Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1140 del 9 febbraio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1140/XII - Utilizzo di finanziamenti statali per la costruzione e gestione di asili nido sui luoghi di lavoro. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

- nel bilancio regionale 2004 sono stati iscritti € 282.625,41 provenienti da finanziamenti statali per la costruzione e gestione degli asili nido nei luoghi di lavoro;

- l'USL locale ha attivato un servizio sperimentale di asilo nido;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:

1) come è stata erogata la somma di cui in premessa e in particolare quante strutture e posti sono stati attivati con quei fondi;

2) se è intenzione di procedere all'istituzione di un servizio di asilo nido aziendale nell'ambito dell'Amministrazione regionale.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Penso sia necessaria un'illustrazione breve su questo argomento. Nelle premesse di tale interpellanza vengono citati dei fondi: 282.000 euro, che provengono da finanziamenti statali, e che sono stati assegnati alla Regione per la costruzione degli asili nido nei luoghi di lavoro. Abbiamo appreso che recentemente l'USL locale ha attivato un servizio sperimentale di asilo nido, ma la domanda che ci poniamo è quali siano i motivi che ad oggi hanno impedito di concretizzare all'Amministrazione regionale - che, nell'ambito delle sue norme (cito la legge n. 44/1998: iniziative a favore della famiglia), attua e promuove iniziative che possano conciliare l'attività lavorativa con la situazione familiare e che è uno dei datori di lavoro più importanti presenti sul territorio regionale - un servizio di asilo nido ad uso aziendale, che possa dare concreta attuazione a questo principio di legge appena citato. Tale considerazione è ancora più forte se pensiamo che nell'ambito dell'Amministrazione regionale vi è una prevalenza numerica e percentuale del personale dipendente femminile, che è quello che più soffre le situazioni legate alla necessità di dividersi fra la famiglia e l'ambito lavorativo.

Con questa interpellanza perciò ci domandiamo se vi è intenzione nel futuro - nel medio, breve periodo - di creare una struttura di asilo nido aziendale; domandiamo, inoltre, che tipo di interventi sono stati fatti con quei finanziamenti citati nell'interpellanza e che tipo di assegnazioni sono state effettuate, in riferimento sia ad eventuali strutture che hanno beneficiato di questi fondi, sia in riferimento a posti che sono stati attivati a seguito dell'utilizzo di quei finanziamenti.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Facendo un po' di storia per rispondere correttamente a quello che lei ha chiesto, bisogna tornare al 30 ottobre 2003, quando con un decreto del Ministro del lavoro è stata assegnata alla Valle d'Aosta la somma di euro 282.625 per la costruzione e la gestione di asili nido; tale somma è stata iscritta al nostro bilancio in data 19 luglio 2004. Noi a questo abbiamo risposto con una deliberazione di Giunta del 2 novembre 2004 che regolamenta l'assegnazione di tali fondi. Mi dispiace, ma forse lei non ha letto interamente tale deliberazione, perché la prima domanda che lei mi pone: "come è stata erogata la somma di cui in premessa e in particolare quante strutture e posti sono stati attivati con quei fondi"... era previsto in questa deliberazione che citava: "i fondi impegnati per gli asili nido saranno erogati alle aziende che saranno in possesso entro il 30 aprile del 2005...", quindi non posso risponderle adesso quante di tali aziende abbiano presentato domanda; al momento non è pervenuta alcuna domanda, però il termine è il 30 aprile 2005. A livello personale posso dirle che, oltre l'USL, anche altre cooperative si sono attivate contattando aziende per presentare una domanda in questo senso.

È chiaro che a noi tali fondi e tale tipo di risposta alla prima infanzia interessa molto; in particolare, per dare due dati su quella sperimentazione che è già partita dell'asilo nido aziendale - e condivido come sia importante per un'azienda con un certo numero di dipendenti pensare alle necessità del proprio personale femminile -, il progetto di sperimentazione dell'asilo nido aziendale sta andando avanti, con un partenariato nostro; è già stato completato un percorso di selezione e formazione del personale con 140 ore... che opererà nel servizio nido aziendale entro marzo 2005. Vi è stato un ritardo nella partenza di questa sperimentazione dovuta al fatto che non si trovava, anche per esigenze del Comune di Aosta, una sede idonea; comunque siamo al traguardo, è in via di pubblicazione - si presume entro febbraio 2005 - la graduatoria dei bambini ammessi. Per quanto riguarda questi fondi che ci sono stati assegnati, come lei leggerà in tale deliberazione, è prevista una distribuzione fra le aziende che attiveranno tale "funzione" e abbiamo anche fissato dei criteri, nel senso che saranno finanziati in base al numero degli utenti, fino a 10.000 euro a bambino per il 2005; tale somma era analoga a quanto previsto per il servizio di tata per l'infanzia.

Nella bozza di finanziaria di quest'anno vi era un dato significativo, cioè era previsto un finanziamento molto più elevato per i nidi aziendali, io ero stato colpito favorevolmente da tale aumento di finanziamento; poi invece, come lei saprà, al momento della definitività di questa finanziaria, la Corte costituzionale ha stabilito che i finanziamenti per gli asili nido devono stare nel fondo nazionale, quindi ha cancellato tale voce specifica.

Per quanto riguarda il nido aziendale dell'azienda Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, lei sa che se n'era già parlato; è una cosa che crea dei problemi, perché il numero dei dipendenti è elevato, quindi la selezione dovrebbe essere fatta con dei criteri oggettivi, non facile, molti dei dipendenti vengono da fuori Aosta, per cui già si servono di questi servizi. Al momento attuale - da verificare ancora, perché la scadenza è il 30 aprile 2005 - non vi sono richieste né da parte sindacale, né da organizzazioni che richiedano un'attivazione nell'ambito dell'azienda Amministrazione regionale di un asilo nido; è chiaro che l'attivazione di questi servizi verrà vista sempre nella logica della legge n. 44 sulla famiglia, con un'ottica particolarmente favorevole.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Ringrazio l'Assessore per la risposta, che è stata chiara rispetto alle domande da noi poste. La data del 30 aprile 2005, indicata nel primo punto della deliberazione, è una data che ci era nota, ma la nostra preoccupazione - ed è una preoccupazione che permane - è che, essendo la deliberazione datata novembre, ci potessero essere già adesso delle situazioni... il fatto che invece l'Assessore ci confermi che paradossalmente non vi sono ancora segnalazioni e richieste da parte delle aziende, ci pone di fronte a una situazione o di disinteresse da parte dell'azienda, o forse semplicemente di scarsa conoscenza da parte delle aziende. Questa interpellanza allora forse acquisisce anche una sua importanza, perché ha messo in evidenza l'opportunità per grosse aziende - vi sono aziende con dimensioni significative anche nella nostra realtà regionale - di un tale strumento, che è finanziato da risorse statali messe poi nel bilancio regionale. Prendiamo perciò atto che, nonostante vi sia una difficoltà di accesso agli asili nido per tutti i noti problemi della scarsa disponibilità di posti e dell'esosità delle rette a fronte di certe situazioni familiari, non vi è al momento l'interesse di nessuna azienda, neppure di quelle più grandi, per attivare un nido aziendale.

Auspichiamo invece che l'avvio sperimentale, che dovrebbe partire a marzo 2005, possa non subire ulteriori slittamenti e possa essere foriero di un servizio non più sperimentale, ma continuativo nella prospettiva che comunque l'Amministrazione regionale non solo darebbe un servizio ai suoi dipendenti, ma darebbe anche concreta applicazione al principio normativo di andare incontro alle esigenze di conciliare la vita familiare con la vita lavorativa. Con questa riflessione ringraziamo l'Assessore per la risposta.