Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 881 del 20 ottobre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 881/XII - Ricorso a strutture esterne all'Amministrazione regionale per la traduzione e redazione di materiali turistici e culturali. (Interrogazione)

Interrogazione

Tenuto conto che per la produzione di materiali turistici e culturali, ma anche per la redazione di altri materiali di informazione generale destinati a giornalisti ed altri, non è infrequente che la Giunta regionale affidi incarichi di redazione e traduzione a ditte specializzate, sempre e comunque, fuori dalla Valle d'Aosta;

Sottolineato che l'analisi di questo dato sorprende, soprattutto considerando che la Valle d'Aosta è una Regione bilingue e che da molti anni esiste un qualificato liceo linguistico privato e ben due istituti pubblici, rispettivamente ad Aosta e Verrès, che diplomano giovani ben formati alle professioni inerenti l'uso delle lingue;

Considerato che pertanto ci si interroga, in particolare, sugli sbocchi lavorativi che si propongono a questi giovani, in merito ai quali possono sussistere delle preoccupazioni se si prendono in esame segnali come il suddetto riferimento agli incarichi di traduzione assegnati fuori Valle, presumibilmente per l'impossibilità di reperire in Valle le risorse necessarie;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

La Giunta regionale per sapere:

1) se esiste uno studio riferito agli sbocchi professionali e lavorativi assicurati ai giovani che escono da codesti Istituti della Valle d'Aosta;

2) se esiste una valutazione numerica delle quantità di traduzioni che, complessivamente, la Regione fa eseguire a ditte esterne, nei suoi diversi settori operativi;

3) se al riguardo non sia ipotizzabile un rafforzamento ed una diversificazione dell'attività del "Service de promotion de la langue française" presso il quale possano trovare risposta tutte le esigenze di traduzione della pubblica amministrazione.

F.to: Lanièce - Stacchetti

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Perrin.

Perrin (UV) - Je dois vous avouer que nous ne sommes pas parvenus à saisir les motivations de cette question, qui nous a semblé s'appuyer sur une contradiction, parce qu'on veut établir un lien entre les quelques travaux de traduction et de rédaction de textes d'ordre touristique et culturel, notamment, que l'Administration confie à des sujets extérieurs et les débouchés professionnels des diplômés de l'Ecole normale d'Aoste, du Lycée scientifique et pédagogique de Pont-Saint-Martin et du Lycée linguistique de Courmayeur.

Je vais quand même tenter de vous apporter une réponse. Disons, tout d'abord, que nous nous sommes informés auprès des établissements en question et qu'aucune étude n'est actuellement en cours quant aux débouchés professionnels de leurs diplômés. Les seules indications dans ce domaine nous viennent de l'Institut Marie Adélaïde, qui procède depuis l'année scolaire 2001-2002 à un suivi de l'activité exercée par ses anciens élèves afin d'améliorer son offre de formation ainsi que d'orientation.

Je ne pense pas que l'on puisse généraliser, ni étendre ces données aux autres institutions scolaires, d'autant qu'il s'agit de chiffres fort bas, mais 84% des anciens élèves issus de la section linguistique à la fin de l'année 2002/2003 ont poursuivi leurs études. D'ailleurs, même si cela n'a pas de rapport direct avec cette question, il est intéressant de noter que 41% d'entre eux ont opté pour une spécialisation dans des domaines qui s'écartent passablement de leur orientation initiale. Je veux dire par là qu'ils se sont inscrits dans des facultés de sciences de l'éducation et de la formation, lettres et philosophie, voire: médecine, sciences politiques, économie et même à l'Institut polytechnique. D'autre part, 12% des diplômés de la section linguistique ont décidé d'entrer dans le monde du travail et ont choisi une activité dans les secteurs du commerce et des services sociaux. Voilà donc toutes les données dont nous disposons, à l'heure actuelle, au sujet des établissements dispensant une formation linguistique.

Pour ce qui est du second point de cette question, nous n'avons pas, en ce moment, d'évaluation globale de la quantité de traductions confiées à des sociétés externes. En effet, la traduction ou - à plus proprement parler - la rédaction en français de textes de différente nature, est normalement effectuée de manière autonome au sein des structures concernées ou avec le soutien du Service de promotion de la langue française. J'ai bien dit "normalement", car il est possible que certains textes, du fait de leur spécificité ou des délais de rédaction, ne puissent être rédigés au sein de l'Administration et soient donc confiés à des collaborateurs externes. Cette procédure est également suivie à l'occasion d'initiatives particulières, dont l'organisation est intégralement prise en charge par des structures externes, y compris la rédaction des textes y afférents dans une, deux ou plusieurs langues.

Il faut enfin considérer que le soutien apporté par le Service de promotion de la langue française peut dépendre de la charge de travail de ce dernier et de ses priorités, ainsi que de son organigramme, qui comprend 7 traducteurs, dont 4 - 2 à plein temps et 2 à temps partiel - s'occupent exclusivement des textes du Bulletin officiel. A titre d'exemple, l'Assessorat de l'éducation et de la culture nous a informés que le Bureau des expositions fait traduire ses catalogues et s'adresse, en fonction du type de travail, soit directement aux maisons d'édition, lorsqu'il s'agit d'éditeurs nationaux, soit à des traducteurs qui travaillent en Vallée d'Aoste, dans les autres cas.

En 2004, le BREL a, quant à lui, fait traduire en allemand le catalogue de l'exposition sur la tomme de Gressoney, moyennant 1.500,00 euros. En 2003, l'Assessorat du tourisme a attribué à des traducteurs externes le soin de rédiger la version française du livre "Golf en Vallée d'Aoste" et des programmes de salle du "38e Festival international de concerts pour orgue", pour un montant de 1.900,00 euros, tandis qu'en 2004 il a confié à l'extérieur la traduction des programme de salle du "39e Festival international de concerts pour orgue", pour un montant d'environ 1.200,00 euros. Ce sont quelques données, comme vous le voyez; les travaux de traduction pure et simple, que l'Administration fait effectuer à l'extérieur, ne constituent certainement pas une masse de travail tel à garantir un débouché important au dehors de celle qui est l'activité - dirais-je normale ou institutionnelle - du Service de promotion de la langue française.

Si dà atto che dalle ore 11,06 presiede il Presidente Perron.

Président - La parole au Vice-président Lanièce.

Lanièce (SA) - Prendo atto della risposta del Presidente.

Il senso di questa iniziativa era per avere alcuni dati, che in parte mi sono stati forniti; altri, invece, soprattutto quelli che si riferiscono al punto 2, il Presidente ha detto che non erano disponibili, non essendo possibile al momento dare una valutazione numerica della quantità delle traduzioni. L'iniziativa era finalizzata proprio a capire la situazione in modo da eventualmente poter operare per migliorarla, anche perché viviamo in una regione bilingue: abbiamo un comparto pubblico formato da migliaia di lavoratori che percepiscono l'indennità di bilinguismo, e quindi dovrebbero utilizzare correttamente sia la lingua francese che quella italiana, abbiamo una scuola che fa conseguire agli studenti una maturità nella quale la lingua francese è parte integrante, e viviamo di turismo e di rapporti con le regioni francofone - francesi e svizzere -che sono qui vicine a noi.

Malgrado ciò, sempre più frequentemente, in questi anni, nei vari assessorati, si è fatto ricorso a qualcuno che traducesse materiali, lettere, dépliant, articoli, libri da italiano in francese, e anche in altre lingue. Questo mi ha portato a chiedere - senza alcuna volontà polemica - quale fosse la situazione, anche perché possiamo usufruire del Servizio promozionale della lingua francese, che è a ciò preposto, funzionante, che svolge "in parte" questo lavoro, ma dovrebbe svolgerlo "in massima parte", visto che è parte integrante della nostra Amministrazione!

Nel contempo, la riflessione che abbiamo fatto come gruppo è per sapere - visto che nella nostra regione esiste un liceo linguistico ed altri due istituti pubblici, ad Aosta e a Verrès, che diplomano giovani in tale direzione -, se è stato fatto uno studio per vedere gli sbocchi lavorativi di questi giovani, in quanto ritengo sia compito di tutti gli amministratori cercare di fornire ai giovani possibilità lavorative. Ovviamente l'esistenza sul territorio di questi 3 istituti che formano giovani all'uso delle lingue deve essere valorizzata; i dati in percentuale che ci ha fornito il Presidente sono interessanti, però penso sia opportuno fare in modo che ci sia maggiore possibilità per queste persone, che si formano all'uso delle lingue, ad essere utilizzati.

Questo è l'invito, senza alcuna polemica, che rivolgo al Presidente: far sì che ci sia, da parte dell'Amministrazione, una maggiore volontà ad utilizzare i giovani valdostani che si diplomano nelle lingue nelle strutture regionali, per tradurre testi, lettere, e via dicendo. Molte volte vediamo deliberazioni con cui si affidano traduzioni a ditte esterne alla Regione... sarebbe bene cercare di far sì che ci sia un'utilizzazione di risorse valdostane, nell'ottica di dare lavoro ai Valdostani, in particolare ai giovani, i quali, avvicinandosi per la prima volta al mondo del lavoro, sono quelli che hanno più bisogno di fare il primo passo.

Per quanto riguarda il punto in cui avevo parlato del Servizio di promotion de la langue française, visto che è un servizio funzionante, l'invito è a verificare se il fatto di non fare troppo riferimento a tale servizio è dovuto alla mancanza di personale, al fatto che occorrerebbe modificare o incrementare l'attività dell'ufficio. Visto che si tratta di una struttura interna alla Regione occorrerebbe utilizzarla di più in modo da poter risparmiare certi costi!

Mi auguro che il Presidente possa valutare, facendo anche verificare, con dei dati più precisi in merito al punto 2, se vi sono le condizioni per apportare delle modifiche e dare risposte più attente, nonché venire incontro alle esigenze di questi giovani che si diplomano e che spesso, purtroppo, per mancanza di sbocchi lavorativi, devono fare, rispetto ai loro studi, scelte diverse!