Oggetto del Consiglio n. 1087 del 19 gennaio 2005 - Verbale
OGGETTO N. 1087/XII - PROSECUZIONE DEL DIBATTITO SULLA SITUAZIONE DEL SETTORE INDUSTRIALE. (Approvazione, reiezione, ritiro e rinvio di risoluzioni)
Il Presidente PERRON, in relazione al dibattito avvenuto (oggetto n. 1086/XII), invita a continuare la discussione sull'argomento in oggetto, comunicando che sono state presentate alla Presidenza sette risoluzioni.
Intervengono i Consiglieri BORRE, LATTANZI, FIOU e RINI.
Prende la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere BORRE, che chiede una breve sospensione dei lavori.
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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 16,59 alle ore 18,57.
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Ripresi i lavori, il Presidente PERRON comunica che è stato presentato un nuovo testo della risoluzione dell'Assessore alle Attività produttive e Politiche del lavoro FERRARIS, sottoscritta anche dal Presidente della Regione PERRIN e dai Consiglieri BORRE, SANDRI e Marco VIÉRIN e che le risoluzioni n. 2 e 3 presentate dal gruppo della Stella Alpina si intendono ritirate.
Illustra la risoluzione il Consigliere BORRE.
Chiusa la discussione generale, interviene, per mozione d'ordine, il Consigliere FRASSY.
Replicano l'Assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche CERISE e l'Assessore FERRARIS.
Il Presidente invita il Consiglio ad esprimersi sul nuovo testo della risoluzione n. 1 presentata dall'Assessore FERRARIS, dal Presidente della Regione PERRIN e dai Consiglieri Marco VIÉRIN, BORRE e SANDRI.
Intervengono i Consiglieri LA TORRE, Secondina SQUARZINO, PASTORET, FRASSY, SANDRI e Marco VIÉRIN.
IL CONSIGLIO
- nel nuovo testo concordato;
- con voti favorevoli: ventotto e voti contrari: tre (presenti: trentaquattro; votanti: trentuno; astenuti: tre i Consiglieri CURTAZ, RICCARAND e Secondina SQUARZINO);
APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA -VALLÉE D'AOSTE
PRESO ATTO della situazione attuale del settore industriale valdostano e della fase congiunturale negativa che investe alcune aziende di particolare rilievo;
RICHIAMATE in primo luogo le cause esogene di questa crisi, fra le quali:
- la concorrenza sempre più accentuata dei prodotti provenienti soprattutto dai mercati asiatici e dai paesi dell'Europa orientale;
- la frammentazione del sistema impresa con la conseguente difficoltà a governare i processi di innovamento e di riposizionamento sui mercati;
- la necessità di investire continuamente in nuovi prodotti ed in nuovi processi, rispetto a cui vengono meno le risorse finanziarie necessarie;
- la carenza di investimenti nazionali nella ricerca, nell'università, nella formazione;
- l'assenza altresì di norme di sostegno immediato alle imprese che maggiormente risentono della fase congiunturale negativa;
RICHIAMATE altresì le cause endogene, fra le quali:
- il periodo di chiusura del tunnel del Monte Bianco e l'alluvione del 2000;
- la particolare prossimità della nostra regione con due fra i maggiori esempi di crisi della grande industria (Fiat e Olivetti);
- l'assenza di un prodotto "distrettuale", il peso specifico elevato delle lavorazioni per indotto e la frammentazione eccessiva del sistema impresa;
- una carenza infrastrutturale;
- un'incidenza in Valle d'Aosta dei costi delle attività produttive superiori alla media nazionale dovuta alle caratteristiche montane della Regione;
- il non completamento del processo di semplificazione amministrativa;
RIAFFERMATO il ruolo indispensabile che l'industria ha svolto e svolge in questa regione;
RITENUTO che il consolidamento di tale ruolo sia vitale per uno sviluppo integrato del sistema socioeconomico regionale;
RICHIAMATA la propria deliberazione n. 666/XII del 9 giugno 2004 "Approvazione del Piano triennale di politica del lavoro e di formazione professionale 2004/2006" e sottolineate in particolare le misure rivolte ai lavoratori delle aziende in crisi e i disoccupati, nonché le misure di accompagnamento alle aziende nel percorso di fuoriuscita dalle situazioni congiunturali negative (task force);
RICHIAMATA la propria deliberazione n. 901/XII del 21 ottobre 2004 "Approvazione del Piano regionale economico-finanziario (Prefin) per l'anno 2005 e per il triennio 2005/2007 ";
RICHIAMATA la propria deliberazione n. 898/XII del 20 ottobre 2004 "Approvazione, ai sensi dell'articolo 2 della L.R. n. 6/2003, del programma triennale 2004/2006 per lo sviluppo dell'industria e dell'artigianato";
SOTTOLINEATO che le misure e le azioni in esso previste sono il risultato di una ricognizione accurata con quanto di recente adottato da regioni virtuose in qualche modo comparabili con la Valle d'Aosta;
RITENUTO che sia forte l'esigenza di proseguire una fase programmatoria che necessariamente richiederà la capacità di adattarsi alle continue e rapide trasformazioni, soprattutto da parte dei servizi e degli enti strumentali regionali;
VALUTATO che tale capacità non potrà prescindere dall'attivazione di possibili cooperazioni transregionali, anche in considerazione della particolare massa critica dei problemi e delle necessità delle imprese industriali;
VALUTATO che sia completa e aggiornata la normativa regionale di sostegno agli investimenti del settore industriale e artigiano;
ESAMINATE le proposte formulate in ambito locale da Confindustria Valle d'Aosta, dalle Associazioni artigiane e dalle Organizzazioni sindacali, sia per il contrasto della fase congiunturale, sia per la progettazione dell'industria valdostana nel medio e nel lungo periodo;
CONSIDERATI i riflessi che l'allargamento dell'Unione europea e la conseguente riforma dei fondi strutturali avranno sulla portata dei cofinanziamenti comunitari a partire dal 2007;
RITENUTO necessario promuovere in breve tempo ogni possibile intervento utile al sostegno delle aziende in crisi e alla tutela dei lavoratori interessati;
CONSIDERATA altresì la necessità di avviare un processo di consolidamento del tessuto industriale valdostano, favorendo lo sviluppo della media impresa e di produzioni collocabili direttamente sul mercato, la nascita e l'intensificazione di reti relazioni e di servizi coordinate e governate;
RAVVISATA l'opportunità di individuare e promuovere sottosistemi di imprese (cluster) significativamente connessi e necessitanti di analoghe risorse materiali e immateriali;
CONSIDERATA altresì la necessità di valorizzare l'attrattività del sistema Valle d'Aosta, attraverso una politica di marketing territoriale che consolidi la presenza attiva dei diversi settori economici, percorrendo una linea di sviluppo integrato e sostenibile, favorendo l'insediamento di nuove realtà produttive ad alto valore aggiunto;
VALUTATO che l'azione regionale dovrà distinguere fra quanto immediatamente realizzabile per il superamento della fase critica e quanto da realizzarsi nel medio periodo per concretizzare una riforma del settore industriale che lo qualifichi e lo consolidi sui mercati globali;
RITENUTO fondamentale il ruolo della concertazione per l'ideazione, la progettazione e la condivisione delle riforme utili allo sviluppo del sistema socioeconomico regionale;
RAVVISATA nel contempo la necessità di giungere alla sottoscrizione di un nuovo Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta, che tenga conto del mutato scenario e che individui nuove e migliori forme di concertazione e di coinvolgimento degli attori aderenti;
IMPEGNA
il Governo regionale a:
- dare particolare rilievo, anche nello sviluppo del Programma triennale dell'industria e dell'artigianato, alla concertazione con le parti sociali, verificando la loro disponibilità ad essere pienamente coinvolte nella ideazione, progettazione e attuazione delle azioni in esso indicate;
- promuovere immediatamente ogni possibile misura utile a favorire il superamento della fase congiunturale negativa da parte delle aziende valdostane, sia industriali che artigiane:
§ attivando la task-force (Regione e parti sociali) prevista dal Piano triennale di politica del lavoro, con azioni e sostegni per gestire la fase di transizione, commisurandola al livello di difficoltà e criticità dell'azienda;
§ verificando la possibilità di ridurre i limiti di età, ove previsti, per l'accesso agli strumenti di politica del lavoro;
§ rivedendo la normativa regionale in materia di lavori pubblici;
§ procedendo all'aggiornamento dell'elenco prezzi del settore edile;
§ rinnovando le procedure in materia di acquisizione in economia di beni e servizi;
§ individuando nuovi strumenti finanziari e semplificando l'accesso al capitale da parte delle imprese;
§ proseguimento nel contenimento al minimo della leva fiscale regionale, anche in concerto con il CPEL, definendo eventuali forme di incentivazione fiscale;
§ adeguando la legge regionale n. 6/2003 per quanto concerne i massimali di spesa ammissibile, le misure di sostegno all'internazionalizzazione e all'aggregazione fra imprese;
§ riducendo i costi e i tempi burocratici a carico delle imprese;
- avviare immediatamente le riforme e le azioni utili per giungere nel medio periodo alla formazione di un tessuto industriale regionale in grado di confrontarsi con le sfide della globalizzazione, procedendo quindi:
§ alla redazione di una proposta di nuovo orientamento degli enti strumentali e dei servizi della Regione tra cui Finaosta, Centro sviluppo, Vallée d'Aoste Structure e Projet Formation, riformulando i diversi ruoli e compiti in considerazione delle mutate esigenze socioeconomiche e del diverso contesto nazionale ed internazionale in cui deve interagire il sistema Valle d'Aosta;
§ alla progettazione di ogni iniziativa utile alla modernizzazione delle infrastrutture al servizio delle imprese, in un quadro di sviluppo sostenibile;
§ alla redazione di proposte normative in materia di apprendistato e di accreditamento delle società di intermediazione della manodopera;
§ allo sviluppo dell'attività di ricerca, valorizzando il ruolo del Polo universitario valdostano e favorendone il collegamento e l'interazione con il sistema produttivo;
§ al rilancio dell'imprenditoria locale attraverso l'innovazione dei servizi e un più mirato collegamento tra il sistema regionale di istruzione e formazione e il mondo delle imprese;
§ all'individuazione di forme di sostegno alle aziende che presentino un programma di risanamento economico e finanziario, finalizzato al superamento di situazioni di crisi aventi natura congiunturale;
§ nell'ambito delle politiche di internazionalizzazione, al sostegno delle aziende che delocalizzano propri processi produttivi, mantenendo l'attività principale in Valle d'Aosta;
§ alla proposta di forme di collaborazioni interregionali ed europee finalizzate al miglioramento del grado di attrazione del territorio e al miglioramento della capacità di internazionalizzarsi del sistema imprenditoriale valdostano;
§ di concerto con le parti sociali, alla definizione di progetti sperimentali di semplificazione amministrativa;
§ di concerto con le parti sociali, alla redazione di una nuova proposta di Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta, che tenga conto delle mutate condizioni socioeconomiche di riferimento;
§ all'aggiornamento dell'accordo di programma per L'Espace Aosta;
§ a collaborare con gli Enti locali al fine di creare condizioni favorevoli all'insediamento e allo sviluppo delle imprese;
§ a sviluppare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla società dell'informazione;
§ a proseguire nell'azione di contenimento dei costi energetici per le imprese.
- a relazionare semestralmente alle Commissioni consiliari competenti sullo stato di realizzazione degli obiettivi sopracitati
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Il Presidente pone in votazione la risoluzione n. 4 del gruppo dell'Arcobaleno - Vallée d'Aoste.
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Si dà atto che il Consigliere LANIÈCE lascia l'aula consiliare durante la votazione della sottoriportata risoluzione.
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IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: tre (presenti: trentadue; votanti: tre; astenuti: ventinove, i Consiglieri BORRE, CAVERI, CERISE, CESAL, Teresa CHARLES, COMÉ, FERRARIS, FEY, FIOU, FOSSON, FRASSY, ISABELLON, LA TORRE, LATTANZI, LAVOYER, MAQUIGNAZ, MARGUERETTAZ, NICCO, PASTORET, PERRIN, PERRON, PRADUROUX, RINI, SALZONE, SANDRI, TIBALDI, Adriana VIÉRIN, Laurent VIÉRIN e Marco VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA
PRESO ATTO del dibattito approfondito, svoltosi nel corso della riunione del Consiglio straordinario del 19 gennaio 2004, sul tema della crisi industriale in Valle d'Aosta;
RICHIAMATE le richieste avanzate dai diversi soggetti che operano nel settore industriale (Organizzazioni sindacali e Associazioni di categoria);
RICORDATO il "Programma triennale 2004/2006 per lo sviluppo dell'industria e dell'artigianato", votato dal Consiglio regionale il 20 ottobre 2004, le cui indicazioni e proposte tardano a tradursi in azioni concrete;
CONSAPEVOLE che la situazione critica dell' industria richiede uno sforzo congiunto di tutti gli attori, pubblici e privati, sociali ed istituzionali, per ridisegnare un nuovo assetto del sistema industriale in Valle d'Aosta;
PRESO ATTO della necessità di individuare all'interno delle diverse proposte avanzate alcune priorità, da definire in termini di risorse, strumenti e tempi di realizzazione, e di monitorare, nella sede istituzionale più alta, il Consiglio, gli esiti o le tappe intermedie di tali azioni;
IMPEGNA LA GIUNTA
1) a portare in tempi brevi, 3 mesi, all'attenzione del Consiglio:
a) una proposta per rendere più agevole ed efficace l'accesso alle imprese di credito al fine non solo di migliorare la loro attività ma pure di renderne possibile la crescita;
b) una proposta di semplificazione amministrativa delle pratiche burocratiche richieste alle aziende per aprire, ampliare, ristrutturare, innovare la propria attività;
c) una proposta di riorganizzazione delle strutture che in valle si occupano di marketing territoriale e di sviluppo locale (Centro sviluppo, ...) per quanto riguarda compiti, competenze, strategie, organigramma;
2) a presentare entro 6 mesi all'attenzione del Consiglio:
a) il report sui primi risultati delle azioni, di cui al Programma triennale di cui in premessa, riguardanti in particolare la definizione delle strategie di promozione su scala locale, nazionale ed internazionale tendenti a rafforzare la competitività del territorio, utilizzando il marketing territoriale come funzione e come metodo a supporto della crescita economica regionale in particolare;
b) un progetto di riorganizzazione del sistema della formazione professionale collegato alle esigenze del costruendo "sistema Valle d'Aosta";
c) una proposta sul ruolo dell'Università, inerente l'attivazione di corsi e/o di collegamenti col sistema accademico complessivo, al fine di contribuire allo sviluppo delle attività di ricerca, cui è interessato il sistema produttivo;
d) un progetto per migliorare gli strumenti di comunicazione e di trasporto (in particolare le ferrovie e le reti telematiche).
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Il Presidente pone quindi in votazione la risoluzione n. 5 del gruppo La Casa delle Libertà.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: tre (presenti: trenta; votanti:tre; astenuti: ventisette, i Consiglieri BORRE, CAVERI, CERISE, CESAL, Teresa CHARLES, COMÉ, CURTAZ, FERRARIS, FEY, FIOU, FOSSON, ISABELLON, LA TORRE, LAVOYER, MAQUIGNAZ, NICCO, PASTORET, PERRIN, PERRON, PRADUROUX, RICCARAND, RINI, SALZONE, Secondina SQUARZINO, Adriana VIÉRIN, Laurent VIÉRIN e Marco VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata:
risoluzione
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA
PREMESSO CHE:
- la nostra regione sta attraversando una grave crisi economica, che si è particolarmente accentuata nel corso dell'ultimo anno e che coinvolge tutti i comparti, causando la chiusura di imprese e la diminuzione dei livelli di occupazione soprattutto nel settore secondario;
- le ragioni di tale crisi sono imputabili non solo alla difficile fase congiunturale che coinvolge l'economia nazionale ed europea, ma anche alla fragilità strutturale del sistema produttivo locale;
RILEVATO il peggioramento, nell'ultimo triennio, dei principali indicatori economici riferibili alla nostra regione;
TENUTO CONTO delle pesanti ricadute che ci sono state e che ci sono tuttora sul mercato del lavoro, le quali hanno comportato un aumento del ricorso all'integrazione salariale e ad altri ammortizzatori sociali;
CONSIDERATO che gli imprenditori hanno, a più riprese, chiesto maggiori attenzioni da parte dell'Amministrazione regionale nei confronti della situazione problematica del settore produttivo valdostano;
ATTESO che tale scenario impone l'adozione di idonee misure di intervento, atte a rilanciare concretamente il sistema economico locale e finalizzate a mantenere viva l'attività e l'occupazione nella nostra regione, le quali non possono considerarsi esaurite con l'approvazione del "Programma triennale 2004-2006 per lo sviluppo dell'industria e dell'artigianato";
IMPEGNA
la Giunta regionale:
- a uniformare le proprie scelte di politica economica alle seguenti linee di indirizzo:
a) un efficace coordinamento tra gli assessorati e le diverse strutture regionali interessate allo sviluppo economico, al fine di perseguire un'azione politica strategica condivisa e non mediante eventi frammentari e concorrenti;
b) una graduale e concreta riduzione della presenza nell'economia valdostana dell'ente pubblico regionale, sia direttamente sia attraverso società controllate.
- a porre in essere prioritariamente i seguenti interventi:
1) favorire una significativa riduzione dei costi energetici sopportati dalle aziende valdostane, ampliando notevolmente la platea dei soggetti a cui viene somministrata energia elettrica a tariffe più convenienti;
2) individuare strumenti che agevolino l'accesso al credito delle imprese valdostane, per fare fronte alla grave carenza di liquidità che riguarda molte di esse e per consentire i necessari processi di ristrutturazione o di riconversione aziendale;
3) procedere a una revisione complessiva delle normative regionali in materia di appalti, determinando meccanismi di aggiudicazione che siano in grado di permettere alle imprese valdostane una maggiore competitività con quelle esterne;
4) gestire, secondo criteri di equilibrio e di razionalità, il patrimonio immobiliare pubblico destinato alle attività produttive, facilitando la nuova localizzazione di imprese e la rilocalizzazione di quelle esistenti, nonché l'accesso a condizioni agevolate anche per le aziende artigiane di maggiori dimensioni;
5) semplificare e - ove possibile - abolire quei procedimenti burocratici, previsti o introdotti da numerose norme regionali, che oggi invischiano enormemente tutte le attività imprenditoriali;
6) ridefinire i ruoli di Finaosta, Centro Sviluppo e Projet Formation, affinché la loro azione sinergica, invece di appesantire la già ponderosa macchina burocratica pubblica, costituisca effettivamente un volano per l'economia locale.
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Successivamente il Presidente PERRON pone in votazione la risoluzione n. 6 del gruppo La Casa delle Libertà.
Intervengono il Consigliere FRASSY e l'Assessore FERRARIS.
Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere FRASSY.
IL CONSIGLIO
- con voti favorevoli: tre (presenti: trentadue; votanti: tre; astenuti: ventinove, i Consiglieri BORRE, CAVERI, CERISE, CESAL, Teresa CHARLES, COMÉ, CURTAZ, FERRARIS, FEY, FIOU, FOSSON, ISABELLON, LANIÈCE, LA TORRE, LAVOYER, MAQUIGNAZ, MARGUERETTAZ, NICCO, PASTORET, PERRIN, PERRON, PRADUROUX, RICCARAND, RINI, SALZONE, SANDRI, Secondina SQUARZINO, Laurent VIÉRIN e Marco VIÉRIN);
NON APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA
RICHIAMATI:
- il D.lgs. 276/03 con il quale il Governo Berlusconi ha dato applicazione alla legge delega n. 30/2003, che ha tracciato le linee principali per la Riforma del mercato del lavoro italiano, adeguandolo alle esigenze di flessibilità richieste dal mercato globale;
- il titolo VI del D.lgs 276/03, il quale riscrive completamente la regolamentazione dell'apprendistato, estendendolo dai 24 anni non compiuti della precedente legislazione ai 29 anni, distinguendolo in tre tipologie e armonizzandolo con la Riforma della scuola sancita dalla L. 53/2003;
- la circolare n. 40 del 14 ottobre 2004 emanata dal Ministero del Lavoro, che ribadisce la necessità, alfine dell'applicazione della nuova normativa sull'apprendistato, della regolamentazione da parte delle regioni dei percorsi formativi e evidenzia che in difetto continuano a trovare attuazione le vecchie norme, che tra l'altro limitano ai 24 anni non compiuti l'opportunità di lavoro;
CONSIDERATO CHE:
- nonostante numerosi contratti collettivi abbiano già recepito le novità del D.lgs. 276/03 in materia di apprendistato, l'assenza di regolamentazione regionale dei percorsi formativi impedisce di applicare la nuova normativa;
- nelle more dei provvedimenti di competenza regionale ai giovani tra i 24 e i 29 anni rimane preclusa un'importante opportunità di impiego;
RILEVATO CHE:
- delle tre nuove tipologie in cui si suddivide il nuovo apprendistato, quella inerente la formazione professionalizzante, di cui all'art. 49ss è l'erede sostanziale della vecchia regolamentazione;
- un formale adattamento dei precedenti processi formativi potrebbe sbloccare sin da subito una delle tre nuove tipologie di apprendistato;
IMPEGNA
la Giunta regionale ad avviare tempestivamente l'iter necessario alla definizione dei percorsi formativi di competenza regionale propedeutici ed indispensabili ad una concreta applicazione in Valle d'Aosta dell'apprendistato nei suoi molteplici ed innovativi aspetti delineati dalla cosiddetta Riforma Biagi e in particolare a:
1) definire entro 30 giorni - anche mediante lo strumento del decreto - l'adattamento provvisorio dei previgenti percorsi formativi all'apprendistato professionalizzante;
2) avviare tempestivamente con l'Università della Valle d'Aosta convenzioni sperimentali finalizzate all'avvio dell'apprendistato ex art. 50, finalizzato per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione;
3) costituire entro 15 giorni un gruppo di lavoro, aperto alle forze sociali e produttive, per delineare una proposta complessiva dei nuovi percorsi formativi in materia di apprendistato;
4) portare all'esame delle competenti Commissioni consiliari entro 90 giorni il nuovo percorso formativo.
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Infine il Presidente PERRON pone in votazione la risoluzione n. 7 del gruppo La Casa delle Libertà.
Intervengono il Consigliere FRASSY (che presenta emendamenti), il Consigliere CURTAZ e l'Assessore al Turismo, Sport, Commercio, Trasporti e Affari europei CAVERI.
Il Presidente PERRON, sentito il Consiglio, comunica che gli emendamenti del Consigliere FRASSY non possono essere accolti.
Propone quindi, con l'assenso del Consigliere FRASSY, il rinvio della risoluzione, nel testo depositato, alla prossima adunanza consiliare.
IL CONSIGLIO
prende atto, concordando.
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