Oggetto del Consiglio n. 1017 del 15 dicembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 1017/XII - Realizzazione di una puntata a pagamento della trasmissione della RAI "Linea Verde". (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
- la Giunta regionale ha stanziato 72 mila euro a favore della RAI TV per la realizzazione di una puntata della trasmissione "Linea Verde";
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:
1. su quali presupposti è stata quantificata la "tariffa" pagata alla RAI TV;
2. se anche in passato la presenza della Regione in tale programma televisivo era stata onerosa;
3. se il pagamento di una "tariffa", per la realizzazione di un programma non commerciale realizzato dal servizio pubblico radiotelevisivo, non sia in contrasto con i fini della RAI.
F.to: Frassy - Lattanzi
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio, trasporti e affari europei, Caveri.
Caveri (UV) - Non so chi deve rispondere, se deve rispondere il giornalista "RAI" ormai da 25 anni o se deve rispondere l'Assessore regionale; risponderà l'Assessore regionale ma, come giornalista, alla fine una piccola battuta me la riserverò. L'importo previsto dalla deliberazione di Giunta n. 4153/2004 concernente la realizzazione di una puntata della trasmissione "Linea Verde"... che, tra l'altro, si sta registrando fra oggi e domani, per cui siamo "baciati" anche dal bel tempo che darà sicuramente una bella immagine di noi... e questa trasmissione verrà mandata in onda in un'ottima collocazione perché domenica 2 gennaio 2005... l'importo di questa puntata interamente dedicata alla Valle d'Aosta è stato determinato sulla base di quanto previsto da specifica convenzione generale che la "RAI" propone in coerenza con quanto previsto dal contratto di servizio con lo Stato alle pubbliche amministrazioni interessate all'uso dei "media" gestiti dalla "RAI" stessa allo scopo di informazione del pubblico sui servizi e sulle attività svolte per la valorizzazione del proprio territorio, delle proprie tradizioni e delle relative potenzialità. Questa convenzione prevede per la realizzazione del servizio istituzionale a favore delle pubbliche amministrazioni un corrispettivo a favore della "RAI" risultante dalla combinazione di alcuni elementi, fra i quali il valore della comunicazione in relazione alla rete prescelta, alla fascia oraria e al mezzo di volta in volta considerato: radio, tivù, televideo... in particolare, relativamente agli interventi da effettuarsi nell'ambito dei programmi televisivi già in palinsesto il corrispettivo è determinato assumendo come base di calcolo il costo delle telepromozioni, tariffa "Sipra", e l'ascolto medio del programma considerato. La tariffa risulta quindi fissata moltiplicando la tariffa "Sipra" media al minuto per telespettatore per l'ascolto medio del programma; la tariffa così calcolata definisce il tetto massimo da applicare per ciascun inserimento. Nel caso specifico dell'inserimento della Valle d'Aosta nell'ambito di questa puntata che, come dicevo, andrà in onda il 2 gennaio, occorre precisare che la tariffa applicata è inferiore al suddetto tetto massimo; oltre a ciò, la medesima tariffa, pur riferendosi al costo delle telepromozioni, viene applicata all'intero intervento a corpo e quindi la stessa rimane invariata oltre i 3-5 minuti di durata normale delle telepromozioni. La durata della trasmissione in questione è di un'ora e dieci: dalle 12,20 alle 13,30 e credo sarà anche molto interessante dal punto di vista contenutistico: vi sarà il lardo di Arnad, vi saranno le piste di sci del Monte Rosa, vi saranno i prodotti tipici, vi saranno i caprini, vi sarà una serie di cose abbastanza interessanti. L'importo così determinato, che pare essere 60.000 euro più IVA, tenuto conto dell'ascolto medio del programma che è, secondo i dati "Auditel", di 4,2 milioni di spettatori, corrisponde a un costo pari a euro 0,014 più IVA e risulta pertanto conveniente, questo anche sulla base dell'"expertise" che abbiamo chiesto a coloro che gestiscono gli spazi televisivi.
Seconda domanda: "se anche in passato la presenza della Regione in tale programma televisivo era stata onerosa", qui rispondo sulla base dello storico, perché, come si suol dire, non c'ero. Al riguardo, limitatamente alle iniziative promosse dall'Assessorato del turismo, quindi nel frattempo sono state fatte anche altre puntate, di cui non so dire però, si segnala che nel 2001 si era ottenuto l'inserimento di un servizio all'interno di una puntata di "Linea Verde" in virtù di un contratto stipulato non direttamente con la "RAI", ma con una società operante nel settore delle comunicazioni: la "Scilla International", che aveva comunque comportato il versamento di un corrispettivo. Si può pertanto affermare che anche in quella occasione, sempre facendo riferimento alle iniziative varate per il tramite del nostro Assessorato, la presenza a scopo istituzionale della Valle d'Aosta nell'ambito del programma fu a titolo oneroso. Naturalmente, per quel che mi riguarda, perché già ne discutemmo in questo Consiglio, ritengo che la Regione debba avere dei rapporti direttamente con l'emittente di Stato, evitando il tramite di società terze.
"Se il pagamento di una "tariffa", per la realizzazione di un programma non commerciale... non sia in contrasto con i fini della "RAI"; agli atti dell'Assessorato risulta che la "RAI" considera l'offerta dei servizi di comunicazione istituzionale a favore delle pubbliche amministrazioni regolate con le modalità di cui sopra, in linea con quanto previsto dalla legge n. 150/2000 e dal decreto n. 581/1993, articolo 2, punto n. 4. Della coerenza del sistema in argomento rispetto alla disciplina riguardante il servizio pubblico radio-televisivo la "RAI" dà infatti atto nell'ambito della convenzione generale sopra richiamata, della convenzione specifica che la stessa sottopone ai "partner" istituzionali di volta in volta interessati. Benché il descritto inserimento delle pubbliche amministrazioni, in particolare delle regioni e degli enti locali territoriali, nell'ambito delle trasmissioni curate dalla "RAI" assuma carattere istituzionale non commerciale, risulta pertanto che il relativo servizio della "RAI" non è comunque offerto a titolo gratuito, ma è proposto alle amministrazioni interessate a condizioni predefinite che prevedono l'obbligo del versamento di un corrispettivo determinato almeno nell'entità massima da specifiche convenzioni.
Per una più completa informazione sugli argomenti trattati, vorrei aggiungere che stiamo lavorando su un piano di comunicazione per la Regione Valle d'Aosta, da stipularsi con la Direzione sviluppo e coordinamento commerciale, gestione e sviluppo convenzioni, per il periodo 1° gennaio 2005-31 dicembre 2005; fra l'altro, argomento che non verrà trattato dal nostro Assessorato ma, in una logica di coordinamento di tutte le iniziative dei diversi assessorati, dall'Ufficio stampa della Giunta regionale. Fin qui, la risposta più propriamente burocratica.
Devo dire che, come giornalista "RAI", non è che la cosa mi faccia piacere... vediamo che nel piano di comunicazione le trasmissioni televisive che vengono indicate come possibili per un parziale acquisto degli spazi sono numerose: si va dai contenitori mattutini a quelli pomeridiani, la Regione Valle d'Aosta è l'unica per il momento che non ha un accordo con la Direzione sviluppo e coordinamento commerciale su convenzioni come questa, ma vi sono altre regioni italiane che addirittura hanno creato delle situazioni di accordo di tal genere sulle trasmissioni del sabato sera, tanto per fare un esempio. Da un certo punto di vista, quindi spiace che il servizio pubblico sia ormai "sceso" su questo terreno, d'altro canto pare di capire che questo avvenga sulla base delle norme di legge previste e anche sulla base della convenzione generale e del susseguente contratto di servizio. Da questo punto di vista - qui parla il vecchio giornalista "RAI" -, trovo sia molto meglio poter portare in Giunta una deliberazione trasparente che propone una vera e propria convenzione con rispettivi obblighi - come lei ha visto vi sono 13 articoli in questa convenzione -, piuttosto che immaginare un certo e sotterraneo malcostume che una volta esisteva. Quando ero giornalista alla "RAI", si sapeva che esistevano alcune trasmissioni che senza un vero corrispettivo nei confronti della "RAI", ma con corrispettivi nei confronti di alcuni personaggi potevano essere "amichevoli", per cui trovo che l'aver fatto uscire dal "sommerso" questa situazione, rendendola esplicita, è un aspetto positivo. Non mi soffermo sugli aspetti più filosofici del destino e delle particolarità del servizio pubblico, perché ritengo che la mia risposta dovesse riguardare questo punto specifico; della filosofia del servizio pubblico, del canone e di tutte le altre "diavolerie" potremo forse parlarne in qualche convegno sul punto.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Alcune considerazioni a margine della risposta, che è stata puntuale. Da qui a dire che ci soddisfi, senza fargliene colpa, nel senso che lei ha risposto alle nostre domande... non possiamo essere completamente soddisfatti, perché vediamo in questo tipo di operazioni, nonostante quanto lei ha affermato a chiusura del suo intervento, un "camuffamento" di situazioni prettamente commerciali. Qualora la Regione come immagine dovesse essere inserita o nel contesto di questo programma o di un altro programma di prima serata, è evidente che le attenzioni su quel "mini-spot", seppure non organizzato come "spot", ma come collegamento, sono incentrate sulla Valle d'Aosta. Nel momento in cui abbiamo invece un'intera trasmissione dedicata alla Regione per la durata di un'ora e dieci, andremo poi a verificare a trasmissione registrata e distribuita in rete, ma abbiamo la sensazione, anche perché difficilmente potrebbe essere diversamente, che l'immagine della Regione non passerà in video solamente per le sue montagne, per le sue bellezze naturali, al di là forse di qualche intervista istituzionale, ma vi saranno sicuramente a dare concretezza e "appeal" all'immagine valdostana tutta una serie di prodotti, perciò la Regione andrà...
(interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... ma lo ha detto lei: "vi sarà il lardo di Arnad, vi sarà quest'altro prodotto...", ma questo è evidente! È evidente cioè che la Valle d'Aosta è in "vendita" in quella ora e dieci, deve catturare l'attenzione di questi 4 milioni potenziali di telespettatori che devono essere invogliati a venire in Valle da tali "situazioni". Forse sarebbe stato più interessante e corretto, da un punto di vista istituzionale, promozionale e commerciale, che la Regione, ferma restando la convenzione effettuata e che probabilmente è un passo in avanti rispetto alle convenzioni "sui generis" che molte volte vengono fatte, avesse cercato di coinvolgere degli operatori commerciali dicendo loro: "avete l'opportunità..."
(nuova interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... Assessore, il problema dell'economia valdostana è che noi pretendiamo di vendere come amministrazione pubblica dei prodotti privati alla fin fine! Questo, secondo noi, è discutibile, perché a quel punto la Regione non avrebbe avuto l'onere dei 72.000 euro, ma avrebbe avuto forse un onere "zero", perché erano i produttori che avrebbero avuto l'interesse a pagare pro quota dei canoni minori per poter beneficiare di questo passaggio in "RAI". È vero, da un punto di vista commerciale come immagine Valle d'Aosta, questo può essere anche un buon investimento, perché se lo vogliamo raffrontare al costo unitario della serata del 7 dicembre, dico che esso è un ottimo investimento. Peccato però che la serata del 7 dicembre sia "uscita" dal suo Assessorato... la serata della montagna è costata la stessa cifra di questa puntata ed è costata 74.000 euro a fronte di un numero... che si è tenuto nel "Palais" e che era messo a disposizione dalla "Casinò S.p.a." e noi Amministrazione regionale siamo riusciti a spendere 74.000 euro. Dico pertanto che se facciamo il raffronto dei costi in assoluto, è un investimento, ma fa parte dell'interrogazione... e perciò la mia domanda non pretende di avere risposta... ci piacerebbe capire qual è il parametro che usa il suo Assessorato - perché immagino che non le faccia lei in prima persona queste valutazioni - per dire che una serata con 400-500 persone in una struttura che è già attrezzata, già esistente e che è messa a disposizione possa costare 74.000 euro... e un passaggio di un'ora e dieci sul nazionale su una potenzialità di 4,2 milioni di spettatori costi soltanto 72.000 euro.