, sauf indications contraires, sa destination originale et accueillira des services à l'intention des usagers (Bureau de renseignements avec le soutien des guides de montagne, entrepôt, toilettes).
Quant à l'expertise géologique effectuée par M. Mario Mori de Verrès - chargé par la Communauté de montagne Evançon - au mois de septembre 2000, avant le début des travaux, celle-ci affirme dans le chapitre portant le résultat des recherches et les conclusions que rien ne s'oppose à la réalisation des ouvrages prévus par le projet et qu'aucun danger lié à des mouvements de masse n'a été décelé. Pour ce qui est de l'éventuelle chute de pierres, ledit rapport ajoute que les aires accueillant le parc de stationnement, l'esplanade et les services ne présentent aucun danger, tandis que dans le secteur d'escalade dénommé "gruyère" et sur certains tronçons des sentiers les risques liés aux chutes sporadiques de petits fragments de roche, parfois provoquées par les grimpeurs, sont très limités et tout à fait compatibles avec la destination des aires en question.
Enfin je rappelle que le parc aventure a été presque entièrement détruit et que les dommages sont estimés à environ 80.000 euros, alors que la réalisation globale des ouvrages en question avait coûté 108.000 euros. J'ajoute enfin que l'aire dans laquelle avait été réalisé le parc est maintenant entièrement occupée par les ouvrages de protection du chalet.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - L'Assessore ha fornito una risposta che non ci soddisfa particolarmente, più che nel merito, perché sappiamo che vi sono anche delle competenze della Comunità montana Evançon e del Comune di Arnad, nel metodo e le spieghiamo perché. Notiamo una certa attenzione da parte sua quando si tratta di presentare a questo Consiglio e all'opinione pubblica il montante dei lavori pubblici su scala regionale, quindi la grande mole di opere che mette in cantiere la Regione annualmente sulla base di una programmazione che poi è stata anche oggetto di esame da parte di quest'aula; poi, quando si tratta di affrontare nello specifico alcuni argomenti che sono magari un po' scomodi come questo, si cerca di trattarli con un certo distacco. È risaputo che la palestra di roccia di Arnad sia un sito importante non solo dal punto di vista geologico, ma anche per l'arrampicata sportiva, i "climbers" lo frequentano da tempo e quindi l'attrezzatura dell'area sottostante agevola l'accesso dei fruitori del sito. Questo sito, opportunamente attrezzato con "chalet" e parco avventura, è stato ultimato nell'ottobre dello scorso anno, il caso ha voluto che nel dicembre una frana lo travolgesse.
Abbiamo fatto delle domande precise, in particolare le prime 3 di questa interrogazione per sapere quali sono le previsioni di ripristino e le risposte sono state abbastanza distanti. Impossibile dire quando si prevede di renderlo fruibile agli utenti, questa è la risposta n. 2. Sono state individuate soluzioni, la risposta qui è stata deviata a una deliberazione di Giunta comunale - n. 37/2005 - con cui è stato conferito un incarico professionale, l'ennesimo, perché questo è l'aspetto dolente. Su siti di questo tipo, dove vanno benissimo gli studi professionali, ho fatto una piccola ricerca attraverso gli uffici ed è "uscita" tutta una serie di incarichi che hanno non solo un montante economico di tutto rispetto e hanno coinvolto quindi le professionalità più disparate, ma ci chiediamo a questo punto tali professionalità quali deduzioni hanno prodotto, Assessore. Se lei fa un attimo un riepilogo di quelli che sono stati gli interventi professionali sul sito, vedrà che vi sono deliberazioni che promanano dal suo Assessorato e vedrà che è stato coinvolto il Dipartimento di ingegneria strutturale geotecnica del Politecnico di Torino per fare studi in merito a valanghe di roccia in ambiente alpino, nella fattispecie fra le varie zone individuate come interessanti per fare questi studi sono individuate anche 2 pareti rocciose sul sito di Arnad. Qui tra lo Stato italiano e la Regione Valle d'Aosta sono stati stanziati 258.000 euro. Singoli professionisti sono stati coinvolti per fare analoghi lavori, lei ha citato il Dott. Mori di Verrès incaricato dalla comunità montana che ha fatto una sua perizia; abbiamo il Dott. Bellini di uno studio di Donnas che ha fatto un rilievo geologico strutturale di dettaglio sulla parete rocciosa sito nel Comune di Arnad; ne abbiamo poi altri che completano una rassegna ricca sotto tutti i profili.
Sulla quarta domanda non ci ha dato delle risposte esaurienti: sappiamo che le consulenze sono uno dei "business" che vengono implementati dall'Amministrazione regionale, possiamo anche accettare la logica del "business", ma vorremmo che parallelamente vi fosse anche un risultato in termini di sicurezza. Tutte queste perizie e studi effettuati paradossalmente non sono riusciti ad ipotizzare una cedevolezza del versante, se uno passa in autostrada, lo vede chiaramente, vi è questo bellissimo masso roccioso che è una palestra peraltro anche frequentata, vi è una grossa macchia gialla di colore diverso rispetto alla parete grigia che indica la zona che si è staccata dopo il dissesto geologico che è avvenuto. La domanda che rivolgiamo allora è come mai, nonostante tutte tali professionalità, quest'area non ha ricevuto la tutela necessaria in termini di sicurezza e soprattutto di prevedibilità ed evitabilità dell'evento, ma sono state realizzate opere anche costose di cui non si riesce ancora a sapere quando saranno nuovamente fruibili agli utenti.