Oggetto del Consiglio n. 962 del 17 novembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 962/XII - Stato della trattativa per l'acquisizione dei beni costituenti l'accerchiamento del Casinò di Saint-Vincent. (Interpellanza)
Interpellanza
Ricordato che, in occasione del Consiglio regionale del 20.10.2004, rispondendo ad un'iniziativa ispettiva del gruppo "Arcobaleno-Vallée d'Aoste" sul tema dell'acquisizione da parte della Regione dei beni costituenti l'accerchiamento del Casinò di Saint-Vincent, l'Assessore alle Partecipazioni regionali rappresentò che la trattativa con la proprietà era sostanzialmente in una fase di stallo, a causa della necessità di approfondire aspetti legali, relativamente ai nuovi contenziosi in atto;
Creduto opportuno conoscere l'esito di tali approfondimenti;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione e l'Assessore competente per sapere:
1) se l'approfondimento giuridico, affidato a FINAOSTA SpA, circa gli effetti dei nuovi contenziosi aperti in riferimento ai beni che costituiscono l'accerchiamento del Casinò de la Vallée, è ultimato o meno;
2) in caso negativo, quando si conosceranno i risultati dello studio;
3) in caso affermativo, quali sono le risultanze dell'approfondimento e come intende ora operare il governo regionale.
F.to: Curtaz
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Stiamo parlando, Assessore, del punto n. 19 dell'ordine del giorno. Ritorniamo su un tema che abbiamo affrontato numerose volte in questo Consiglio, ma diventa inevitabile, perché è un argomento che non ha trovato ancora una sua soluzione: mi riferisco al problema dell'acquisizione o meno dei beni costituenti l'accerchiamento del casinò.
In occasione del Consiglio del 20 ottobre, rispondendo ad un'iniziativa ispettiva del nostro gruppo, l'Assessore aveva dato una risposta interlocutoria dicendo che erano in corso approfondimenti di carattere giuridico a cura di "Finaosta"; da qui, l'esigenza di sapere se questi approfondimenti sono stati fatti e qual è lo stato della vicenda. Peraltro abbiamo appreso dalla stampa qualche notizia in riferimento a questa vicenda dell'approfondimento giuridico in corso; tuttavia, manteniamo l'iniziativa perché ci sembra giusto che sia il Consiglio ad apprendere direttamente dalla voce di un esponente del Governo regionale qual è lo stato della situazione, anche se mi pare di capire che la vicenda è ancora in uno stato interlocutorio.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - L'interpellanza ricorda interventi passati in cui si dichiarava che il processo di acquisizione del complesso alberghiero del "Grand Hôtel Billia" fosse preceduto da una valutazione e approfondimento da parte di "Finaosta".
Credo sia opportuno fare un aggiornamento in quest'aula e le notizie apparse sui giornali si riferiscono a un aggiornamento che è stato formulato dalla Giunta nei confronti delle organizzazioni sindacali. Questo tipo di aggiornamento non ha ancora una sua definizione, perché la stessa avverrà nel momento in cui, dopo aver acquisito tutti i pareri e tutte le valutazioni di tipo legale, il Consiglio di amministrazione di "Finaosta" si esprimerà su una determinazione finale. Evidentemente i pareri legali sono un supporto, non sono la risposta, sono degli strumenti; alla fine ci dovrà essere l'organo, che è appunto il Consiglio di amministrazione della società, che dovrà fornire i chiarimenti e fornire gli approfondimenti richiesti dalla Giunta. Credo che le risposte non tarderanno e quindi dalla "Finaosta" ci dicono che nel corso della prossima settimana avremo una prima risposta.
Quanto sopra ci pone nella condizione di rispondere all'interpellanza in modo non affermativo, per cui la terza domanda non ha senso, perché in caso affermativo invece non è così, mentre alla domanda: "in caso negativo quando si conosceranno i risultati dello studio", ho detto la settimana prossima. Detto questo, mi corre l'obbligo di rappresentare a quest'aula che, ancorché non definitive, le informazioni provenienti da "Finaosta" fanno emergere ancora importanti criticità circa l'aspetto "garanzie", quindi sotto alcuni aspetti l'operazione è, allo stato attuale, da considerarsi critica.
È per questo che su altro versante il Consiglio di amministrazione della "Casinò S.p.a." sta facendo una serie di approfondimenti, che sono a 360 gradi, ossia approfondimenti che vedono come ci auspichiamo, ancorché non ci siano le condizioni per concludere la trattativa, di vedere l'impresa "Grand Hôtel Billia" operante per il 2005 esattamente come le altre strutture alberghiere, e poter avvalersi di quella strutture per soddisfare quelle esigenze che la "Casinò" ha dal punto di vista aziendale. Sta verificando scenari anche diversi, perché la continuazione dell'attività prescinde dalla nostra volontà; nel passato sono stati fatti dei ragionamenti drastici, per cui o la trattativa prosegue o si chiude; noi respingiamo, fin da subito, degli scenari di questo genere, perché farebbero venir meno quel ruolo aziendale che riteniamo il "Grand Hôtel Billia" abbia.
Se oggi ci sono delle criticità, queste, nel tempo, possono essere superate, ma non per questo si devono utilizzare strumenti che hanno uno strano sapore, come nel passato le procedure di licenziamento, che riteniamo siano delle forzature. Riteniamo, al contrario, che indipendentemente dalla fattibilità o meno dell'operazione di acquisto, il "Grand Hôtel" debba continuare e, a questo proposito, la "Casinò" ha delle necessità, avrà delle commesse.
Anticipo che difficilmente si potrà parlare in alternativa all'acquisto di contratti che nel passato hanno dato una risposta, ma che non vengono ritenuti, perlomeno così dalle prime valutazioni degli amministratori della "Casinò S.p.a." opportuni, cioè il "vuoto per pieno" che è stato ricordato più volte in quest'aula.
Per sintetizzare, riteniamo che nel corso della prossima settimana si possano avere le prime valutazioni importanti sulla definizione o meno dell'operazione in punto alle garanzie; riteniamo che l'azienda "Billia" debba, indipendentemente da questo fatto, continuare la sua attività, non debba mettere in atto delle operazioni particolarmente ricattatorie e riteniamo che questo momento di difficoltà possa essere superato con il buon senso di tutte le parti interessate.
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Replicando all'Assessore, voglio fare tre tipi di osservazione, prendendo spunto dalle sue risposte.
Prima osservazione: mi pare che, sebbene la notizia non abbia ancora un senso di ufficialità e, anzi, dovrà essere ulteriormente approfondita nei prossimi giorni, tanto che verrà depositato un giudizio definito la prossima settimana, come ha detto l'Assessore, si può dire che l'esposizione dell'Assessore contiene un'anticipazione, cioè che le criticità evidenziate dal punto di vista giuridico e quindi delle garanzie che questa operazione contiene per la Regione, farebbero immaginare un esito negativo dell'approfondimento, nel senso che sembrerebbe che non ci siano quelle garanzie e quella tranquillità sufficienti per un'acquisizione dei beni costituenti l'accerchiamento del casinò e, in particolare, del "Billia". In questo senso colgo le parole dell'Assessore come un'anticipazione, che andrà ovviamente verificata alla luce dei dati ufficiali, ma mi sembra un'anticipazione interessante in vista di un dibattito che, inevitabilmente, ci sarà.
Questa prima osservazione me ne fa fare un'altra, di carattere procedurale e metodologico, ma di una qualche importanza. L'Assessore si è affrettato a dire, all'inizio del suo intervento, che i pareri legali acquisiti saranno studiati dal Consiglio di amministrazione di "Finaosta", alla quale spetterà esprimere un giudizio definitivo. In ordine a questa procedura io ho qualche perplessità, non circa la capacità tecnico-professionale del Consiglio di amministrazione di giudicare sulla bontà di pareri, che penso siano dati da personaggi di maggior livello professionale, altrimenti non si capirebbe perché si chiedono dei pareri specifici, ma non vorrei che questo giudizio del Consiglio di amministrazione della "Finaosta" diventasse la "foglia di fico" dietro cui si nasconde una presa di posizione politica della Giunta! Alla fine, acquisiti i pareri, la decisione politica se acquisire o meno i beni costituenti l'accerchiamento non è di "Finaosta", perché "Finaosta" fa già troppe cose in questa Regione, e non le fa alla luce del sole, fra l'altro; non penso che vada caricata anche di questo ulteriore onere politico di prendere una decisione, che è prettamente politica!
Il governo regionale poi, giustamente, ha diritto di acquisire tutti i pareri, di essere tranquillo, di poter fare una scelta la più serena e prudente possibile; anzi, la prudenza, dal mio punto di vista, è un atteggiamento che condivido... però attenzione! Mi aspetto già che mi si dica: "il Consiglio di amministrazione di "Finaosta" ci ha detto che questo lo possiamo fare, quest'altro non lo possiamo fare". Il giudizio del Consiglio di amministrazione di "Finaosta", peraltro potrebbe pure essere superfluo; ammesso che ci sia, sarà un elemento di cui dovrete tener conto, ma la decisione politica spero che rimanga di competenza della Giunta, perché già ogni tanto abbiamo l'impressione che il Consiglio regionale non esista... se poi, non esiste neppure la Giunta, perché ha delegato le decisioni al Consiglio di amministrazione di "Finaosta... credo che gli organi politici che voi e noi - per certi versi - rappresentiamo, ne subirebbero un certo svilimento!
Una terza osservazione rispetto al problema "operatività". Condivido le cose che ha detto l'Assessore circa il fatto che, acquisizione o meno, il problema della gestione, dell'apertura con tutti i riflessi a livello economico e occupazionale del "Billia" rimangono in piedi: questo credo che sia corretto, peraltro non faceva parte dell'interpellanza, che si limitava invece a porre il problema dell'acquisizione "tout court" di questi beni.
È chiaro che, a seconda della decisione che verrà presa in riferimento a quell'acquisizione, scaturiranno, a cascata, una serie di problemi. In caso di non acquisizione, come sembra di capire dalle parole dell'Assessore, uno dei primi problemi che la Giunta e il Consiglio della "Casinò S.p.a." dovranno affrontare sarà quello del mantenimento di questa sinergia economica che finora c'è stata con risultati contradditori e non sempre brillanti fra casinò e "Billia", quindi tutti i problemi di carattere sociale ed occupazionale che si porranno, dovranno essere risolti respingendo - questo sono d'accordo - delle ipotesi ricattatorie che, già in passato, sono emerse dall'interlocutore della Regione in questa vicenda.
Ovviamente, Assessore, su questa vicenda torneremo, perché la stiamo seguendo per dovere professionale ed è una vicenda che quando sarà risolta, in un modo o nell'altro, ci farà tirare un sospiro di sollievo, perché non se ne può più! È evidente, ma questo farà parte di un dibattito successivo, in quanto, non avendo ancora il dato ufficiale è presto per esprimersi... una soluzione negativa comporterà una serie di problemi che già fin da oggi è facile immaginare. Penso a quelli che ha accennato lei, penso ai problemi che rimarrebbero irrisolti dei vari contenziosi e via via a cascata una serie di problemi, che rimarranno a carico dell'Amministrazione e, in via indiretta, della "Casinò S.p.a.", la quale dovrà fare un nuovo piano strategico anche sulla base di questa vicenda, che mi sembra rilevante per il futuro della casa da gioco e dell'economia di Saint-Vincent, ma della nostra regione in particolare. Ne riparleremo.