Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 956 del 17 novembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 956/XII - Realizzazione del progetto di televisione digitale terrestre per la Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- il Consiglio regionale e la Regione Autonoma Valle d'Aosta hanno presentato congiuntamente un progetto denominato "TDT-VDA Televisione Digitale Terrestre per la Valle d'Aosta", al fine di partecipare al bando statale per la selezione di progetti per "Lo sviluppo dei servizi di e-governement sulla piattaforma digitale terrestre";

- il progetto, il cui obiettivo consiste "nell'attivare attraverso la tecnologia digitale terrestre un nuovo canale di comunicazione verso il cittadino", prevede una durata di dieci mesi in via sperimentale con un onere di 600.000 euro cofinanziati al 50% dallo Stato;

- il progetto non prevede i costi relativi alla fornitura delle attrezzature tecnologiche di trasporto e delle frequenze di trasmissione;

- all'Assemblea dei Parlamentari francofoni tenutasi recentemente a Saint-Vincent il Presidente del Consiglio ha presentato un progetto - condiviso dall'Assessore al Turismo - per la diffusione con il sistema terrestre della televisione commerciale francofona TV5 Monde;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione e l' Assessore delegato per conoscere:

1) se il proposito di irradiazione di TV5 Monde si inserisce sul progetto "TDT-VDA";

2) in cosa consiste, come si articola e quali oneri comporta il progetto per TV5 in Valle d'Aosta;

3) quali ulteriori oneri rispetto a quelli cofinanziati comporta il progetto "TDT-VDA";

4) come avverrà la fornitura delle attrezzature tecnologiche e quale sarà la rete di trasmissione utilizzata.

F.to: Frassy - Tibaldi

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - In questa interrogazione si fa un raffronto tra due iniziative tra di loro completamente svincolate: da un lato, si propone un ragionamento che mette in evidenza il progetto della televisione digitale terrestre, che è stato promosso dal Consiglio regionale insieme alla Giunta; dall'altro, vi è l'iniziativa "TV5 Monde", che attiene a una proposta completamente slegata, tanto che il progetto di "TV5 Monde" in Valle d'Aosta, allo stato attuale, risulta ancora in fase ampiamente interlocutoria e prevede la ripetizione sul territorio della regione dei programmi dell'emittente francofona utilizzando il segnale di un'emittente privata locale. I dettagli tecnico-organizzativi del progetto tuttavia sono ancora in fase di definizione da parte del Consiglio regionale, così come i relativi ed eventuali oneri economici: ecco perché prima ho chiesto... nel senso che ho dovuto ragguagliarmi, ma è un'iniziativa del Consiglio, non della Giunta; quindi, rispetto alla prima domanda, ho risposto.

Quanto alla seconda domanda, vi ho detto che questa è un'iniziativa interlocutoria, ma è un'iniziativa proveniente dal Consiglio.

Sulla terza domanda, il progetto "TDT-VDA" non prevede ulteriori oneri economici oltre ai 300.000 euro, che costituiscono la quota di cofinanziamento da parte dell'Amministrazione e del Consiglio.

Quanto all'ultima domanda, il progetto "TDT-VDA" prevede che la fornitura delle attrezzature tecnologiche necessarie al funzionamento dello specifico centro servizi venga affidata al "partner" tecnologico "INVA S.p.a." e la rete di trasmissione utilizzata sarà quella fornita dal "partner" di "broadcasting" "RAI Way S.p.a.". Queste due iniziative fra di loro - ripeto - non hanno relazione.

Approfitto dell'interrogazione per evidenziare la bontà del progetto di televisione digitale in Valle e credo che la Valle d'Aosta, nell'aderire a tale iniziativa proposta dal Ministero, abbia fatto una cosa decisamente corretta, perché con questo tipo di ragionamento ci poniamo all'avanguardia e si possono risolvere tutta una serie di problemi di ricezione sul territorio, quindi problemi sia di tipo tecnologico, sia problemi istituzionali, di trasparenza e di una corretta informazione della cittadinanza dell'attività fatta dall'Amministrazione regionale o dal Consiglio regionale.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Alcune considerazioni in replica alla risposta dell'Assessore. Per quanto riguarda "TV5 Monde", prendiamo atto che sono due progetti distinti, ma integriamo peraltro la risposta dell'Assessore, nel senso che a noi non risulta che l'Ufficio di Presidenza, in quanto organismo che ha un bilancio di gestione, stia lavorando su questo progetto; probabilmente è una suggestione del Presidente del Consiglio e come tale la consideriamo, anche perché, fintanto che non verranno impegnate delle risorse, è evidente che è una suggestione. Anche se è una suggestione che ha trovato una grande "cassa di risonanza mediatica", perché la combinazione di due personalità: l'Assessore Caveri, ottimo nella comunicazione mediatica, e il Presidente Perron sono riusciti a far uscire da una pensata fra "compagnons" una notizia di una cosa che non esiste, perché non ha un centesimo di euro impegnato e non ha nulla dietro. L'Assemblea dei Parlamenti francofoni è esplosa in un'ovazione e, probabilmente, quel rumore ha fatto sì che vi fosse dignità di stampa... onore alla capacità comunicazionale!

Per quanto riguarda "TDT", che non è il DDT, ma dovrebbe essere qualcosa di meno pericoloso, cioè della televisione digitale terrestre, ci permetta di avere delle perplessità sulla sua risposta, perché è vero che la deliberazione di Giunta del 13 settembre è relativamente recente ed è vero che è una deliberazione corposa, perché consta di oltre 60 pagine con l'accluso progetto... ma, partendo dal presupposto che lei prima di approvare la deliberazione abbia quanto meno valutato il progetto, le leggo quanto sta scritto nell'analisi dei costi a pagina 54: "il costo complessivo del progetto è di 600.000 euro, di cui almeno 300.000 il Consiglio e l'Amministrazione regionale dovranno finanziare con risorse proprie in parti uguali", in tali importi non sono compresi i costi relativi alla fornitura delle attrezzature tecnologiche di trasporto e delle frequenze di trasmissione, perciò non è sostenibile la sua risposta! Questo perché il progetto - che è cofinanziato per questo tipo di sviluppo dei costi - per essere realizzato ha necessità di avere la fornitura delle attrezzature e della rete, che lei ha già individuato nei soggetti di "INVA S.p.a." e di "RAI Way S.p.a.", che immagino abbiano l'esigenza di essere sollevati dai costi vivi. Di conseguenza immagino che, oltre ai 300.000 euro che verranno messi dalla Regione - intendendo Consiglio e Amministrazione regionale -, debbano essere messi a bilancio dei costi per gli interventi di "INVA S.p.a." e di "RAI Way S.p.a." perché, non essendo "partner" del progetto ed essendo delle S.p.a., immagino che obbediscano ad una logica di mercato, che presuppone che qualsiasi attività...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... ma io prendo per buono quello che dice, anche se mi fa specie che un soggetto operante con la logica della S.p.a. possa acquisire delle tecnologie e delle strumentazioni per un progetto sperimentale, che dura 6 mesi, perché poi bisognerà vedere se il progetto, passato il periodo sperimentale, avrà una sua continuità. Oggi come oggi, questo non è scritto, poi, per carità, lo avrete evidentemente ipotizzato. Con queste perplessità, che evidenziano una fretta nel mettere insieme la risposta, testimoniata dal rinvio che vi è stato ad inizio mattinata, prendiamo atto e seguiremo l'evolversi di tale sperimentazione, augurandoci che possa essere funzionale a tutte queste belle "cose" che qui sono raccontate.