Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1397 del 13 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1397/XII - Piano per il contenimento del traffico pesante dopo la chiusura del Traforo del Fréjus. (Interpellanza)

Interpellanza

Evidenziato che la chiusura del Traforo del Fréjus ha riversato sulla Valle d'Aosta un gran numero di camion provenienti o diretti al Traforo del Monte Bianco;

Ricordato che la Risoluzione approvata dal Consiglio regionale lo scorso 8 giugno ha sottolineato l'esigenza di gestire l'emergenza con un Piano, concordato con le Regioni limitrofe, che ripartisca su varie direttrici e modalità di trasporto il traffico merci fra l'Italia e la Francia;

Evidenziato inoltre che la citata Risoluzione ha impegnato il Governo regionale ed il suo Presidente ad operare perché:

"- le partenze dei mezzi pesanti dalle aree di regolazione di Quart e Passy siano regolate in modo tale da evitare la formazione di code ed ingorghi nella parte alta della Valle d'Aosta e della Valle dell'Arve in prossimità degli imbocchi del Traforo del Monte Bianco;

- siano intensificati i controlli delle Forze dell'ordine presso l'area di regolazione di Quart, lungo l'itinerario di accesso al Traforo e all'interno dello stesso;

- siano intensificati da parte dell'Arpa i controlli delle emissioni dei mezzi pesanti e sulla qualità dell'aria all'area di regolazione di Quart e nell'alta Valle d'Aosta";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per conoscere:

1) i dati sul traffico giornaliero di camion al Tunnel del Monte Bianco da lunedì 6 giugno a domenica 19 giugno;

2) se e quando vi sono state code ed ingorghi nella tratta fra il capoluogo di Courmayeur ed il Tunnel; se è stato definito il Piano interregionale di regolazione dei volumi di traffico pesante e quali sono le caratteristiche di tale Piano;

3) il numero dei controlli effettuati dalla Polizia stradale presso l'area di regolazione di Quart dal 6 al 19 giugno nonché il numero di infrazioni contestate dalla Polizia stradale presso l'area di regolazione di Quart e all'interno del Tunnel;

4) in che modo si intende operare per ridurre i limiti di traffico pesanti che attualmente gravano sulla Valle d'Aosta.

F.to: Riccarand - Curtaz

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Questa interpellanza era stata presentata il 9 giugno, quando si era all'inizio della fase di emergenza determinata dall'incendio nel Traforo del Fréjus e dalla conseguente chiusura di quella galleria.

Lo scopo dell'interpellanza era di fare il punto rispetto a quattro aspetti concernenti l'applicazione della risoluzione approvata dal Consiglio l'8 giugno, quindi proprio risoluzione approvata all'inizio della fase di emergenza. In quella risoluzione c'erano alcuni punti particolarmente importanti. Anzitutto veniva sottolineata l'esigenza di un piano di regolazione dei volumi di traffico pesante internazionale, concordato con le Regioni interessate, che tenga conto dell'effettiva capacità strutturale non solo del traforo, ma di tutto l'asse viario valdostano; impegnava in tal senso il Presidente della Regione, il Governo italiano... di questo piano di regolazione interregionale del traffico si sono perse le tracce! Abbiamo constatato che l'85% del traffico pesante che utilizzava la galleria del Fréjus è stato dirottato al Monte Bianco, con tutte le conseguenze che conosciamo in termini di code e crescita dell'inquinamento e, in pratica, di questo piano che avrebbe dovuto alleggerire la nostra posizione non abbiamo più saputo niente! I dati di traffico li abbiamo visti; nel corso del mese di giugno e poi di luglio siamo arrivati a una media giornaliera di oltre 3.000 TIR al Traforo del Monte Bianco con numerose giornate in cui il traffico è superiore ai 4.000 TIR.

Secondo aspetto: nella risoluzione si sottolineava la necessità che le partenze dei mezzi pesanti dall'area di regolazione di Quart e di Passy siano regolate in modo da evitare la formazione di code e ingorghi nella parte alta della Valle d'Aosta e della Valle dell'Arve in prossimità degli imbocchi del Traforo del Monte Bianco; anche su questo aspetto non abbiamo constatato un'applicazione puntuale di quanto richiesto dalla risoluzione, perché le partenze dall'area di regolazione non sono state sufficientemente disciplinate in modo rigoroso, tanto che è frequente il formarsi di lunghe code sul nostro versante, code che arrivano fino a Entrèves ed oltre, e che penalizzano la mobilità locale, oltre che tutto il traffico leggero che, prima di arrivare alla galleria del Monte Bianco, deve sopportare delle lunghe code.

Terzo elemento: nella risoluzione si chiedeva che fossero intensificati i controlli delle Forze dell'ordine presso l'area di regolazione di Quart...; il quarto punto richiedeva che fossero intensificati da parte dell'ARPA i controlli sull'emissione dei mezzi pesanti e sulla qualità dell'aria nell'area di regolazione di Quart. Anche su questo aspetto i dati che abbiamo non sono positivi; abbiamo dei volontari che vanno ogni mercoledì all'area di regolazione per verificare i controlli che vengono fatti, redigono un rapporto che riguarda la fascia oraria che va dalle 9 alle 17; ebbene, nei 4 mercoledì del mese di giugno, nella fascia oraria 9-17, sono stati controllati dalle Forze della Polizia 15 TIR, quindi su circa 3.000 TIR che sono transitati nell'area di regolazione in quei giorni ne sono stati controllati ben 15! Per quanto riguarda i controlli dell'ARPA, su 3.000 TIR transitati nell'area di regolazione di Quart in quelle fasce orarie e in quei giorni ne sono stati controllati ben 14! Questi sono i dati che abbiamo!

Speriamo che dalla risposta che ci verrà data dalla Giunta emergano dei dati differenti, perché quelli che abbiamo sono tutti nella direzione di un'evidente disapplicazione della risoluzione approvata in Consiglio all'unanimità l'8 giugno scorso.

Président - La parole au Président de la Région, Caveri.

Caveri (UV) - Le point de départ c'est que nous nous trouvons face à une situation d'émergence, il faut en tenir compte car ce serait ridicule de notre part de considérer cette période comme une période ordinaire. C'est une période extraordinaire et la nouvelle qui tombe aujourd'hui de la décision de Sarkozy de suspendre en France l'accord "Schengen" nous préoccupe car il y aura des retombées négatives. Demain je ferai mes pas officiels auprès du Gouvernement français, parce qu'il faudra trouver une façon d'éviter trop de contrôles de documents personnels sur les poids lourds dans le passage du Tunnel du Mont Blanc.

Par rapport aux données demandées par cette interpellation, je crois intéressant de vous communiquer les chiffres totaux concernant le mois de juin. Du 1er au 30 juin 2005, en sachant que le Tunnel du Fréjus est fermé depuis le 4 juin, 86.743 camions ont emprunté le Tunnel du Mont Blanc, pour une moyenne quotidienne de 2.891 camions par jour. Je vous communique également que la première semaine de juillet a enregistré environ le même niveau de circulation des poids lourds. Evidemment il y aura dans quelques jours une baisse, parce qu'il y aura un ralentissement de l'économie à cause du fait qu'une bonne partie des usines vont fermer pour les grandes vacances.

Pour ce qui est de la deuxième question, c'est-à-dire de ralentissements sporadiques se sont produits sur la rampe d'accès au tunnel, surtout au début de la semaine du 6 juin et le mercredi qui est une journée de flux commercial plus important. Il faut rappeler que la régulation du trafic effectuée à l'aire de Quart et le démontage du chantier de l'ANAS, qui était installé à la Saxe, ont permis d'éviter la formation d'embouteillages importants entre le chef-lieu de Courmayeur et l'entrée du tunnel. Je peux vous dire personnellement que notre système côté valdôtain est meilleur que le système côté français, là où l'aire de régulation est plus petite et leur aire de régulation tout compte fait est l'autoroute, dans le sens que les poids lourds ont envahi presque complètement l'autoroute.

En ce qui concerne le plan interrégional de régulation du trafic, lors de sa première réunion, qui s'est tenue le 9 juin, le comité mis en place par le Ministre Lunardi a chargé les sociétés concessionnaires des tronçons autoroutiers de trouver des aires adaptées aux stationnements des poids lourds, afin de limiter l'intensité du trafic sur leurs tronçons respectifs. Par ailleurs les liaisons ferroviaires Orbassano et Aiton ont été intensifiées et l'hypothèse de dévier le fret à longue distance sur d'autres lignes ferroviaires est actuellement à l'étude. Le Ministre Lunardi a aussi prévu de développer davantage le transport par mer.

Pour ce qui est des vérifications effectuées par la Police de la route sur l'aire de régulation de Quart, 514 véhicules ont été contrôlés, 134 contraventions ont été dressées et 20 camions ont été refoulés au cours du mois de juin. Dans le tunnel 563 infractions des excès de vitesse ont été constatées, dont seulement 8 ont été commises par des camions, toutes les autres sont l'effet de conducteurs de véhicules légers. Signalons, à ce propos, que la situation d'émergence qui s'est produite a engendré une évolution du rôle de la Police de la route qui a été appelée à s'occuper en priorité de la régulation de la circulation, compte tenu de l'afflux massif des poids lourds vers l'aire de régulation de Quart. Il va de soi qu'il s'agit, là, d'une situation temporaire due à la nécessité de revoir les procédures de gestion des flux de circulation.

Autre considération: le nombre d'excès de vitesse, constaté dans le tunnel, a progressivement chuté passant de 130 à 150 par jour au lendemain de sa réouverture, à seulement 40-50 par jour peu de temps avant l'incendie du Tunnel du Fréjus et 8 au cours du mois de juin. Cette évolution est sans aucun doute due aux actions d'information et de prévention effectuées auprès des usagers d'une part, mais aussi au fait que l'augmentation récente du volume du trafic a incité les conducteurs à prendre conscience du problème et à faire plus d'attention. Cette circulation accrue a mené tout naturellement à un ralentissement du transit dans le tunnel.

Pour ce qui est de la dernière question, la Région ne s'est pas bornée à mettre en œuvre le plan d'urgence étudié pour faire face à des problèmes de circulation, plans qui ont été amplement testés aussi dans cette dernière période alors que les deux manifestations organisées sur le versant français perturbaient la circulation. Une procédure provisoire visant au stationnement des poids lourds sur des aires prévues à cet effet à l'extérieur de la Vallée, a été également élaborée en vue de son déclenchement en cas d'interruption de la circulation au niveau du tunnel ou sur les itinéraires d'accès à ce dernier: cette aire se trouve dans le Canavais. Il est bien évident que cette démarche s'inscrit toujours dans le cadre de la sécurité de la circulation et de la protection de l'ordre public: c'est dans ce contexte que les sujets compétents ont été appelés à prendre en main la gestion desdites aires de stationnement et de régulation du transit, ainsi que le respect des règles de circulation.

Quant à savoir ce qui se passera demain, on peut deviner que le retour à la situation d'avant le 6 juin dernier dépend de la date à laquelle le Tunnel du Fréjus pourra rouvrir et des conditions de cette réouverture. Demain je serai à Rome et j'essaierai de connaître de la part du ministère italien les intentions réelles: fin août, mi-septembre... ce n'est pas indifférent pour nous! Cela dit, les règles complexes qui régissent le transit dans le Tunnel du Mont Blanc doivent rester en place et je dirais même que nous avons une bonne raison supplémentaire pour que rien n'échange. Quant aux mesures qui ne dépendent pas de nous, telles que le développement du ferroutage, leur intérêt est aujourd'hui plus évident encore.

Je voudrais vous assurer que la Présidence de la Région et les différents sujets compétents vont continuer à suivre la situation avec la plus grande attention et il y aura, dans un délai raisonnable, quelques nouveautés que je ne peux pas aujourd'hui annoncer parce qu'on n'a pas encore eu la décision définitive, compte tenu de l'augmentation de la circulation des véhicules légers liée à la saison estivale, et ce afin que chacun puisse circuler sur nos routes en toute sécurité. De plus nous suivons avec la plus grande attention l'évolution de la situation environnementale, nous avons déjà donné les nécessaires indications à l'ARPA et à l'Assessorat du territoire, afin que les données concernant la pollution soient suivies et analysées aussi en vue de la définition d'éventuelles initiatives à assumer au niveau communal et régional. Jusqu'ici la réponse un peu bureaucratique de ce qui est en train de se passer.

Du point de vue politique, je l'ai annoncé ce matin, après la rencontre avec M. Costa, moi je serai lundi auprès du Commissaire Barrot, qui est le français qui s'occupe des transports dans la Commission européenne, qui connaît depuis longtemps le problème, il était déjà dans la dernière commission, il s'occupait de la politique régionale, mais, en tant que français, il connaît parfaitement la situation. Je suis curieux de le rencontrer, parce que je pense qu'aujourd'hui cette émergence qui touche le Val d'Aoste c'est une émergence qui a une envergure européenne; de plus, j'ai eu des contacts pour le moment informels avec le Cabinet de M. Perben, le Ministre français des transports, et là aussi il faudra conduire ensemble une action de type politique.

Je le rappelle aujourd'hui, au-delà des nécessités que nous avons maintenant, le problème le plus important c'est d'avoir pleine conscience de la période réelle pendant laquelle il faudra supporter le trafic; je dis "supporter", car personne au Val d'Aoste ne peut se dire content de ce qui est en train de se passer!

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Siamo solo parzialmente soddisfatti della risposta del Presidente, perché intanto gli chiediamo se può farci avere una copia della risposta, in quanto alcuni dati mi sono sfuggiti nel corso dell'esposizione, in particolare quello relativo al numero dei controlli della Polizia nel corso del mese di giugno.

La realtà è che questo piano interregionale, che doveva essere predisposto da parte del Governo di intesa con le Regioni, in effetti non è mai stato varato, perché c'è stato un leggero incremento del numero delle corse ferroviarie sulla direttrice Orbassano-Aiton, ma questo è l'unico intervento che si è realizzato, mentre per quanto riguarda le altre direttrici ferroviarie non è stato fatto assolutamente nulla e, anche per mare, sono ancora progetti allo studio; quindi tutto il carico del trasporto pesante su strada è stato scaricato sul Monte Bianco.

Il dato che ci preoccupa di più è la riduzione dei controlli: riduzione dei controlli all'area di Quart da parte della polizia e dell'ARPA, la riduzione anche delle sanzioni all'interno del Traforo del Monte Bianco; può anche darsi che il fatto che ci sia maggiore informazione e un aumento di traffico induca a una velocità più contenuta, ma dai dati forniti dal Presidente ho percepito che c'è stato un crollo verticale del numero delle sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, cosa che sta ad indicare - se questo avviene così improvvisamente - che c'è stata in questa situazione una riduzione dei controlli della vigilanza. Questa cosa è evidentemente inaccettabile, perché tende a creare una situazione che rimarrà anche dopo la situazione di emergenza.

Siamo molto preoccupati che una riduzione dei controlli in questa fase si ripercuota negativamente anche nella fase successiva, quando il Fréjus riaprirà, e che ci ritroviamo in una situazione di difficoltà a ritrovare quell'equilibrio che c'era prima e che si cercava di mantenere, quindi di tornare all'interno di quella soglia dei 1.000 transiti giornalieri indicati come soglia da non superare da parte del Consiglio; soglia che la risoluzione da noi approvata l'8 giugno ha ribadito, ma che ci rendiamo conto che in questo momento di emergenza non può essere rispettata,; vorremmo però che, la settimana dopo che riapre il Tunnel del Fréjus, si tornasse a quei livelli! In questa ottica tutto il sistema dei controlli è fondamentale.

Ci rendiamo conto che la situazione di emergenza è diventata più difficile da gestire, anche per la crisi politica che si è determinata: il passaggio da una Presidenza all'altra ha influito rispetto a questa situazione. Ci auguriamo che con questa ridefinizione si riprenda in mano con energia tale situazione, in modo che diventi un impegno prioritario da parte della Presidenza della Giunta questo intervento per intensificare i controlli.

Ho sentito che il Presidente ha accennato a provvedimenti che sono allo studio anche rispetto al problema del traffico turistico che non sia penalizzato dal traffico pesante; abbiamo inoltre una legge regionale che consente al Presidente della Regione di assumere dei provvedimenti straordinari in questi casi; pertanto auspichiamo che questi strumenti legislativi che abbiamo siano adoperati nel modo più incisivo e che ciò rappresenti un segnale di un uso pieno della nostra autonomia regionale.

Président - Comme convenu, nous pouvons suspendre maintenant. Nous reprendrons demain matin à 9 heures.

La séance est levée.

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La séance se termine à 23 heures.