Oggetto del Consiglio n. 1034 del 16 dicembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 1034/XII - Valutazione sulla localizzazione della stazione di partenza della nuova funivia del Monte Bianco. (Interpellanza)
Interpellanza
Richiamata la mozione approvata dal Consiglio regionale del 22 aprile 2004, che impegnava la Giunta regionale a condurre un'approfondita valutazione sulla localizzazione della stazione di partenza della nuova Funivia del Monte Bianco, soprattutto per quanto riguarda le questioni di sicurezza ed incolumità pubblica;
Ricordato che tale mozione impegnava la Giunta a giungere ad una formale decisione in materia prima della conclusione della procedura di approvazione dell'Accordo di programma;
Ricordato altresì, in occasione dell'audizione in III Commissione, il 4 giugno 2004, l'Assessore regionale al Territorio aveva comunicato che l'istituto delle valanghe di Davos (Svizzera) era stato incaricato di effettuare uno studio rispetto agli eventuali rischi della localizzazione ad Entrèves della stazione di partenza della nuova funivia;
Evidenziato inoltre che, sempre in occasione della citata audizione in III Commissione, il Direttore della Prevenzione dei rischi idrogeologici, geologo Massimo Pasqualotto, aveva comunicato che lo studio dell'istituto di Davos sarebbe stato realizzato nel corso del mese di giugno 2004;
Richiamata l'interrogazione del Gruppo Arcobaleno discussa nello scorso mese di ottobre;
Constatato, con sorpresa, che passano i mesi ma nessuna determinazione è stata assunta dalla Giunta alla luce della perizia e in merito alla localizzazione della stazione di partenza della nuova funivia;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore regionale al Turismo e l'Assessore regionale al Territorio per sapere:
1. se lo studio dell'Istituto delle valanghe di Davos è stato ultimato e consegnato;
2. quali determinazioni la Giunta ha assunto o intende assumere sulla base di tale studio ed in adempimento a quanto richiesto con la mozione approvata dal Consiglio regionale il 22 aprile scorso.
F. to: Riccarand
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - La questione che solleviamo con questa interpellanza, e che non è nuova perché l'abbiamo già sollevata nei mesi scorsi più volte, si riduce a due domande: "se lo studio dell'Istituto delle valanghe di Davos..." - relativo alla zona dove si vuole localizzare la partenza della nuova funivia per il Monte Bianco - "... è stato ultimato e consegnato"; in secondo luogo: "quali determinazioni la Giunta ha assunto o intende assumere sulla base di tale studio ed in adempimento a quanto richiesto con la mozione approvata dal Consiglio regionale il 22 aprile scorso".
Le due domande sono molto semplici, però occorre una premessa per ricollocare le risposte, anche perché fra il momento in cui abbiamo presentato l'interpellanza - il 2 dicembre - ed oggi è successo un fatto nuovo che ci ha fortemente sorpreso: nel frattempo la Giunta ha provveduto, con deliberazione del 6 dicembre, ad approvare il testo definitivo dell'accordo di programma che, a quanto ci risulta - sentiremo le risposte -, non è in linea con quanto approvato nella mozione del 22 aprile scorso.
Torno allora alla questione iniziale. Sulla questione della localizzazione della stazione di partenza della funivia per il Monte Bianco vi erano state varie ipotesi, alla fine l'orientamento della Giunta e del comune era andato sulla località Pontal a Entrèves. Tuttavia, essendoci preoccupazioni rispetto al pericolo del soffio della valanga di quella zona, il Consiglio regionale aveva approvato il 22 aprile 2004 una mozione, che era stata presentata su iniziativa del gruppo "Stella Alpina", poi ridiscussa e alla fine sottoscritta dall'Assessore al turismo come primo firmatario, che diceva testualmente: "il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a valutare, prima della conclusione della procedura di approvazione dell'accordo di programma, se la scelta della localizzazione della stazione di partenza ad Entrèves rimanga la migliore, tenuto conto anche della sicurezza dell'incolumità pubblica".
Dopodiché il 4 giugno 2004 abbiamo avuto in III Commissione un'audizione dell'Assessore Caveri prima e dell'Assessore Cerise poi; leggo dal verbale:
"L'Assessore Cerise specifica che la mozione del Consiglio regionale impegnava la Giunta regionale a verificare l'esistenza della massima sicurezza possibile, comunica che è stato contattato l'Istituto delle valanghe di Davos al fine di effettuare uno studio sulla zona, precisa altresì che, in caso di valutazione negativa sulla realizzazione di partenza, dovrà essere valutata una diversa localizzazione. Il Dott. Pasqualotto riferisce che lo studio sarà realizzato nel corso del mese di giugno. Il Consigliere Riccarand chiede che le valutazioni formulate dall'Istituto delle valanghe di Davos vengano trasmesse alla commissione".
Dopodiché alla commissione non è più arrivato niente. Abbiamo preso atto che il 19 luglio la Giunta ha approvato il testo preliminare dell'accordo di programma, ma fin lì non eravamo in contrasto con la deliberazione del Consiglio, perché parlava di prima della conclusione, quindi eravamo in una fase preliminare. Queste risultanze poi però non venivano fuori, per cui ad ottobre abbiamo presentato due iniziative: prima un'interpellanza all'Assessore Caveri e poi un'interrogazione all'Assessore Cerise; la risposta che ci è stata data dall'Assessore Cerise era che: "Le technicien n'a pas encore présenté son rapport". Poi non abbiamo più saputo niente. Sapevamo che l'accordo di programma doveva essere concluso, vi erano state le osservazioni e le controdeduzioni, quindi si doveva arrivare all'approvazione del testo definitivo, ma di questo studio affidato all'Istituto delle valanghe di Davos si sono perse le tracce. Adesso arriviamo alla conclusione che la Giunta ha provveduto ad approvare il testo definitivo dell'accordo di programma e della valutazione rispetto alla questione del rischio non vi è traccia, nel senso che ho letto e riletto la deliberazione che avete approvato il 6 dicembre, ma di questo impegno assunto in Consiglio che doveva tradursi in un atto da parte della Giunta di valutazione delle risultanze da parte dello studio non vi è traccia.
Ci troviamo quindi in una situazione che ci sembra molto strana; vi è stato un impegno preciso assunto all'unanimità dal Consiglio regionale di fare un approfondimento, questo approfondimento non sappiamo se è stato fatto o meno, dello studio dell'Istituto delle valanghe di Davos non sappiamo nulla, non sappiamo se sono emersi dei problemi o se è tutto a posto e ci domandiamo come si sia potuto deliberare il testo definitivo dell'accordo di programma in assenza di un adempimento che era stato esplicitamente richiesto e votato dal Consiglio, primo firmatario l'Assessore al turismo.
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - Avevo già avuto modo di specificare che "allo stato dell'arte" l'Istituto delle valanghe di Davos non ha degli elementi per potere stabilire che vi sono delle circostanze nuove per le quali queste aree sono non più idonee per ospitare la partenza della funivia. Gli accertamenti che l'Istituto di Davos ha fatto confermano che tale zona è una zona immune da valanghe, questo è il primo dato. Il rapporto penso che arriverà alla fine del mese, il tecnico è dovuto andare negli Usa a fare una "expertise" e sta ritardando la cosa. Stiamo attenti però che questo è quanto ho già avuto modo di dire in risposta all'interpellanza. Allora cosa abbiamo detto di fare, proprio nell'ottica di dare una risposta in termini di sicurezza agli impianti? Potevamo farlo noi, abbiamo detto di farlo loro, ma per dare una risposta "terza" a questo Consiglio. Una cosa è la presenza della valanga, che è assodato che non c'è, questo conferma tutto quello che è stato fatto nell'ambito dell'individuazione delle cartografie dei siti sottoposti a dissesto idrogeologico, altra cosa è prendere in considerazione l'ipotesi della presenza di un soffio di valanga, perché allora il problema è quello di capire quali sono gli elementi da adottare o gli accorgimenti da adottare nella realizzazione dell'impianto per neutralizzare definitivamente questi possibili soffi.
Cosa stiamo aspettando dall'Istituto di Davos? Una simulazione con la quale ci dica che nella peggiore delle ipotesi potrebbe verificarsi un evento valanghivo eccezionale, del tipo di quelli che è capitato nella Brenva, che potrebbe in quest'area - ma peraltro in tutta Courmayeur perché è un soffio che non è che si estingue lì - avere una determinata pressione. Quello che vogliamo adesso conoscere è di quale portata può essere questo tipo di pressione, ma siamo in un'ipotesi piuttosto remota. Resta comunque confermato il fatto che l'area è immune da pericolo di valanghe, l'immunità evidentemente deriva dalle conoscenze scientifiche che oggi sono disponibili, quindi le revisioni dei catasti delle valanghe, le conoscenze, le tracce che si possono trovare sul territorio e quant'altro è possibile utilizzare per arrivare a questo tipo di determinazioni. Sulla base di questa conferma, la Giunta ha provveduto ad andare avanti con l'accordo di programma, salvo, in sede di definizione delle tecniche realizzative della funivia, adottare quegli accorgimenti. Non appena avremo questo elemento, sarà cura di farlo presente in commissione o a chi ne vorrà prenderne visione.
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Non siamo assolutamente soddisfatti della risposta, ma non è un problema nostro, credo sia un problema di tutto il Consiglio. Ci rivolgiamo anche al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione, perché se esiste una votazione del Consiglio regionale che dice una certa cosa, non si può fare esattamente il contrario. Allora il Consiglio ha detto: "bisogna che la Giunta faccia una valutazione, assuma delle determinazioni prima della conclusione dell'accordo di programma". La conclusione dell'accordo di programma è già avvenuta, perché la Giunta ha deliberato il 6 dicembre senza apportare nessun elemento nuovo rispetto a quelli che si conoscevano prima del 22 aprile, quando è stata votata questa mozione. Non è possibile questo atteggiamento, perché allora è inutile che veniamo a discutere, a concordare, a votare, a fare delle mozioni in Consiglio...
Curtaz - (fuori microfono)... ma come non è così? Fateci vedere questo studio!
Caveri - (fuori microfono)... non posso rispondere... ma non è così...
Curtaz - (fuori microfono)... ci avete preso in giro, avete preso in giro tutto il Consiglio!
Caveri - (fuori microfono)... voi "cavalcate" sempre qualunque tipo di protesta ....
Curtaz - (fuori microfono)... lei è stato il primo firmatario di quella mozione, si vergogni! Almeno taccia!
Presidente - Colleghi, per cortesia...
Riccarand (Arc-VA) - Assessore Caveri, ho qui il documento corretto con le sue mani e c'è scritto: "prima della conclusione della procedura", firmato sotto Luciano Caveri...
Caveri - (fuori microfono)... ma, secondo lei, non lo abbiamo fatto?
Riccarand (Arc-VA) - No! No che non lo avete fatto!
Curtaz - (fuori microfono)... ci porti lo studio! Ma quali pareri regionali, ma non sa di cosa parla! Parlatevi, parlate fra di voi...
Caveri - (fuori microfono)... lo studio è solo integrativo...
Curtaz - (fuori microfono)... ma quale integrativo! Se non ascolta neanche cosa dico...
Presidente - Colleghi del gruppo "Arcobaleno", per cortesia, c'è un collega del vostro gruppo che sta sviluppando gli argomenti, credo che avrete occasione di tornare sull'argomento. Chiedo al Consigliere Riccarand di continuare.
Riccarand (Arc-VA) - Noi ci rivogliamo sia al Presidente del Consiglio che al Presidente della Regione, perché il problema non è del merito di questa questione, non è in discussione se va bene la partenza lì o non va bene, la questione è un'altra.
È stata approvata una mozione in Consiglio regionale, che diceva: "prima che si faccia l'approvazione definitiva dell'accordo di programma, la Giunta deve fare una verifica e deve dire se, dal punto di vista della sicurezza, sulla base di uno studio nuovo quel posto va bene o meno". Una cosa per la garanzia di tutti: solo questo si è chiesto! Invece dal 22 aprile ad oggi non è stato prodotto un solo documento nuovo che dica: "lì va bene fare questo impianto", si è approvato il testo definitivo dell'accordo di programma e quindi si è fatto esattamente il contrario di quello che avevamo concordato insieme, accettando la formulazione dell'Assessore. Alla fine tutto questo non è servito a niente, allora d'ora in poi se votiamo una mozione, sappiamo che tanto quella è carta straccia, il giorno dopo si mette nel cassetto, non conta nulla in realtà!
È per tale motivo che ci scaldiamo su questo, non è la questione in sé, è una questione di carattere generale, dopodiché è chiaro che qui vi è anche un problema, perché il problema che viene fuori qual è? È chiaro che vi erano già le cartografie del comune, ma queste vi erano prima del 22 aprile; è chiaro che vi erano le perizie del Dott. Ceriani e degli altri già prima del 22 aprile ma, siccome vi era una preoccupazione legata proprio al soffio della valanga, si è detto: "facciamo un approfondimento specifico". Non abbiamo indicato l'Istituto delle valanghe di Davos, lo avete scelto voi, però questo studio dell'Istituto di Davos non è mai arrivato e ce lo ha confermato l'Assessore, che ha detto che deve essere ancora consegnato; ma allora come avete fatto ad approvare l'accordo definito del programma se deve essere ancora consegnato! Bisogna essere minimamente seri, quindi non è stato fatto assolutamente quello che si doveva fare. A noi questo dispiace, ma credo che in qualche modo bisogna porre rimedio a tale situazione, perché ci preoccupa questo fatto.
A giugno in commissione ci avete detto che questo studio dell'Istituto delle valanghe di Davos sarebbe stato consegnato a luglio, ad ottobre ci avete detto che non c'era ancora, adesso ci dite che arriverà a fine mese, però nel frattempo siete andati avanti, ma sulla base di alcun elemento nuovo. Nella deliberazione che avete fatto non avete fatto alcun riferimento, guardate che in questa deliberazione che avete approvato il 6 dicembre vi sono centinaia di documenti che sono citati nella premessa, l'impegno non è mai citato e non è mai citato alcun documento che dica: "è stato acquisito questo elemento, è stato acquisito quest'altro, siamo tranquilli rispetto a quella collocazione". Non diciamo che non vada bene quella collocazione, diciamo che dobbiamo avere elementi certi e ci stupisce che si vada avanti da aprile ad oggi... una cosa che si poteva fare in 2 mesi, si poteva chiudere questa questione in 2 mesi acquisendo il documento, avendo tutte le garanzie, eravamo tutti tranquilli, si diceva: "non c'è problema" e si va avanti; invece arriviamo a fine anno, avete fatto tutto l'iter dell'accordo di programma, preliminare, deduzioni, approvazione definitiva e non abbiamo uno "straccio" di documento, questa è la realtà!