Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 883 del 20 ottobre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 883/XII - Progetti di lavori di utilità sociale nell'ambito del piano triennale di politica del lavoro 2004/2006. (Interrogazione)

Interrogazione

Visto che uno dei macro obiettivi del Piano triennale di Politica del lavoro 2004/2006 fa esplicito riferimento alla necessità di "Promuovere Lavori di utilità sociale per i lavoratori e lavoratrici gravemente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro";

Considerato che, quasi a conclusione dell'anno 2004, non sono stati ancora attivati progetti di lavori di utilità sociale per il 2004 e che quelli esistenti sono la prosecuzione dei progetti partiti nel 2003;

Ritenuto che sia importante dare una risposta alle decine e decine di domande che potranno trovare risposta solo a fronte dell'attivazione dei progetti che realizzano il macro obiettivo di cui in premessa;

Atteso che occorre trovare tipologie diverse di lavoro da quelle abituali, dato che molti lavori di utilità sociale sono collegati ad attività che si svolgono all'aperto (strade, aree verdi, ecc.) e che non potranno essere svolte nell'imminente stagione invernale;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) quante sono le domande per accedere a lavori di utilità sociale già presentate preso gli uffici competenti;

2) quante risorse sono state previste per il 2004 e quale tipologia di lavori saranno finanziate;

3) i motivi per cui i lavori di utilità sociale per il 2004 non sono ancora decollati.

F.to: Squarzino Secondina

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - In risposta al 1° punto dell'interrogazione, le domande di ammissione per i lavori di utilità sociale, dal 1° gennaio 2004 ad oggi, sono 25. In merito alle richieste pervenute all'Agenzia regionale del lavoro, si fa presente che le stesse riguardano progetti avviati nell'anno in corso e non ancora terminati e relativi alla gestione transitoria avviata per il protrarsi del processo di predisposizione e approvazione del piano triennale di politica del lavoro. Nell'anno 2003 sono stati presentati circa 45 progetti: si tratta di progetti a gestione diretta da parte degli enti, con copertura del costo sostenuto per un percentuale del 70%, quindi gestiti direttamente dal comune, di cui una parte è stata utilizzata anche per il 2004. Per quanto riguarda i progetti presentati in partenariato fra enti e cooperative sociali, ad oggi non ne sono stati ancora presentati.

Quali sono le risorse? Le risorse previste per questo tipo di attività sono per euro 1.807.599,00 e cifra analoga era l'impegno per il 2003.

Quanto ai motivi per cui i lavori di utilità sociale per il 2004 non sono ancora decollati, va detto che ciò non corrisponde al vero; c'è stato un avvio di questi lavori e una continuazione dei lavori dell'anno passato. La tipologia dei lavori ovviamente riguarda, per una parte, le cosiddette "fasce deboli" e svantaggiate del mercato del lavoro; le attività riguardano l'abbellimento e la manutenzione dell'ambiente urbano e rurale, la cura, valorizzazione e promozione dei beni culturali, ambientali ed artistici... ci manteniamo su un filone ormai consolidato.

Si fa presente che, proprio in considerazione del fatto che il piano di politica del lavoro è stato approvato nel mese di giugno di quest'anno e le istruzioni al piano stesso sono state approvate nei primi giorni del mese di agosto, già il 12 marzo l'Agenzia del lavoro aveva predisposto una nota inviata agli enti locali, nella quale comunicava che, al fine di evitare ritardi nella realizzazione di attività rientranti tra gli interventi previsti dal nuovo piano, sarebbero stati trasmessi i moduli e le istruzioni necessari alla presentazione di progetti di pubblica utilità, avviati a partire dal 1° gennaio 2004, non appena fosse stato approvato il piano stesso.

Successivamente è stata inviata una comunicazione ai comuni, comunità montane ed AIAT, con la quale si trasmettevano la modulistica per la presentazione dei progetti e le istruzioni per l'attuazione del macrobiettivo 6.2 del piano di politica del lavoro. Nello stesso piano di politica del lavoro era prevista una norma transitoria che consentiva di recuperare i progetti avviati a partire dal 1° gennaio 2004; quindi l'Amministrazione si è attivata per fare in modo che l'approvazione del piano, che avveniva a metà anno, non avesse conseguenze negative sull'andamento dell'attività dei lavori di utilità sociale.

Come dicevo nell'introduzione, è stata offerta una possibilità agli enti locali, che è stata utilizzata; non è stata utilizzata, al momento, la possibilità di gestire in partenariato fra enti locali e cooperative sociali i lavori di utilità sociale per quanto riguarda progetti nuovi per il 2004... penso che rispetto a questo sarà necessario recuperare tale ritardo. Infine, i lavoratori che hanno presentato domanda nell'apposito elenco dell'Agenzia del lavoro, sono 136, di cui 90 uomini e 46 donne: la prevalenza di questi lavoratori iscritti al collocamento per un periodo pari o inferiore a 12 mesi, è di circa il 70%.

Ci auguriamo che i ritardi evidenziati possano essere recuperati; in ogni caso, stiamo lavorando in questa direzione.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per le informazioni che ha fornito: di queste vorrei sottolineare l'ultima, perché spiega il senso dell'iniziativa e dà una connotazione forse alle risposte precedenti.

Il dato che ha fornito nella ultima parte del suo intervento è il seguente: ci sono 136 domande, persone che si sono segnalate, di cui 46 donne e 90 uomini, più di 100 persone che appartengono a quelle categorie gravemente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro, che nel piano erano state indicate con molta precisione, persone soggette a processi di emarginazione sociali, disoccupati, detenuti, ex detenuti, persone iscritte a liste di mobilità, persone in procinto di perdere il posto di lavoro e collocate in cassa integrazione, e via dicendo; quindi l'insieme delle persone costituenti la fascia debole che ha difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro e per la quale, giustamente, la Regione prevede aiuti particolari. Ora qui è drammatico che 136 persone siano - da mesi - in attesa che si attivino questi lavori sociali, ai quali soltanto possono accedere per far fronte alle loro esigenze. Credo vengano anche da lei, Assessore, persone che le fanno vedere i fogli da cui risulta che sono iscritte per i lavori di utilità sociale, ma è da questa estate che questi lavori non vengono attivati, ci sono i progetti di lavoro del 2003 che continuano, ma i nuovi progetti non ci sono!

La cosa su cui può darsi che ci sia attenzione - ma l'Assessore non l'ha evidenziata e io la sollecito - è che, in genere, come dice il nostro piano triennale dei lavori, i settori particolari sono abbellimento e manutenzione dell'ambiente urbano e rurale, cura, valorizzazione e promozione di beni culturali, ambientali ed artistici, quasi tutti lavori che sono pensati come luogo di lavoro in un contesto all'aria aperta; adesso stiamo andando verso la brutta stagione, per cui questa tipologia di lavori non è facilmente attivabile.

Il piano aggiunge, però - su questo attiro l'attenzione dell'Assessore -, che: "sono possibili progetti in settori diversi da quelli descritti, solo nel caso in cui la tipologia di attività risulti coerente con gli obiettivi di recupero socio-lavorativo delle persone coinvolte". Allora forse varrebbe la pena sollecitare uno sforzo di individuazione di lavori in settori diversi da quelli canonici, perché la brutta stagione non consente di programmare lavori all'esterno ed è anche normale che le cooperative sociali e gli enti locali non possano adesso programmare lavori di utilità sociale all'esterno! Chiederei quindi un'attenzione particolare, perché sono i rappresentanti di quella fascia sociale, su cui so con certezza che c'è l'attenzione da parte della Giunta; chiedo che venga tradotta questa attenzione, sollecitando lavori anche in detto settore, perché centinaia di persone in difficoltà aspettano tale risposta.