Oggetto del Consiglio n. 846 del 6 ottobre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 846/XII - Tempi di attivazione di una discarica realizzata in Comune di Pontey. (Interrogazione)
Interrogazione
Ricordato che la discarica di tipo 2 B attivata a Pontey è stata progettata per dotare la Valle di un sito in cui le imprese e in particolare la Cogne Acciai Speciali potessero collocare i rifiuti pericolosi;
Preso atto che da tempo sono finiti i lavori di costruzione di tale discarica ma che per ora essa rimane inattiva;
Considerato che il ritardo nell'attivazione della discarica si traduce in una perdita rispetto al cospicuo investimento regionale;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) quanto è costata finora la costruzione di tale discarica;
2) a che punto è la procedura per darne in appalto la gestione;
3) quando si pensa che tale discarica possa entrare in funzione;
4) quali sono le imprese valdostane che vi potranno conferire i rifiuti speciali e se potranno farlo anche imprese da fuori Valle.
F.to: Squarzino Secondina
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - L'apertura della discarica è ritardata rispetto a quanto inizialmente previsto solo perché si sono protratte le procedure di collaudo tecnico-amministrative dell'opera e che si prevedeva di completare entro il mese di febbraio scorso. Alcune difficoltà prima tecniche nella verifica di alcuni impianti e poi amministrative in relazione ad alcune riserve avanzate dall'impresa costruttrice, che hanno comportato un confronto tra collaudatore amministrazione ed impresa più serrato del previsto, hanno determinato un ritardo nei tempi inizialmente annunciati. Questa fase è arrivata alla conclusione e l'approvazione del collaudo da parte della Giunta regionale avverrà nel mese di ottobre.
Il ritardo nell'apertura della discarica di per sé non comporta comunque perdite per l'Amministrazione regionale. I costi di realizzazione della discarica - compresi i costi connessi, quindi acquisizione delle aree e spese tecniche - ammontano a euro 8,3 milioni, qualcosa di meno.
Allo stato attuale non è stata effettuata la gara per la gestione dell'impianto, è stata per contro predisposta la documentazione necessaria all'indizione della gara d'appalto; però sono in fase di valutazione i meccanismi relativi alla tariffazione delle differenti tipologie di rifiuto collocabili in discarica, ai fini dell'individuazione del valore economico da porre a base di questa stessa gara. Sono valutazioni fortemente connesse all'entità e alle tipologie dei conferimenti da parte in primo luogo della "Cogne", che dovrebbero essere quelle preminenti rispetto agli altri conferitori. Queste valutazioni sono anche importanti per poter fornire al Comune di Pontey le garanzie richieste sulla sicurezza della discarica durante la sua coltivazione. Con la "Cogne" si stanno quindi definendo tutti gli aspetti tecnici ed economici relativi ai quantitativi, divisi per tipologie, dei rifiuti che potrebbero essere smaltiti. Con riferimento alle misure di sicurezza adottate, ricordo che l'ARPA ha ultimato le rilevazioni principali e sta concludendo anche le ultime analisi di caratterizzazione dello stato ambientale dell'area in assenza di conferimenti nella discarica; questo per avere un elemento di confronto con la futura situazione ambientale. Sono indagini propedeutiche anche ad individuare le misure di monitoraggio ambientale da imporre al gestore della discarica durante la fase di coltivazione e che hanno una loro rilevanza rispetto alla determinazione dei costi di smaltimento.
Riteniamo comunque che la gestione dovrà essere preceduta da una fase sperimentale per mettere a punto le modalità di apertura dell'impianto e di conferimento - quindi tempi, aperture settimanali, eccetera - in relazione ai quantitativi che saranno effettivamente smaltiti. L'avvio di tale fase, comunque onerosa per i conferitori, è subordinata alla definizione totale con il Comune di Pontey dell'entità del contributo che graverà sul costo del conferimento da destinare al comune stesso. In considerazione di tutte queste variabili, che non dipendono solo dall'Amministrazione regionale, si sta operando per fare in modo che nei primi mesi del prossimo anno si possa procedere all'apertura in via sperimentale della discarica.
La discarica di Pontey, già classificata come "discarica di seconda categoria tipo B", è stata riclassificata a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 come "discarica per rifiuti non pericolosi". Ai sensi di tale norma e del D.M. 13 marzo 2003, nell'impianto possono essere indicativamente smaltiti rifiuti speciali non pericolosi inorganici e rifiuti speciali pericolosi non reattivi ed inorganici, quali i rifiuti dell'industria del ferro e dell'acciaio; i rifiuti da operazioni di incenerimento; imballaggi, assorbenti, stracci, materiali filtranti ed indumenti protettivi; i rifiuti da impianti di trattamento rifiuti, impianti di trattamento acque reflue; i rifiuti solidi urbani ed assimilabili da commercio, industria ed istituzioni inorganici e non smaltibili in discarica per rifiuti urbani.
Per quanto concerne gli accessi, potranno conferire i propri rifiuti presso la discarica di cui trattasi, oltre alla società "Cogne Acciai Speciali S.p.a." che rappresenta il maggior utente, tutte le imprese aventi attività in Valle d'Aosta che producono rifiuti appartenenti alle classi sopra specificate.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Che dire? Sottolineo un dato che l'Assessore ha elencato come un dato normale, cioè il fatto che la procedura di collaudo avrebbe già dovuto essere finita l'anno scorso. Ad una nostra interpellanza del 19 febbraio 2003 l'allora Assessore che si occupava della discarica dei rifiuti aveva chiaramente detto che "erano in corso le operazioni per il collaudo dell'impianto". Adesso siamo ad ottobre 2004, dopo 18 mesi si stanno concludendo le operazioni di collaudo. Mi sembra grave questo ritardo, un ritardo su cui si sono dette solo due parole, asserendo che vi erano alcuni problemi fra la ditta costruttrice e i tecnici del collaudo. Secondo me, però, se i contrasti durano un anno e mezzo, vuol dire che sono sostanziali; allora cos'è veramente successo? Come mai si è dovuto procedere a nuovi lavori, a nuovi ritocchi affinché questa discarica fosse a norma? Tutta questa situazione è stata taciuta; si è detto: "vi sono stati dei problemi", ma quali? Dovevano essere abbastanza gravi - ripeto - se 18 mesi non sono bastati per risolverli. Già l'anno passato a febbraio si diceva che le operazioni di collaudo erano avviate e che, per accelerare i tempi dell'appalto, erano stati predisposti i documenti tecnici amministrativi per l'affidamento della gestione". Cosa si è fatto in un anno e mezzo? Il cambiamento delle deleghe da un Assessorato all'altro comporta dei ritardi? Forse no. Vi sono dei problemi che riguardano la sicurezza? Allora bisogna chiarirli, non coprirli. Ben venga l'analisi ambientale dell'ARPA prima che parta il conferimento dei rifiuti, ma credo che anche questa avrebbe già dovuto essere messa in atto da parecchio tempo.
Vi è poi il "problema Cogne". Qui l'Assessore ha dato per scontato che la "CAS" conferirà i propri rifiuti in questa discarica; non so se è così chiara la situazione, se effettivamente la "CAS" non continuerà ormai il "trend" da lei iniziato, cioè sappiamo che attualmente - sempre da dati forniti un anno fa alla nostra iniziativa - la "CAS" avvia, con 10 viaggi di autotreno al giorno, in Lombardia, in Piemonte, in Liguria le proprie scorie per lo smaltimento. Uno dei motivi che allora si sapeva - non so se in 2 anni è cambiata la politica della Regione o la politica della "CAS" - era che l'ipotetico costo per smaltire i rifiuti nella discarica di Pontey sarebbe stato per la "CAS" molto più alto del costo che doveva sobbarcarsi per portare i rifiuti in altre regioni. Questo è un problema che va affrontato e non vorrei neppure che tutta la gara di appalto fosse studiata per individuare le tariffe più adatte agli utenti, ma meno adatte al gestore. In sintesi è ancora la Regione che si accolla l'esigenza di pagare i costi di tale discarica? Questa serie di problemi non ha avuto per oggi una risposta.