Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 821 del 23 settembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 821/XII - Oneri finanziari per l'organizzazione di un torneo quadrangolare di basket nel Comune di Gressoney-Saint-Jean. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

- la Giunta ha organizzato in Gressoney-Saint-Jean in collaborazione con la locale amministrazione comunale e la società che gestisce il locale Palazzetto dello sport un torneo quadrangolare di basket denominato "Trofeo Valle d'Aosta", impegnando oltre 45.000,00 euro di spesa;

- i costi sostenuti dall'amministrazione comprendono, il trasporto e l'ospitalità di circa 80 persone per due giorni, oltre alle indennità giornaliere per gli arbitri e il pagamento dei costi - stimati in € 14.264,00 - per le riprese televisive effettate dal circuito Sky, a fronte dell'incasso di "diritti televisivi concordati simbolicamente in € 50,00";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:

1. a quanto è ammontato il costo complessivo del Torneo e quali altri contributi economici vi sono stati oltre a quelli regionali;

2. in cosa consistono i costi per le riprese televisive e a chi sono corrisposti;

3. per quale motivo le riprese televisive non sono state oggetto di offerta ai diversi operatori e quali sono i motivi che hanno indotto ad accettare il riconoscimento di diritti televisivi simbolici;

4. se è intenzione per i prossimi anni creare in Valle un appuntamento fisso e di rilievo nel campo della pallacanestro e, nel caso affermativo, su quali presupposti organizzativi.

F.to: Frassy

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Molto brevemente, perché penso che il testo dell'interpellanza sia abbastanza chiaro rispetto alle domande che vengono poste. Possiamo semplicemente dire a premessa di questa interpellanza che, seppure estemporanea, improvvisata e collocata in un contesto di non facile accesso, riteniamo tale iniziativa interessante, però gradiremmo capire se avrà delle prospettive nelle prossime stagioni estive e soprattutto vorremmo capire quali sono le situazioni che hanno portato l'Amministrazione regionale ad accettare dei diritti televisivi - definiti giustamente "simbolici", perché non potrebbero essere definiti altrimenti, se non indecenti - di 50,00 euro da parte del circuito "Sky", che dovrebbe aver ripreso le due giornate di torneo di basket per ritrasmetterle poi sui propri canali. Assessore, non mi dica che il costo di uno "spot" televisivo sarebbe di gran lunga superiore, perché non è un buon parametro di risposta, in quanto sappiamo ciò che vuol dire incassare i diritti televisivi ad esempio nel settore del calcio, dove vi è un "business" dei diritti televisivi, perciò vorremmo capire per quali motivi vi è stata la necessità di accettare questo prezzo simbolico e in cosa sono consistite le spese di riprese televisive che sono state sopportate dall'Amministrazione regionale per oltre 14.000,00 euro; alla luce della risposta, ci riserviamo una breve replica.

Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio, trasporti e affari europei, Caveri.

Caveri (UV) - Vorrei anzitutto esprimerle la filosofia di queste presenze sportive: la filosofia è che, nel tempo, la Valle d'Aosta si è dotata di infrastrutture sportive che risultano... per le amministrazioni a cui consegniamo la struttura generalmente costruita con una spesa al 100%, sopportata sulla base della legge n. 45 dall'Amministrazione stessa... le amministrazioni locali si trovano ad avere delle strutture importanti, talvolta non corrispondenti ad esigenze di tipo locale, ma nate in anni in cui la costruzione di "palazzetti dello sport" sembrava essere di estremo prestigio in diverse località della Valle.

Va detto che quello di Gressoney-Saint-Jean è un palazzetto che, per la struttura, così come si configura, è molto apprezzato dalle squadre di basket, che già in passato hanno avuto dei contatti con l'Amministrazione comunale e con la gestione privata del palazzetto dello sport; per cui quest'anno - a titolo completamente oneroso per tale quadra di basket - è venuta in ritiro per 15 giorni "l'Aek" di Atene e devo dire che si tratta di una compagine significativa a livello europeo, è stata campione d'Europa della specialità, quindi ci troviamo di fronte a degli sportivi che hanno scelto Gressoney proprio perché ritengono che quella località si presti per i ritiri per l'ossigenazione, per l'allenamento, avendo a disposizione questa struttura molto bella. Quando abbiamo saputo che "l'Aek" era in ritiro, già ragionavamo sull'ipotesi nella differenziazione delle manifestazioni sportive che si svolgeranno in Valle la prossima settimana... alla fine della settimana, per esempio, avremo un grosso torneo di palla a mano che coinvolgerà le 12 squadre di serie A del campionato di massima divisione, sempre in tale logica, in questo caso nei due impianti di Verrès e di Châtillon... abbiamo con grande rapidità organizzato tale torneo, che si è svolto fra 4 squadre professioniste della serie A: la "Lauretana Biella", la "Basket Livorno", la "Reggiana" di Reggio Emilia, più "l'Aek" di Atene. Si tratta quindi di squadre di rilievo internazionale che hanno partecipato senza la richiesta di alcun compenso per le proprie prestazioni sportive; pertanto, i costi sostenuti per lo svolgimento del quadrangolare - nel caso delle spese della Regione - sono stati esclusivamente quelli organizzativi legati all'ospitalità delle 3 squadre partecipanti, alla preparazione e alla messa a disposizione del palazzetto dello sport, al reperimento dei premi necessari per la fase finale del torneo, all'attività di promozione dell'evento, alla corresponsione dei compensi per i giudici di gara e per i tecnici. È probabile che l'impegno di 45.000,00 euro risulterà alla fine, a rendicontazione fatta - stiamo aspettando le ultime fatture -, inferiore a quanto avevamo impegnato. In tale organizzazione hanno collaborato sia soggetti privati, sia l'amministrazione locale relativamente alla predisposizione e messa in disponibilità delle infrastrutture mediante un'attività di prestazione dei servizi, disposizione dei beni e non, a nostro modo di sapere, con il versamento di contributi finanziari diretti: nel caso della Regione, 45.000,00 più le riprese tivù; nel caso dei comuni, sempre prestazioni di servizi.

L'organizzazione dell'evento è avvenuta in tempi molto ristretti, offrendone anche una buona copertura televisiva, assicurata da "Sky Italia S.r.l.", con un suo canale sportivo, alla quale si è ricorsi a trattativa privata e non solo per la cifra che era in ballo, ma soprattutto in considerazione dell'urgenza della prestazione del servizio e del precedente proficuo rapporto collaborativo avvenuto in occasione del trofeo di pallavolo internazionale organizzato a Courmayeur. Il servizio fornito comprendeva la produzione delle riprese tivù, la trasmissione avvenuta in diretta per ben 4 ore con esposizione lungo tutto il bordo del campo e quindi costantemente ripreso dalla tivù degli striscioni riportanti il logo della Valle d'Aosta, nonché delle gigantografie con l'immagine di montagne e località valdostane. Siamo stati fortunati perché avevamo un telecronista valdostano, Davide Pessina, che nella sua telecronaca ha "spinto" parecchie volte sulla bellezza della nostra regione... è stata preceduta dalla messa in onda di un servizio a presentazione della località e della Valle d'Aosta con immagini riprese dall'elicottero per l'occasione; questo ha avuto un considerevole ritorno promozionale dell'immagine della Valle d'Aosta, superiore ai costi di produzione e ripresa del singolo evento sportivo. Si fa presente che la cessione dei diritti tivù rientra nella fattispecie del contratto a titolo oneroso, a fronte del quale, proprio per salvaguardare questa caratteristica di onerosità, vi deve essere comunque il versamento di un corrispettivo, anche simbolico, come nel caso in esame, per la regolare stipulazione dello stesso.

Essendo il trofeo alla sua prima edizione, si può immaginare come la manifestazione sia stata concepita e realizzata non con la finalità di un ritorno economico-patrimoniale in termini di vendita dei diritti tivù - è già stato difficile riuscire a strappare la diretta tivù da "Sky" - ma, nell'ottica delle competenze spettanti all'Assessorato, di valorizzare l'offerta turistica della Valle e di promuoverla con il più potente e capillare mezzo di comunicazione a disposizione: la televisione. A questo proposito è ovvio che nel momento in cui noi con le iniziative un po' "a pioggia" di quest'anno, in parte alternative alla questione del calcio... nel momento in cui avremo il quadro definitivo degli accordi con la federazione, e nel caso del basket la nostra intenzione è quella di fare un protocollo di intesa con la federazione sportiva corrispondente, cercheremo di risolvere in maniera coordinata la questione delle riprese televisive, perché anche per noi sarebbe meglio stipulare un contratto complessivo che riguardasse l'insieme della ripresa delle manifestazioni sportive.

L'organizzazione dell'evento ha ottenuto un ottimo risultato da parte delle squadre coinvolte, che hanno commentato molto favorevolmente l'accoglienza e la sistemazione ricevuta e anche la capacità organizzativa dal punto di vista tecnico. Mi preme in questa sede ringraziare anche la federazione, perché si sono dati molto da fare, hanno organizzato a loro spese dei pullman per portare dei ragazzi a vedere la competizione, il palazzetto non è capientissimo però i suoi 400-500 posti erano sempre pieni. Naturalmente, se mai dovessimo immaginare per il basket di avere delle manifestazioni ancora più importanti di questa, dovremmo trovare una localizzazione più capiente e chi come voi sa e conosce il mondo dello sport... l'unico posto dove possiamo ospitare 2.500-3.000 persone è il palazzetto dello sport di Courmayeur, è inutile che ci "nascondiamo dietro il dito".

L'auspicio è che tale torneo venga nuovamente fatto, questo ce lo hanno chiesto le squadre e alcune di loro hanno manifestato l'interesse durante la pausa di campionato a portare la squadra in ritiro in Valle d'Aosta non solo nella stagione estiva, ma anche in quella invernale. L'organizzazione di tale evento ha perciò consentito una promozione interessante dell'immagine della Valle d'Aosta, la creazione di contatti proficui per collaborazioni future, un migliore e più appropriato - ripeto e insisto su questo Consigliere Frassy - utilizzo delle strutture sportive, che in quel caso stentano ad essere utilizzate, non possono essere solo palestre scolastiche, perché abbiamo investito molto su queste strutture, quindi devono essere promosse ed utilizzate dagli ambienti sportivi di riferimento.

Non nascondo l'ambizione che ognuno dei nostri palazzetti dello sport per le proprie tipologie sia legato a qualche federazione nazionale di uno sport. A Châtillon - il Consigliere Tibaldi lo sa - abbiamo realizzato da poco uno degli impianti più interessanti di calcio a cinque: "calcio a cinque" significa anche palla a mano, perché hanno un'esatta corrispondenza dal punto di vista del terreno di gioco. È chiaro che, se immaginassimo di aver costruito strutture di questo genere per un uso meramente locale, le spese di gestione di tali impianti peserebbero come dei macigni sulla "schiena" delle amministrazioni; invece, se tali strutture possono diventare un luogo di ritiro di squadre, un punto di riferimento a livello nazionale per le federazioni e avere anche un uso promozionale della struttura stessa, credo che potremmo giustificare la costruzione e la gestione di impianti come questi.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Prendiamo atto che la Giunta è composta da filosofi; dopo la filosofia a cui faceva riferimento il suo collega di Giunta, Marguerettaz, lei ha esordito con un discorso che ha premesso essere filosofico.

Tornando alle cose concrete, credo che, se è condivisibile utilizzare le strutture di cui disponiamo - che sono strutture nuove e competitive rispetto ad altre ubicate in vicine regioni -, è però importante evitare di ricadere in quegli schemi che ritengo si possa dire, senza tema di smentita, deleteri dei ritiri calcistici. Qual è la nostra preoccupazione? La nostra preoccupazione è che tutta la gestione dei ritiri calcistici, al di là della degenerazione nota, era una realtà "drogata" dalle ingenti risorse finanziarie che l'Amministrazione regionale metteva a disposizione per tenere in piedi questa situazione. Uscendo dai confini valdostani ci siamo resi conto che quelle squadre che qui erano ospitate ed erano pagate dalle altre parti pagano. "L'Aek", proveniente dalla Grecia, che non è una nazione ricchissima e neppure vicinissima, si è "arrampicata" per le nostre montagne, perché ha ritenuto che in quelle montagne vi fossero condizioni climatiche e funzionali della struttura che le consentissero un ritiro. La riflessione che le sottoponiamo allora è quella di evitare di replicare il meccanismo di quei ritiri calcistici, perché, quando vediamo in televisione i Trofei "Birra Moretti", "TIM", sappiamo che sono trofei che rendono a chi li organizza; in questa Regione, incredibilmente, non si riesce mai ad utilizzare una logica redditizia e di mercato, che da tutte le altre parti funziona.

Visto che "l'Aek" è arrivata a Gressoney, riteniamo vi siano i presupposti per far sì che Gressoney, ma anche qualsiasi altra struttura sportiva, riesca a superare il problema delle spese di gestione, ma non solo e soltanto sulle casse regionali. Auspichiamo che si possa innescare un meccanismo, programmandolo per tempo - perché questa è stata un'opportunità ed è stata colta -, che faccia sì che le televisioni i diritti li paghino, perché sono circuiti commerciali. Per dirla tutta: "l'Aek" è una squadra che, per chi segue il basket, ha un suo nome e una sua notorietà; la "Lauretana Biella" è una squadra che ha una tradizione, una vicinanza geografica, è comunque una buona squadra; "Reggiana" e " Basket Livorno": una è neopromossa e l'altra ha mancato la retrocessione, per sua fortuna, di poco, perciò non erano squadre al "top". Bisognerebbe creare dei meccanismi che facciano sì che questo torneo, se si vorrà andare ad individuarne uno, sia un torneo a cui accedano per qualificazione le squadre migliori del campionato nazionale, piuttosto che di una serie di campionati che si svolgono negli Stati comunitari; a quel punto, dal punto di vista sportivo, creiamo un momento di grande interesse ed è interesse dei circuiti televisivi fare delle offerte significative per ritrasmettere quelle immagini, anche perché trasmettendole poi non vi saranno più solo le belle immagini della Valle d'Aosta, ma anche i pannelli dei vari "sponsor" che avranno interesse ad entrare in questo circuito. Penso sia una realtà che, se funziona a tutte le altre latitudini, debba funzionare anche nella nostra Regione, perciò l'auspicio è che queste iniziative possano essere riportate in Valle d'Aosta con un ritorno non solo di immagine, ma di tipo economico, anche perché le 4-500 presenze a cui faceva riferimento l'Assessore è vero che erano pur sempre persone interessate, ma sono state facilitate dal libero accesso e dal gratuito mezzo di trasporto messo a disposizione. Invito perciò l'Assessore ad innovare nell'ambito sportivo le modalità di organizzazione dei momenti dei grandi eventi sportivi, il basket in questo caso, ma qualsiasi altra attività sportiva può dare lustro alla nostra Regione e alle nostre strutture sportive.