Oggetto del Consiglio n. 835 del 6 ottobre 2004 - Resoconto
OBJET N° 835/XII - Communications du Président de la Région.
Président - La parole au Président de la Région, Perrin.
Perrin (UV) - Pour reprendre l'expression utilisée dans l'interpellation présentée par nos collègues du groupe "Arcobaleno" à la suite des communications du 22 septembre dernier, nous venons de donner corps aux idées exposées au sein de cette Assemblée. Le Gouvernement régional a approuvé, précisément aujourd'hui, une délibération portant révision de l'organisation de l'Administration régionale relativement aux compétences de la Présidence de la Région et des assessorats. Cette nouvelle organisation définit de manière plus explicite le rôle de coordinateur joué par le Président de la Région, notamment dans le cadre de certains dossiers spécifiques qui revêtent selon nous une importance stratégique pour la mise en œuvre du programme de législature. Désormais, le Président de la Région se chargera donc: des rapports avec le gestionnaire de la Maison de jeu de Saint-Vincent, avec les collectivités locales et avec les autres organismes institutionnels concernés par les politiques en matière de gestion et de développement du Casino de la Vallée; de la coordination des rapports avec les sociétés contrôlées par la Région et les sociétés d'économie mixte, avec les organismes opérationnels et avec l'Université de la Vallée d'Aoste, pour ce qui est de leurs politiques de gestion et de leurs choix stratégiques d'intérêt général; de la coordination des activités de planification de la protection et de la défense civile, de concert avec les structures compétentes de l'Assessorat de l'agriculture, des ressources naturelles et de la protection civile; de la coordination des activités de planification de l'essor régional relativement aux interventions financées par des fonds régionaux, nationaux et européens. Cette décision vise à concrétiser nos engagements quant au renforcement de l'efficacité de l'action du Gouvernement régional: cette dernière bénéficiera de cette définition plus précise du rôle de coordination du Président de la Région, qui contribuera aussi à relancer l'activité collégiale de l'Exécutif.
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - La comunicazione del Presidente del Governo è di una certa importanza. Noi su questo tema abbiamo fatto un'interpellanza, quindi torneremo sul punto; peraltro, dal punto di vista istituzionale, mi pare corretta questa informazione che consente a tutti di potersi esprimere, seppure brevemente. Sarebbe interessante che copia di tale deliberazione venisse distribuita a tutti i consiglieri, in modo che, al di là delle scarne parole del Presidente, si possa avere qualcosa in più che delle impressioni rispetto alla ripartizione delle competenze all'interno della Giunta. Mi pare peraltro, in questi pochissimi minuti, di poter fare due considerazioni in attesa di un approfondimento.
La prima considerazione è che la Giunta ha deciso un'inversione ad "u" rispetto ai proclami che furono enunciati al momento della formazione del nuovo Governo nel luglio 2003: ricordo che in quella occasione il nuovo Governo regionale si presentò con una proposta di ridistribuzione ampia delle deleghe, consegnando al Presidente della Regione un ruolo politico di coordinamento; fra l'altro, una proposta che avevamo valutato con interesse, perché ribaltava una logica di sempre maggior accentramento dei poteri in capo al Presidente della Regione. Ebbene oggi, con la deliberazione che ci è stata annunciata, la stessa maggioranza ha dichiarato il fallimento politico di quel metodo su cui si era basata la costituzione della Giunta. Oggi si torna indietro e lo si fa con un'operazione che non è affatto chiara, un'operazione che, in sostanza, smentisce l'intendimento di un anno e mezzo or sono, ma che lascia inalterata - ed è questa la seconda riflessione che voglio fare - la crisi; la crisi che è stata manifestata con il voto dei franchi tiratori sul bilancio della Gestione straordinaria in liquidazione del Casinò, ma che non si può dire che sia superata da questa attività di "maquillage" istituzionale.
Mi sembra che con questo provvedimento la Giunta abbia voluto mettere un po' di "cipria" a un volto pieno di "rughe", ma sotto la "cipria" le "rughe"rimarranno sempre più evidenti, perché la ripartizione di competenze è ben poca cosa rispetto alla crisi riguardante la maggioranza regionale, in particolare il movimento che ha la maggioranza assoluta in questo Consiglio. Si tratta di una crisi politica, come abbiamo visto; di una crisi riguardante la capacità di governo perché, come ricordava lo scorso Consiglio il collega Riccarand, il Governo si è caratterizzato per un'attività di "bricolage" amministrativo, ma non vi è stata alcuna decisione significativa, tanto che tutti i problemi che erano sul tavolo ad inizio legislatura sono ancora lì, se possibile maggiormente aggravati. Una crisi di carattere morale ed etico che riguarda in modo particolare l'"Union Valdôtaine", ma riguarda tutta la politica valdostana e ritengo a questo proposito che non solo il voto dei franchi tiratori abbia intaccato l'etica, come lei ha sostenuto in un'intervista su un noto quotidiano, ma vi sia ben altro di assai più grave ad alimentare la lotta per il potere all'interno del suo partito, una lotta che sta "inquinando" la vita politica valdostana. Credo in conclusione che la crisi oggi, con tale operazione di bassissimo profilo non sia affatto superata, che essa continui a "covare sotto le ceneri" e che la stessa impedirà a questo Governo di governare, di operare delle scelte che i tempi assai difficili invece richiederebbero.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Innanzitutto penso sia opportuno leggere il contenuto di una deliberazione di Giunta, che è stata approvata questa mattina da quello che abbiamo capito dalle timide e stringate comunicazioni in francese del Presidente Perrin; "timide e stringate" perché non aggiungono molto a ciò che perlomeno abbiamo appreso dai giornali o si vociferava nei corridoi.
Una prima considerazione però possiamo farla, Presidente. Lei ha detto che vengono ridefiniti in maniera più esplicita i ruoli dei singoli componenti della Giunta regionale, vengono riviste le competenze e poi ha accennato, con mezze parole, a dei "coordinamenti" che verrebbero ascritti alla sua figura istituzionale. Innanzitutto la prima riflessione è questa: la sua figura istituzionale, essendo di vertice, dovrebbe coordinare di per sé l'attività della Giunta secondo uno spirito collegiale; di conseguenza, ci appare paradossale che lei oggi voglia sottolineare un coordinamento che, se così fosse, fino ad oggi è mancato, quindi è un'ammissione di responsabilità che è grave, perché vuol dire che fino ad oggi la Giunta ha funzionato ognuno per proprio conto, ogni Assessore ha lavorato per i propri interessi. Non ci sembra quindi che tali "sottolineature" oggi da lei proposte siano determinanti per il rilancio dell'attività politica di questa Giunta nel governo della Regione. Non riusciamo a capire in che dimensioni lei da oggi possa coordinare Casinò, Protezione civile, cioè quelle "piccole" materie che lei ha voluto attribuire a sé stesso. Penso quindi sia opportuno leggere il contenuto di una deliberazione, che sarà più esplicito di quello che lei oggi ha annunciato. Effettivamente non basta un "maquillage" per ridare stimolo a una Giunta che è piuttosto "indolenzita" e non riesce a trovare "quell'idem sentire" per portare avanti un'azione di governo efficace. Ci vorrebbe un "lifting" molto profondo, forse sarebbe opportuno prendere esempio da qualcun altro in questo caso...
Président - La parole au Conseiller Borre.
Borre (UV) - Il Consigliere Curtaz ha detto: "un po' di cipria sulle rughe", questa è una Giunta giovane, quindi non ha bisogno di "cipria" per coprire le "rughe", forse ha bisogno di acquistare più esperienza, ma non certo coprirsi le "rughe", perché è una Giunta composta da elementi nuovi. Per noi della maggioranza non vi è bisogno di leggere la deliberazione, perché i 2 mesi che sono intercorsi nei confronti, nei dibattiti... e poi negli organi del nostro movimento, Comité fédéral et Conseil fédéral... ci hanno portato lo scorso Consiglio a presentare un documento che confermava la fiducia al Presidente Perrin, alla Giunta e alla maggioranza. Si è voluto chiamare "verifica" questo momento di "impasse", peraltro è già successo diverse volte nel corso delle legislature che si astenessero o votassero contro dei membri della maggioranza; questa volta l'atto, purtroppo, non ha potuto essere approvato, perché i voti contrari sono stati 7, ma diverse volte in altre maggioranze sono mancati i voti. Non si tratta quindi di una verifica, ma di un dibattito serrato all'interno della maggioranza e che ha riconfermato il programma di questa maggioranza, la validità della composizione della Giunta e soprattutto ha riconfermato la validità del metodo inaugurato dal Presidente Perrin con una maggiore responsabilità all'interno della Giunta; quindi nessuna "fuga" da un principio stabilito ad inizio legislatura.
Come tutte le cose nuove, vi è anche qui bisogno di un momento di assestamento. Questo metodo ha implicato sia nelle strutture, sia per gli assessori che per il Presidente della Regione un lavoro non indifferente per riuscire ad impostare una nuova cultura; questo ci ha portati a verificare all'interno delle deleghe quali siano quelle che più devono "avere riferimento" a un coordinamento della Presidenza della Regione, deleghe che sono trasversali fra i vari assessorati, quindi si è arrivati a quei "momenti" annunciati dal Presidente e che voi chiederete di esaminare più approfonditamente nella deliberazione: momenti di coordinamento, non di modifiche di struttura, un coordinamento più serrato vista l'esperienza di questo anno e mezzo.
Per quanto riguarda il Casinò, non è un ritiro della delega sulla casa da gioco, ma sono competenze riguardanti la Presidenza della Regione, quindi il rapporto con i gestori e gli enti istituzionali con diretti rapporti con la casa da gioco sarà di competenza di quest'ultima, perché ha anche un risvolto politico non indifferente ed è necessario un rilancio del Casinò.
Ribadisco che questa non è una "marcia indietro" su quanto annunciato nel 2003 dal Presidente della Regione per una Giunta collegiale, dove il Presidente abbia un ruolo politico di coordinamento, ma è soprattutto una ricerca di maggiore coesione, fiducia nel Presidente e nel lavoro della Giunta e, soprattutto, un invito al Consiglio per lavorare seriamente su quanti sono i problemi concreti e non fermarsi tutte le volte su delle questioni che hanno dei risvolti, sì, se volete negativi nell'immagine esterna, ma non hanno ricadute sulla capacità ed efficienza della Giunta e della maggioranza.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Credo che su queste dichiarazioni del Consigliere Borre vada fatta una riflessione, intanto partendo dal suo ultimo invito: quello di non soffermarsi sulle cose banali, negative, che impediscono il buon governo, ma di andare sulle cose concrete. Capogruppo del movimento "Union Valdôtaine", qui l'unico che si è fermato sulle cose concrete siete voi... è un anno che siete fermi sulle cose concrete! Ed è questo il problema che sta colpendo la nostra Regione, è questa Giunta che non ha dimostrato la capacità di governare! Io quindi accetto l'invito, ma lo rimando al mittente. Siamo d'accordo, non soffermatevi sulle questioni personali, sulle questioni di potere, governate questa Regione e risolvete i grossi problemi che abbiamo per affrontare un futuro che, purtroppo, non sembra così roseo nelle vostre mani.
Seconda riflessione sulle dichiarazioni del Presidente. Qui i casi sono tre: o il Presidente ha cambiato tutto per non cambiare nulla, per dire che si riappropria del coordinamento di alcune funzioni, cosa che dovrebbe essere sua propria come diceva il mio collega, quindi non è cambiato nulla, si sta dicendo che si impegnerà in un coordinamento che già doveva essere il suo compito; o le deleghe sono state effettivamente riportate in capo alla Presidenza della Regione, allora è evidente la sfiducia a capo di qualche Assessore, in questo caso mi pare evidente la "questione Casinò", quindi vi è un'evidente sfiducia a chi ha operato su un argomento che gli era stato delegato e che ha dimostrato la sua incapacità... se la notizia è: "da adesso mi metterò a coordinare", prendiamo atto che il Presidente non lo ha fatto fino ad oggi; se la notizia è: "mi riprendo le deleghe", prendiamo atto che ha dato la sua sfiducia all'Assessore; se non è tutto questo, non è cambiato nulla, che è la nostra impressione.
Pensiamo vi sia decisamente bisogno di un "maquillage", di una "carrozzeria" per mettere a posto questa Giunta; riteniamo che vi sia una crisi politica al vostro interno che sta paralizzando la governabilità di questa Regione. Chi ha avuto modo di leggere sull'ultima edizione di "Le Peuple Valdôtain", le riflessioni dell'ex Presidente Dino Viérin, credo che ne abbia una dimostrazione che vi è una crisi politica al vostro interno. Volete dire che avete scherzato per un anno? Volete dirci che tutto quello che è successo è accaduto perché ci siamo persi in cose minimali, ma negative, non concentrandoci sulle cose importanti? Ma leggetevi i giornali che pubblicate! Leggetevi i giornali che "voi" pubblicate e le riflessioni politiche che vi sono all'interno del "vostro" movimento, sulle quali i "Democratici di Sinistra" non hanno detto ancora una mezza parola in 8 mesi di crisi, se non dire: "noi siamo qui e sosteniamo ancora questa Giunta", ma tale Esecutivo è insostenibile, perché non sta in piedi neanche da sola!
Noi ribadiamo la nostra sfiducia - "sfiducia" tra virgolette -, nel senso che non abbiamo fiducia in questo "maquillage", che è tutto meno che una soluzione politica a un problema della nostra Amministrazione regionale: quello della governabilità di questi processi. Abbiamo bisogno di governare i processi di riforma costituzionale e non vi è nessuno che se ne sta occupando, se non prendere atto di quello che succede a Roma. Meno male che a Roma succede che qualcuno accetta l'intesa, ma mi chiedo, se vi fosse stato il Governo di Centro Sinistra, come è successo nel 2001, cosa avremmo dovuto subire, altro che intese! Disattese!
Vi sono processi economici in rivoluzione e le nostre aziende in Valle d'Aosta chiudono, vi è un processo economico in rivoluzione di tipo europeo e la nostra Regione è quella che fa più fatica, nonostante gli investimenti più rilevanti, ad uscire da questa situazione, perché, se stiamo qui a discutere del "sistema Italia", bisognerebbe guardare il PIL reale della Regione Valle d'Aosta, non quello dell'Amministrazione regionale che è due terzi del PIL! Questi sono i problemi che abbiamo. Abbiamo una popolazione che sta invecchiando e avremo un "federalismo" dell'INPS, nessuno se ne occupa di questa amministrazione. Abbiamo più contributi da pagare che contributi da raccogliere e fra 10 anni saremo "in ginocchio" su questa questione.
Vi sono problemi rilevanti e tu, amico Borre, dici: "ma non state qui a disturbare per queste questioni"... non sono questioni di poco conto, sono problemi rilevanti sui quali si giocano "partite" importanti, sulle quali voi vi state massacrando; purtroppo siamo in questa Amministrazione regionale anche noi e tutta la popolazione paga il prezzo della vostra immobilità. Non sminuiamo quindi quello che sta succedendo, perché i casi sono due: o voi siete un partito di pazzi, che per questioni personali vi state massacrando e state massacrando un'intera Regione - cosa che dubito -, oppure vi è una crisi profonda e va affrontata!