Oggetto del Consiglio n. 880 del 20 ottobre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 880/XII - Realizzazione di uno studio sulla localizzazione della stazione di partenza della nuova funivia del Monte Bianco. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamata la mozione approvata dal Consiglio regionale del 22 aprile 2004, che impegnava la Giunta regionale a condurre un'approfondita valutazione sulla localizzazione della stazione di partenza della nuova Funivia del Monte Bianco, soprattutto per quanto riguarda le questioni di sicurezza ed incolumità pubblica;
Ricordato che tale mozione impegnava la Giunta a giungere ad una formale decisione in materia prima della conclusione della procedura di approvazione dell'Accordo di programma;
Ricordato altresì, in occasione dell'audizione in III Commissione, il 4 giugno 2004, l'Assessore regionale al Territorio aveva comunicato che l'istituto delle valanghe di Davos (Svizzera) era stato incaricato di effettuare uno studio rispetto agli eventuali rischi della localizzazione ad Entrèves della stazione di partenza della nuova funivia;
Evidenziato inoltre che, sempre in occasione della citata audizione in III Commissione, il Direttore della Prevenzione dei rischi idrogeologici, geologo Massimo Pasqualotto, aveva comunicato che lo studio dell'istituto di Davos sarebbe stato realizzato nel corso del mese di giugno 2004;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l'Assessore regionale al Territorio, Ambiente ed Opere pubbliche per sapere:
1) se lo studio dell'Istituto delle valanghe di Davos è stato ultimato e consegnato;
2) quali determinazioni ha assunto la Giunta sulla base di tale studio ed in adempimento a quanto richiesto con la mozione approvata dal Consiglio regionale il 22 aprile scorso.
F.to: Riccarand
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Le technicien contacté par la Direction de la prévention des risques hydrogéologiques n'a pas encore présenté son rapport technique sur les questions qui restent à approfondir. Les premières indications révèlent que la typologie des zones à risque d'avalanches a déjà été étudiée, lors de la procédure d'approbation de la cartographie des espaces inconstructibles, du fait de la présence de terrains ébouleux ou exposés aux risques d'avalanches de la Commune de Courmayeur. Lesdites cartographies - approuvées par la délibération du Gouvernement régional n° 3335/2001 - sont fondées sur le croisement d'informations provenant de documents historiques, dont aussi les photographies citées, d'analyses faites sur le terrain et de simulations sur maquettes.
Ces renseignements concordent avec les données dont nous disposons déjà et constituent, de ce fait, une base incontestable et officielle qui devra être prise en considération dans le cadre de toute analyse ultérieure. Les études approfondies qu'il est nécessaire de faire et qui sont l'objectif principal de l'expertise confiée au technicien de l'"IFENA" de Davos consisteront en l'évaluation des possibles interactions entre une structure comme celle de la station de départ du téléphérique et les effets prévisibles des avalanches sur les sites concernés, afin d'évaluer le niveau de sécurité du site même. Dans le sens d'assurer la sécurité vont aussi les indications fournies dans l'avis technique exprimé par la Direction régionale compétente et qui visaient à une demande de révision du projet, révision qui devra tenir compte des modifications structurelles qu'il convient d'apporter à la nouvelle construction, afin que cette dernière soit à même de supporter les pressions admissibles d'un éventuel souffle d'avalanche, définies par la réglementation urbanistique en matière d'avalanches.
Le travail des spécialistes de l'"IFENA" devra fournir tous les éléments utiles aux fins de l'évaluation, pour que les services régionaux puissent formuler un avis adéquat, prenant en compte toutes les informations sur la question, dont aussi les évaluations requêtes dans la motion. Par conséquent, nous restons dans l'attente des évaluations techniques susmentionnées que le technicien doit encore nous fournir.
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Prendiamo atto della risposta dell'Assessore, da cui si ricava che il rapporto sulla perizia richiesta a questo istituto svizzero delle valanghe di Davos non è ancora concluso e non è stato ancora consegnato. Questo però comporta il fatto che, ai sensi della mozione approvata dal Consiglio regionale, l'iter di approvazione dell'accordo di programma non può che essere congelato, perché la mozione stessa prevede che questa valutazione sugli effetti del soffio della valanga rispetto alla localizzazione della stazione di partenza della funivia, su questo aspetto, la Giunta deve prendere posizione - penso tramite una deliberazione -, alla luce delle analisi degli uffici, prima che si arrivi alla conclusione del procedimento di approvazione del testo definitivo dell'accordo di programma. È logico, perché se si vuole localizzare una certa località alla stazione di partenza, devono esserci a monte tutte le garanzie sul fatto che tale localizzazione è adeguata e sicura.
Non possiamo che sollecitare l'Assessore al territorio perché acquisisca al più presto questo rapporto e si ponga un punto fermo rispetto a questa problematica della localizzazione della stazione di partenza. Fra l'altro, devo evidenziare che c'è un contrasto fra la risposta che ci dà oggi l'Assessore al territorio e la risposta fornitaci nello scorso Consiglio dall'Assessore Caveri, perché quest'ultimo ci ha detto: "in base allo studio di Ceriani abbiamo acquisito già tutti gli elementi e adempiuto alle richieste contenute nella mozione", mentre dalla risposta che oggi ci dà l'Assessore Cerise apprendiamo che è stata affidata una perizia tecnica a un istituto specializzato, la perizia non è stata ancora consegnata, quindi non ci possono essere gli elementi per arrivare a una valutazione conclusiva! Le due risposte sono in conflitto fra di loro. Può darsi che ci sia stato un problema di comunicazione fra gli assessori e fra gli uffici, però prendiamo atto che c'è una situazione di non chiarezza su questo aspetto, quindi sollecitiamo la conclusione di detta perizia, l'acquisizione di detto parere e, su questa base, che ci sia un atto complessivo della Giunta, che si esprima rispetto ai contenuti della mozione approvata dal Consiglio regionale.