Oggetto del Consiglio n. 1125 del 9 febbraio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1125/XII - Recupero di crediti concessi a clienti della Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamati i precedenti dibattiti consiliari in materia;
Creduto opportuno avere ulteriori dati ed elementi di giudizio sul tema delle "sofferenze" registrate presso il Casinò di Saint-Vincent in riferimento ai prestiti concessi ai giocatori;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) visto il cospicuo ammontare delle "sofferenze" relative al recupero dei crediti concessi ai clienti del Casino de la Vallée, alla data del 31/12/04, se vi sia un'inversione di tendenza nell'ultimo mese;
2) qual era la situazione delle "sofferenze" nei due anni precedenti (31/12/02 e 31/12/03);
3) quali sono le possibilità effettive di recupero dei crediti concessi e quali provvedimenti sono stati concretamente adottati per arginare e/o prevenire nuovi "scoperti".
F.to: Curtaz
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - In questa interrogazione si chiedono alcuni dati conoscitivi puntuali che credo siano il seguito della discussione dello scorso Consiglio, dove la nostra attenzione si era rivolta al 2004, quindi in tale iniziativa, da un lato, si chiede se all'inizio del 2005 vi sia stata un'inversione di tendenza e ovviamente le misure adottate che vi avevo accennato lo scorso Consiglio, visto il breve lasso di tempo, non hanno avuto ancora apprezzabili risultati, tali da permetterci di dire che abbiamo avuto degli esiti che possono confortarci.
Per quanto attiene la seconda domanda: "qual era la situazione delle "sofferenze" nei 2 anni precedenti (31 dicembre 2002 e 31 dicembre 2003)", credo che il quesito rappresenti la volontà di avere degli elementi conoscitivi sui crediti e sulle "sofferenze" da gioco, perché quelli erano i ragionamenti fatti la scorsa volta, non altri crediti, cioè stiamo parlando dei crediti da gioco. Fatta questa premessa, il 31 dicembre 2002 il bilancio della Gestione straordinaria evidenziava dei crediti da gioco per complessivi 3.676.519,68 euro e una corrispondente svalutazione di 849.558,91 euro. Il primo bilancio invece della "Casinò S.p.a." al 31 dicembre 2003 evidenziava 2.712.921 e una svalutazione di 1.355.107,85.
Terza domanda: "quali sono le possibilità effettive di recupero dei crediti concessi...", l'azienda è alla continua ricerca di strumenti appropriati per rispondere alle mutate esigenze della propria clientela di gioco, fra cui l'impostazione di specifiche procedure di recupero crediti che divergono da caso a caso, dipendendo principalmente dall'ammontare del credito, dalla psicologia del soggetto, dalla sua attitudine al gioco, dal suo patrimonio e dalla sua capacità di produrre reddito. Sicuramente convengo con analisi già fatte in quest'aula che, più che concentrarci sul recupero crediti, dobbiamo concentrarci su un'erogazione del credito che sia sotto controllo e contenuta, perché questa è la miglior garanzia di poter seguire il credito in modo proporzionale alle disponibilità e alle possibilità del cliente. Riconfermo quindi quanto vi ho annunciato la volta scorsa: da un lato, la dotazione dal punto di vista tecnologico di strumenti che possono individuare la bontà degli strumenti di pagamento utilizzati; dall'altro, una riduzione generale dell'ammontare di affidamento ai responsabili dei vari dipartimenti.
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Non sono soddisfatto della risposta dell'Assessore, anche perché la scelta di presentare questa interrogazione è stata presa per cercare di ampliare il discorso, visto che il tema era già stato affrontato lo scorso Consiglio, quando i colleghi de "La Casa delle Libertà" hanno presentato un'iniziativa analoga, sebbene più circoscritta rispetto ai dati oggi richiesti. La nostra insoddisfazione deriva dal constatare che, rispetto al problema delle "sofferenze", nell'ultimo anno vi è stato un aggravamento complessivo della situazione, se non ricordo male, i dati del 31 dicembre 2004... ma soprattutto mi sembra che l'impegno che l'Assessore individua circa una maggiore attenzione nell'erogazione del credito sia un impegno dal punto di vista generale assolutamente condivisibile, ma non capiamo quali siano in concreto le iniziative che la "Casinò S.p.a.", su sollecitazione dell'azionista di maggioranza, intende intraprendere per arginare il fenomeno. Un fenomeno molto grave sotto ogni profilo, perché abbiamo una grossa parte della potenzialità di utile della casa da gioco che viene elusa dalla difficoltà di recuperare crediti da gioco, quindi anche inesigibili dal punto di vista giuridico.
Vi è da rilevare un paradosso: quando discuteremo il bilancio della "Casinò S.p.a.", dovremo valutare questi dati, perché o tali "sofferenze" vengono spesate, cioè faranno parte delle voci negative di bilancio, oppure avremo un bilancio falsato da questo dato. Questo è un altro punto critico della vicenda del Casinò, che non solo non presenta dei segnali di miglioramento... ormai questa Giunta è in carica da un anno e mezzo e tale tema è sempre all'ordine del giorno non perché vi siano notizie positive, ma perché si accumulano notizie negative sotto ogni profilo.
Termino il mio intervento con un'ultima raccomandazione. Leggiamo in questi giorni di ulteriori contatti per l'acquisizione dell'Hôtel "Billia": invito la Giunta a molta prudenza, perché non vorrei che, dopo aver trascorso due anni con un "pugno di mosche in mano", si faccia un acquisto per l'"immagine", per dire che si sta comunque facendo qualcosa per il Casinò e magari si fa l'operazione sbagliata. Dico questo perché abbiamo letto sui giornali di cifre che mi sembrano veramente consistenti, considerando lo stato di quell'immobile e soprattutto la destinazione che quest'ultimo avrà, perché è cosa ormai riconosciuta di tutti gli addetti al Casinò che l'attuale Hôtel "Billia" è sovradimensionato rispetto alle esigenze della casa da gioco.