Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1019 del 15 dicembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 1019/XII - Risultanze dell'approfondimento giuridico affidato alla Finaosta sulla possibilità di acquisto dei beni costituenti l'accerchiamento del Casinò. (Interpellanza)

Interpellanza

Richiamato il dibattito intervenuto in occasione della discussione del punto 19 dell'ordine del giorno del Consiglio regionale del 17/11/2004 (interpellanza titolata: "Stato delle trattative per l'acquisizione dei beni costituenti l'accerchiamento del Casinò di Saint-Vincent");

Preso atto della risposta dell'Assessore competente circa le ulteriori valutazioni richieste alla FINAOSTA S.p.a., il cui esito dovrebbe essere portato a conoscenza dell'Amministrazione nei prossimi giorni;

Ritenuto dunque inevitabile ritornare sulla vicenda;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

Il Presidente della Regione e l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono le risultanze dell'approfondimento di carattere giuridico affidato a FINAOSTA S.p.a., in riferimento alla possibilità di acquisto dei beni costituenti l'accerchiamento del Casinò de la Vallée;

2) se l'Amministrazione regionale abbia ora (o meno) tutti gli elementi necessari per decidere se acquistare o meno tali beni;

3) che cosa intende quindi fare il governo regionale.

F.t: Curtaz

Presidente - Non vi è illustrazione.

La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - L'interpellanza mi pare un po' datata, ma sempre attuale, come dice il Consigliere Curtaz... al di là...

(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)

... devo dire la verità, sono felice, però sa la felicità, Consigliera Squarzino, ha varia natura, quindi, quando lei vede un sorriso, o vi è un fatto divertente, oppure vi è una semplicità d'animo: decida lei!

Questa interpellanza è datata 17 novembre; relativamente all'approfondimento, per evitare di fare interventi "alluvionali", mi atterrei a quanto comunicato dal Presidente di "Finaosta", leggo:

"Facciamo seguito alla nostra del 19 novembre per informarvi che, nel corso della riunione tenutasi in data 22 novembre, il consiglio di amministrazione ha preso atto che, in data 18 novembre, l'Alta Corte di giustizia inglese ha emesso un provvedimento che annulla il precedente dell'8 maggio in merito al sequestro conservativo delle proprietà facenti capo ai Signori Manfredi e Antonio Lefebvre d'Ovidio. Ricordiamo che il predetto provvedimento dell'8 maggio 2004 dell'Alta Corte di giustizia inglese, nonché il procedimento di ispezione giudiziale sulla società "SITAV", disposto in data 21 giugno 2004 dal Tribunale di Torino, sono stati oggetto di esame da parte di codesta amministrazione, della società scrivente e dell'Avvocato Tasco nella riunione del 2 settembre 2004, nel corso della quale "Finaosta" aveva illustrato le criticità che tali provvedimenti comportavano anche in base ad un primo parere legale acquisito nel mese di luglio. Pur prendendo atto del provvedimento di revoca sopra ricordato, si ritiene al momento di non poter sciogliere comunque le riserve già a suo tempo espresse e confermate anche da un successivo parere legale, acquisito nei mesi di ottobre e novembre, in quanto contro il provvedimento dell'Alta Corte di giustizia inglese può essere promosso ricorso, mentre non si è ancora conclusa l'ispezione giudiziale disposta dal Tribunale di Torino sulla società "SITAV". Riteniamo che un giudizio conclusivo potrà essere espresso solo nel momento in cui si potranno conoscere gli esiti definitivi dei sopra ricordati procedimenti giudiziali".

Se la situazione - e non vorrei sentirmi di nuovo recitare la solita "filippica" che "qui nulla si muove", perché questo tipo di discorso non dipende da noi -, ha un intreccio giuridico-legale così complesso, non dipende dalla Giunta, né dall'Assessore, ma è una "palude" che ci sta fermando. Detto questo, e con il beneficio di inventario delle ultime dichiarazioni che farò, sembra che ieri vi sia stata un'udienza relativa all'ispezione giudiziale sulla "SITAV" che voleva essere superata con un cambio di amministratori, ispezione ai sensi dell'articolo 2409... e questa ispezione poteva in teoria essere superata con una modifica dell'assetto del consiglio di amministrazione, udienza che sembra non aver avuto buon esito o comunque non aver risolto il problema rispetto a tale tipo di ispezione. Questa è una notizia di ieri, le date purtroppo si rincorrono in tal senso, ma così è. Circa l'approfondimento e la situazione che può dare delle certezze per acquistare, "Finaosta" ha dato queste indicazioni e quindi non siamo nella condizione di poter acquistare.

Ciò detto, il Presidente e il sottoscritto a fine novembre hanno sollecitato la "Casinò" ad affrontare l'argomento con la proprietà per verificare quali fossero le sue intenzioni in merito alla prosecuzione dell'attività riguardo all'offerta dei servizi che potrebbero interessare la società del Casinò, nelle misure e nelle forme compatibili al calendario delle manifestazioni e alle esigenze commerciali ed aziendali della "Casinò S.p.a.". A fronte di questo scriviamo alla "Casinò S.p.a." di procedere alle verifiche, perché il quadro nel breve non cambierà, quindi non siamo nella condizione di comprare, compreremo solo se vi saranno due condizioni: la certezza dell'operazione e la congruenza del prezzo; ad oggi, non vi sono queste condizioni e quindi non siamo nella condizione di concludere, come ha detto il Presidente di "Finaosta". Per quanto riguarda invece le esigenze aziendali, la "Casino" dovrà procedere alle verifiche relativamente a questo imprenditore che sembra voler costruire e ampliare le sue strutture.

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Mi pare che dalla risposta dell'Assessore emerga un fatto abbastanza rilevante rispetto ai fatti che avevamo appreso attraverso le iniziative che fin dall'inizio della legislatura il nostro gruppo, insieme ad altri gruppi, aveva avviato per seguire questa trattativa infinita, il dato più significativo che emerge dall'intervento dell'Assessore è la dichiarazione finale rispetto al fatto che nel breve periodo il quadro non cambierà e, se il quadro non cambierà, la Regione non acquista; questo è il dato finale. Credo che si debbano fare due tipi di ragionamento. Un tipo di ragionamento è cosa intende fare a questo punto l'Amministrazione regionale - una domanda che era contenuta nell'interpellanza -, l'Assessore mi ha detto, se non ho capito male, che si cercava di attivare la "Casinò S.p.a.", per trovare insieme una soluzione per quanto riguarda l'utilizzo delle strutture in riferimento particolare al "Billia"; questa è ancora una soluzione temporanea, può essere meglio di niente, ma è una soluzione che per definizione non può che essere temporanea.

Seconda osservazione. In attesa di un approfondimento che deve avvenire su questa vicenda... perché paradossalmente, per quanto tale vicenda sia stata ripresa, discussa più volte, vi è sempre un qualcosa di non comprensibile per chi sta da questa parte, cioè vi è sempre stato un atteggiamento "ad elastico" fra le parti, con dei momenti in cui l'intesa sembrava imminente ed altri in cui la "distanza" sembrava più lunga, come adesso... è pur vero che tale situazione è determinata prevalentemente dallo stato confuso della vicenda giuridica e delle criticità che ne emergono, però è anche vero - e credo che la Giunta e la maggioranza nel suo insieme debbano fare un'autocritica a questo proposito - che spesso si è "spinto sull'acceleratore", si sono fatti dei proclami, degli studi, si è detto che la soluzione era vicina, quando tutti gli elementi oggettivi che erano già sul tavolo facevano capire che questa "cosa" sarebbe stata molto più difficile del previsto; in sostanza ritengo che in tale vicenda la Giunta abbia peccato di mancanza di umiltà e di ragionevolezza nell'affrontare questo argomento. Adesso credo che il confronto debba spostarsi sul "terreno" del cosa fare e sotto questo profilo ci aspettiamo delle risposte al quesito da parte del Governo regionale.

Certo che ad un certo punto non sarebbe sbagliato chiedere al Governo regionale e a "Finaosta" il conto dei costi di queste trattative... mi riferisco ad un conto di tipo economico finanziario e anche ad un conto di carattere politico, perché sono anni che si spendono dei soldi, delle energie, dell'attività politica, amministrativa per delle trattative che non hanno mai portato a nulla. Non vorrei che paradossalmente il costo delle trattative superasse la posta in gioco, perché forse, se facciamo una somma, non solo per quanto riguarda l'attività affidata a terzi, quindi quella che è più visibile, ma anche il costo delle energie che si sono mobilitate ovunque per questa trattativa, si capisce che questa "cosa" non può andare avanti. Noi ci aspettiamo dal Governo regionale una risposta; oggi vi è una risposta che è ancora interlocutoria, cioè si fa capire che sembra sconveniente continuare la trattativa e che bisognerà immaginare delle altre soluzioni. Siamo in attesa che la Giunta, dopo aver "pigiato sull'acceleratore" e annunciato mille volte che la decisione dell'acquisizione era imminente, trovi un'alternativa, perché quella che oggi ha fatto l'Assessore mi è sembrata un'inevitabile marcia indietro.