Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1012 del 15 dicembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 1012/XII - Verifiche in merito all'inquinamento prodotto dalla società Magnesium di Verrès. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che nello scorso mese di ottobre la Commissione Europea ha diffuso il rapporto Eper (European Pollutant Emission Register) che contiene una "lista nera" di aziende particolarmente inquinanti;

Rilevato che in tale lista, come reso noto anche dal quotidiano "L'Unità" del 23 ottobre scorso, è inserita la Magnesium di Verrès che, da sola, stante a quanto riferito dal giornale, produrrebbe il 25 percento del totale di fluoruro di zolfo;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale e l'Assessore competente per sapere quali verifiche sono state fatte su quanto riportato dagli organi di stampa in merito all'inquinamento prodotto dalla società Magnesium.

F.to: Riccarand

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - La società "Magnesium" di Verrès è assoggettata, oltre alle diverse autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, agli scarichi, alla presentazione del modello unico di dichiarazione sui quantitativi e le modalità di smaltimento e/o recupero prodotti annualmente dagli enti e dalle imprese; inoltre è tenuta alla comunicazione periodica alla Regione e all'ARPA dei controlli sulle emissioni in atmosfera. La documentazione tecnica sugli autocontrolli, sia sulle emissioni in atmosfera sia sulla qualità delle acque di scarico presentata dalla società, risulta regolarmente inviata secondo quanto prescritto dalle autorizzazioni regionali e i risultati sono stati ritenuti, dall'ARPA per le emissioni in atmosfera e dalla struttura regionale competente per gli scarichi delle acque reflue, conformi e nettamente al di sotto delle prescrizioni fissate. Nell'ambito poi del programma triennale di controllo dell'ambiente, di cui alla deliberazione di Giunta n. 1491/2002, è stato effettuato da parte dell'ARPA un recente e approfondito sopralluogo - nel corso del mese di ottobre 2003 - per verificare la rispondenza dell'attività svolta dallo stabilimento alle normative di tipo ambientale, il cui esito è stato positivo.

Bisogna poi ricordare che la società "Magnesium" ha aderito alla dichiarazione "INES" (inventario nazionale delle emissioni e delle loro sorgenti), che è un allegato del modello unico di dichiarazione sui quantitativi e le modalità di smaltimento. Queste informazioni, dopo essere state validate dalla Regione e quindi controllate, vengono trasmesse alla Commissione europea per l'aggiornamento del registro "European Pollutant Emission Register". Tale dichiarazione ha comportato per la "Magnesium" un aumento dei controlli normalmente prescritti dalle autorizzazioni ambientali, proprio per consentire l'aggiornamento delle informazioni richieste dai registri "INES" e "EPER". Voglio poi, per scopo informativo, ricordare che questi sono registri integrati, nati nell'ambito della direttiva 96/61/CE, meglio nota come "direttiva IPPC", e sono il risultato di un approccio integrato alla gestione ambientale che coinvolge i governi, le industrie, il pubblico e dà soprattutto la possibilità a quest'ultimo di esercitare il proprio diritto di accesso ad informazioni ambientali in maniera facile, attraverso la moderna tecnologia. Sulla base di questo risulta chiaro che la funzione di questi registri ambientali non è quella di stilare delle liste delle attività industriali più inquinanti, ma semmai è quella di informare i cittadini divulgando una serie di dati di natura ambientale; questo lo dico per tranquillizzare, perché se si comincia a fare del terrorismo ambientale anche in tale settore, alla fine si generano delle confusioni.

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - La risposta dell'Assessore non fornisce chiarimenti rispetto al problema da noi posto con l'interrogazione, perché il problema è "nato" dall'articolo apparso su "L'Unità" ed è su questo che avremmo voluto avere una risposta. Il 23 ottobre 2004 su tale giornale è uscito un articolo dal titolo: "Dieci aziende italiane maglia nera dell'inquinamento in Europa" in cui si dice: "a sorpresa..." - in questo elenco delle attività più nocive a livello europeo - "... scopriamo che l'insospettabile Valle d'Aosta, rinomata per la sua aria salubre e per il suo ambiente incontaminato, vanta la poco invidiabile presenza sul suo territorio di un mostro come la "Magnesium Products of Italy" di Verrès, che da sola produce il 25,2% del totale di fluoruro di zolfo nell'Unione europea". Questa è la notizia che è uscita su tale giornale e probabilmente anche su altri giornali; è su questo che avremmo voluto avere delle risposte: quanto viene riportato è falso, è infondato? Oppure: come mai viene data così grande rilevanza a tale situazione?

Noi abbiamo nessun dubbio che la "Magnesium" abbia i registri in regola e tutto quanto, questo ci sembra doveroso, ma il problema è di capire se vi è un problema potenziale di pericolo, come viene evidenziato da questo organo di informazione, visto che "L'Unità" non fa altro che rendere pubblico il lavoro della Commissione europea, la quale ha diffuso nei giorni scorsi il rapporto "EPER" sull'inquinamento a livello europeo. Vi è quindi un segnale molto forte di preoccupazione, non ci consola il fatto di sapere che la "Magnesium" ha i registri in regola, vorremmo sapere come mai è venuto fuori questo, che basi oggettive ha tale elemento di pericolo indicato dal rapporto a livello europeo e quali sono gli accorgimenti in tal caso che bisogna aver presente, senza sottovalutare il problema, perché da qui emerge che vi è un problema molto rilevante per noi.