Oggetto del Consiglio n. 1129 del 9 febbraio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1129/XII - Attività dell'Osservatorio per l'attuazione della legge urbanistica regionale e del PTP. (Interrogazione)
Interrogazione
Ricordato che, con deliberazione n. 2516 del 26 luglio 1999. è stato istituito un Osservatorio per l'attuazione della legge urbanistica regionale e del PTP;
Evidenziato che tale organismo è coordinato dall'Assessore al Territorio e che deve esaminare e formulare proposte anche in merito ad eventuali proposte di modificazione o integrazione della Legge regionale urbanistica;
Rilevato che, per la formulazione di proposte di modificazione della Legge urbanistica è richiesta la presenza di almeno i tre quarti dei componenti l'Osservatorio;
Ricordato infine che l'Osservatorio si avvale di una consulenza specialistica;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
1. le date in cui, fra il luglio 2003 ed il dicembre 2004, l'Osservatorio è stato riunito;
2. le date delle riunioni dell'Osservatorio in cui sono state esaminate le proposte di modificazione della Legge urbanistica nel Disegno di legge n. 51 approvato dalla Giunta il 15 ottobre 2004;
3. in che data è stato richiesto il parere del consulente specialistico sulle modificazioni della Legge urbanistica inserite nel Ddl n. 51 ed in che data è stato espresso il parere del consulente;
4. il ruolo finora svolto dal citato Osservatorio.
F.to: Riccarand
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Con riferimento ai quesiti posti dal Consigliere Riccarand nella sua interrogazione è necessario chiarire innanzitutto quali siano i compiti assegnati dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 2516/1999 all'Osservatorio per l'attuazione della legge regionale n. 11/1998 in materia urbanistica.
L'Osservatorio ha il compito di analizzare l'attuazione della legge urbanistica fino a quando non sarà stato completato l'adeguamento dei piani regolatori comunali al Piano territoriale e paesistico, avvalendosi, se necessario, di consulenti specializzati in materia. Le attività assegnate all'Osservatorio sono chiarite all?articolo 3 dell'allegato alla deliberazione che definisce le modalità operative di funzionamento dell'Osservatorio stesso, in particolare:
- raccogliere le diverse problematiche emergenti e i pareri o interpretazioni circa l'applicazione della legge regionale, del "PTP" e dei provvedimenti attuativi;
- formulare alla Giunta regionale proposte di integrazione o modificazione della legge regionale e del "PTP" per correggere ed eliminare problemi applicativi o per coordinarli con nuove disposizioni legislative.
L'Osservatorio non ha quindi compiti di esaminare o analizzare eventuali proposte di modifica della legge regionale. Con riferimento quindi al primo quesito informo che tra luglio 2003 e dicembre 2004, l'Osservatorio si è riunito 7 volte: 4 volte, nel 2003 e 3, nel 2004, affrontando in 5 occasioni questioni varie connesse con l'applicazione dei vincoli in aree a rischio idrogeologico.
Alcune problematiche interpretative connesse all'applicazione delle norme contenute nella legge regionale n. 11/1998 relativamente agli ambiti inedificabili (e in particolare: gli articoli 34, 35, 36 e 37) sono state oggetto di attenta disamina in sede di Osservatorio il 3 e il 24 ottobre su richiesta di alcuni Comuni, e il 27 novembre 2003 e il 19 febbraio 2004 su richiesta del Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche e il 10 giugno su richiesta sia del Dipartimento sia dei comuni. Il tema è stato quello maggiormente affrontato dall'Osservatorio e a queste discussioni ha anche partecipato il consulente, che era stato individuato quale consulente dell'Osservatorio stesso.
Relativamente al secondo e al terzo quesito, nessuna proposta di modifica a tali articoli che risultano essere state oggetto del disegno di legge n. 51 approvato dalla Giunta regionale il 15 ottobre 2004, è stata portata all'attenzione dell'Osservatorio, in quanto la necessità di modificare ed integrare la normativa negli articoli 34, 35 e 36 per migliorarne l'applicazione facendo tesoro delle esperienze che mano a mano venivano maturate, era chiaramente emersa nella maggior parte dei quesiti sottoposti all'attenzione dell'Osservatorio, oltre che essere ribadita nell'ambito della cabina di regia istituita con la deliberazione della Giunta regionale n. 132/2004. Non si volevano poi accrescere le aspettative sulla possibilità di apportare estese modifiche al testo della legge urbanistica, ma solo integrazioni mirate per chiarire taluni passaggi e per renderli applicabili senza aggravare inutilmente i procedimenti relativi iniziative edilizie richieste. D'altra parte gli stessi tecnici estensori delle modifiche non hanno ritenuto di avvalersi di consulenze specialistiche nell'ambito dell'Osservatorio, facoltà questa ammessa, ma non obbligatoria e non è stato pertanto richiesto alcun parere al consulente specializzato, anche perché le modifiche degli articoli relativi alle aree a rischio idrogeologico sono in linea con quanto previsto dalla disciplina del Piano dell'assetto idrogeologico e quelle previste nell'articolo 34 affrontano questioni meramente tecniche e non giuridiche.
In relazione al quarto quesito, l'Osservatorio ha finora svolto funzioni di alta consulenza attraverso la raccolta delle diverse problematiche emergenti circa l'applicazione della legge n. 11/1998, dei suoi provvedimenti attuativi e del "PTP", fornendo pareri e dando risposta ai quesiti posti da diversi soggetti interessati (CELVA, enti locali e strutture regionali). La varietà di questi argomenti ha permesso di avere il polso delle difficoltà, che i Comuni hanno mano a mano affrontato nell'applicazione corrente della normativa, fornendo l'indispensabile coordinamento e omogeneità di interpretazione della norma stessa richiesto a più riprese. Ha poi formulato proposte alla Giunta regionale di integrazione e modificazione dei contenuti dei provvedimenti attuativi della legge n. 11/1998. In particolare, la disciplina degli interventi in zona "A" dei "PRG" è stata oggetto di esame - su richiesta della Direzione urbanistica - nella riunione dell'Osservatorio in data 19 febbraio 2004. Ne è scaturita una proposta di precisazioni e integrazioni del relativo provvedimento attuativo - già oggetto di deliberazione il 26 luglio 1999, il cui testo, predisposto a cura della Direzione urbanistica, è stato sottoposto al parere dell'avv. Golinelli, il quale si è espresso nel 2004. La Giunta regionale ha quindi fatto propria tale proposta e, con provvedimento n. 2761 del 9 agosto 2004, ha deliberato "Ulteriori precisazioni e integrazioni all'allegato A alla deliberazione n. 2515 del 26 luglio 1999 concernente l'approvazione di disposizioni attuative della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11, previste all'articolo 52 (disciplina applicabile nelle zone territoriali di tipo A), già oggetto di precisazioni e integrazioni con deliberazione n. 1180 del 17 marzo 2000".
Con la creazione della cabina di regia, alla quale sono stati affidati non solo compiti di promozione delle attività necessarie per l'adeguamento dei piani regolatori al "PTP", ma anche di determinare le difficoltà operative, finanziarie e culturali che ostacolano l'adeguamento dei piani regolatori generali comunali al "PTP", non bisogna fare confusione tra i due organismi. L'Osservatorio è costituito infatti principalmente da tecnici e si sta specializzando nel fornire interpretazioni della norma e regole di applicazione, la cabina di regia è un organismo tecnico e politico con compiti di più strategici. Nell'adempiere a questi compiti sono anche evidenziate le carenze della norma e quindi l'Osservatorio è divenuto l'organismo nel quale si stanno concentrando tutte le esigenze di chiarimento e, se necessario, di modifica e integrazione della legge regionale n. 11/1998.
Il ruolo dell'Osservatorio viene, quindi, ulteriormente rafforzato e può essere inteso come una struttura tecnica altamente specializzata di supporto anche alla cabina di regia per tutti gli aspetti interpretativi della legge.
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - La risposta dell'Assessore all'interrogazione conferma le valutazioni critiche che il nostro gruppo ha espresso in occasione della recente discussione della legge n. 151, cosiddetto disegno di legge "Omnibus", circa le modalità con cui vengono elaborate e proposte al Consiglio proposte di modifica alla normativa urbanistica.
In effetti l'Assessore ha confermato che le importanti modificazioni alla legge urbanistica inserite nel disegno di legge votato dal Consiglio non sono state oggetto di valutazione e di formulazione da parte dell'Osservatorio e neppure esaminate da parte del consulente specialistico dell'Osservatorio, questo in palese contrasto con la finalità con cui era stato costituito questo Osservatorio, che oltre che presidiare l'applicazione della legge urbanistica e del "PTP" e affrontare eventuali problemi applicativi, aveva come esplicita finalità, al punto d), di formulare "proposte alla Giunta regionale di integrazione e modificazione alla legge regionale 11/98 del "PTP", per correggere ed eliminare eventuali problemi applicativi e per coordinare gli stessi con nuove disposizioni legislative".
È evidente che l'Osservatorio doveva essere il luogo privilegiato per elaborare e approfondire modificazioni alla normativa urbanistica, mentre questo organismo è stato by-passato; questo ha portato al fatto che anche dei collegi professionali come i geologi si siano lamentati di non essere stati coinvolti in modificazioni, cosa che non sarebbe avvenuta se fosse passato dall'Osservatorio, perché i collegi professionali ne fanno parte; cosa che ha comportato una formulazione del tutto contraddittoria delle norme che sono state portate all'esame del Consiglio; cosa che ha portato ad una modificazione della normativa che va in contrasto con quello che prevede un'altra normativa regionale che non è stata modificata: quella del "PTP". Si è trattato di un modo di procedere in contrasto con le finalità per cui è stato istituito questo Osservatorio e con degli effetti negativi sul sistema complessivo della normativa urbanistica e del "PTP" della nostra regione.
A nostro avviso si tratta di un comportamento che non va bene, che non può essere giustificato in alcun modo, quindi ribadiamo il giudizio negativo sul fatto che non si utilizzi lo strumento principale, in cui si dovrebbero discutere modificazioni alle normative urbanistiche. Aggiungo anche, rispetto a quanto ha detto l'Assessore, che nel 2004 l'Osservatorio si è riunito 3 volte, che non mi sembra che ci sia un'intensità di attività adeguata al momento molto importante, perché dovremmo essere nel pieno del processo di adeguamento dei piani regolatori, di applicazione del "PTP", e a fronte di questo l'Osservatorio viene riunito solo una volta a quadrimestre. Del resto, la constatazione che facciamo è che siamo a febbraio del 2005 e non c'è ancora alcun Comune della regione che ha provveduto ad adeguare il proprio piano regolatore al "PTP", mi risulta che solo un Comune abbia inviato la bozza finora all'Amministrazione regionale, quindi se l'obiettivo era quello di piani che dovevano essere adeguati già per la fine del 2003, avete fatto una proroga fino alla fine del 2005... fra alcuni mesi saremo qui a constatare che siamo esattamente alla situazione in cui eravamo 2 anni fa, perché non si sta andando avanti!
Il fatto di intervenire in modo sconclusionato sulla normativa urbanistica, andando a modificare la normativa, scardinando aspetti importanti del sistema pianificatorio regionale, non facilita un processo che, invece, dovrebbe essere favorito e incoraggiato da parte dell'Amministrazione regionale.