Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1388 del 13 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1388/XII - Misure preventive per evitare rischi nell'offerta di energia elettrica. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che le temperature climatiche particolarmente elevate di questo periodo hanno comportato un aumento vertiginoso dei consumi di elettricità e una sensibile riduzione dei livelli nei bacini idroelettrici;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore delegato per sapere:

1) se la domanda di energia rientra nella media stagionale;

2) se il sistema elettrico valdostano è al riparo da possibili rischi di black-out o di riduzioni consistenti dell'offerta di energia;

3) quali sono le misure preventive e di emergenza adottate dal gestore elettrico locale al fine di scongiurare tali ipotesi.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - In premessa a questa interrogazione vorrei ricordare come la situazione attuale della produzione di energia elettrica sia di distribuzione diversa rispetto a quella che avevamo visto nel settembre 2003, quando c'era stato un "black-out" che aveva interessato tutto il Paese.

Oggi, infatti, ci troviamo in una situazione in cui c'è una potenza disponibile da parte della rete elettrica, che è maggiore rispetto a quella del 2003, quindi c'è una disponibilità di impianti pronti ad intervenire sulla rete che creano delle condizioni di maggiore sicurezza rispetto al passato. Non è inutile ricordare come il "black-out" del 2003 fosse stato determinato dal fatto che quella sera il Paese era approvvigionato solo con energia da importazione, mentre oggi non siamo più in quella situazione. È vero anche che l'andamento dei consumi elettrici è fortemente legato alla situazione climatica del Paese, tanto che alla prima domanda che viene posta va detto che siamo in linea con il "trend" degli ultimi anni, anche se nella giornata del 28 giugno 2005 abbiamo realizzato un nuovo record storico a livello nazionale nei consumi di energia elettrica con un consumo di 54.100 megawatt, quindi è stato superato di 600 megawatt il record estivo del 2004. Si conferma il dato legato al fatto che la domanda estiva di punta è maggiore di quella invernale, a causa dei mutati stili di vita dei cittadini; l'impennata dei consumi è dovuta all'ondata di caldo che ha spinto al massiccio ricorso ai condizionatori d'aria e alle apparecchiature refrigeranti. Il "GRTN" (Gestore rete nazionale) in un comunicato stampa ha ribadito che il sistema di produzione di energia elettrica è stato in grado di garantire margini di riserva per soddisfare i consumi, quindi siamo in una condizione diversa dal passato.

In risposta alla seconda domanda, per quanto riguarda il sistema elettrico valdostano, essendo questo connesso con quello italiano, è soggetto agli stessi rischi di quello nazionale e quindi a possibili "black-out" di energia. Esiste comunque una procedura, testata un anno fa con "DEVAL", per ripristinare la rete valdostana il più in fretta possibile in caso di "black-out". Per quanto riguarda invece le riduzioni consistenti di energia, non credo che la Valle d'Aosta possa correre rischi, a parte il caso di un eventuale "black-out", perché le centrali "CVA" nel periodo estivo erogano la massima potenza consentita.

In risposta all'ultima questione, devo dire che non esiste un gestore elettrico locale, oggi, nel nostro Paese, che possa fare cose diverse da quelle poste in essere dal "GRTN" per quanto riguarda i "black-out". Come ho appena ricordato, "CVA" e "DEVAL" hanno testato una procedura che dovrebbe permettere alla rete locale di rientrare in fretta da un eventuale "black-out" nazionale; di conseguenza, la manovra affidata a "CVA" e "DEVAL" dovrebbe assicurare alla nostra regione la ripresa del servizio in tempi soddisfacenti.

Tornando alle premesse, ci troviamo oggi in una condizione diversa e più favorevole rispetto al passato, per cui nell'immediato non corriamo i rischi che si erano verificati. Nel momento in cui l'Amministrazione regionale potrà entrare in possesso dell'intera rete di distribuzione, sarà possibile anche realizzare dei correttivi che consentano di mettere al riparo la nostra regione dai "black-out", tenuto conto che, essendoci la presenza di centrali che lavorano ininterrottamente e sono collegate alla rete nazionale, potremmo realizzare quei "by-pass" atti a mettere ulteriormente in sicurezza la situazione regionale.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Ringrazio l'Assessore Ferraris delle precisazioni che ha fatto ai quesiti della nostre interrogazioni in merito a possibili situazioni di handicap che la popolazione valdostana potrebbe subire, qualora ci fossero "black-out" o riduzioni consistenti dell'offerta energetica.

Apprendiamo che la situazione è sotto controllo, anche se penso che non si possa fare affidamento sui dati climatici contingenti, nel senso che se abbiamo avuto dei picchi di calore durante l'ultima fase del mese di giugno e adesso questi picchi di calore e di siccità sono stati smentiti con un relativo fresco inaspettato, sappiamo che l'andamento climatico deve essere guardato con una prospettiva più lunga.

Il clima incide sulla ricchezza delle fonti idriche e la carenza d'acqua riguarda soprattutto il nord Italia, secondo gli allarmi lanciati dal "GRTN". Riteniamo che la Valle d'Aosta faccia parte di questo contesto geografico e che essa abbia, in particolare, una forma di produzione energetica che è tutta idroelettrica, quindi un rischio di questo tipo non può essere escluso. I consumi elettrici record che hanno riguardato tutto il sistema nazionale hanno riguardato anche la Valle d'Aosta, perché un certo stile di vita, ad esempio anche l'utilizzo di energia in forma massiccia per refrigerare gli ambienti, riguarda anche la nostra regione.

Prendiamo atto del fatto che ci siano le condizioni di sicurezza superiori rispetto a quelle di 2 anni fa che, anche se non ritengono di escludere un possibile "black-out", possono comunque evitare di pensare ad una riduzione consistente di offerta energetica.

Vorrei solo ricordare che anche l'Italia dipende energeticamente da Paesi esteri, come la Francia; non vorremmo che questa situazione di "dipendenza energetica" comportasse per la nostra regione un livello di rischio di un certo tipo e di conseguenza ci allineasse a tutte le condizioni esistenti in altre Regioni italiane. Abbiamo visto che di fronte all'ipotesi ritenuta allarmistica del dott. Bollino, che è al vertice di "GRTN", sono venute risposte tranquillizzanti da parte del Governo nazionale, "in primis" i Ministri Alemanno e Mattioli.

Noi facciamo affidamento per ora sulle sue risposte, confidando che ipotesi del genere possano essere scongiurate per quanto riguarda la comunità valdostana.