Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1018 del 15 dicembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 1018/XII - Funzionamento dell'illuminazione pubblica in Comune di Saint-Denis. (Interpellanza)

Interpellanza

Appreso che alcuni residenti del comune di Saint-Denis hanno evidenziato forti anomalie inerenti all'impianto di illuminazione pubblica alimentata da singoli pannelli solari;

Considerato che il malfunzionamento della pubblica illuminazione esistente pregiudica la sicurezza dei cittadini;

Richiamata la lettera a firma dell'Assessore Cerise del 22.06.2004;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1) se il comune di Saint-Denis ha risposto alla lettera di invito di verificare l'effettivo stato dei fatti inviata dall'Assessore Cerise il 22.06.2004;

2) se per la realizzazione di tali impianti a pannelli solari sono stati utilizzati fondi regionali, statali o comunitari;

3) che iniziative l'Assessore regionale intende intraprendere al riguardo.

F.to: Viérin Marco - Stacchetti - Comé - Lanièce

Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Questa interpellanza è stata presentata dal nostro gruppo dopo aver ricevuto delle lamentele di residenti di Saint-Denis e dopo aver saputo che circa 5 mesi fa vi fu una lettera dell'Assessore Cerise, indirizzata al sindaco e per conoscenza ai residenti, che invitava quel comune a verificare l'effettivo stato dei fatti circa il mal funzionamento dell'impianto di illuminazione pubblica. L'Assessore Cerise diceva in questa lettera che il tutto era finalizzato a garantire ai cittadini un servizio adeguato, in particolare ad accertare che fosse assicurata l'efficienza del sistema illuminante ai fini della sicurezza e dell'utilizzo delle infrastrutture.

A distanza di 5 mesi è stato fatto nulla da parte dell'Amministrazione di Saint-Denis, quindi volevamo capire come stanno proseguendo i fatti, avendo saputo che, successivamente alla presentazione della nostra interpellanza, il 29 novembre vi è stata una lettera dell'Assessore, sempre indirizzata al sindaco, nella quale lo stesso "si pregia di esprimere un sentito apprezzamento per l'interesse e l'impegno di codesta amministrazione per la risoluzione delle stesse...". Alla data del 30 novembre le risoluzioni non sono avvenute per niente, anzi la situazione è peggiorata, in quanto queste persone il 30 novembre e il 1° dicembre alle 8,30 di sera erano senza pubblica illuminazione, mentre gli altri cittadini ce l'avevano per tutta la notte.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Le 7 mai 2004 j'ai reçu pour information, comme d'ailleurs le Président de la Région, une lettre adressée au Syndic de la Commune de Saint-Denis, par laquelle des citoyens résidant dans des hameaux de cette commune se plaignaient du fait que les installations d'éclairage utilisant l'énergie photovoltaïque fonctionnent mal, car elles ne sont en mesure de produire que très peu de lumière jusqu'à minuit et s'éteignent ensuite. Les signataires précisaient également qu'ils avaient décidé d'informer l'Administration régionale de ce problème étant donné que les nombreuses demandes présentées verbalement à l'administration communale n'avaient obtenu aucune réponse. Le Président de la Région m'avait chargé, par sa lettre du 10 juin 2004 - parvenue à l'Assessorat du territoire le 14 juin 2004 -, de vérifier si les faits exposés correspondaient à la réalité. J'ai donc envoyé, le 22 juin, une lettre au Syndic de Saint-Denis par laquelle je l'invitais à procéder à des contrôles et à adopter les mesures nécessaires pour garantir aux citoyens un service approprié et, notamment, pour faire en sorte que l'efficacité de l'éclairage soit assurée, aux fins de l'utilisation des infrastructures en sécurité justement. Le Syndic de Saint-Denis affirmait - par sa lettre du 16 juillet 2004, adressée aux citoyens concernés, au Président de la Région et à moi-même - que le projet de l'installation d'éclairage en question avait été élaboré et financé par l'administration communale, avec la collaboration de l'Assessorat des activités productives et des politiques du travail, conformément à l'article 4 de la loi régionale n° 62/1993, portant dispositions en matière d'utilisation rationnelle de l'énergie, d'économie d'énergie et de développement des énergies renouvelables. Le syndic précisait également que les efforts prodigués par l'Administration communale en vue de l'utilisation de l'énergie solaire et des sources d'énergie renouvelables avaient valu à Saint-Denis d'être reconnue "commune pilote". Il ajoutait que cet engagement se concrétisait par des projets déjà mis en œuvre, comme le centre de développement durable du Lavesé, et des projets en cours de réalisation, comme le projet "ENERDEL", dans le cadre du programme "INTERREG", projet qui prévoit la production d'énergie photovoltaïque par des installations reliées au réseau de la "DEVAL" et qui a été cofinancé par l'Assessorat des activités productives et des politiques du travail. Le syndic concluait en faisant remarquer que ces méthodes novatrices sont susceptibles d'améliorations et que l'administration communale interviendrait, le cas échéant, pour assurer la fourniture d'un service approprié.

Le syndic m'a ensuite informé, par sa lettre du 15 novembre 2004, qu'à la demande de deux citoyens, MM. Felice Lettry et Enrico Gyppaz, une réunion s'était tenue le 29 octobre dernier et qu'à celle-ci avaient participé, en sus d'intéressés, 2 experts. Au cours de cette réunion les intéressés avaient déclaré qu'ils estimaient qu'une augmentation de la puissance et un entretien des installations s'avéraient nécessaires, mais qu'ils étaient favorables au recours à un système d'éclairage fonctionnant à l'énergie solaire. Seul un citoyen exprimait son désaccord et demandait le raccordement desdites installations au réseau de la "DEVAL". Le 24 novembre 2004 ce Monsieur m'annonçait que les seuls inconvénients dont il avait à se plaindre étaient dus au réglage de la minuterie et qu'il demandait la modification de celui-ci. Par lettre du 24 novembre 2004, j'informais le Syndic de la Commune de Saint-Denis de l'avis du Monsieur qu'auparavant était contraire.

En fin de cette communication je note qu'il ne s'agit pas d'un problème qui revient à l'Administration régionale: elle s'est intéressée sur une table de conciliation, mais c'est un problème tout à fait local, que la commune elle-même devra régler. Je relève aussi qu'il n'y a pas de problèmes concernant l'ordre public, donc je vous invite à faire des approfondissements, mais près de la commune, parce que cela - je le répète - ne revient pas à l'Administration régionale.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - La questione si fa interessante più di quanto pensassi, nel senso che l'Assessore ci ha fornito delle date, ci ha detto poi infine che non è un problema dell'Amministrazione regionale, dimenticandosi che all'inizio del suo intervento ha richiamato il fatto che l'Amministrazione regionale ha finanziato, tramite la sua legge regionale n. 64 inerente il risparmio energetico e le fonti rinnovabili, un progetto presentato dal comune. Questo finanziamento quindi andava fatto su un progetto che stesse in piedi, Assessore, invece tale progetto non sta in piedi, sono stati spesi dei soldi "a vanvera", quindi il ragionamento non si può cancellare dicendo: "non è nostro compito, è compito del comune". Qualcuno avrà valutato che questo progetto fosse fattibile perché la luce serve soprattutto dalle 21,00 alle 6,00 del mattino, non basta avere la luce dalle 19,00 alle 21,00, che è poi quanto successo a Saint-Denis.

Lei ha riferito di una riunione con i tecnici in data 15 novembre, oggi, a distanza di 15 giorni, la situazione non è cambiata; il sottoscritto ha presentato questa iniziativa proprio in quel periodo, poi è stata rinviata e così via ma, guarda caso, si è mosso qualcosa da quando è stata presentata. Noi abbiamo presentato l'iniziativa dopo aver verificato con i tecnici cosa stava succedendo; speravo che oggi lei venisse qui a darci una risposta tecnica, perché i tecnici hanno detto testualmente: "per ottenere un'accensione completa, occorre almeno raddoppiare il pannello fotovoltaico, aumentando quindi la superficie occupata e i costi..." - la Regione allora deve dire: "non finanzio l'aumento dei costi per mettere a norma questo impianto" - "... oppure in alternativa sarebbe anche possibile installare un carica batterie intelligente in modo da caricare le batterie nei casi in cui l'apporto energetico del sole è insufficiente, visto che tutti i lampioni sono collegati alla rete elettrica "ENEL"". Come ce lo hanno detto a noi i tecnici, le strutture regionali dovevano dirlo al comune, dovevano fare un ragionamento quando il progetto è stato presentato o quanto meno durante questi 6 mesi che il problema è lì in essere.

Noi abbiamo presentato tale iniziativa proprio per il ragionamento che vi è qualcosa che non funziona nell'applicazione della legge n. 64, nell'accordare dei contributi per queste cose, perché il fatto accaduto dimostra che tali valutazioni e quindi i progetti finanziati non stanno in piedi. Chi ci rimette è solo la comunità, perché abbiamo dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B. Posso capire che, quando si fanno le cose, non è possibile fare tutto bene, però non si può rinviare per 6 mesi o un anno un problema di non funzionamento! Questo è stato il motivo per il quale abbiamo presentato l'iniziativa in Consiglio, non per altro: per un discorso di serietà e di correttezza.