Oggetto del Consiglio n. 914 del 3 novembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 914/XII - Affidamento di incarichi progettuali da parte dell'Assessorato del territorio, ambiente e opere pubbliche. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso
- che l'Assessorato regionale del Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, nel procedere all'affidamento di incarichi progettuali:
a) evidenzia talvolta errori materiali nella predisposizione dei bandi;
b) tende a strutturare bandi che favoriscono l'attribuzione a studi esterni, penalizzando le numerose risorse professionali valdostane;
c) ricade in fattispecie di conflitto di interessi difficilmente giustificabili;
- che tali situazioni stanno generando disagio e preoccupazione in seno agli ordini professionali interessati e hanno altresì causato ricorsi agli organi giurisdizionali competenti;
ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l'Assessore delegato per sapere:
1. quali considerazioni esprime in merito;
2. se ritiene che la Regione, alla luce di quanto esposto in premessa, possa conseguire obiettivi di efficienza, qualità del servizio professionale e rispetto dei tempi programmati;
3. se e quali iniziative sono state intraprese per ovviare alla situazione sopra descritta.
F.to: Tibaldi
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - Pour ce qui est du 1er point de cette question, je tiens à préciser que, malgré le grand nombre d'avis de marché publiés pour l'adjudication de services d'architecture et d'ingénierie, le bureau compétent n'a commis qu'une seule erreur matérielle relative au montant d'un cautionnement provisoire et qu'il a été remédié à cette erreur lors de la passation du marché, par une révision dudit montant. La décision de la commission d'adjudication a fait l'objet d'un recours devant le TAR compétent qui a rejeté la requête de suspension formée par le sujet ayant introduit le recours avec des motivations détaillées constituant de fait une anticipation du jugement.
En ce qui concerne le 2e point de la question, je rappelle qu'en cas de marchés de services dont le montant égale ou dépasse le seuil communautaire, la loi régionale n° 12/1996, modifiée, renvoie aux dispositions du décret législatif n° 157/1995, modifié, qui ne donne aucune précision quant aux conditions de participation aux marchés. Les avis de marché et les cahiers des charges rédigés par l'Assessorat du territoire ont été soumis à la Commission paritaire, visée au 11e alinéa de l'article 19 de la loi régionale n° 12/1996, modifiée, dont 6 membres - 50% du total - sont désignés par les ordres et les corps professionnels. Depuis que les premiers avis de marché ont été élaborés, en 1999, cette commission a toujours évité de pénaliser les structures professionnelles locales et, pour ce faire, a procédé à un contrôle constant des marchés.
A partir de l'an 2000, les avis de marché ont, à plusieurs reprises, fait l'objet de modifications substantielles. Les premiers établissaient, en effet, qu'aux fins de la participation au marché chaque concurrent appartenant à un groupement devait réunir au moins 10% des conditions requises, pourcentage qui a ensuite été ramené à 5%, à la demande des représentants des ordres et des corps professionnels valdôtains. Puis - toujours sur proposition de ces derniers - les avis ont été modifiés et les travaux séparables y ont été spécifiquement indiqués par analogie avec les dispositions en vigueur en matière de travaux publics. Cette indication n'y a toutefois figuré que pendant une brève période, puisque les professionnels qui avaient préconisé son insertion ont ensuite estimé qu'elle était pénalisante: ils ont donc demandé l'élimination de celle-ci et de la condition minimale de participation de 5%. Voilà pourquoi, aujourd'hui, les avis de marché publiés ne pénalisent en rien la participation des nombreux professionnels valdôtains, étant donné que les seules conditions requises sont celles qui visent à préserver les intérêts de l'Administration.
Quant au 3e point, je tiens à vous faire remarquer qu'il n'y a pas eu de conflits d'intérêts et qu'aucun élément ne permettrait même d'envisager cette éventualité. La situation de malaise et de préoccupation à laquelle notre collègue fait allusion n'est pas due au "modus operandi" de l'Assessorat du territoire, et notamment des bureaux compétents, qui ont toujours travaillé en collaboration avec les représentants des ordres et des corps professionnels. Je tiens à préciser que le TAR a toujours rejeté les recours déposés par les sujets participant aux marchés pour l'adjudication de services d'architecture et d'ingénierie et a ainsi, de fait, donné son aval à l'action de l'Assessorat du territoire.
Les avis et les cahiers des charges actuellement en usage d'ailleurs ne constituent pas encore des modèles, étant donné qu'ils sont susceptibles d'être modifiés, lors des rencontres prévues avec les représentants des ordres et des corps professionnels. Je vous informe d'ailleurs que 2 de ces rencontres ont eu lieu au cours du mois dernier et je tiens à souligner que, de la part des représentants des ordres et des corps professionnels, aucun malaise n'a été formulé à cet égard mais, bien au contraire, il s'est instauré un climat de collaboration utile pour améliorer la matière et résoudre enfin d'éventuels problèmes.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Evidentemente raccogliamo sensazioni diverse e abbiamo percezioni diverse sul settore degli incarichi professionali e degli appalti di servizi in genere. Se questa interrogazione è stata presentata, è motivata, anche questa - e lo abbiamo fatto in premessa - da anomalie che abbiamo evidenziato.
Innanzitutto prendiamo atto - ma non condividiamo - alcune osservazioni emerse dalla risposta, perché le situazioni che qui sono state iscritte nella premessa dell'interrogazione sono reali. Le porto un esempio: "l'Assessorato..." - scriviamo - "... nel procedere all'affidamento di incarichi progettuali... evidenzia talvolta errori materiali nella predisposizione dei bandi"... sono errori sostanziali veri e propri! L'Associazione delle organizzazioni di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica ha recentemente scritto una lettera in cui evidenzia un'assurdità relativamente ad un bando di affidamento di servizi, per la progettazione e direzione lavori della galleria paramassi a protezione della strada regionale n. 28 nei Comuni di Valpelline e Oyace. Fra le osservazioni che vengono segnalate dai professionisti c'è che nella gara è richiesta anche la redazione del progetto preliminare, sebbene vi sia già agli atti uno con relativo studio "VIA" redatto da un ingegnere incaricato con la deliberazione del 1997 - quindi richiedete 2 volte lo stesso lavoro! - ed è richiesta inoltre la relazione geologica, sebbene nel bando vi sia già insieme al progetto preliminare anche una perizia geologica. Questa duplicazione di lavori noi li abbiamo chiamati "errori materiali", ma è una replicazione di lavori o di incarichi già fatti e dei quali già possedete gli elaborati. Da verifiche effettuate presso gli uffici competenti è risultato che la Giunta si è anche già espressa, ai sensi della legge n. 14/1999 - sempre in merito a questo progetto -, relativamente alla compatibilità ambientale, approvando il progetto preliminare e formulando alcune osservazioni: questo è un esempio di grossolanità nel gestire l'amministrazione delle opere pubbliche e del territorio in genere, o una carenza di programmazione che abbiamo già sottolineato quando è stato proposto all'esame del Consiglio il piano triennale dei lavori pubblici.
Secondo punto: l'Amministrazione "tende a strutturare bandi che favoriscono l'attribuzione a studi esterni, penalizzando le numerose risorse professionali valdostane"; in questo caso ci riferiamo - ma l'Assessore lo ha compreso, perché la sua risposta si è orientata in questa direzione - agli incarichi sopra la soglia comunitaria, il cui affidamento avviene sulla base del merito della soluzione progettuale proposta e del metodo della stessa, anche se normalmente si dovrebbe avere più riferimento al prezzo economico. Il prezzo economico, visto che si esercita - ormai come consuetudine, peraltro imposta - il massimo ribasso arrivando al 20%, fa spostare la valutazione dell'Amministrazione sul merito e sul metodo: questi 2 parametri vanno a valutare più favorevolmente le proposte di studi aventi dimensioni professionali e organizzative superiori a quelle dei professionisti valdostani.
Non voglio sembrare "tutore" di un certo protezionismo professionistico, ma se le valutazioni vengono fatte sulla base di criteri valutativi normalmente riservati a progettazione tecnologica sofisticata o interventi impiantistici altamente specializzati, è naturale che in queste condizioni il sistema adottato tenda a privilegiare grossi studi professionali esterni. Ci sono alcune gare che stiamo monitorando, in particolare una quindicina e, di queste, la stragrande maggioranza è stata assegnata a studi esterni o a studi esterni aventi agganci con professionisti locali, ma dove la figura dei professionisti locali è alquanto marginale.
Infine il terzo punto, Assessore. Lei dice che non ci sono fattispecie di conflitti di interessi; non saranno giuridicamente censurabili o giuridicamente rilevanti, però anche gli incarichi che sono stati dati a suoi omonimi - che ci risultano suoi parenti - hanno creato un po' di "chiacchiericcio" nell'ambiente professionale; quindi almeno il buon gusto di evitare di cadere in situazioni di questo tipo! Peraltro lei sa che la sua poltrona è stata ricoperta da professionisti del settore nel passato, che ci risulta abbiano avuto almeno il buon gusto di togliersi dagli studi professionali presso i quali lavoravano o comunque di non affidare direttamente incarichi di questo tipo, che sono oggetto di questa nostra interrogazione.
Il tempo è scaduto, ma sull'argomento torneremo; ho sottolineato in questi 3 punti le notevoli differenze che ci sono nella valutazione di situazioni anomale, sulle quali il mondo professionale valdostano sta incentrando le sue attenzioni, oltre che le sue preoccupazioni.