Oggetto del Consiglio n. 1293 del 11 maggio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1293/XII - Acquisizione da parte della Regione delle miniere di Cogne. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamate le precedenti iniziative ispettive sul tema dell'acquisto, da parte dell'Amministrazione regionale, delle miniere di Cogne, al fine del loro inserimento in un percorso storico-didattico (ed in particolare il contenuto dell'interpellanza n. 1101/XII, discussa il 26/1/2005);
Osservato che da tempo è in corso una trattativa con la società proprietaria delle miniere (la FINTECNA spa) per la loro acquisizione;
Ritenuto opportuno fare il punto della situazione;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
il Presidente della Regione per sapere:
1) se ci sono novità in ordine allo sblocco della trattativa per l'acquisizione delle miniere di Cogne;
2) in caso negativo, quali sono gli ostacoli che si frappongono all'acquisto.
F.to: Curtaz
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione si "interroga" per un aggiornamento relativamente al progetto di acquisizione delle miniere di Cogne. In passato, con una risoluzione, avevamo anche ribadito un impegno da parte dell'Amministrazione regionale a valutare l'ipotesi di acquisizione delle aree e rispettive pertinenze connesse alla concessione mineraria della miniera di magnetite di Cogne, al fine di una loro riqualificazione dal punto di vista turistico.
Prima di avviare le trattative con la società proprietaria, si è ritenuto opportuno compiere un'attenta valutazione dei beni facenti parte del complesso minerario e una stima degli interventi di recupero ambientale e di messa in sicurezza dei luoghi che dovranno essere attuati, nonché uno studio del ritorno in termini di flussi turistici che una futura valorizzazione del sito potrebbe comportare per il Comune di Cogne e per la Regione. A tale scopo, dopo incontri fra gli Assessori competenti - il sottoscritto e l'Assessore Cerise -, la Giunta intenderebbe conferire alla "Finaosta" l'incarico di valutare i costi e i benefici di tale operazione. La Direzione del patrimonio ha nel frattempo compiuto, in collaborazione con il Dipartimento territorio e ambiente, un primo approfondimento di carattere giuridico utile a fornire alcuni elementi per la valutazione del patrimonio che si intende acquisire. In particolare, la miniera di magnetite di Cogne è oggetto di una concessione mineraria attualmente rilasciata a favore della società "Fintecna"; detta concessione è stata sospesa ai sensi dell'articolo 26 del R.D. n. 1443/1927, dal 1979 ad oggi in quanto il concessionario ha ritenuto non economicamente vantaggioso continuare l'attività estrattiva. In base a detto articolo il concessionario ha dovuto tuttavia continuare a provvedere alla regolare manutenzione della miniera e, in tal senso, sono state conservate le vie principali di accesso al sotterraneo, le istallazioni principali di trasporto interno ed esterno e i servizi ausiliari, compresi gli edifici del villaggio di Cogne.
Ciò premesso, sarà necessario anzitutto verificare se esiste ancora un giacimento e quindi la concessione debba essere mantenuta ovvero se lo stesso si è esaurito o - ipotesi equiparata - se il suo sfruttamento sia divenuto anti-economico; nel qual caso non sussisterebbero più i presupposti per il mantenimento in essere della concessione. In tale ultima ipotesi il diritto del proprietario dei suoli, nei quali è presente il giacimento, nonché quello dei terreni sui quali insistono le pertinenze minerarie, si riespanderebbe previo adempimento da parte del concessionario, che in questo caso coincide con la proprietà del terreno, degli obblighi derivanti dalla legge. Tali obblighi sono sanciti in particolare sempre dallo stesso regio decreto il quale stabilisce che il concessionario è tenuto a risarcire ogni danno derivante dall'esercizio della miniera, che stabilisce che "al fine di assicurare il corretto inserimento delle attività minerarie nell'ambiente, i titolari di permessi di ricerca o di concessione di coltivazione devono provvedere al riassetto ambientale delle aree oggetto dell'attività di ricerca o di coltivazione".
Considerata inoltre la possibile presenza di amianto nell'area interessata dalla discarica dei materiali di scarto derivante dalla coltivazione del minerale, agli obblighi sopra indicati si aggiungerebbero quelli derivanti dall'articolo 17 del d.lgs. n. 22/1997 relativo alla bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinanti. Ove si appurasse che il giacimento è esaurito e quindi non c'è più l'interesse della Regione a mantenere viva la concessione, i beni della società "Fintecna" potranno essere acquisiti dalla Regione, previa esecuzione da parte dell'attuale concessionario degli interventi di recupero ambientale sopra citati. La valutazione dello stato attuale dei beni dovrà tenere conto degli oneri che gravano sulla parte eccedente che, in caso di acquisizione, verrebbero trasferiti all'acquirente. Nel caso invece si ritenessero ancora sussistenti i presupposti per il mantenimento della concessione, dovrebbe essere stimato il valore delle pertinenze minerarie in quanto tali, tenuto conto che le stesse dovrebbero essere riconsegnate dal concessionario in stato di sicurezza ed efficienza. Al fine della valutazione della convenienza dell'acquisto sarà inoltre necessario quantificare in linea di massima i costi e i tempi presunti per la riconversione ai fini turistici dell'area, le potenzialità di visita del sito e il flusso turistico ipotizzabile.
Per completezza di informazione, va aggiunto che nel quadro delle azioni che la Regione sta promovendo al fine della valorizzazione del sito minerario di Cogne, rientra anche un progetto "Interreg" coordinato dal Dipartimento del territorio e finalizzato alla realizzazione di uno studio di fattibilità che individui le aree per la creazione di un parco minerario regionale, proponga tipologie di sviluppo ed effettui un'analisi dei costi da sostenere per la realizzazione e gestione di strutture ambientalmente compatibili, connesse con lo sfruttamento del parco a fini turistici; acquisizione di una consulenza giuridica al fine di predisporre una legge regionale concernente la valorizzazione di siti minerari; ideazione di un circuito turistico ambientale; attuazione di intervento pilota sul sito minerario di Cogne.
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Ho ascoltato attentamente la risposta dell'Assessore, ma può darsi che mi sia distratto: questa interrogazione poneva due domande e quindi mi attendevo due risposte anche molto sintetiche. Io queste due risposte non le ho sentite!
Forse bisogna rinfrescare la memoria su questa vicenda. Nel mese di dicembre 2004 questo Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegnava il Governo regionale a verificare la possibilità di acquisire la miniera di Cogne, al fine di creare un percorso turistico-culturale della memoria sulla vita della miniera. Nelle settimane seguenti c'erano state notizie di stampa circa il rinnovo della concessione, tutte cose già chiarite dal Presidente Perrin come non costituenti un ostacolo all'approfondimento della trattativa. Sono passati cinque mesi dall'approvazione di quella risoluzione e apprendiamo che il lavoro di approfondimento è ancora tutto da fare...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... non è in corso un "fico secco", perché lei ha appena detto che volete dare incarico a "Finaosta" di fare approfondimenti sui costi-benefici! Nel frattempo è stato fatto questo approfondimento di carattere giuridico che, a sentirlo, mi si sono rizzati i capelli, perché anche in questo caso se si vuole intavolare una trattativa cominciando a cercare di spaccare il capello, a cercare quali sono i contesti giuridici... credo che sia il modo migliore per iniziare una trattativa che non porterà sbocchi! Una caratteristica di questa Giunta è quella delle trattative eterne e degli approfondimenti e degli studi e delle relazioni e della "Finaosta"...
Su questa vicenda chiedo alla Giunta che ci sia un pronunciamento chiaro: il Governo regionale vuole acquisire le miniere di Cogne... sì o no? Io non l'ho capita questa cosa! Si potrebbe dire "sì" a seconda delle condizioni, ma non cominciamo con i soliti approfondimenti, con i soliti studi, con le solite relazioni, perché sappiamo già che darete lavoro ai Consiglieri di opposizione, perché sarò qui ogni 3-4 mesi a presentare una iniziativa consiliare e la Giunta, ogni volta, si inventerà qualcosa per rispondere al povero Consigliere... risultati: zero! In questo caso sono dispiaciuto perché personalmente credo che quella sia un'ipotesi interessante, ma bisogna crederci!
Finisco dicendo che tornerò su questo tema quando ci sarà lo studio costi-benefici della "Finaosta", quando ci saranno gli approfondimenti giuridici, quando andremo a capire se il giacimento è esaurito, quando avremo ulteriori dati sull'amianto nella discarica che è vicina al capoluogo di Cogne - cose tutte già analizzate -, quindi si tratta di "fumo" che viene gettato sulla vicenda, in ordine alla quale mi pare di capire che la Giunta non ha le idee chiare. Peccato, perché il Consiglio le idee chiare le ha avute votando una risoluzione che impegnava il governo a portare avanti una trattativa! Fra l'altro, la IV Commissione aveva sentito la società che gestiva le miniere, la quale si era detta disposta a cedere la...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... certo, trasferisce gli oneri in questo momento, perché la miniera è improduttiva, ma non vogliamo andare a scavare il minerale... vogliamo solo cercare di fare un percorso didattico-culturale, anche perché se non ci fosse la miniera, dovete spiegarmi perché si stanno spendendo miliardi - io dico giustamente - per ristrutturare il villaggio minerario!