Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1061 del 12 gennaio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1061/XII - Utilizzo della quota assegnata alla Regione per il 2004 del Fondo nazionale per le politiche sociali. (Interrogazione)

Interrogazione

Richiamata la delibera di Giunta n. 4797 del 20 dicembre scorso, inerente l'approvazione della ripartizione della quota regionale per il 2004 del Fondo nazionale per le politiche sociali;

Tenuto conto che la quota assegnata alla Regione è pari a 2.866.130,00 euro;

Considerato che con la delibera di cui sopra tale somma è stata ripartita per settori di intervento;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per conoscere:

1) quali sono i criteri adottati per l'individuazione dei settori di intervento e per la relativa ripartizione della quota regionale del Fondo nazionale per le politiche sociali;

2) quali sono le iniziative, suddivise per ogni singolo settore di intervento individuato dalla delibera in oggetto, in funzione anche degli obiettivi prefissati, che sono già state o che verranno intraprese grazie alla somma di denaro assegnata alla Regione.

F.to: Lanièce - Viérin Marco - Comé - Stacchetti

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Faccio una premessa. Le nostre politiche sociali sono sostenute economicamente da 2 fondi: il Fondo regionale per le politiche sociali, che - come è noto - è significativo nella nostra regione e anche quest'anno è stato aumentato del 10%, e il Fondo nazionale delle politiche sociali che ci viene assegnato dallo Stato. Questo secondo fondo è sempre oggetto di discussione; quest'anno gli assessori alla sanità hanno condotto una lunga discussione con il Ministro Maroni, proprio a riguardo dell'entità dello stesso. Mentre dal punto di vista della sanità esistono dei "LEA" (livelli minimi assistenziali), non sono stati ancora fissati a livello centrale i cosiddetti "LIVEAR" (livelli di assistenza sociale erogati dalle varie regioni); quindi diciamo che la nostra Regione è particolarmente favorita dal finanziamento che destiniamo a questo settore. L'altra premessa è che questi fondi nazionali arrivano sempre in ritardo, sono sempre assegnati a fine anno; anche quest'anno è successo così ed è per questo che la deliberazione è stata fatta a fine dicembre.

Quanto ai criteri che vengono richiesti per la distribuzione di questo fondo, in ragione delle due premesse, essendo questi dei fondi molto inferiori rispetto a quelli del fondo regionale e arrivando a fine anno, servono per pianificare le spese in più che erano state fatte. In pratica, i criteri sono quelli dell'andamento della spesa delle politiche sociali nell'anno, con particolare rilievo a quelle che sono le assistenze sociali del Comune di Aosta, soprattutto per quanto riguarda l'immigrazione, ma principalmente questo fondo viene riservato alle nuove iniziative che durante l'anno vengono rivolte a questo settore.

In pratica, i 2.866.130,00 euro affidati quest'anno, sono stati distribuiti in questo modo:

- 600.000 alla prima infanzia, intendendo per prima infanzia un aiuto ai gestori degli asili nido, che sostengono costi molto elevati, ai bambini disabili ospitati negli asili nido stessi, soprattutto per un aumento del finanziamento dei "voucher" delle tate familiari. Questo è un servizio in espansione per cui la quota prevista è stata ampiamente superata e questi fondi sono stati destinati a questo settore;

- 850.000 euro sono stati destinati agli anziani e ai disabili soprattutto per quanto riguarda la gestione della legge n. 22 del Comune di Aosta. È il primo anno che il Comune di Aosta gestisce l'erogazione dei servizi previsti da questa legge e, per un problema di calcoli, i beneficiari di questi assegni erano superiori a quanto previsto, d'altronde le previsioni in questo non possono essere precise, per cui gli 850.000 euro sono serviti a ripianare questi deficit. Un altro incremento, sempre in questo settore di spesa, è stato a favore dell'assistenza alla vita indipendente dei disabili e anche questo è un servizio che era partito in sordina, ma si è visto quanto sia richiesto e, di conseguenza, abbia necessità di maggiori finanziamenti;

- 600.000 euro sono stati dedicati alle politiche migratorie;

- 500.000 al Comune di Aosta che si fa carico delle maggiori spese di questa immigrazione, che gravita attorno ad Aosta, sia per dormitori, sia per mediazione interculturale sia come servizi mensa;

- 300.000 euro per l'infanzia e l'adolescenza, questa è stata la progettualità più significativa con percorsi di genitorialità, di assistenza ai casi difficili;

- 150.000 euro per la tossicodipendenza e la salute mentale e la maggior parte di questa cifra del Fondo nazionale delle tossicodipendenze è stata destinata al buon funzionamento della Casa circondariale di Brissogne.

Ecco come sono stati ripartiti nelle grandi somme questi fondi.

Infine, si chiede quali sono i progetti nuovi a cui destinare questi fondi: sicuramente vi è il settore della disabilità. Da quest'anno è partito un corso di introduzione al nuoto per disabili, quindi di accesso alle piscine per i disabili, è un servizio che non c'era e lei sa bene quanto sia utile per un disabile poter accedere ad una piscina! Purtroppo non tutte le piscine hanno una temperatura adeguata, quindi si sono dovuti spendere dei soldi in questo senso. Un'altra progettualità importante, a cui destineremo questi fondi, riguarda gli ambulatori occupazionali, a cui affidiamo molti dei nostri progetti di reinserimento dei disabili. È partito dal 1° gennaio il servizio mensa e refezione, gestito da disabili, a Ollignan. Quest'anno pensiamo di aprire altri laboratori occupazionali. Questo è il resoconto di come sono stati suddivisi questi fondi e quelle che sono le nostre progettualità al riguardo.

Presidente - La parola al Vice-presidente Lanièce.

Lanièce (SA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta esaustiva alla nostra interrogazione, con la quale chiedevamo delucidazioni in merito a questo fondo nazionale, che prevedeva tale somma a disposizione dell'Assessorato.

È ovvio che non dipende solo dall'Assessore cercare di fare sì che questi fondi riescano ad arrivare prima della fine dell'anno, per poter verificare dove utilizzarli meglio, tenuto conto che i settori di interventi di cui parlava l'Assessore sono importanti, ma si può anche vedere di inserirne altri. In particolare, rispetto alle deliberazioni passate, è venuto meno il settore di intervento riguardante la povertà e l'esclusione sociale, ultimamente oggetto di grossi dibattiti non solo sui "mass media", ma anche all'interno del Consiglio, attraverso dichiarazioni di vari politici che sollecitavano il Governo a tener conto del fatto che anche in Valle ci sono purtroppo sacche di povertà, per cui anche qui bisogna cercare di indirizzare finanziamenti e interventi per far sì che anche detti cittadini abbiano un sostegno da parte dell'Amministrazione regionale.

L'invito è quello di "lottare a livello romano", perché questi fondi possano essere assegnati prima della fine dell'anno e di cercare di tener conto di settori come quello della povertà e dell'esclusione sociale, che ultimamente sono stati oggetto di forti discussioni e, purtroppo, lo saranno anche in futuro!