Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1294 del 11 maggio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1294/XII - Autorizzazione per una attività di pesca in una riserva naturale regionale. (Interrogazione)

Interrogazione

Appreso che nel tratto della Dora Baltea compresa nella Riserva naturale regionale di Saint-Marcel è stata autorizzata la pratica della pesca, sia pure nella formula "no kill";

Evidenziato che tale autorizzazione è in contrasto con le finalità della protezione naturalistica che ha determinato l'istituzione della Riserva naturale regionale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono le motivazioni per cui è stata autorizzata un'attività di pesca in una Riserva naturale regionale;

2) in che modo è stata condotta l'istruttoria per tale autorizzazione;

3) quali sono i provvedimenti che sono stati assunti.

F.to: Riccarand

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture, aux ressources naturelles et à la protection civile, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - Il Consigliere interrogante, appreso che nel tratto della Dora Baltea compresa nella Riserva naturale regionale di Saint-Marcel è stata autorizzata la pratica della pesca, sia pure nella formula "no kill"; evidenziato che a giudizio dello stesso tale autorizzazione sarebbe in contrasto con le finalità della protezione naturalistica che ha determinato l'istituzione della riserva naturale, vuole conoscere quali sono le motivazioni per cui è stata autorizzata un'attività di pesca in una riserva naturale regionale.

Rispondo che tale riserva naturale è stata istituita con decreto del Presidente della Regione n. 676/1993 in ragione della sua rilevanza floristica e faunistica, in particolare per la presenza di alcune specie di avifauna, anatre, folaghe e aironi, legate alla zona umida esistente. All'interno della riserva, che ricomprende oltre ai laghi denominati Lillaz est e Lillaz ovest, anche il tratto della Dora Baltea prospiciente gli stessi, era fatto divieto - oltre ai vincoli di cui all'articolo 25 della legge regionale n. 30/1991 - delle seguenti attività: raccolta di qualunque tipo di flora e di invertebrati, uso di natanti di balneazione, introduzione di cani senza utilizzo del guinzaglio e al di fuori dei sentieri esistenti e l'esercizio della pesca nei laghi Lillaz est e Lillaz ovest e nella Dora Baltea.

Ricordo che l'articolo 25 della legge n. 30 dice testualmente che: "i provvedimenti di istituzione delle riserve naturali devono presentare il divieto di attività che possono compromettere la salvaguardia, in particolare: modificare o alterare in senso negativo gli elementi che compongono il biotopo, depositare rifiuti o materiale di qualsiasi genere, fare opere di bonifica o prosciugamento non compatibili con le finalità della presente legge, operare scavi o coltivare cave o torbiere quando siano incompatibili con le finalità dell'area, esercitare la caccia". Questo per dire che il decreto che ho citato andava oltre i limiti posti dalla legge regionale, per scelta discrezionale fatta all'epoca dalla Presidenza della Regione su indicazioni specifiche degli uffici tecnici.

Nel frattempo la riserva naturale "Les Iles" è stata individuata come sito di importanza comunitaria, in attuazione della direttiva 92/43 CE con deliberazione della Giunta n. 1460/2002 e zona di protezione speciale in attuazione della direttiva 79/409 CE con deliberazione di Giunta n. 3361/2002, non mutando con questo né le finalità istitutive né il regime di protezione della riserva naturale e avvalorando la necessità di ipotesi gestionali che integrassero le azioni di tutela e ripristino della componente floristica e faunistica ospitata. A tal proposito si evidenzia che il tratto di fiume Dora Baltea, compreso entro i confini della riserva naturale, presenta caratteristiche ecologiche atte ad ospitare popolazioni della trota mormorata e del temolo e che tali specie ittiche sono inserite nell'allegato II della direttiva 92/43 CE, richiedendo pertanto azioni speciali di conservazione. Anche con tali finalità in Valle d'Aosta nel 2002 è stato realizzato un corso di formazione, denominato "progetto Riverain", che ha permesso la creazione di figure professionali con competenze nel campo della gestione delle risorse alieutiche in acque dolci e del turismo di pesca, individuando in tali figure i soggetti preferenziali per la gestione di tratti di fiume ad alta valenza naturalistica e in grado di operare in un'ottica di ripristino e incremento della naturalità delle popolazioni ittio-faunistiche.

Nel corso del 2004 uno dei partecipanti al suddetto corso ha presentato un progetto di valorizzazione alieutica ambientale del tratto di Dora Baltea all'interno della riserva naturale regionale di Saint-Marcel, finalizzato alla reintroduzione di specie ittiche di particolare pregio ambientale, quali la trota mormorata e il temolo, al ripristino e al mantenimento degli "habitat" funzionali di tali specie, al controllo degli aspetti impattanti sotto il profilo biologico e all'ottimizzazione delle opportunità ambientali funzionali alla fruizione dell'area con contestuale possibilità di esercitare la pesca "no kill", cioè con rilascio del pescato. È un progetto di valorizzazione del sito sotto tutte le sue componenti. Tale proposta è stata sottoposta ad istruttoria da parte dell'Assessorato, in particolare da parte dei competenti uffici della Direzione flora, fauna, caccia e pesca, per quanto riguarda le problematiche concernenti la pesca e la gestione dell'ittio-fauna, e dal servizio aree protette per ciò che concerne la riserva naturale. Da parte di quest'ultimo è stato richiesto il parere del Comitato scientifico del museo di Saint-Pierre quale organismo scientifico previsto dalla legge regionale n. 30/1991, concernente le norme per l'istituzione delle aree naturali protette. Tale parere è stato espresso a firma del dr. Boffa e della dott.ssa Grimod, parere che riassumerò in seguito.

Nel corso dell'istruttoria, oltre ad aver accertato la compatibilità delle iniziative con le finalità istitutive della riserva naturale e il parere del Servizio aree protette, si è certificato come nel sopra citato tratto di fiume Dora Baltea, l'attività alieutica del tipo "no kill", esercitata a scopo sperimentale per un periodo limitato e con modalità concordate, risulti compatibile con la conservazione del sito e addirittura favorisca l'individuazione di nuove modalità di gestione e valorizzazione dell'area stessa in quanto: può contribuire a riequilibrare composizione, densità e strutture delle popolazioni ittiche alterate nel recente passato, accrescendo le caratteristiche di naturalità e pregio conservazionistico delle stesse; può concorrere a riequilibrare le interazioni funzionali fra le popolazioni di ittio-fauna e le altre componenti faunistiche ospitate nella riserva naturale, ad esempio fornendo maggiori risorse trofiche agli uccelli acquatici e creando così condizioni ambientali favorevoli all'avifauna. In data 1° marzo 2005, sulla base di questa delicata istruttoria, con decreto del Presidente della Regione è stato modificato il decreto istitutivo della riserva naturale di Saint-Marcel, consentendo nel tratto della Dora Baltea a scopo sperimentale per un periodo di 3 anni a decorrere dal 1° aprile 2005, l'esercizio della pesca del tipo "no kill". Si specifica inoltre che l'attività alieutica deve essere esercitata attraverso l'affido del tratto di fiume con modalità preventivamente concordate con il Servizio aree protette.

Per rispondere alla terza domanda, alla luce di quanto sopra, sarà a breve formalizzata al proponente l'iniziativa con deliberazione di Giunta regionale la concessione del tratto di Dora Baltea di cui trattasi, per l'istituzione di una riserva privata di pesca "no kill" per 3 anni, quindi fino ad aprile 2008, secondo le modalità individuate da coloro che hanno effettuato l'istruttoria, consistenti in: nel tratto in oggetto è possibile effettuare esclusivamente pesca "no kill" con obbligo di rilascio del pescato; il numero massimo di pescatori consentito giornalmente all'interno della riserva è di 10 unità; l'attività alieutica all'interno della riserva è consentita dal 1° settembre al 15 aprile, dal 1° aprile al 15 aprile la pesca sarà consentita solo in alcuni tratti compatibili con la nidificazione dell'avifauna segnalati nella cartografia che è stata presentata; non è mai consentito l'utilizzo del tratto spondale destro occupato dall'"habitat" prioritario foreste alluvionali... "fraxinus excelsior", per accedere ai punti pesca autorizzati della riva destra si dovrà utilizzare esclusivamente la pista sterrata che costeggia il fiume dal ponte di Brissogne; i dati di presenza annuali devono essere comunicati alla struttura dell'Amministrazione regionale competente in materia di pesca, fermo restando la proprietà sugli stessi del concessionario; la sorveglianza dell'attività ittica nel tratto di corso d'acqua dato in concessione è a carico del concessionario.

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Nel corso della risposta dell'Assessore ad un certo punto era stata preannunciata una descrizione del parere del Comitato scientifico del museo di Saint-Pierre...

(interruzione dell'Assessore Vicquéry, fuori microfono)

... sono i punti che sono stati riassunti?

Non siamo assolutamente d'accordo con questa impostazione che è stata assunta; qui si sta facendo un gravissimo passo indietro, perché rispetto a una zona che era stata inserita in una riserva naturale con un apposito decreto del 1993 vietante la pesca, di fatto apprendo adesso che il 1° marzo 2005 è stato fatto un decreto che ha modificato il decreto istitutivo per quanto riguarda il tratto della Dora inserita nella riserva. Si tratta quindi di una modificazione strutturale delle caratteristiche di una riserva, come era stata istituita nel 1993, e non c'è alcun elemento che possa giustificare il fatto che introducendo un'attività di pesca, sia pure "no kill", si aumentano le caratteristiche naturalistiche di questa zona... è esattamente il contrario! Il fatto di andare comunque ad esercitare un'attività di pesca, il fatto che ci siano 10 pescatori ogni giorno, il fatto che ci sia accesso in quest'area, tutto questo depone contro le caratteristiche naturalistiche di quest'area, dopo che quest'area non solo è stata creata come riserva naturale regionale, ma è stata inserita nelle zone di interesse comunitario, con tutta un'apposita istruttoria.

Siamo sorpresi della disinvoltura con cui si va a manomettere un'area che ha un'enorme importanza dal punto di vista naturalistico; non ci sembra giustificata questa scelta, ci sembra che rappresenti un passo indietro rispetto all'istituzione di questa riserva e non capiamo quali sono i reali interessi da parte dell'amministrazione pubblica a fare questa operazione; non si capisce perché, con tutti gli spazi che ci sono, si deve andare ad intervenire proprio in una zona di riserva naturale! Questo è inaccettabile, quindi chiedo all'Assessore se posso avere copia della relazione da lui fatta; chiederemo di avere documentazione di tutti questi decreti, apprendo adesso che questo iter istruttorio non si è neanche concluso perché l'Assessore ha parlato di una deliberazione di Giunta che deve essere fatta, ma nel frattempo questa attività di pesca già funziona, già ci sono i cartelli, già tutto è in moto, quindi ci riserviamo di tornare su questo argomento perché non condividiamo l'impostazione che è stata assunta.