Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 879 del 20 ottobre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 879/XII - Concorsi per ricercatori presso l'Università della Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che recentemente si sono svolti dei concorsi presso l'Università della Valle d'Aosta per ricercatori da nominare a partire dall'anno accademico 2004/2005;

Considerato che la selezione è finalizzata a favorire le migliori competenze per l'Università;

Ritenuto importante conoscere quali sono le procedure messe in atto per valutare tali competenze;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione per sapere:

1) quanti concorsi si sono svolti per ricercatore da nominare a partire dall'anno accademico 2004/2005 e con quale esito;

2) quali sono i criteri adottati per valutare le competenze dei candidati e quale peso hanno in tale valutazione i titoli di dottorato;

3) se, in seguito agli esiti dei concorsi, ci sono stati ricorsi o osservazioni critiche da parte dei candidati e come se ne è tenuto conto.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Perrin.

Perrin (UV) - En décembre dernier, lors d'un débat de cette Assemblée à propos des procédures de nomination du nouveau recteur de l'Université de la Vallée d'Aoste, il y a eu référence à la liberté et à l'autonomie que notre université doit avoir, à la liberté de la recherche et de l'enseignement, qui est visée à l'article 3 de ses statuts, ainsi qu'à la séparation qui doit exister entre politique et université. Il me semble que dans les questions posées il n'y a aucune trace de ces principes; d'ailleurs, les intervenants me demandent simplement de leur fournir une série de données quant aux concours chercheurs qui se sont déroulés dans notre université. Ce sujet rentre complètement et sans le moindre doute dans le domaine de l'autonomie du monde universitaire, de ses règles, mais pas dans le cadre des compétences du Président de la Région, même si celui-ci est également le Président du Conseil de l'Université, organe auquel les statuts confient le soin de gérer l'université, tant du point de vue administratif, financier et économique, que pour ce qui est de son patrimoine. Voilà pourquoi j'ai pensé que mieux valait inviter le Recteur de l'Université, M. Passerin d'Entrèves, à répondre directement aux auteurs des différentes questions.

J'ai reçu hier, pour information, une copie de sa réponse et il me semble qu'elle contient bien les données demandées par les Conseillers Squarzino et Curtaz. Je n'entends d'ailleurs pas commenter ces données car les procédures liées aux concours en question sont réglementées par les dispositions de l'Etat, y compris pour ce qui est d'éventuels recours. Je rappelle encore une fois que lesdites procédures concernent exclusivement l'Université de la Vallée d'Aoste, ses organes académiques et ses structures didactiques ou de recherche, conformément aux 2e et 3e alinéas de l'article 3 susmentionné.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Continuo a credere che bisogna separare l'aspetto politico da quello didattico, non per niente io non ho chiesto al Presidente della Regione una valutazione del politico rispetto a una procedura del concorso; quindi ritengo che sono diversi gli ambiti: da una parte, il politico deve indicare le grandi strategie, deve verificare le scelte che l'università fa, e deve anche svolgere un'opera di vigilanza, perché le regole che l'università si è data siano applicate. Credo che ci sia anche questo compito di vigilanza, che forse non fa direttamente il Presidente della Regione, ma che il Consigliere - che ha il compito di vigilare sul funzionamento dell'Amministrazione, ma anche di enti che l'amministrazione finanzia -, debba fare domande anche di carattere tecnico.

Noi abbiamo avuto risposte di carattere tecnico, nel senso che nella risposta è indicata la procedura seguita per nominare le commissioni, vengono indicate le prove, il modo con cui vengono fatte le valutazioni, e se uno va a vedere sul sito internet dell'università appare la massima trasparenza. Uso appositamente il termine "appare", perché dagli esiti di tutti questi concorsi che seguono un iter preciso, risulta che i ricercatori vincitori sono i candidati provenienti dalla stessa area universitaria nella quale ci sono già professori di ruolo, rettori, o via dicendo, oppure appartengono anche a "clan" familiari, alle stesse famiglie di altri docenti, oppure si vede che candidati con il dottorato di ricerca sono stati esclusi, mentre risultano vincitori candidati che non lo hanno, ma hanno il semplice titolo di studio del diploma di laurea. Di fronte a questi fatti è chiaro che alcuni dubbi agli osservatori esterni sorgono.

Sorge il dubbio - questo spiace doverlo ammettere - che i comportamenti abituali dell'università: baronie, clientelismo, passaggi obbligati, preferenziali per alcuni personaggi... queste abitudini sono importate nella libera università della Valle d'Aosta. Il senso della nostra iniziativa era porre l'attenzione su questi temi, di cui gli stessi responsabili sono consapevoli, ma quasi c'è una quiescenza: così va l'università! - si dice. Non credo si debba accettare che così vada l'università, che noi abbiamo voluto in regione; speravamo che detta università avesse qualcosa di tipico suo, invece l'impressione è che in alcune scelte questo non emerga! Ci spiace, perché rischiamo di perdere una grande occasione, tanto più che purtroppo, in questo momento, con carenza di bandi di concorso nelle altre università, questa diventa appetibile, per cui tutti arrivano qui! Il nostro interesse è scegliere persone competenti, capaci: questo è l'obiettivo, signor Presidente!