Oggetto del Consiglio n. 1037 del 16 dicembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 1037/XII - Intendimenti in merito ad uno studio condotto dall'IRRE sulla scuola valdostana. (Interpellanza)
Interpellanza
Preso atto dello studio presentato nel corso dell'incontro-dibattito: "Verso un sistema di valutazione per la scuola valdostana", svoltosi ad Aosta il 22 novembre;
Tenuto conto che si tratta delle conclusioni di uno studio condotto dall'IRRE, su richiesta della Sovrintendenza agli Studi, per individuare possibili modelli per la valutazione del sistema scolastico regionale, in attuazione dell'articolo 18, della legge regionale sull'autonomia scolastica (n. 19/2000);
Considerato che sarebbe opportuno disporre di strumenti adeguati per valutare le innovazioni che coinvolgono la scuola e/o per sostenere l'autovalutazione da parte delle stessa scuola, al fine di favorire processi virtuosi di cambiamento e di miglioramento del processo educativo;
Ricordato, ancora, che già esiste un Comitato Tecnico-consultivo, previsto dall'articolo 6 della legge regionale n. 53/94, cui è demandato il compito di valutare i risultati degli adattamenti agli articoli 39 e 49 dello Statuto alla scuola media inferiore;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) se, come e quando, si intende far proprie le conclusioni dello studio condotto dall'IRRE, attivando la struttura di valutazione individuata, con le necessarie risorse tecniche, professionali e finanziarie;
2) come si rapporterebbe tale nuova struttura con il Comitato tecnico-consultivo previsto dalla legge 53/94 e se questo continuerebbe a svolgere il suo ruolo.
F.to: Squarzino Secondina
Président - La parole à la Conseillère Secondina Squarzino.
Squarzino (Arc-VA) - Volevo un po' affrontare con l'Assessore all'istruzione una questione che è stata oggetto di un incontro dibattito svoltosi ad Aosta il 22 novembre, in cui è stato presentato uno studio condotto dall'IRRE, ma su richiesta esplicita della Sovrintendenza agli studi, per vedere come attuare un articolo della legge sull'autonomia. Vi è questa legge sull'autonomia risalente al 2000 che consente alle scuole di esercitare in autonomia una serie di scelte didattiche, pedagogiche, organizzative e all'interno del provvedimento si prevede - all'articolo 18 - che occorre attivare una struttura regionale a cui sia affidato il compito di valutare, di raccordarsi, di sostenere le scuole che conducono un'azione di autovalutazione del proprio operato e anche una valutazione del rapporto fra le sperimentazioni, gli esiti didattici di quanto avviene nelle singole scuole. Vi era quindi l'esigenza di attuare questo articolo, in particolare il comma 5, in cui si parla di una struttura regionale a cui va affidato il compito di valutare e sostenere l'autovalutazione delle scuole.
In questo incontro è stato presentato tale studio, in cui vengono fatte anche alcune ipotesi di realizzazione di questa struttura di valutazione. Ci interessava sapere, rispetto agli esiti di questo studio e alle proposte fatte, qual è la posizione dell'Assessore, se intende far proprie le conclusioni di questo studio, come e quando, quindi quali sono i tempi entro cui intende dare vita a tale struttura. Ci si domanda poi che rapporto vi è fra questa nuova struttura di sostegno alla valutazione delle scuole e quel comitato tecnico consultivo... anche questo previsto dalla legge regionale n. 53/1994, con la quale si intendeva attivare uno strumento di valutazione di quanto nelle scuole si andava via via facendo per attuare un dettato legislativo, che era proprio l'attuazione all'interno della scuola secondaria di primo grado degli articoli 39 e 40 dello Statuto.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Charles Teresa.
Charles (UV) - L'IRRE a conduit une étude soignée dans ces détails sur le problème concernant l'évaluation, qui constitue un point de référence important non seulement pour l'Administration régionale, mais aussi pour les institutions scolaires. L'analyse a été particulièrement efficace, parce qu'elle est partie d'une analyse ponctuelle et rigoureuse du contexte valdôtain et des principales initiatives d'évaluation conduites sur place ces dernières dizaines d'années. L'un des éléments qui a été mis en évidence intéresse le maigre degré de pénétrabilité que les actions d'évaluation ont eu envers l'école valdôtaine: en d'autres termes cela veut dire que, devant des résultats et des issues de l'évaluation particulièrement significatifs, ne correspondaient pas des actions et des choix conséquents. Le système restait inchangé ou il procédait de manière lointaine des informations et des données que fournissaient les différentes initiatives d'évaluation. La structure d'évaluation prévue par la loi n° 19/2000 devrait donc être finalisée au dépassement d'une telle difficulté, autrement il y aurait le risque de créer un organisme plus ou moins grand qui finit par développer une activité finalisée à elle-même. L'urgence ne se trouve pas dans le fait qu'il faut créer une structure, ce serait une opération tout compte fait simple et sous certains aspects même prévisible. Ce qui est au contraire difficile à concevoir c'est de déterminer un mandat à cet organisme qui permette aux écoles de la Région, et donc aux élèves, d'en avoir un bénéfice visible et vérifiable et cela est fondamental, c'est-à-dire pas faire la structure pour la faire.
La proposition de l'IRRE, même si elle ne le déclare pas expressément, déconseille la création de "fourgons" pléthoriques et inefficaces (et c'est justement sur le problème de l'efficacité); elle suggère au contraire des logiques inter-institutionnelles où différents membres - la Surintendance, l'IRRE, l'Université, les écoles - puissent faire confluer des compétences et des propositions. Dans le rapport la nécessité de créer la culture de l'évaluation avant la structure de l'évaluation a été plusieurs fois évoquée. Quelques initiatives adoptées au niveau régional vont dans ce sens, il suffit de citer le projet de formation concernant l'évaluation destinée aux dirigeants scolaires et le projet d'auto-évaluation des parcours didactiques conduit par le bureau d'inspection technique. L'auto-évaluation est une dimension présente dans la loi régionale de l'autonomie, qui a déjà été citée, car elle est la condition elle-même de l'autonomie scolaire.
Il manque encore quelques conditions qu'il faudra accomplir avant que ne soit totalement appliquée la réalisation prévue par la loi. Pendant ce temps la stabilisation de l'analogue structure nationale a été depuis peu approuvée au niveau ministériel, structure à laquelle le règlement régional exige une harmonisation. En attendant c'est à la Région de choisir les modalités par lesquelles définir les standards pour la connaissance du français et les certifications que ces compétences devraient assurer au niveau européen. Il n'est pas inutile de rappeler qu'il serait indispensable que le projet de la réforme aboutisse même pour les écoles dans les degrés des classes secondaires et de l'école supérieure, cela consentirait la création d'une structure d'évaluation qui serait exactement le domaine auquel se reporter. Il est évident que l'expérience très riche, même si depuis quelques années elle a été abandonnée... de souligner donc l'importance et l'expérience du comité technique et consultatif prévu par la loi régionale n° 53 que vous avez citée qui devrait confluer dans la nouvelle structure régionale et en faire un important point de référence.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per la relazione che ha letto, per i contenuti individuati, ma in questa interpellanza chiedevo qual era l'atteggiamento politico rispetto allo studio evidenziato e ai problemi che il medesimo evidenzia e che in quell'incontro dibattito sono emersi. Domandavo intanto se intende far proprie le conclusioni e a tale domanda l'Assessore ha risposto: "sì, intendo far proprie queste conclusioni, in quanto sono conclusioni interessanti". Rispetto alla domanda precisa: come e quando attivare la struttura di valutazione individuata dalla legge, è stata molto vaga, in quanto ha fatto un discorso filosofico, dicendo che prima bisogna fare in modo che nelle scuole vi sia questa cultura, poi dopo si crea la struttura. Lei ha parlato di partecipazione di tante persone, ma quello che non ho sentito... può darsi però che lo abbia detto... è che è necessario in tempi brevi, non entro poche settimane... ma credo vada fatto entro la fine di questo anno scolastico in modo che tutto possa partire dal prossimo anno scolastico... attivare quella struttura stabile che comunque ci deve essere. Questa è una delle conclusioni dello studio che è stato attivato dall'IRRE, perché non è sufficiente creare una rete di risorse se non c'è chi gestisce questa rete: la rete da sola non ce la fa e allora ci vuole tale struttura stabile.
Adesso l'INVALSI, Istituto per la Valutazione del Sistema di Istruzione, è stato attivato a livello nazionale, quindi qui ci siamo; io credo che non sia necessario aspettare che la riforma coinvolga anche le scuole medie superiori, penso che già adesso sia possibile attivare una struttura stabile che lavori sui dati esistenti. Vi è una legge del 2000, sono già passati 4 anni, è vero che bisognava aspettare l'INVALSI a livello nazionale, ma adesso questo c'è, non possiamo aspettare oltre. Cosa aspettiamo? Abbiamo tutti gli elementi per attivare questa struttura! Lei ha detto: "bisogna che chiariamo come attuarla", ma questo è un problema politico che va definito; allora la prego di darsi come obiettivo quello di predisporre l'attivazione di tale struttura. È chiaro che non basta dire: "voglio la struttura", questo lo capisco, però non possiamo continuare ad aspettare di sapere come attuarla. In questo studio vi sono le indicazioni, basta prendere le indicazioni conclusive di tale studio, leggo qui: "criteri orientativi e condizioni di fattibilità della struttura regionale", vi sono una serie di criteri orientativi e di indicazioni chiare, basta mettersi con calma ed affidare a qualcuno di sua competenza, se non vuole farlo lei, il compito di individuare come deve essere questa struttura e quali sono i suoi compiti e i suoi raccordi con tutto il resto.
Secondo elemento: apprendo con piacere che tale comitato tecnico consultivo, previsto dalla legge n. 53, rientrerà in questa struttura, ma non si capisce bene come e quando, se non si ha ancora in mente la struttura; inoltre sono preoccupata che non vi sia un'attenzione politica su come nella scuola media inferiore si sono attuati gli adattamenti agli articoli 39 e 40. Se sono veri i dati che ho sotto mano, l'ultima deliberazione con cui l'Assessorato si è preoccupato di questo Comitato tecnico consultivo risale al 2000, dal 2001 non c'è più niente. Qui è come se l'Assessore avesse abbandonato l'attenzione sulla scuola media e avesse omesso di preoccuparsi di come un dettato della legge diventa concreta azione quotidiana. Capisco che adesso è tardi per mettersi ad attivare questo comitato tecnico consultivo che per 4 anni non ha lavorato, però credo sia urgente attivare tale struttura stabile, le scuole aspettano, non possiamo lasciare le scuole abbandonate a se stesse! Lei sa che vi è questa "riforma Moratti" che coinvolge le scuole ed è necessario conoscere cosa capita nelle scuole e aiutarle a sostenere tale innovazione. Spero che la sua volontà manifestata di accogliere i risultati di questo studio si traduca entro l'anno scolastico nell'attivazione della struttura. Non voglio star qui a presentare una mozione, in cui impegno l'Assessore a fare una cosa che è un dettato di legge, credo sia un impegno dell'Assessore innanzitutto e ritengo sia un "punto" di onore poter dire il prossimo anno scolastico: "quest'anno scolastico iniziamo con una serie di strumenti che consentono alle scuole di lavorare meglio e all'amministrazione e alla comunità di conoscere quello che avviene nelle scuole"; questo è il mio augurio.
Président - Avec ce point nous terminons nos travaux pour ce matin.
Les travaux du Conseil reprendront à 15 heures 30.
La séance est levée.
---
La séance se termine à 12 heures 59.