Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 820 del 23 settembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 820/XII - Organico del personale della Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interpellanze)

Interpellanza

Ricordato che nello scorso mese di luglio le Segreterie Sindacali regionali ed il Casino de la Vallée hanno stipulato un accordo disciplinante la parte economica del contratto di lavoro;

Osservato che, in tale occasione, le Rappresentanze Sindacali proponevano una revisione degli organici e chiedevano un blocco temporaneo delle assunzioni;

Saputo che nei giorni successivi si è invece provveduto a nuove assunzioni (e, addirittura, a riassunzioni di pensionati) particolarmente intempestive, anche in considerazione dello stato di crisi in cui versa il Casinò di Saint-Vincent;

Ritenuto necessario conoscere i motivi di tale contraddittorio e discutibile comportamento da parte degli Amministratori della Casa da Gioco;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) quanti sono i dipendenti assunti (e/o i pensionati riassunti) nello scorso mese di luglio e a quali logiche di economia aziendale tali assunzioni rispondono;

2) se ritiene l'attuale organico della Casa da gioco adeguato alle attuali esigenze o se intende, invece, proporre una riduzione o un suo ampliamento.

F.to: Curtaz

Interpellanza

Premesso:

- che, ancora recentemente, sono state effettuate assunzioni di personale presso il Casino de la Vallée;

- che tali assunzioni non sono giustificate né giustificabili alla luce della situazione economica alquanto critica in cui si trova la Casa da Gioco, ove tra l'altro si rileva un esubero di personale;

- che tale condotta è in contraddizione con la linea gestionale annunciata dal nuovo Consiglio d'Amministrazione;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione o l'Assessore delegato per sapere:

1. se non ritenga incoerente e dannoso questo continuo stillicidio di assunzioni presso la Casa da gioco valdostana;

2. se, in qualità di azionista di maggioranza della Casinò S.p.a., sia intendimento della Regione chiedere al Consiglio di Amministrazione l'immediata revoca dei provvedimenti di assunzione di cui in premessa;

3. se sia intendimento della Regione invitare altresì il Consiglio di Amministrazione a sospendere ogni iniziativa finalizzata al reclutamento di nuovo personale, anche solo mediante la trasformazione di contratti temporanei in rapporti a tempo indeterminato, fino a nuova indicazione espressa dell'assemblea dei soci.

F.to: Tibaldi - Lattanzi - Frassy

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Il tenore dell'interpellanza mi sembra chiaro, quindi mi limiterò a una brevissima presentazione. In data 13 luglio 2004 si stipulò un accordo fra la "Casinò S.p.a." e le segreterie sindacali regionali e, in tale occasione, vennero verbalizzate alcune dichiarazioni svolte dalle organizzazioni sindacali. Leggo: "ad un certo punto le rappresentanze sindacali sottoporranno alla "Casinò S.p.a." un proprio documento contenente le priorità per una politica di rilancio e di razionalizzazione della Casa da gioco di Saint-Vincent, a partire da un'attenta rivisitazione degli organici, di cui si ribadisce l'opportunità di un temporaneo blocco". È vero che si tratta di una dichiarazione proveniente da una delle parti, però il fatto che venga formalizzata in un verbale intitolato "verbale di accordo", fa presumere che su questa dichiarazione vi fosse un qualche consenso da parte della "Casinò S.p.a.", altrimenti non si capirebbe il motivo della verbalizzazione, o ancora non si capirebbe perché, di fronte alla richiesta, da parte della "Casinò S.p.a." non sia stata verbalizzata una contro-osservazione. Passano pochi giorni, apprendiamo che, in spregio a quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali, il consiglio di amministrazione delibera di effettuare nuove assunzioni. "Nuove assunzioni" potrebbe essere un termine improprio perché sembrerebbe, ma di questo chiediamo contezza e documentazione alla Giunta, in alcuni casi trattarsi non già di nuove assunzioni, ma di riassunzioni di neo-pensionati.

Tutta questa vicenda lascia perplessi sotto più profili, mi riservo di fare delle osservazioni in sede di replica, perché voglio capire quali sono le motivazioni che in un momento di crisi del Casinò... motivazioni sostanziali, non mi si risponda che si è voluto coprire un organico... questo lo capiamo da soli senza bisogno di fare l'interpellanza... e di fronte a una richiesta sindacale che per ragioni intuibili chiede il blocco delle assunzioni... la "Casinò S.p.a." un giorno firma un accordo in cui è prevista anche questa richiesta e 2 o 3 giorni dopo fa nuove assunzioni, che erano evidentemente già programmate, senza che un minimo cenno fosse fatto in occasione dell'accordo sindacale. Credo che questa, come tante altre vicende del Casinò, meriti un chiarimento, quindi mi auguro che dall'intervento dell'Assessore si possa capire perché sono stati assunti nuovi dipendenti e soprattutto perché sono stati riassunti dei dipendenti neo-pensionati.

Rivolgo poi all'Assessore una domanda più di politica generale, alla quale avrei piacere venisse data una risposta, trattandosi di un tema piuttosto importante, perché è un tema spesso sussurrato su cui nessuno dice nulla a livello ufficiale: chiedo all'Assessore se pensa che l'attuale organico della casa da gioco sia adeguato alle esigenze attuali o se intende proporne la riduzione o l'eventuale ampliamento.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Senz'altro non si può dire che la casa da gioco sia sottodimensionata da un punto di vista occupazionale. Non chiediamo all'Assessore, diversamente da chi mi ha preceduto, di darci un suo giudizio, perché ci pare che un suo giudizio sia emerso nel corso dei mesi passati. Un giudizio anche esplicito peraltro è stato fornito dalle stesse rappresentanze sindacali, come è stato ora detto, in occasione della stipula di un accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo aziendale, dove gli stessi sindacati hanno sottolineato alcune priorità, fra queste la politica di rilancio e di razionalizzazione della casa da gioco, un'attenta rivisitazione degli organici e l'opportunità di un temporaneo blocco.

Leggendo l'ultimo documento contabile, di cui si parlerà approfonditamente nel pomeriggio, ovvero il bilancio consuntivo 2003 della "Casinò S.p.a.", si evince che l'organico della casa da gioco a fine 2003 annoverava 849 unità. Alla Casinò S.p.a. si aggiungono una serie di società che forniscono prestazioni e servizi esterni, una decina in tutto, compreso il "Grand Hotel Billia", e che portano un'occupazione complessiva di circa 1.200 persone. Sottolineando questo sovradimensionamento aziendale, non invochiamo tagli, però chiediamo all'Assessore alcune cose alla luce di una serie di eventi che si sono verificati nell'anno in corso.

Insieme ad un'esplicita dichiarazione dell'Assessore su "La Stampa" il 4 aprile scorso vi era scritto: "Casinò: la Regione blocca le assunzioni - Qualche giorno fa è stato pubblicato un concorso da "croupier" e lo stesso Assessore Marguerettaz ha dato precise indicazioni al consiglio di amministrazione di bloccare ogni nuova assunzione". Questa estate poi abbiamo ricevuto ripetute segnalazioni su assunzioni che, a nostro avviso, sono state fatte in contraddizione palese con quanto dichiarato dall'Assessore ai giornali e con quanto sostenuto dai sindacati che rappresentano i lavoratori in sede di contrattazione. Noi allora chiediamo soprattutto trasparenza nelle assunzioni, ai sensi di un regolamento approvato nel 1999 anche da questo Consiglio, perché non vogliamo che nella confusione qualcuno ci "sguazzi"; da qui le nostre domande, ma prima vorrei dare lettura di alcune lettere giunteci: non sono anonime, ma sono lettere scritte su carta intestata, in cui si chiede direttamente allo stesso Assessore alcune risposte precise. Lei, Assessore, le avrà sicuramente lette, una è del 27 luglio, è indirizzata alla sua cortese attenzione:

"Riceviamo in data odierna una richiesta da parte di tutti i dipendenti del Casinò, che alleghiamo in copia, i quali lamentano il mancato rispetto di accordi recenti fra le parti e pretendono giusti chiarimenti alle persone preposte, pertanto noi delle delegazioni..." - si parla di delegazioni sindacali e amministrative dei giochi francesi - "... appoggiamo in pieno tale richiesta, rendendoci portavoce di un sistema che sta peggiorando, perché in mano a persone sbagliate. Non riusciamo a capire come recentemente il Dott. Cilea sottoscrive un accordo e di fatto il Dott. Paolo Pirami e il Sig. Dario Savoini agiscono in modo contrario, anche poco trasparente. Pertanto le scriventi si permettono di farle notare che in un periodo di crisi, evidenziata più volte da questo consiglio di amministrazione, nel quale tutti i giorni l'azienda ci ribadisce l'esubero di personale, i conti in rosso e che tutti insieme dobbiamo impegnarci per un futuro migliore, cercando di pazientare anche economicamente, si manca di rispetto al primo accordo fra le parti. Allora ci viene da domandarci: ma voi azionisti, in proposito non avete nulla da dire?".

Il 5 agosto ne segue un'altra, che è indirizzata a un consigliere di amministrazione che ha la delega in materia da parte di tutte le sigle sindacali:

"Le segreterie regionali di tutti i sindacati, unitamente alle delegazioni sindacali del Casinò, chiedono un incontro urgente avente per oggetto le recenti scelte assunzionali, effettuate in contrasto con le logiche relazionali fra le parti, contenute nel recente accordo contrattuale, in particolare a nostro giudizio non sono stati rispettati i principi e i contenuti dell'articolo 5 del citato accordo contrattuale. Al fine di dirimere una questione di valenza fondamentale per le scriventi e alla luce di negative affermazioni sugli organi di stampa, esplicitate da responsabili aziendali, si ritiene necessario un sollecito incontro su tale materia".

Infine una lettera che è giunta al gruppo consiliare della "Casa delle Libertà", anche questa firmata, del seguente tenore: "Dopo la sfiducia in Consiglio regionale l'Assessore Marguerettaz, se avesse un po' di orgoglio, dovrebbe passare la mano, al contrario il nostro Assessore è in piena attività, tant'è che in questi giorni ha praticamente imposto la riassunzione di due addetti all'ufficio tecnico appena andati in pensione..." - qui mi riallineo alle preoccupazioni espresse prima dal collega Curtaz - "... con un contratto super vantaggioso e questo alla faccia della disoccupazione giovanile e di diplomati in cerca di lavoro...". Seguono ulteriori considerazioni che evitiamo di leggere, ma che hanno un loro significato.

Ora, un'azienda che da 10 anni colleziona deficit di bilancio, un'azienda che ancora nel 2003 ha perso 58.000 clienti, quindi registra una riduzione dell'attività di gioco, aumenta il personale. Ci piacerebbe capire quali sono queste logiche, in particolare ci soffermiamo su tre domande: "se non ritenga incoerente e dannoso questo continuo stillicidio di assunzioni presso la Casa da gioco valdostana; se, in qualità di azionista di maggioranza della "Casinò S.p.a.", sia intendimento della Regione chiedere al consiglio di amministrazione l'immediata revoca dei provvedimenti di assunzione", perché sono un palese controsenso alla linea gestionale annunciata dal consiglio di amministrazione, alle dichiarazioni dell'Assessore esternate a mezzo stampa e alle sottolineature effettuate dai dipendenti attraverso le organizzazioni sindacali; "se sia intendimento della Regione invitare altresì il consiglio di amministrazione a sospendere ogni iniziativa finalizzata al reclutamento di nuovo personale, anche solo mediante la trasformazione di contratti temporanei in rapporti a tempo indeterminato, fino a nuova indicazione espressa dell'assemblea dei soci", ma noi diciamo soprattutto - e questo è un punto che riprenderemo anche in occasione della discussione del bilancio - fino a che non vi è un piano industriale. Non sapete cosa volete fare della casa da gioco o come volete impostare una gestione e assumete, spostate organico all'interno senza criterio; perlomeno ci dica Assessore se ha qualche parametro che è convincente per giustificare questa movimentazione di personale e questo nuovo reclutamento che ha sorpreso, e non poco, gli stessi dipendenti.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Devo premettere che non sono affatto indispettito dalle interpellanze, ma vi manifesto anche questo aspetto: sono assolutamente d'accordo con voi dal punto di vista filosofico...

(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)

... e dal punto di vista amministrativo anche, ma, mentre le filosofie vanno descritte, dal punto di vista amministrativo, si devono contare... vi sono i numeri; qui siamo sempre in termini di "nebbia", ma abbiamo sempre poi gli indicatori stradali che ci devono portare sulla strada o fuori. Dal punto di vista del principio, mi pare vi sia un'impossibilità di non condividere quanto detto sia dal Consigliere Tibaldi, sia dal Consigliere Curtaz, ma non solo. È stato detto anche.... e mi fa piacere che sia citato, anche se sono contrario per principio che il Consiglio regionale venga fatto in virtù degli articoli che gli autorevoli giornalisti scrivono, perché diventa una cosa un po' ridicola, ma, da quel punto di vista, è stata data un'indicazione e in quel ragionamento anche gli amministratori della casa da gioco - almeno così me lo hanno rappresentato - con le rappresentanze sindacali avevano concordato un certo modo di ragionare.

Devo premettere un'altra cosa, ne discuteremo questo pomeriggio, ma nel bilancio, in merito al personale del 2003, si dice che la forza lavoro è diminuita di 11 unità rispetto al precedente gestore e tale tipo di decremento continua... è scritto nel bilancio: o hanno scritto una cosa falsa, o dovete attenervi a quanto è stato scritto! Nel bilancio del 2003 è scritto che vi è stata una diminuzione di 11 unità rispetto al precedente gestore, che era la Gestione straordinaria, quindi discende che dal 31 dicembre 2002 al 31 dicembre 2003 la forza lavoro è diminuita di 11 persone; dopodiché vengo con i numeri attuali, perché si dice che adesso li abbiamo aumentati, invece no. Non vorrei neanche criminalizzare il Casinò; in realtà, qualsiasi grande struttura ha la possibilità di organizzare meglio il proprio personale, vogliamo forse parlare dell'Amministrazione regionale? Anche quest'ultima potrebbe essere oggetto di analisi, ma con questo non possiamo in modo acritico dire che dobbiamo diminuire il personale, invece dobbiamo fare - così come è intenzione del Presidente Perrin e dell'Esecutivo - un ragionamento sui carichi di lavoro, sulle funzioni, perché vi sono delle aree dove vi è abbondanza di personale e altre dove vi sono delle carenze, cioè con questo principio, nel momento in cui abbiamo detto che si doveva diminuire il personale... nel momento in cui manca la persona che fa funzionare il riscaldamento o il condizionamento, si decide di non sostituirlo perché vi è un eccesso di personale. Vi sono poi delle funzioni che non possono mancare, quindi, se quelle funzioni riguardano certi esodi, vi è la necessità di riassumere e non si può neppure dire: "ho un ragioniere o un amministrativo in eccesso, lo mando a gestire il bruciatore". Può darsi che abbia delle competenze, ma questo non è un modo ragionevole di gestire la forza lavoro; quindi, dal punto di vista professionale, si deve fare tale tipo di ragionamento.

Cercando di tornare alle due interpellanze, in quella del Consigliere Curtaz si chiede: "quanti sono i dipendenti assunti (e/o i pensionati riassunti) nello scorso mese di luglio e a quali logiche di economia aziendale tali assunzioni rispondono". Il personale in forza il 30 giugno 2004 era di 843 unità, le risoluzioni di rapporto di lavoro il 30 giugno 2004 sono state 5, le assunzioni a tempo indeterminato 4, le assunzioni a tempo determinato 5 e vi sono state altre due risoluzioni di rapporto, quindi da 843 siamo andati a 845. La situazione al 15 settembre 2004 tuttavia è di 840 unità, quindi, rispetto alla forza lavoro presente il 31 dicembre 2003, fa meno 9, perché il personale in forza il 31 dicembre 2003 era 849 e il personale in forza il 15 settembre 2004 è 840, quindi siamo di nuovo a meno 9. L'altro dato lo avete in bilancio, pertanto questo processo credo sia avviato e sia condiviso.

Mi pare che il Consigliere Tibaldi abbia citato una serie di doglianze anche legittime delle organizzazioni sindacali; mi sembra che successivamente vi sia stata la riunione con il consigliere delegato, piuttosto che con il consiglio di amministrazione, e non mi pare che lo stato di agitazione permanga, ma che la situazione si sia chiarita e nel chiarirla mi sembra siano stati dati gli indicatori, quindi credo assolutamente che, in accordo con le segreterie sindacali regionali, si possa avviare questo processo che porti a una verifica delle necessità aziendali, in modo da poter fare un programma corretto.

Devo fare un'altra precisazione: anche qui, qualcuno pensa che il Casinò sia nato l'8 luglio 2003 con l'avvento di questo Esecutivo; mi pare che così non sia, in quanto vi sono tutta una serie di atti che nel tempo proseguono. In questo caso, visto che voi giustamente mi sollevate sempre una questione normativa, le associazioni del personale sono normate da un disciplinare che prevede una serie di cose e nell'esposizione del Consigliere Tibaldi mi si parla di concorsi per "croupier", ma chi, se non il Consiglio regionale, ha immaginato un percorso, che personalmente potrei anche non condividere, dove si continua a fare dei corsi per dare delle professionalità e, scaduto il periodo di vigenza di queste graduatorie, si deve rifare il corso e colui che ha passato il corso precedentemente è costretto a rifare il corso la volta dopo? Queste cose sono un'applicazione del disciplinare al fine di individuare soggetti dotati di una determinata professionalità; devono svolgere un corso, chi lo supera ha le condizioni per essere assunto. Se nel periodo di vigenza di quella graduatoria non vi sono esigenze per assumere, quella graduatoria scade e successivamente per fare delle assunzioni devi aver fatto il corso, in caso contrario non puoi assumere ed è questa la situazione che è sorta alcuni mesi fa, perché anche lì le organizzazioni sindacali hanno sollevato il problema. Dall'altra parte vi è l'azienda, io non auguro il male di nessuno, ma immaginiamo che un determinato settore del Casinò veda un esodo di tutta una serie di dipendenti perché trovano condizioni migliori altrove, l'azienda ha comunque necessità di assumere persone che abbiano quelle competenze ma, se non hanno fatto il corso, non può assumerle; di conseguenza, l'azienda dovrà sempre avere un bacino su cui poter far conto per fare delle assunzioni. Cosa voglio dire? Che la questione dell'organico è condivisibile e personalmente condivisa, nel senso che gli organici non vanno incrementati, tanto che stanno diminuendo piano piano; va fatta un'analisi corretta e approfondita sulle necessità aziendali, in modo tale da ridurre dove vi sono delle eccedenze -e mi pare vi siano dei settori, che non sono necessariamente quelli produttivi, dove vi sono delle eccedenze - e via via riconvertire questi soggetti ad attività di cui l'azienda necessita. Ecco perché, a fronte del ragionamento che state facendo: "ma qui sono persone che sono andate in pensione, non dovevate assumerne di nuove", bisogna chiedersi se le competenze di quelle persone andate in pensione aziendalmente erano o meno sostituibili; questa non è una risposta che do io, la dà l'azienda, nel momento in cui manca un soggetto...

(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)

... io, purtroppo, non ragiono in termini di speculazione politica, vi rappresento i fatti, dopodiché qualcuno per fare la solita speculazione dice: "è l'Assessore Marguerettaz che ha deciso...". Ora, se continuate così, divento onnipotente perché "qui non si sposta nulla che l'Assessore Marguerettaz non voglia"... mi pare eccessivo! Vi invito ad essere più ragionevoli nelle vostre espressioni, perché non è possibile che l'ultimo dei geometri, piuttosto che l'addetto alle pulizie del Casinò, dipenda dalle volontà dell'Assessore Marguerettaz! Se facciamo un ragionamento dal punto di vista reale, dal punto di vista dei principi, delle regole, va bene; non scendiamo poi in "bassa cucina", ma cerchiamo di restare su un qualcosa più di livello! Da questo punto di vista, anche lì, tendenzialmente è possibile... ma, per ridurre il personale, bisogna fare tutta una serie di attività. Dal punto di vista delle esternalizzazioni - perché il Consigliere Tibaldi dice: "qui vi sono anche aziende che lavorano" -, queste sono scelte aziendali, ma, quando qualcuno all'interno della Regione ha detto che si doveva esternalizzare certi rapporti, qui qualcuno ha alzato tutta una serie di cartelli, dicendo: "qui si stanno facendo attività esagerate". Credo che l'azienda del Casinò abbia fatto dei ragionamenti; anche lì si tratta di riprendere in mano questi contratti, si tratta di vedere se questi contratti sono corretti o meno, ma questa è una valutazione aziendale. Certo, se alla fine i contratti con i quali abbiamo "mandato" all'esterno i servizi ci costano di più rispetto alla possibilità di avere del personale, vanno subito risolti. Il problema è di convenienza e di bontà del servizio; quindi riportando i numeri... e vi prego di attenervi ai numeri, per cui filosoficamente è aumentato il personale, invece no, il personale è diminuito nel 2004 di 9 unità; attenetevi a questo dato, che è un dato oggettivo! Per cui questo tipo di assunzione a tempo determinato è un'assunzione ciclica che avveniva tutti gli anni; credo che tale tipo di discorso sia stato chiarito anche alle organizzazioni sindacali e, prendendo buona la parte di tale interpellanza - non la parte della speculazione politica -, ritengo di poter condividere con voi questo tipo di lettura della casa da gioco, che deve ottimizzare le risorse di lavoro, riducendo tutti quei settori che presentano un certo sovradimensionamento.

Il Consigliere Tibaldi chiede: "se, in qualità di azionista di maggioranza della "Casinò S.p.a.", sia intendimento della Regione chiedere al consiglio di amministrazione l'immediata revoca dei provvedimenti di assunzione di cui in premessa". Non è compito dell'azionista provvedere a questo, perché vi sarebbe un'interferenza nell'attività del consiglio di amministrazione, il quale, anche nel rispondere a tali interpellanze, fornendo i dati, ha ribadito le necessità aziendali.

Il Consigliere domanda anche: "se sia intendimento della Regione invitare altresì il consiglio di amministrazione a sospendere ogni iniziativa finalizzata al reclutamento di nuovo personale, anche solo mediante la trasformazione di contratti temporanei in rapporti a tempo indeterminato, fino a nuova indicazione espressa dell'assemblea dei soci". Qui l'intendimento della Regione è in linea, nel senso che l'assunzione di personale deve essere ricondotta alla filosofia generale. La trasformazione del tempo determinato in tempo indeterminato ha una logica evidente... diventa a tempo determinato nel momento in cui non vi è continuità nella necessità; per fare un esempio tipico, a tempo determinato sono quei picchi di lavoro che possono essere risolti periodicamente, tale il periodo invernale, piuttosto che quello estivo. Nel momento in cui la necessità sia duratura nel tempo, questo contratto si trasforma da tempo determinato a tempo indeterminato; potrebbe essere anche un "part-time", perché, se è ciclico, diventa tale; quindi non vi è assolutamente l'intenzione di promuovere l'incremento stabile dell'organico e la trasformazione da tempo determinato in tempo indeterminato.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - È una bella fatica non essere spostato "dall'effetto onda" dell'Assessore non so se sia "l'effetto-scongelamento", che non abbiamo ancora capito se è temporaneo o definitivo, però la situazione politica ha dato all'Assessore nuova energia, me ne compiaccio.

Come sempre, su questo abbiamo proprio una difficoltà, al di là di una simpatia personale che nutro nei suoi confronti anche per il suo modo "torrentizio" di rispondere... e non vi sono neanche gli "argini" che fa l'Assessorato al Territorio a poterlo contenere... ogni volta che si pone un problema, l'Assessore al bilancio su tutti i temi, e non solo sul Casinò, fa tutto il "Giro d'Italia", ventidue tappe... mentre noi chiedevamo si occupasse solo la piccola tappa a cronometro, di 30 chilometri. Se ci rispondesse puntualmente alle domande da noi poste, saremmo forse ugualmente soddisfatti o insoddisfatti, ma potremmo dibattere in maniera più chiara, perché nel dare sempre tutta una serie di dati... non ho ancora capito se è una tattica per tentare di farci perdere l'orientamento o se è una sua caratteristica. Immagino si tratti di quest'ultima ipotesi, perché noi, che siamo un po' presuntuosi, cerchiamo di non perdere l'orientamento.

Non ci è stata una risposta soddisfacente alla nostra domanda, anche se vi è una "cosa" dell'Assessore che mi è piaciuta e gliela dirò, perché voglio tentare di essere onesto. La nostra domanda era: "quante assunzioni sono state fatte nel mese di luglio?", e sono 9, poi l'Assessore ha fatto tutto un giro per dimostrare che sono 9 in meno. Però a giugno, cioè due giorni dopo la firma dell'accordo sindacale, la "Casinò S.p.a." ha effettuato 9 assunzioni. Lei ci potrà dire che di queste assunzioni non ne sapeva niente, io non ci credo, sono malizioso, ma in generale... io non ci credo che l'Assessore fosse tenuto all'oscuro di queste assunzioni fatte proprio il giorno dopo l'accordo sindacale, da un consiglio di amministrazione così scorretto da non comunicargli questo tipo di iniziative.... non è stato chiarito peraltro, se non in maniera generica, perché sono state riassunte certe persone; lei mi ha detto: "non vi erano nuove persone da assumere", cioè solo quei signori potevano essere riassunti. Ora, con tutto il rispetto per quei dipendenti, speriamo che non gli succeda mai niente di grave, perché altrimenti quel ruolo rimarrà vacante in eterno, perché, se sono le uniche persone che possono ricoprire quel ruolo, bisogna sperare che anche l'età pensionabile duri a lungo.

Una cosa che invece voglio prendere di buono dell'intervento dell'Assessore è che ha detto di condividere l'attenzione manifestata sia da parte del nostro gruppo, sia da parte dei colleghi, che hanno posto un'iniziativa analoga, sui problemi dell'organico. Voglio cogliere bonariamente questa sua proposta, ma mi aspetto delle iniziative politiche conseguenti, perché non si può dire: "sono d'accordo o non sono d'accordo rispetto a tale problema e poi non assumere nessuna iniziativa politica!"; l'Assessore, che ha il potere di farlo, se è d'accordo che questo è un tema da "rivisitare", deve assumersi l'impegno politico di fare i passi conseguenti.

Infine, lei ha fatto riferimento al disciplinare, io le dico la mia: il disciplinare è stata un'idea che poteva anche essere condivisibile dal punto di vista teorico, nel senso che è meglio di quanto avveniva prima, quanto meno un minimo di regole è stato fissato, però faccia attenzione a criticarlo. Io posso farlo, perché ho votato contro, ma il suo gruppo politico ha votato a favore; allora, se questo disciplinare è inadeguato per le ragioni che lei ha espresso, favorisca un'iniziativa politica per cambiarlo... è vero, l'Assessore mi sta dicendo che tutto è perfettibile, ma l'iniziativa politica dell'Assessore in questo campo può essere tale da arrivare, non alla perfezione perché sarà irraggiungibile, a un significativo miglioramento. Su queste suggestioni, che colgo positivamente dal dibattito, valuteremo le iniziative dell'Assessore nei prossimi mesi.

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Siamo stati "sommersi" dalla filosofia dell'Assessore, che, per certi versi, può essere convergente con le nostre idee. Siamo assolutamente felici del fatto che anche lei abbia detto di voler contenere l'organico e di evitare nuove assunzioni e, di conseguenza, allinearlo secondo una logica che sia più aziendalistica e non assistenzialistica, però a questa sua filosofia si sommano anche i nostri umili pensieri, il primo dei quali, Assessore, è il seguente. Ci viene un po' difficile credere che lei si limiti a prendere atto della decisione di un consiglio di amministrazione di sopprimere una direzione generale, per tornare a un tema trattato prima; ci viene difficile credere al fatto che il socio, per non dire la parte politica, non voglia interferire in materia di assunzioni con il consiglio di amministrazione o con i suoi dirigenti. Ne prendiamo atto, Assessore, ma ci crediamo relativamente poco, perché, se così fosse, questa casa da gioco è allo sbando, è nelle mani dei 5 neo-nominati e il socio Regione da lei rappresentato se ne disoccupa completamente! Visto che sappiamo non essere questa la realtà, vogliamo credere a quello che pensavamo fin dall'inizio, cioè che non possa non esserci un "input" da parte del socio per quanto riguarda la liquidazione straordinaria del direttore generale e la soppressione della direzione e per quanto concerne la politica delle assunzioni minuziosamente gestita dal consiglio di amministrazione e da certi suoi dirigenti. Assessore, lei non sarà dello stesso avviso, ma noi non possiamo allinearci a certa filosofia che ha cercato di propinarci.

Non crediamo peraltro vi siano le professionalità introvabili all'interno di un comparto umano e professionale che conta 850 persone, anche perché se è vero esiste un regolamento del 1999 per le assunzioni, è altrettanto vero che quest'ultimo è stato preso a riferimento per fare dei concorsi a suo tempo, ma sappiamo tutti che, sulla base di questi concorsi, si sono formate delle graduatorie e sappiamo come sono state attinte le persone da tali graduatorie, ovvero con criteri discrezionali molto discutibili...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... certo che lo dico io, lo so io e lo sa tanta gente. Non ci venga a dire quindi che, se è necessaria una "professionalità artigiana", non possiamo mettere il ragioniere a svolgere quel compito; siamo d'accordo, sono cose scontate, ma sappiamo anche con quale disinvoltura vengono effettuati all'interno della casa da gioco certi spostamenti tra reparto e reparto, senza che venga osservata tutta quella filosofia di cui ci ha inondato il cervello. Vi sono degli uffici che straripano di competenze e vi sono dei reparti che sono sottodimensionati: allora è necessario fare quella "rivisitazione del personale"... come occorre fare un programma. Abbiamo chiesto in IV Commissione di avere un organigramma, che ancora non ci è stato consegnato. Sappiamo che sono stati nominati 3 responsabili di area, ma sono stati oggetto di una lunghissima contrattazione a livello politico e poi non ci dica che non ne sapevate niente! Viene qui con questo abito candido e la faccia da bravo ragazzo a dirci: "noi non possiamo interferire con le scelte gestionali", ma se siete rimasti bloccati 6 mesi per individuare 3 funzionari! Siete rimasti bloccati altri 6 mesi prima, perché non sapevate se scegliere un direttore generale o un altro direttore generale, poi avete finito per sopprimere la direzione generale. Le professionalità introvabili che devono essere cercate all'esterno sono le favolette che possono essere raccontate ai bambini, venga con argomenti più convincenti!

L'unico argomento sul quale noi poniamo una serie di "ipoteche" sono le sue dichiarazioni odierne, che replicano quelle da Lei rilasciate nel luglio scorso; poi vi sono state delle assunzioni, perché lei stesso ha detto che ve ne sono state 9 a luglio. Vedremo se alle parole corrisponderanno i fatti e non siamo noi che ci "agganciamo" agli articoli di stampa, perché, prima di discuterne in Consiglio oggi, lei ha consegnato alla stampa la buona notizia "temporanea" che vi è un attivo nel bilancino intermedio della "Casinò S.p.a.".

Per concludere, la dichiarazione di principio è condivisibile, perché si allinea alla nostra; sui fatti... sulle modalità gestionali del personale gli eventi che si sono verificati finora non depongono a suo favore, anzi non vi è stata ad oggi quella inversione di tendenza o di strategia auspicata per dare uno slancio, anche in un'ottica di metodo di come gestire le risorse professionali del Casinò. È inammissibile che si continui a giocare con i numeri del personale senza un piano industriale di sviluppo! Come fa un'azienda a programmare un incremento dei livelli occupazionali se non sa cosa vuole fare del suo futuro? Questa è la sua grossa responsabilità!

Si dà atto che dalle ore 11,50 presiede il Vicepresidente Nicco.