Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1105 del 26 gennaio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1105/XII - Veridicità di notizie dell'esistenza di assegni in contenzioso presso la Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interpellanza)

Interpellanza

Considerate le dichiarazioni dell'Assessore competente che in occasione del dibattito sul bilancio del Casinò di Saint-Vincent, anticipava un buon andamento, positivo, degli introiti della Casa da Gioco per oltre un milione di euro;

Venuto a conoscenza che al 10/01/05 risulterebbero depositati presso le casse medesime, assegni non ancora incassati per oltre 2 milioni di euro e in sofferenza altri assegni per oltre 2.400.000 euro e che l'Amministrazione del Casinò avrebbe convertito in cambiali gli assegni risultati recentemente rubati;

Il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

L'Assessore competente per conoscere:

1) se risultano vere le notizie di assegni trattenuti per oltre 2 milioni di euro, di assegni in contenzioso per oltre 2,4 milioni di euro e se è vero che gli assegni recentemente incassati e risultati rubati siano stati trasformati in cambiali;

2) se le perdite di conseguenza risultanti sono state già iscritte in bilancio;

3) se, alla luce di tali perdite, il bilancio risulti ancora in positivo;

4) quali intendimenti esprime circa la soluzione della problematica della gestione contabile che risulta sistematicamente compromessa da incauti incassi di assegni a rischio da clientela poco affidabile.

F.to: Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - In occasione dell'ultimo dibattito sul bilancio del casinò e anche sul bilancio della Regione, dove la voce "casinò" era compresa, avevamo avuto dall'Assessore competente Marguerettaz - mi pare ancora di capire nonostante tutta la querelle sulle deleghe - in materia di casinò, ci aveva rasserenato sull'andamento della casa da gioco con l'annuncio addirittura di un utile di gestione di 1 milione di euro. Avevamo con la stessa cautela acquisito il dato, aspettando il bilancio annuale per capire questo primo anno di gestione come avesse dato un impulso diverso.

Purtroppo le notizie che arrivano da Saint-Vincent non sembrano le più rasserenanti, e non mi rifaccio solo alle notizie di questi ultimi giorni sulla carta stampata, che annuncia una inchiesta della magistratura su una truffa colossale sulle carte di credito, ma faccio riferimento a notizie altrettanto inquietanti che arrivano dalle casse del casinò, dove risulterebbero - spero che l'Assessore oggi possa smentire questa notizia - depositati assegni non ancora incassati per circa 2 milioni di euro, cioè assegni che i giocatori danno in cambio di "fiches" per le giocate e che non vengono messi all'incasso il giorno successivo, come la buona amministrazione proporrebbe, ma tenuti nel cassetto perché si conosce evidentemente le difficoltà di chi ha depositato l'assegno e si dà più tempo o addirittura rimangono nelle casse, perché la banca già anticipa che la liquidità non c'è e che l'incasso dell'assegno produrrebbe una sofferenza se non un contenzioso. Sono di più, circa 2,4 milioni di euro, gli assegni che risulterebbero già in contenzioso, questo è un dato che mi ha sorpreso e spero che l'Assessore possa smentirlo, perché eravamo rimasti al dato di assegni in contenzioso per circa 350 mila euro di quella famigerata truffa di assegni circolari, risultati poi rubati (parleremo poi anche di quelli). È una cifra che ci ha sorpresi e che ci preoccupa perché per l'esperienza bancaria che contraddistingue la mia attività, so che quando si va in contenzioso sugli assegni è molto difficile recuperare la somma e ci sono dei coefficienti di rischio che suggeriscono alle banche di mettere a bilancio una percentuale della perdita; però se questo lo riferiamo ai giocatori del gioco di azzardo, che portano i loro assegni e che poi vanno in difficoltà con i pagamenti, quel coefficiente non può che essere molto più alto e rischioso.

Altrettanto stupefacente è stata la notizia - che spero l'Assessore possa smentire totalmente - di una procedura abbastanza anomala per cui quegli assegni risultati poi rubati sono stati rinegoziati con lo stesso cliente e trasformati in cambiali.

Non voglio fare polemica e quindi non vado oltre la pura citazione di quello che sembrerebbe alla data del 10 gennaio, infatti l'interpellanza l'ho presentata subito dopo aver appreso la notizia; vorrei che l'Assessore rasserenasse tutto il Consiglio su come viene amministrata la casa da gioco e che dicesse anche - nel caso che tutte o parte di queste notizie fossero vere - quali sono le procedure di controllo e di efficienza amministrativa che ha posto in atto quale nostro rappresentante, in questa difficile gestione di una casa da gioco che balza purtroppo alle cronache della stampa non tanto per i suoi risultati come impresa ma per le truffe e mala gestio.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Prima di entrare nel merito della risposta devo rilevare, ma non con fare puntiglioso, che quanto indicato nelle considerazioni non risponde a verità, nel senso che gli introiti della casa da gioco non sono superiori per 1 milione di euro, ma per 3 milioni di euro. Questo era quanto detto nella ultima adunanza, nel senso che i proventi complessivi della casa da gioco per l'esercizio in corso sono di 142.298.231,00 euro, contro i 139.130.350,00, quindi l'incremento è del 2,28, che porta a maggiori introiti per 3,167 milioni. La mia soddisfazione è sostenuta dai dati, e credo anche la vostra, per cui rispetto alla affermazione: il nostro rappresentante..., qua i rappresentanti della casa da gioco sono rappresentati dal Consiglio di amministrazione, noi facciamo gli azionisti, quindi l'Amministrazione regionale nel seno dell'assemblea non ha compiti gestionali, né le sue espressioni. Noi abbiamo dei ruoli che sono quelli dei soci, ma in realtà qui si sconfina sempre nell'ambito della gestione, dopo di che nell'immaginario di ognuno di noi si sviluppano dei ragionamenti, pertanto lei può - come del resto altri Consiglieri - vedere chi vi parla o chi per lui all'interno del Consiglio di amministrazione che prende le decisioni, ma le assicuro, Consigliere Lattanzi, non è così!

Detto questo, quando lei procede nella interpellanza esprime delle valutazioni numeriche in relazione agli assegni trattenuti e agli assegni in contenzioso, dopo di che termina con il discorso sugli assegni rubati. Le cifre che indica sono in linea con le risultanze della casa da gioco, sono vere, ma devo dire che rispondendo alla interpellanza firmata dal Consigliere Frassy e da lei, già avevo dato queste indicazioni, per cui avevo già detto che la situazione del contenzioso allora, al 31 ottobre 2004, era di 2,691 milioni. Però le ricordo che questi dati sono dati progressivi, sono dati che via via vengono aggiornati; voglio dirle che i 2,4 milioni sono quelli che risultano a quella data e il contenzioso via via o va indicato come perdita o ritorna in bonus o rimane contenzioso. Queste sono le valutazioni che all'atto della formazione del bilancio vengono fatte, tant'è che l'interpellanza che era stata fatta dal Consigliere Frassy si rifaceva al bilancio approvato il 31 dicembre 2003, in cui era stato svalutato 1,350 milioni. Mi sono spiegato? I crediti risultavano ancora in bilancio e c'era una svalutazione di 1,350 milione, quindi i valori che lei indica sono valori veri, ma non sono perdite del 2004, sono invece il valore nominale dei crediti che in parte già sono stati svalutati di 1,350 milione...

(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)

... Ho fatto questa costruzione per arrivare alla risposta: la svalutazione di questi crediti all'atto della redazione del bilancio 2004 sarà fatta dagli amministratori e sottoposta all'assemblea. Come lei sa, i principi contabili non portano a svalutazioni statistiche, ma a valutazioni nominative, per cui ad esempio Lattanzi è credibile e quindi non svalutiamo, Marguerettaz non è credibile e quindi svalutiamo il credito.

Rispetto al rilascio di cambiali, questa operazione è stata effettuata solo nei confronti di quel cliente che ha rilasciato degli assegni circolari risultati poi rubati e ha sottoscritto un piano di rientro, rilasciando cambiali, di cui due sono già state protestate. Questo per darle tutte le informazioni precise. Degli assegni rubati era stata informata l'autorità competente e l'aspetto del rilascio delle cambiali non è una cosa usuale, era un modo per avere dei titoli esecutivi perché gli altri erano titoli rubati, ma su questa vicenda non credo che sia una procedura da utilizzare.

Alla seconda domanda le ho già risposto. Per quanto riguarda la terza domanda, anche qui, le ho fatto notare che di quei valori già una parte è svalutata, lei dice di no, io le ho fornito i dati che mi mandano dalla casa da gioco. Lei mi ha chiesto se era vero che ci sono 2,4 milioni..., mi dicono che le risultanze sono in linea e che queste risultanze sono il progressivo dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2004, di questi dati già una parte sono stati svalutati e li abbiamo in bilancio per 1,350 milioni. Lei mi dice di no, vuol dire che andrà a verificarlo; io le dico questo, quindi la svalutazione che verrà effettuata al momento della redazione del bilancio terrà conto di questo.

Lei mi chiede se il bilancio risulterà ancora positivo; qui fornisco la mia previsione perché gli amministratori dicono: quando faremo il bilancio lo vedremo. Dalle pre-chiusure il bilancio risulta ancora in utile rispetto a questa tipologia, poi se emergono ulteriori sopravvenienze passive che non c'entrano con i crediti, ma qualche contenzioso che nel frattempo emerge per cause relative ai dipendenti e ad altre cose, ma stando alla situazione attuale e alle svalutazioni dei crediti attuali il bilancio è ancora in utile.

A quella che lei pone come ultima richiesta, non in termini di importanza ma in termini di prospettiva, rispondo che sono già state assunte restrizioni sia in termini di importo che di funzione delegate, che sono allo studio ulteriori modifiche circa le modalità di ammissione della clientela al servizio della cassa assegni, è stato introdotto all'interno della struttura un nuovo strumento informatico per la verifica online della regolarità degli assegni ed è stato istituito un controllo sul corretto utilizzo da parte delle funzioni delegate delle facoltà loro concesse, introducendo una nuova risorsa inserita di recente nell'azienda, che deve fare da supervisore nell'ambito della gestione del servizio della cassa assegni.

Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Purtroppo lei non ha potuto smentire e questo ci dispiace. Ci dispiace che lei non possa smentire che al casinò vige una allegra gestione amministrativa soprattutto per quanto riguarda la gestione degli assegni di giocatori che frequentano la casa da gioco.

Guardi, la prendo senza polemica, perché il mio carattere mi porterebbe ad incendiare l'aula quando sento certe situazioni, ma cerco di stare calmo e di confrontarmi da semplice ragioniere che non ha una laurea in economia e commercio né fa il commercialista, ma anche alla luce dei dati che lei ci ha fornito, da semplice ragioniere, un qualunque consigliere può comprendere la stranezza dei dati o quanto meno la loro lettura. Infatti quando lei mi dice che dei 2 milioni più 2,4 milioni, 1,350 milioni sono già stati svalutati, prendo atto, ma questo non risolve il problema. Il fatto che abbiamo contabilmente svalutato 1,350 milioni non ci esime da valutare che siamo fuori di 4,4, cioè che nel 2004 abbiamo avuto qualcuno che alla cassa di Saint-Vincent ha erogato "fiches" per far giocare i giocatori in cambio di 4,4 milioni di euro...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... Ho capito la sommatoria: quattro e quattro meno milletrecentocinquanta... ripeto, lasci da parte la sua visione commercialistica, mi segua un attimo, io ho tentato di seguire lei e ho fatto fatica, lei faccia altrettanta fatica a seguire me. Sì, va bene, siamo stati bravi, abbiamo erogato soltanto altri 2,4 milioni a clienti poco affidabili. Io non lo vedo un dato positivo, ma credo che un uomo della strada, un nostro vecchio contadino non lo vede come una operazione di buon senso, senza fare tanto appello ai fenomeni della finanza né io né lei. Un semplice contadino direbbe che questa azienda è gestita da una banda di matti, perché sapendo che si gestisce un argomento delicato come il gioco di azzardo - e mi stupisco che non abbiamo situazioni ancora più gravi sulla contabilità del casinò - e che si ha a che fare con una clientela molto particolare, soprattutto quella clientela che in maniera ricorrente fa fatica a far fronte ai propri impegni di gioco, è stupefacente che al casinò si continui o per negligenza o per incompetenza o per malafede ad accettare assegni da persone di quel tipo!

Quando lei mi dice che gli assegni di quel signore che si era presentato con degli assegni circolari rubati sono stati tramutati in cambiali e le prime due cambiali sono già state protestate, lei mi consentirà di chiedermi: chi ha accettato da quel signore poco affidabile degli assegni circolari senza verificarne la provenienza? Se so che il personaggio è già in grandi difficoltà, non solo nella sua banca, ma nella mia crediti non ne eroghiamo. A meno che qualcuno non lucri su queste operazioni, perché questo succede quando ci sono questi giri qua! Lei è più colto in finanza e in economia di me, per capire che c'è qualcosa che non quadra: 2,4 milioni sono le cifre già in sofferenza e ne abbiamo altri 2 nel cassetto trattenute... 2,4... trattenute perché non osiamo andare all'incasso, perché se andiamo all'incasso mettiamo anche quei 2 milioni insieme ai 2,4 milioni! Nelle casse di un qualunque grande magazzino gli assegni si incassano la notte e si versano la mattina in banca, non si tengono 15 giorni dentro un cassetto perché si sa che chi ce li ha portati è addirittura inaffidabile!

Assessore, lei ci deve aiutare a controllare il casinò, perché lei lì rappresenta noi tutti. Mi pare di capire che, pur avendo già messo in ammortamento 1,350 milioni, nonostante aver già calcolato che avevamo 2,4 milioni e i 2 milioni, i conti ci dicono che questo primo anno non è stato così brillante sotto l'aspetto della gestione, perché se la plusvalenza non è più del 2,28, ma è meno, la plusvalenza di 3 milioni di euro sono i nostri soldi, che non ci hanno più restituito. I giocatori, quelli inaffidabili, stanno giocando con i soldi del casinò! Qui basta un contadino per capire questa cosa qua: che la plusvalenza di gestione è frutto di una erogazione di "fiches" a gente inaffidabile, per cui presentiamo un bilancio di più 3 milioni e assegni sofferti che non incasseremo di "fiches" date a giocatori inaffidabili per 2 o 3 milioni, e se ci va bene, metteremo in ammortamento altri 2 milioni. Ora, 2 milioni più 1,350 quanto fa secondo lei? Siamo sempre lì: i 3 milioni che ci sono in più sono alla fine soldi del casinò prestati a gente che non li ha restituiti, che ha giocato con i soldi nostri. Non so se a Las Vegas succede così; penso che metteranno in conto che c'è qualcuno...ma credo che i processi di affidamento di danaro per giocare a dei giocatori nei casinò siano più seri di quelli usati nella Casa da gioco di Saint-Vincent!

Non so se dalle altri è peggio o meno peggio ma non mi consolerebbe sapere che a San Remo o a Venezia sono come noi, visto il momento delicato di gestione del casinò, dopo la revoca dell'ex direttore generale con tante polemiche e la nuova presentazione di un concetto di orizzontalizzazione, fra l'altro mi risulta che uno dei tre vicedirettori si sia già dimesso, ne parleremo alla prossima interpellanza, per cui anche qui c'è perplessità perché si sceglie un modello di gestione che poi non funziona.

Lei ha tutta la mia comprensione perché non è un ruolo facile quello in cui lei si sta dibattendo, ma non mi consola il fatto che mi dica che, per ovviare a queste situazioni, si è messo un supervisore, si è più restrittivi; mi dà l'idea che si è chiusa la stalla quando i buoi sono già fuori. Questo è quanto doveva succedere normalmente, non mi sembra che ci voglia uno scienziato della finanza per comprendere che non si devono dare "fiches" in cambio di assegni a giocatori che risultano in tutti i casinò mal visti e mal ricevuti! Cioè pensavo che alle casse del casinò già vigesse un "modus operandi" di attenzione su chi dà i soldi e a chi li dà; e lei mi sta dicendo che un supervisore lo abbiamo messo adesso? Ma quanti supervisori paghiamo a Saint-Vincent con i soldi dei contribuenti?

Sono preoccupato e amareggiato, perché mi pare di capire che nonostante la sua buona volontà a Saint-Vincent le cose non stiano cambiando, non tanto sotto l'aspetto della gestione, perché lei sa perfettamente che negli ultimi 20 giorni di dicembre abbiamo salvato una annata che si presentava anche alla luce di questi contenziosi tutt'altro che brillante! Qui manca un processo di scelte, di decisioni, vi trovate in un guado con deleghe che vanno dal Presidente della Regione all'Assessore, poi tornano al Presidente della Regione, ma in realtà continuano in capo all'Assessore, un Assessore che dà delle direttive di orizzontalizzazione, ma poi sono processi che non funzionano, controlli che non funzionano... Non voglio dare la responsabilità a lei della gente che ruba a Saint-Vincent, dico però che lei ha il compito come azionista, se nella nostra azienda c'è gente che ruba, di intervenire a gennaio del 2004 e non a gennaio del 2005! Non facciamo gli esoneri di responsabilità, ma chiamiamo la gente ad assumersi le proprie responsabilità; è stupefacente che Saint-Vincent continui questo andazzo!

Esprimiamo la preoccupazione e la invitiamo fin da subito a prendere decisioni importanti sul casinò e invito anche il Presidente della Regione in questo senso, non solo sull'aspetto dei controlli, cioè l'aspetto dei controlli deve essere immediatamente acquisito, ma tanto, se non lo fate voi lo fa la Magistratura, vedo che i controlli la Magistratura li sta facendo anche in maniera accurata, purtroppo, perché sta evidenziando le "magagne" di una amministrazione mal fatta, ma mi permetta di sollevare il dubbio sul positivo bilancio, perché se il positivo bilancio è più 3 milioni e le sofferenze sono 3 milioni, anche uno dei nostri contadini capirebbe che non siamo andati tanto distanti!

Presidente - Sono le 12,49. Il punto 20 all'ordine del giorno tratta una questione piuttosto complessa... vogliamo affrontarla adesso o rinviarla al pomeriggio? Allora chiudiamo qui i lavori della seduta antimeridiana; ci vediamo alle 15,30.

La seduta è tolta.

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La séance se termine à 12 heures 49.