Oggetto del Consiglio n. 1091 del 26 gennaio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1091/XII - Riconoscimento di acque minerali prodotte in Valle d'Aosta. (Interrogazione)
Interrogazione
Appreso che due recenti Decreti del Ministero della Sanità hanno sospeso la validità dei decreti di riconoscimento di oltre cento tipi di acque minerali sia perché non hanno prodotto la necessaria documentazione sia perché sono stati accertati per alcuni parametri valori superiori ai limiti previsti dalla normativa;
Evidenziata la possibilità, opportunità ed utilità di imbottigliare e commerciale acqua valdostana di buona qualità;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
1. se fra le acque minerali sospese dal Ministero della Sanità vi sono acque minerali valdostane;
2. quali sono attualmente le acque minerali valdostane che hanno decreti di riconoscimento valido e a quale data risalgono tali decreti;
3. quali acque minerali valdostane vengono attualmente imbottigliate e commercializzate. Di ognuna di esse si chiede di indicare la localizzazione della sorgente o captazione; gli estremi del Decreto di riconoscimento; le caratteristiche dell'acqua; la tipologia degli acquirenti a cui è destinata; i quantitativi commercializzati.
F.to: Riccarand
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - Come è risaputo, la commercializzazione delle acque minerali naturali è competenza del Ministero della salute, che rilascia un decreto di riconoscimento a tale scopo.
Le aziende imbottigliatrici di acque minerali in possesso del sopraindicato decreto di riconoscimento, dovevano presentare (come citato nell'interpellanza) al Ministero della salute entro il 31 ottobre 2004 i certificati di analisi, che attestassero la conformità dell'acqua alla direttiva europea 2003/40, pena la sospensione della validità dei decreti di riconoscimento. Il Ministero della salute ha emanato due decreti in data 28 dicembre 2004, con cui ha sospeso la validità dei decreti di riconoscimento delle acque minerali che hanno superato il limite di legge e delle acque minerali che non avevano presentato la documentazione per ottenere questo ulteriore riconoscimento.
Fatta questa premessa, fornisco gli elementi di risposta all'interrogazione. Fra le acque minerali valdostane sospese dal Ministero della salute, in quanto però non sono state trasmesse le relative analisi, è indicata la "Fonte La Vittoria" di Courmayeur, della società "Sorgenti Monte Bianco Terme di Courmayeur S.p.a.". Tale società non ha inviato le analisi di cui sopra, in quanto non ha l'intenzione di utilizzare in alcun modo le acque di tale fonte, perché troppo ricche di ferro. Faccio un inciso: questa è una acqua più adatta a trattare certe malattie della pelle, tipo la psoriasi etc.
Le acque minerali valdostane, che hanno decreti di riconoscimento valido, che sono immesse sul mercato sono quindi le seguenti: l'acqua minerale della Fonte Youla di Courmayeur, commercializzata con la denominazione "Courmayeur Fonte Youla", decreto di riconoscimento del 30 dicembre 1999, l'acqua di sorgente della Fonte Rey di Courmayeur, commercializzata con la denominazione "Cristalia Fonte Rey", decreto di riconoscimento del 27 luglio 2001, l'acqua minerale della Fonte Mont Blanc di Courmayeur, commercializzata con la denominazione "Monte Bianco Fonte Mont Blanc", decreto di riconoscimento del 6 dicembre 1999. Inoltre, presso le Terme di Saint-Vincent è utilizzata come bibita l'acqua minerale naturale della "Fons Salutis", riconosciuta con decreto del Ministero dell'interno in data 30 gennaio 1928.
Di seguito indicherò le acque minerali di sorgente, come richiesto, attualmente imbottigliate e commercializzate, la localizzazione delle sorgenti, gli estremi dei decreti di riconoscimento, le caratteristiche delle acque, la tipologia degli acquirenti a cui è destinata, i quantitativi commercializzati nel 2004.
La prima è l'acqua minerale della Fonte Youla, che sgorga dalla sorgente sita nel vallone di Dolonne in Comune di Courmayeur, commercializzata con la denominazione "Courmayeur Fonte Youla", dalla società "Sorgenti Monte Bianco Terme di Courmayeur S.p.a.". Il decreto di riconoscimento di questa acqua minerale naturale è stato rilasciato dal dirigente del Dipartimento di prevenzione del ministro della Sanità in data 30 dicembre 1999; l'acqua è classificata ricca di sali minerali, solfata, calcica, magnesica. La società vende principalmente nel canale della grande distribuzione organizzata, nel canale tradizionale e nel canale HO.RE.CA. (Hôtel, Ristoranti, Catering). Nel 2004 sono state vendute 38.336.000 bottiglie nei vari formati, per il 90% in Francia, per il 9% in Giappone, per l'1% in altri paesi.
La seconda è l'acqua di sorgente della Fonte Rey che sgorga dalla sorgente sita in località Peuterey in Comune di Courmayeur, commercializzata con la denominazione "Cristalia Fonte Rey", dalla società "Sorgenti Monte Bianco Terme di Courmayeur S.p.a.", il decreto di riconoscimento è stato rilasciato sempre dal dipartimento di prevenzione del ministro della sanità il 27 luglio 2001; l'acqua è stata classificata come acqua di sorgente, la società vende principalmente nel canale della grande distribuzione, nel canale tradizionale e nel canale dell' HO.RE.CA. Nel 2004 sono state vendute 45.115.000 bottiglie nei vari formati, per il 50% in Francia, per il 49% in Italia e l'1% in Croazia.
La terza acqua minerale valdostana commercializzata è quella della Fonte Mont Blanc, che sgorga dalla sorgente Mont Blanc sita in località Peuterey ed è commercializzata con la denominazione "Monte Bianco", Fonte Mont Blanc, dalla società "Sorgenti Monte Bianco Terme di Courmayeur"; il decreto di riconoscimento è stato rilasciato dal Dipartimento di prevenzione del Ministero della sanità il 6 dicembre 1999, l'acqua è stata classificata come "oligominerale". La società vende principalmente nel canale della grande distribuzione, nel canale tradizionale e nel canale HO.RE.CA. Nel 2004 sono state vendute 887.000 bottiglie nei vari formati, nel nord occidentale dell'Italia, in Francia, in Belgio e in Olanda. Come vede, questi controlli sono fatti sempre dal Ministero della sanità.
Se posso aggiungere una cosa, è stato approvato in Giunta la settimana scorsa il primo piano della sicurezza alimentare della Valle d'Aosta, che prevede i vari controlli, le modalità di queste in modo preciso.
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta puntuale che serve per avere un quadro complessivo della situazione in Valle d'Aosta.
È un settore in cui riteniamo che molto si debba lavorare, perché uno degli elementi caratteristici che vediamo oggi della situazione è che mentre siamo una regione che ha dei quantitativi di acqua buona molto elevati, non abbiamo però una attività di imbottigliamento e commercializzazione adeguata, una acqua buona da andare sulle tavole.
Anche in Valle d'Aosta c'è un acquisto molto elevato di acque minerali, con un grosso ricorso ad acque che provengono da fuori Valle, quindi c'è anche un mercato interno a cui abbiamo delle difficoltà a far fronte con un prodotto locale. Di queste tre fonti che sono state indicate come commercializzate, la "Fonte Mont Blanc" mi sembra che abbia dei quantitativi minimi, la "Fonte Youla" non è un'acqua adatta all'uso quotidiano perché è un'acqua fortemente mineralizzata, quindi può essere usata in situazioni particolari. L'Assessore ha detto che il 90% viene diffusa in Francia e il 9% in Giappone, e quest'ultima notizia è veramente curiosa, fa parte della irrazionalità di questa nostra società perché non c'è nessuna ragione che quest'acqua, che noi non beviamo, vada a finire in Giappone. Forse l'unica che può avere una diffusione è la "Fonte Rey", che ha una composizione di minerali più leggera e quindi più adatta ad un uso costante.
La nostra raccomandazione rivolta alla Giunta, leggeremo con interesse anche questo piano che ci è stato annunciato dall'Assessore, è di approfondire l'esame di questo settore, perché ci sono delle potenzialità e di attività economiche e di dare risposte a domande che sono presenti nella nostra Regione, puntando su delle acque che abbiano le migliori caratteristiche possibili per l'assunzione quotidiana. Non tutte le acque hanno le stesse caratteristiche e non tutte sono adatte all'uso quotidiano, ma sicuramente ce ne sono in Valle d'Aosta e vi è, pensiamo, la necessità di potenziarne l'utilizzo e di fare in modo che siano più conosciute, utilizzate ed apprezzate dagli utenti valdostani, in modo che ci sia la possibilità non solo di avere un'acqua di rubinetto che in molti casi è già buona, ma anche per chi vuole ricorrere all'acqua minerale che ci sia un'acqua su cui la Regione fa una opera di informazione, di sostegno alla commercializzazione, in modo che possa dare una risposta a chi ha necessità di avere un'acqua adeguata alle sue esigenze.