Oggetto del Consiglio n. 1303 del 11 maggio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1303/XII - Stato della raccolta differenziata dei rifiuti. (Interpellanza)
Interpellanza
Ricordato che l'Assessore al Territorio, rispondendo il 22 aprile 2004 in Consiglio regionale ad una interrogazione sulla raccolta rifiuti, aveva indicato nel 30% di raccolta differenziata l'obiettivo regionale per il 2004;
Evidenziato che sono ormai numerosi, soprattutto nel nord Italia, i comuni che raccolgono in modo differenziato oltre il 70% dei rifiuti;
Ribadita la necessità di arrivare anche in Valle d'Aosta a percentuali di raccolta differenziata notevolmente più alte di quelle attuali;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) se nel 2004 è stato raggiunto l'obiettivo del 30% di raccolta differenziata in Valle d'Aosta;
2) qual è l'obiettivo di raccolta differenziata della Regione per il 2005;
3) che cosa si intende fare per incrementare in modo significativo la percentuale di raccolta differenziata.
F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Questa interpellanza intende riprendere la discussione rispetto alla situazione della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta, in particolare per quanto riguarda la raccolta differenziata. Circa un anno fa, il 22 aprile 2004, rispondendo a una precedente interrogazione, l'Assessore aveva indicato gli obiettivi che si intendevano raggiungere per la raccolta differenziata nel corso del 2004, leggo dal verbale: "Il est possible de prévoir que le pourcentage total régional atteindra 28% au premier semestre 2004, 31% au second semestre pour une moyenne annuelle d'environ 30%". Volevamo sapere se questo obiettivo del 30% di media annua nel 2004 è stato raggiunto e l'obiettivo del 31% nel secondo semestre 2004 è stato raggiunto; sarebbe interessante anche capire in termini di quantitativi di rifiuti se andiamo verso un incremento o una riduzione.
Il secondo punto riguarda l'obiettivo per il 2005, perché abbiamo un piano rifiuti che non indica degli obiettivi, se non quello generico del 35% che deriva dalla normativa nazionale, che dovrebbe essere stato raggiunto già da diversi anni. Vorremmo quindi sapere quale obiettivo l'Amministrazione si è posta per il 2005 e in che modo si pensa di poterlo raggiungere.
Il 30 aprile ho partecipato a un convegno a Quincinetto, in cui è stato presentato il programma provinciale dei rifiuti della Provincia di Torino, che è stato approvato in Consiglio regionale il 27 aprile 2005. Il dato che emerge da quel piano provinciale è che sono stati indicati degli obiettivi precisi: ad esempio, per quanto riguarda la riduzione dei quantitativi dei rifiuti, è stata indicata una riduzione complessiva di rifiuti, al di là della destinazione discarica o riciclo o incenerimento, di un 3% in meno nei quantitativi conferiti, soprattutto è stato indicato l'obiettivo di arrivare in tutta la Provincia di Torino al 50% di raccolta differenziata entro il 2009. Un altro dato che è stato fornito è che fra il 2003 e il 2004 il dato sulla raccolta differenziata complessiva nella Provincia di Torino è passato dal 25% nel 2003 al 31% nel 2004, con incremento di 6 punti percentuali. Se andiamo a vedere alcune zone a noi vicine, come l'Eporediese, 57 comuni, 108 mila abitanti, quindi una realtà simile alla nostra, si è passati dal 28% del 2003 al 38% del 2004 con un incremento del 10%, con l'obiettivo per il 2005 del 49% (quindi altri 11 punti in percentuale in più rispetto al 2004). Il consorzio del Chierese già nel 2004 ha raggiunto il 41% di raccolta differenziata. Cito queste cifre di realtà molto vicine a noi, anche se più complesse dal punto di vista della gestione dei rifiuti; da noi, la gestione della tematica è molto più semplice per indicare degli obiettivi che si possono raggiungere molto più ambiziosi di quelli che abbiamo.
In questo momento siamo "fanalino di coda" per la raccolta differenziata fra le Regioni del nord Italia e vorremmo capire se c'è un'iniziativa, c'è una volontà nel corso di quest'anno di recuperare rispetto a questo scivolamento all'indietro che stiamo registrando rispetto a tutto il nord Italia o se si pensa di rimanere a questa situazione: questi sono i punti che abbiamo posto in questa interpellanza.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - La situazione della raccolta differenziata in Italia è variegata tra Regioni e Regioni e anche all'interno di ciascuna Regione: questo testimonia le difficoltà che esistono a organizzare dei modelli di gestione dei rifiuti automaticamente applicabili ovunque.
Le esperienze che si stanno sviluppando in tante realtà locali volte a consentire il maggiore recupero possibile dei rifiuti assieme alle difficoltà sempre presenti nell'individuare il sistema finale di smaltimento delle quote di rifiuti indifferenziate rendono il panorama ancora più complesso.
Il numero dei Comuni... la quota di raccolta differenziata ha superato il 35% è in continuo aumento, anche se i livelli segnalati riguardano sempre un ridottissimo numero di Comuni di piccole dimensioni. A livello provinciale e regionale i livelli della raccolta differenziata sono generalmente molto bassi. È indubbio che la situazione sta evolvendo rapidamente anche nella nostra Regione, a fronte di una distribuzione territoriale della popolazione e di una composizione merceologica del rifiuto, che complica il quadro di riferimento, e rende ancora più complessa la definizione di un'organizzazione efficace e a costi sostenibili per l'utente. Comunque registriamo un continuo miglioramento, grazie alla sempre più diffusa attuazione delle iniziative previste per aumentare le percentuali di raccolta differenziata dal piano regionale dei rifiuti approvato dal Consiglio nell'aprile 2003. Ricordo come l'aspetto principale di questa riorganizzazione sia rappresentato dal ruolo centrale svolto dalle Comunità montane, adesso abbiamo passato una deliberazione con la quale si sono fugati quei dubbi che c'erano in merito alle competenze, attribuendo e definendo non solo come ambiti ottimali, ma anche come riferimenti amministrativi proprio le Comunità montane, ambiti nei quali deve avvenire la riorganizzazione dei servizi per la gestione dei rifiuti.
Con riferimento al primo quesito e relativo al secondo semestre 2004, registro come la Comunità montana del Monte Rosa è al 38%, la Grand Paradis è al 30%, la Walser e la Valdigne hanno superato il 29%, mentre le altre 4 si collocano fra il 25 del Grand Paradis e il 27 dell'Evançon. La media regionale relativa al secondo semestre si attesta al 27,7% rispetto al 25,5% del primo semestre. Ricordo come nel 2003 la raccolta si fosse attestata al 24%: sono dati buoni, perché riferiti all'intero territorio regionale, soprattutto questo mi pare un dato significativo perché qui non c'è la stessa interpretazione nella lettura dei dati citati, nel senso che i nostri, quando si parla di "raccolta differenziata", si riferiscono a quelli raccolti in modo differenziato e avviati al recupero integrale, e non differenziati e poi rimessi in discarica come accade in realtà molto vicine alle nostre.
Con riferimento al secondo quesito, l'obiettivo del 30% non è stato raggiunto dovunque in Regione, ma è un obiettivo tendenziale più che realistico per il 2005, quando la media regionale dovrebbe avvicinarsi notevolmente a questo traguardo, con alcune realtà locali che dovrebbero superarlo. Le Comunità montane sono state sollecitate ad effettuare questa riorganizzazione - e in parte lo stanno facendo con le nuove amministrazioni, a tale riguardo riprenderemo una serie di incontri - dei sistemi di raccolta sia locale che comprensoriale, e ad adottare un sistema tariffario volto a premiare con sostanziale riduzione di costi i cittadini che raggiungono l'obiettivo fissato, penalizzando in modo progressivo coloro che se ne discostano.
I Comuni vediamo che stanno attuando le iniziative di loro competenza, anche qui c'erano dei contratti in corso, per cui bisogna attendere che questi siano in scadenza o scaduti, per fare in modo che ci sia una convergenza nell'ambito dell'organizzazione delle Comunità montane. I Comuni, con azioni specifiche anche di notevole interesse, si stanno attivando - dicevo - per intensificare la raccolta differenziata finalizzata al recupero. Sono iniziative sostenute dalla Regione nei limiti delle proprie competenze, che sono quelle di pianificazione e di indirizzo.
Intanto la Regione ha concluso la predisposizione di quell'organigramma, di quella specie di "vademecum" che definisce i criteri per la redazione dei regolamenti comprensoriali per la gestione dei rifiuti di igiene urbana: questo dovrebbe consentire di avere su scala regionale una modalità di comportamento unica e che prenda anche in considerazione gli aspetti sanzionatori in maniera equilibrata, ma soprattutto in maniera coerente e unica sul territorio. Si tratta di un processo che per qualcuno è lento, ma è irreversibile, viene sostenuto dalla Regione con campagne di sensibilizzazione che faremo partire adesso, perché con la questione della "par condicio" e altre interferenze l'attenzione rivolta ultimamente al rinnovo dei Comuni rischiava di essere una comunicazione che perdeva di interesse, e con tutti gli altri atti di indirizzo che si rendessero necessari, compresi quelli legislativi.
Stiamo definendo le modalità di determinazione delle tariffe di gestione dei rifiuti che dovranno poi essere applicate dalle Comunità montane, compresa quella di smaltimento dei rifiuti indifferenziati presso la discarica regionale. Questo è un deterrente importante, perché quando i rifiuti vengono conferiti in maniera indifferenziata, i conferitori vengono assolti dal pagamento di questa tariffa, tariffa che aumenterà notevolmente, e che invece non viene applicata nel caso in cui i rifiuti vengono conferiti in maniera differenziata.
Rimangono da definire le strategie - ma sono in elaborazione - per quanto riguarda lo smaltimento risolutivo dei rifiuti indifferenziati, argomento che condiziona poi ogni valutazione dei costi complessivi del sistema di gestione dei rifiuti, anche in prospettiva di una determinata impossibilità di continuare ad utilizzare la discarica con questi rifiuti, peraltro come voluto dalla CE.
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Assessore, non siamo soddisfatti della sua risposta; ci aveva detto, un anno fa, che l'obiettivo che si voleva raggiungere nel 2004 era il 30% di raccolta differenziata; questo obiettivo non è stato raggiunto perché ci siamo fermati al 26%, quindi, in un anno, dal 2003 al 2004, c'è stato un incremento di 2 punti percentuali: dal 24 al 26%, è un incremento modestissimo. Secondo semestre, l'incremento doveva essere del 31%, è stato del 27%.
Adesso si dice che l'obiettivo del 2005 è il 30%, cioè l'obiettivo del 2004 che non era stato raggiunto. Faccio notare che nell'Eporediese - una realtà comprendente 57 comuni, 108 mila abitanti - l'obiettivo del 2005 è il 49%, nel 2003 erano al nostro livello e alla fine del 2005 saranno al 49%. Qualcuno ci dovrebbe spiegare perché questa cosa si può fare dappertutto, ma non in Valle d'Aosta... qui si continuano a fare delle percentuali di raccolta differenziata che sono totalmente insignificanti rispetto a quello che succede in tutto il nord Italia, e non solo in alcuni Comuni, ma in intere Province; ci sono poi intere Regioni come il Veneto, che sono oltre il 40%.
Riorganizzazione della raccolta: ormai migliaia di Comuni si sono indirizzati verso un sistema che non è più il cassonetto stradale, ma il "porta a porta", in Valle d'Aosta non esiste un Comune in cui si faccia un sistema di raccolta "porta a porta", siamo completamente fuori da ogni sistema innovativo. Penso che gli uffici della Regione debbano darsi degli indirizzi diversi e dei consulenti diversi, perché non è possibile rimanere fermi quando tutto intorno a noi si sta muovendo! Per il 2005 ci si pone l'obiettivo del 30% di 5 punti inferiore di quello che doveva essere raggiunto già anni fa in base al decreto "Ronchi", e tutto questo si ripercuote in termini ambientali e di costi, perché questi quantitativi di rifiuti vanno a finire in discarica e contribuiscono ad alimentare uno spreco di risorse, ad accumulare dei costi.
Non riusciamo a capire per quale motivo questo Assessore, questa Giunta non prenda in mano tale problema e non lo voglia risolvere! Si continua ad andare avanti come se niente fosse, ormai sono 2 anni che lei, Assessore, è in quel posto, non ci sono progressi significativi, siamo fermi! Noi vorremmo invece che ci fosse più slancio...
(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)
... sì, ma lei si dimetta perché non ha raggiunto un solo obiettivo! Abbiamo presentato, ad inizio legislatura, una mozione in cui abbiamo chiesto che si facesse uno sforzo in questa direzione, voi l'avete respinta, non l'avete accolta. Respingetele ancora, però andate avanti; invece siete fermi! Ma vi rendete conto che siete ormai gli ultimi nel nord Italia? Siete fermi, continuate a ragionare con dei vecchi schemi, continuate a fare le cose che non si fanno più da nessun'altra parte in Italia!
Datevi degli obiettivi... vi va bene così? Allora non potete dire che volete incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti e poi dite: "va bene così"! Non so dove volete andare, volete continuare a far crescere quella montagna lì? Guardate che non è inevitabile far crescere quella montagna lì, ci sono soluzioni e in Valle d'Aosta sono molto più facili che da altre parti, però bisogna crederci, come per altre cose che abbiamo discusso stamani.
Diamo quindi un giudizio totalmente negativo; lei potrà continuare a dire che va tutto bene così, ma i dati non le danno ragione!