Oggetto del Consiglio n. 812 del 22 settembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 812/XII - Criteri per l'aggiornamento dello studio relativo all'attuazione della terza fase degli interventi presso l'Ospedale di Viale Ginevra. (Interrogazione)
Interrogazione
Preso atto delle conclusioni del gruppo di lavoro nominato dall'Assessorato della Sanità per "l'aggiornamento dello studio inerente l'attuazione della terza fase degli interventi presso il presidio ospedaliero di Viale Ginevra ad Aosta";
Preso atto che tale gruppo di lavoro ha ipotizzato, come progetto di ampliamento dell'ospedale, la costruzione di un fabbricato ad est, invece che a sud, dell'attuale struttura di viale Ginevra, in quanto meglio rispondente a esigenze di tipo "tecnologico, sanitario ed ausiliare", sottolineando nel contempo come tale ipotesi avrebbe un impatto sull'attuale assetto urbanistico della città di Aosta;
Visto che con DG n. 2625 del 2 agosto 2003 la Giunta chiede al gruppo di cui sopra di proseguire nel lavoro intrapreso, approfondendo in particolare il "tema dell'impatto e delle relative soluzioni sull'assetto urbanistico e sul piano urbano del traffico della zona del Comune di Aosta interessata dagli interventi di cui trattasi";
Esaminata la composizione del gruppo di lavoro in cui la presenza del Comune di Aosta è chiaramente minoritaria;
Ritenuto che l'ipotesi di ampliamento dell'ospedale prospettata avrebbe un impatto sconvolgente sull'assetto urbanistico e su tutta la mobilità della città;
Ritenuto che qualsiasi problema di tipo urbanistico concernente la città, specie se di queste dimensioni, andrebbe approfondito, esaminato, deciso a livello di Comune, con l'apporto di tutti i soggetti interessati, cittadini compresi;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta e l'assessore competente per sapere:
1) come mai non si è pensato di integrare il gruppo di studio con ulteriori rappresentanti del Comune di Aosta, così da rendere la composizione paritaria tra esigenze della sanità regionale e esigenze della cittadinanza di Aosta;
2) se non ritenga che qualsiasi decisione in merito alla viabilità della città di Aosta vada lasciata innanzi tutto all'iniziativa del Comune della città capoluogo;
3) come la Regione nella sua programmazione di "occupazione del suolo del capoluogo regionale" rispetta l'autonomia decisionale della città di Aosta.
F.to: Squarzino Secondina - Riccarand
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - Mi sembra giusto, dopo le vacanze, rifare il punto su tale problematica, chiarendo - come mi viene richiesto - anche i rapporti con il Comune di Aosta, perché questa interpellanza chiede qual è l'importanza di questo studio del Comune di Aosta.
Ripercorrendo la storia, con deliberazione n. 506/2004 è stato conferito un incarico a "Finaosta" per l'istituzione e il funzionamento di un gruppo di lavoro per l'aggiornamento dello studio inerente l'attuazione della terza fase; in questo gruppo era prevista anche la partecipazione del Comune di Aosta, ci sembrava fondamentale coinvolgerlo in una progettazione che stravolge o si inserisce in tutta la viabilità del comune stesso. Il Comune di Aosta ha nominato, in questo gruppo, l'arch. Gabriella Benzoni. Direi che in questo primo studio non si è coinvolto solo il comune, si è ritenuto altresì importante studiare il problema sanitario e quello di accessibilità.
Rispondendo alla prima questione, mi permetto di dire che è il primo studio in cui viene coinvolto il comune per studiare i problemi di cui parlavo, ma questo è un organo tecnico e non politico: questa osservazione non mi era mai stata fatta, nel senso che in un organo tecnico non si vota a maggioranza, basta il parere negativo di uno dei tecnici per arrestare tutto il progetto. Comunque, questo gruppo di lavoro ha definito che l'ampliamento ad est può rappresentare la soluzione progettuale ottimale in termini di risposta alle esigenze di tipo tecnologico, sanitario ed ausiliario, caratteristiche di un ospedale moderno.
Sempre per questo contatto con il Comune di Aosta e per le osservazioni che il tecnico del Comune di Aosta aveva fatto al riguardo, in accordo con il comune stesso, è stato deciso, con deliberazione n. 9625/2004, di allargare lo studio ad una ulteriore fase, ad un accertamento urbanistico più approfondito, e questo su sollecitazione del Comune di Aosta che, fra l'altro, ha indicato il tecnico che già ne ha studiato la viabilità. Mi sembra che se c'è una sproporzione, se non sia paritario in questo momento, il problema sia tutto a favore del Comune di Aosta, nel senso che quando sarà terminato lo studio del tecnico indicato, sarà il comune stesso a decidere, perché è giusto che sia coinvolto ed abbia una importanza fondamentale nel definire la fattibilità o meno di questa opera. Direi che il boccino è in modo sproporzionato in mano al Comune di Aosta, direi che siamo 35 a 0, nel senso che se il Comune di Aosta boccia questo piano, non possiamo che adeguarci!
Mi sembra pertanto che il Comune di Aosta abbia addirittura in questo momento una priorità, anche se mi permetto di dire che certe scelte, come Ospedale regionale, hanno una valenza sanitaria che va al di sopra delle esigenze del singolo comune... di questo discuteremo dopo. In sintesi, lo studio è a questo punto: con il Comune di Aosta c'è una collaborazione completa, ha il boccino in mano, ha indicato chi deve fare lo studio, quindi direi che in tale fase dipendiamo completamente dal comune stesso.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sono certa che l'Assessore dice quello che pensa o quello che gli hanno detto di dire in base alle informazioni che ha... ma vede, Assessore, in commissione, quando questo gruppo di lavoro è venuto a presentare il progetto, non è emerso quanto da lei detto! Lei ha detto che è un gruppo tecnico, all'interno del quale sarebbe sufficiente il parere negativo di un tecnico per stoppare i lavori, è un gruppo tecnico che dovrà studiare e presentare le cose e che il Comune di Aosta ha in mano le scelte... ora, nel momento in cui i membri del gruppo sono venuti a presentare il lavoro, le cose sono state dette in modo molto diverso!
Proprio il rappresentante del Comune di Aosta ha affermato che lei ha cercato, all'interno della commissione, di mettere l'accento sul fatto che prima di procedere ad una progettazione, andava verificato se era possibile realizzare la chiusura totale di Viale Ginevra: addirittura ha chiesto che si stoppassero i lavori, dicendo: "è inutile che ci mettiamo, qui, a studiare come può essere questa nuova ipotesi di allargamento, se il problema fondamentale della viabilità non viene affrontato a priori". E diceva chiaramente che l'inserimento dell'ampliamento ospedaliero in questi termini poteva diventare "un fattore dirompente, potere buttare per aria mezza città ", perché "tale progetto rappresenta un cambiamento radicale di scelte che l'Amministrazione comunale ha già preso e che dovrebbero essere tutte riviste!" E concludeva dicendo: "bisogna prima verificare le scelte che la città vuole fare, perché oggi il piano regolatore è difforme dalle ipotesi che emergono".
A me sembra che questo gruppo di lavoro abbia voluto edulcorare l'aspetto riguardante la viabilità, perché ha detto: "bisogna pensare ad approfondire l'assetto urbanistico e il piano urbano del traffico della zona del Comune di Aosta interessata dagli interventi di cui trattasi". In realtà, il problema non riguarda solo una zona del Comune di Aosta, ma è tutto il piano di traffico dell'intera città che va rivisto, tant'è vero che il tecnico all'interno della commissione aveva chiesto di costituire un'apposita commissione e il comune ha proposto di formare una commissione interna al comune stesso, in cui si sarebbero sentite le varie componenti, sarebbero stati affrontati i vari problemi specialistici, per decidere, in quella sede, se era possibile arrivare alla soppressione radicale di Viale Ginevra, e comunque determinare i parametri della qualità urbana che la città vuole siano soddisfatti. Questa proposta non è stata accettata. Ma essa denota come si tratta di scelte che devono maturare all'interno del Comune di Aosta.
Qui, invece, si è agito in senso contrario: per tale motivo avevo interpellato la Giunta e non solo l'Assessore, perché vediamo che troppe volte, nel momento in cui la Giunta pensa ad un progetto, lo porta avanti fin dove può; poi, con un accordo di programma con l'ente locale, pone la soluzione al problema già pronta, di fronte alla quale è difficile che la popolazione, il VIA, tutti gli organismi preposti all'esame dei progetti possano intervenire!
Sappiamo che nel 2005 ci saranno le elezioni; temo che per il Comune di Aosta questo sia uno dei problemi che saranno messi sul tappeto per "ipotecare" le elezioni del comune stesso, perché decidere di eliminare la porta a nord della città di Aosta, la strada romana che, da sempre, ha delineato l'ingresso a nord di Aosta, credo sia un problema enorme da affrontare. Prima di mettersi nell'ipotesi di stravolgere tutto, ci vuole una decisione politica forte, che il Comune di Aosta deve fare a priori!