Oggetto del Consiglio n. 887 del 20 ottobre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 887/XII - Cambio di assegni circolari alle casse nella Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che
Voci ricorrenti riportano che recentemente al Casinò di Saint-Vincent sarebbero stati cambiati alle casse assegni circolari e che, essendo risultati a seguito di controllo di provenienza furtiva e senza copertura in quanto illecitamente compilati, sarebbero stati restituiti al "cliente", che ha provveduto diversamente a coprire il cambio effettuato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
Il Presidente della Regione per conoscere:
1) se sia a conoscenza dei fatti in premessa;
2) quali procedure sono previste in tali casi;
3) se sono stati adottati provvedimenti a seguito dei fatti in premessa;
4) a quale dei nuovi settori, costituiti a seguito della scelta di orizzontalizzare la gestione aziendale, fanno riferimento le casse.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Rispetto a questa interrogazione estremamente puntuale, ho acquisito le informazioni del caso, perché nell'interrogazione si riporta un fatto che sarebbe accaduto presso le casse del casinò. In particolare, ci si riferisce ad un eventuale cambio di assegni circolari che, ad un controllo successivo, sarebbero stati individuati come assegni di provenienza furtiva e senza la copertura di quanto illecitamente indicato. A fronte di questa verifica, gli assegni sarebbero stati restituiti al cliente, il quale ha provveduto diversamente a coprire il cambio effettuato: questo è il contenuto dell'interrogazione, puntuale e dettagliato, di cui non ero a conoscenza, per cui abbiamo provveduto a richiedere all'amministrazione della casa da gioco contezza di quanto riportato in tale atto. Mi si dice che il cliente, conosciuto e classificato, ha negoziato alla cassa assegni circolari per 132.500,00 euro, risultati poi di provenienza furtiva. Portato a conoscenza della provenienza degli assegni, egli ha dichiarato di esserne all'oscuro, ed ha messo cambiali a copertura dei titoli contro restituzione degli assegni. Sulla base delle cambiali ricevute, il credito nei confronti del cliente si chiuderà a novembre 2005. La Guardia di Finanza è stata informata dei fatti di cui sopra.
"Quali procedure sono previste in tali casi"? La procedura prevede che in caso di assegni circolari non si chieda la bene emissione degli stessi per clienti affidati nei limiti degli importi di competenza che, nel caso in esame, non erano stati rispettati.
"Se sono stati adottati provvedimenti a seguito dei fatti in premessa": mi si dice che il mancato rispetto del regolamento ha determinato l'azienda a richiamare i responsabili al rispetto dello stesso, con l'assunzione delle conseguenti responsabilità in caso di non osservanza; quindi l'azienda è intervenuta su questo malfunzionamento.
"A quale dei nuovi settori, costituiti a seguito della scelta di orizzontalizzare la gestione aziendale, fanno riferimento le casse": la responsabilità delle casse, per quanto attiene i rapporti con le sale giochi, fa capo al consigliere delegato dell'area giochi, ufficio stampa, dr. Carlo Alberto Parini.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Se non fosse una questione seria, ci sarebbe davvero da ridere, perché potrebbe essere la trama per una divertente sceneggiatura di uno dei tanti film di Totò, che hanno fatto ridere e fanno tuttora ridere... invece, qui c'è da piangere, perché il problema della sicurezza, fra i tanti problemi che risultano irrisolti nella complessa vicenda del casinò, è anch'esso, giorno per giorno, dimostrato come problema irrisolto.
Faccio una parentesi che volevo mettere a esordio di questa mia breve replica: è vero che qui si parla di "controlli", ma immagino siano controlli che dovrebbero essere effettuati dalla società che ha la gestione, dalla "Casinò S.p.a.", perché non sono pertinenti al "controllo Regione", di cui lei si dovrebbe occupare" Rilevo perciò che i rapporti con il gestore, lei, continua a tenerli, perché - se non ho mal capito - lei ha detto di non essere a conoscenza di questa situazione e che, a seguito dei rapporti avuti con la gestione, ne è stato informato. Prendiamo atto che la deliberazione che avete adottato in Giunta è una deliberazione finta, perché i rapporti con la gestione continua a tenerli, lei, Assessore! Noi ne prendiamo atto, però ci domandiamo se questa non sia una vicenda ormai da ridere, perché è difficile prendere sul serio una Giunta che delibera delle funzioni, quando poi vediamo che gestisce diversamente! Questo fa parte di una valutazione politica che non doveva neanche da me essere messa nella replica, però, alla luce di quella deliberazione, mi sembrava importante sottolinearlo.
Diciamo solo che - purtroppo - la questione dei controlli ha una serie di "buchi" che vanno coperti, perché, al di là di questa vicenda e successivamente a questa vicenda, abbiamo letto tutti sui giornali di quel dirigente del casinò che si è appropriato di somme significative mentre era addetto alla scorta di tali contenitori, scoprendo che ci sono delle zone buie dove non è funzionante la videosorveglianza. Questo per dire che sulla "questione casse" qualcuno deve metterci sopra non le mani, ma, in questo caso, la testa! Non vogliamo chiedere la testa di nessuno, però è evidente che tale problema va affrontato quanto prima, perché di ammanchi significativi ne registriamo 3, nell'ultimo periodo, oltre a questa vicenda delle casse e il problema delle casse era indicato - nella deliberazione dell'assemblea dei soci del 30 giugno 2004 - fra quelli con criticità, non affrontati nelle precedenti gestioni.
Sul problema delle casse, questa situazione dimostra che vi sono procedure che vanno ripensate, riscritte e applicate; non mi riferisco al furto, ma alla questione della restituzione di assegni rubati che, fra l'altro, è una grave infrazione, perché comporta dei riflessi penali, in quanto è la restituzione di un corpo di reato che doveva essere tenuto dalla "Casinò S.p.a." e trasmesso alle autorità di Polizia, e non restituito, e non accettate cambiali a novembre 2005!
A conclusione di questa breve replica, esprimiamo insoddisfazione per come continuano a non andare le cose nell'ambito della "Casinò S.p.a."; rileviamo che a livello politico nulla è cambiato, perché l'Assessore Marguerettaz è l'interlocutore politico del Consiglio sulle vicende del casinò ed anche della "Casinò S.p.a.". Auspichiamo che, prima o poi, anche in quel di Saint-Vincent qualcosa possa cambiare in meglio!