Oggetto del Consiglio n. 910 del 3 novembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 910/XII - Utilizzo da parte del CCS Cogne dell'area verde di Chavonne. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamato il dibattito svoltosi in Consiglio regionale lo scorso 22 settembre in merito all'utilizzo dell'area verde di Chavonne tradizionalmente utilizzata dal Circolo Culturale Sportivo Cogne;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale e l'Assessore competente per sapere:
1. se vi sono stati incontri con i responsabili del CCS Cogne per affrontare la situazione;
2. quali iniziative sono state assunte per consentire al CCS Cogne di proseguire le sue attività presso l'area Cogne.
F.to: Riccarand
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione il collega Riccarand chiede "se vi sono stati incontri con i responsabili del "CCS Cogne" per affrontare la situazione", situazione che viene richiamata nella premessa e fa riferimento alla discussione sviluppatasi in aula relativamente alla seduta del 22-23 settembre. Non vi sono stati incontri, non abbiamo avuto ancora le condizioni per organizzarne uno, che credo si possa e si debba fare, anche se mi tocca riprendere la discussione fatta a settembre, nel senso che la decisione della Regione di concedere in comodato al comune non è una decisione che vuole precludere l'attività al "CCS Cogne", vuole ampliare le possibilità di utilizzo dell'area, trasformando un'area che oggi ha un utilizzo privativo, ha un utilizzo esclusivo da parte di un'associazione - seppure ampia, ma è comunque un'associazione, è un insieme limitato di soggetto -, in un'area ad uso pubblico, aprendo una possibilità di utilizzo e di fruizione dell'area a tutti i soggetti che ne avessero eventualmente le intenzioni.
In virtù di questo ragionamento mi collego alla seconda questione dell'interrogazione: "quali iniziative sono state assunte per consentire al "CCS Cogne" di proseguire le sue attività presso "l'area Cogne", per dire che, essendoci un uso pubblico, nessuno impedisce all'associazione "CCS Cogne" di utilizzare l'area. Ovviamente se vi sono delle manifestazioni richiedenti certe procedure, è chiaro che bisognerà concordare con il gestore una modalità, ma l'intenzione era quella di destinare quell'area ad un utilizzo pubblico.
Credo comunque di poter aderire ad un'attività che non vi è stata ancora - lo ribadisco -, quella di far incontrare le parti: questo, non solo ai fini dell'utilizzo dell'area, ma eventualmente per cercare di dare un po' di serenità e di tranquillità a un dibattito che ormai è uno scontro, con addirittura una coda nei palazzi di giustizia, in cui abbiamo una serie di contenziosi e una serie di cause. Non credo che queste cose facciano bene; quindi, se l'Amministrazione regionale, il sottoscritto, può spendere il proprio ruolo per migliorare una situazione di cui nessuno sente la necessità, ben venga!
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Non siamo soddisfatti della risposta dell'Assessore, perché questa vicenda risale ormai a 2 mesi fa, si è verificata ad inizio del mese di settembre, ne abbiamo discusso in Consiglio. Essendo la Regione proprietaria di quell'area, è lei la prima responsabile a cercare di far sì che ci sia una gestione corretta di quest'area! In quell'occasione l'Assessore e la Giunta si erano impegnati ad attivarsi in modo da trovare una soluzione, quindi confrontarsi con le due parti in discussione, il "CCS" e il Comune di Villeneuve, in modo da trovare una soluzione a questo problema. Prendiamo atto che, dopo 2 mesi, non ci sono stati passi avanti...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... l'impegno di trovare una soluzione c'era, è stato espresso chiaramente... altrimenti cosa discutiamo qui? Ho ben presente quanto è stato detto, ho anche i miei appunti su quello!
Penso sia un atto doveroso da parte dell'Amministrazione cercare di trovare una soluzione a questo problema. Lei dice: "vogliamo garantire un uso a tutti, anche al "CCS""... sì, ma il primo gesto del comune è stato quello di andare a cambiare i lucchetti e a metterne dei nuovi, perché questa è la realtà, siccome questa è un'area di proprietà del comune! Dopodiché non si capisce per quale motivo sulla stessa area di Chavonne ci sono dei comportamenti così diversi da parte della Giunta... su un pezzo, il comodato ad un'altra associazione è stato fatto tranquillamente... allora, lì, non c'era il problema dell'uso privativo, dell'uso pubblico; sul pezzo del "CCS" invece non è stato fatto il comodato! Entrambi decisi con le stesse deliberazioni, lo stesso giorno di Giunta: in un caso, si è fatto il comitato; nell'altro, non si è fatto e, nell'altro caso, si è revocato! C'è una disparità di comportamenti e di trattamenti evidenti!
Se si ritiene che il comportamento del "CCS" non andava bene, che abbia gestito male quest'area, bisogna dirlo e bisogna dire: "no, non vogliamo più che il "CCS" sia presente su quest'area"! Se, invece, si ritiene che questa attività sia stata meritoria, bisogna metterlo nelle condizioni di poter continuare a svolgere detta attività, e questo non impedendo ad altre realtà, a livello comunale, di utilizzare quell'area... però un referente, un gestore, un soggetto che ha il comodato ci deve essere! L'esperienza che abbiamo visto in questi mesi non può essere comune, perché c'è un conflitto rispetto all'utilizzo che era stato fino adesso tradizionalmente creato e gestito dal "CCS" e il tipo di intervento fatto dal comune.
Ripetiamo la richiesta, che la Giunta si incontri quanto meno con il "CCS", faccia un ragionamento con un responsabile del "CCS" e prenda una posizione chiara: se ritiene che il "CCS" debba andare via da quell'area perché le scelte della Regione sono queste, lo dica chiaramente, anche perché adesso il "CCS" continua a gestire l'area. Voi avete detto che avete fatto un comodato al comune, ma in realtà il "CCS" gestisce l'area, il comodato è al comune e la situazione è estremamente confusa; ci sono di mezzo ricorsi, vicende giudiziarie... non è questo il modo di gestire un'area di proprietà della Regione!