Oggetto del Consiglio n. 774 del 30 luglio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 774/XII - Comunicazioni del Presidente della Regione e dibattito sulla situazione politica.
Presidente - Riprendono i lavori.
La parola al Presidente della Regione, Perrin, per una comunicazione.
Perrin (UV) - Pour une brève communication. La votation d'hier sur le bilan de la Gestion extraordinaire du Casino a donné un résultat qui a été quelque peu surprenant, pour ne pas le définir d'autre façon. Nous le considérons quand même un épisode, une prononciation à scrutin secret sur un thème délicat, comme a toujours été la "question Casino", sur laquelle on a beaucoup débattu pendant pas seulement ce début législature, mais je crois dans toutes les législatures qui se sont ensuivies. C'est un thème qui a toujours été très délicat et qui a souvent engagé le débat dans cette Assemblée.
C'est vrai que le résultat de cette votation nous amène à une réflexion politique, que la majorité, dans le peu de temps qui lui a été concédé a déjà commencé à faire, une majorité qui s'est constituée il y a une année, qui a porté de l'avant son programme et qui est en train de travailler, donc une majorité qui se reconnaît dans le Président du Gouvernement et dans les Assesseurs qui ont été choisis pour porter de l'avant le programme de législature. Nous sommes confrontés à un ordre du jour qui est très important, qui aborde des thèmes importants, qui doivent être débattus, qui doivent être approuvés pour donner des réponses. C'est dans le sens de responsabilité de ce Gouvernement et de ce Conseil, que je fais appel afin de pouvoir procéder à l'analyse de cet ordre du jour, parce que l'Administration ne doit pas se permettre des pauses. Nous avons des responsabilités politiques, nous avons donc la nécessité de procéder pour répondre à la collectivité aussi dans un moment assez délicat d'un point de vue économique. Je propose donc de procéder avec responsabilité à l'analyse de l'ordre du jour de la réunion des Chefs de groupe, il me semble qu'il y a des positions différenciées, je demande à l'opposition aussi ce sens de responsabilité et surtout aux forces d'oppositions qui se sont déjà prononcées, en donnant la disponibilité pour aborder cet ordre du jour.
Des évaluations politiques devront être faites et je vous assure aussi que cet ordre du jour ne pourra pas se terminer aujourd'hui, nous serons obligés de prendre toutes les initiatives possibles pour le reproposer, parce que nous avons des devoirs et des responsabilités politiques, nous avons un programme à faire avancer et des réponses à donner à la collectivité valdôtaine. On n'exclue donc pas l'évaluation aussi sur la demande de convocation même de la part du Président, s'il sera le cas, d'un conseil extraordinaire.
Président - Je crois que les déclarations du Président de la Région peuvent faire l'objet d'un débat politique.
La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Rispetto alle dichiarazioni del Presidente della Regione il nostro gruppo ritiene che non si possa considerare il fatto di ieri sera come un semplice episodio; del resto, fin dalla nascita questa maggioranza aveva evidenziato dei problemi di compattezza al suo interno, fin dalla formazione iniziale della Giunta e via via vi sono stati vari episodi in cui è emersa questa lacerazione interna alla maggioranza. Non crediamo assolutamente che quello che è successo ieri quindi possa essere ricondotto ad un episodio isolato e circoscritto a una vicenda particolare di quell'atto amministrativo: si tratta di un voto con un forte significato politico, che indica uno scollamento all'interno della maggioranza che regge questo Consiglio e che ha espresso questa Giunta, rispetto alle quali riteniamo si debbano trarre delle conclusioni. Ci rendiamo anche conto che queste conclusioni non si possono trarre oggi, perché vi è bisogno di un tempo di riflessione nelle forze politiche rispetto a quello che è successo, ma andare avanti così come se niente fosse, dicendo: "si tratta di un episodio isolato che non si riprodurrà più, che non significa niente di per sé", non aiuta a fare della buona amministrazione. Abbiamo criticato vari atti nel corso di quest'anno, però abbiamo anche evidenziato una difficoltà operativa, che derivava da una divisione all'interno delle forze di maggioranza. Ora, pensiamo che non sia positivo nell'interesse della comunità valdostana e dell'azione di governo continuare in questa situazione; bisogna trovare assolutamente una via di uscita. Respingiamo quindi una lettura riduttiva di quello che è successo, ci sembra un fatto politicamente di grande rilievo, rispetto al quale bisogna arrivare a delle decisioni che siano o di conferma, ma con atti espliciti da parte delle forze politiche dell'attuale maggioranza, che rinnovano una fiducia rispetto a questo Governo, oppure vi devono essere dei cambiamenti che devono essere introdotti nella formula, nella maggioranza, nella Giunta, ma sicuramente ci sembra che non si possa andare avanti come se niente fosse.
Oggi abbiamo nell'ordine del giorno anche degli ulteriori atti importanti, che devono essere illustrati proprio dall'Assessore, che ieri sera ha avuto un voto negativo da parte del Consiglio e da parte di 7 consiglieri della sua stessa maggioranza. Ci chiediamo con quale atteggiamento ci si può mettere a discutere su atti che vengono proposti da un Assessore che ha appena avuto un voto di sfiducia da questo Consiglio; riteniamo quindi che oggi non si possa procedere come se niente fosse nei lavori. Oltretutto, questo si inserisce in una situazione in cui già vi erano problemi di conduzione di questo Consiglio, perché abbiamo criticato e rinnoviamo la critica sul modo con cui si è lavorato nell'ultimo mese, per arrivare ad iscrivere troppi ordini del giorno, esaminati troppo in fretta in commissione, ai lavori di questo Consiglio.
Abbiamo contestato e abbiamo anche detto che, proprio per senso di responsabilità, avevamo garantito un dibattito sereno e puntuale, ovviamente presentando i nostri punti di vista, ma senza fare azioni di tipo ostruzionistico, però, se in una situazione in cui vi è un Assessore che è delegittimato da un voto di Consiglio, vi è un ordine del giorno che è stato infoltito in contrasto con il Regolamento e si vuole continuare come se niente fosse, non siamo d'accordo ad assecondare questo tipo di andazzo.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - A nome della "Gauche Valdôtaine" innanzitutto intendo esprimere, per chiarezza, la nostra fiducia inalterata nel programma di questa maggioranza, nella maggioranza, nel suo Presidente e nella Giunta regionale. Intendiamo in questo modo confermare un progetto politico, che nasce dal risultato elettorale delle elezioni del 2003, che sicuramente potrà essere migliorato in futuro, ma che attualmente gode intatto della propria validità. Abbiamo preso atto che è emerso un problema politico in questo Consiglio regionale e pensiamo che ci debba essere il tempo, il modo e la necessità di valutarlo nelle sedi più opportune. Quando in un governo emerge del malessere interno credo che sia fisiologico: a tutti può capitare una febbre, un'influenza; la cosa importante è saperlo gestire in modo intelligente, perché questo può essere un momento anche per ritrovare maggiore unità, maggiore convinzione, fare anche qualche passo avanti per rendere la maggioranza più solida e performante e quindi per lavorare meglio tutti insieme. È con questo spirito che condividiamo le affermazioni del Presidente della Regione.
Presidente - La parola al Consigliere Borre.
Borre (UV) - Evidentemente non consideriamo neanche noi, come gruppo "dell'Union", l'episodio di ieri come un fatto da trascurare, pertanto le riunioni che abbiamo tenuto ci hanno portato a riflettere su quel fatto, la riflessione verrà portata anche all'interno del nostro movimento. Va detto però anche che l'episodio di ieri è circoscritto ad un argomento ben preciso: il Casinò, argomento che aveva suscitato in passato delle forti polemiche e quindi su quel fatto torneremo, perché forse è inoltre necessario un confronto più approfondito anche su altri temi. Mi sembrava peraltro, come veterano di questa Assemblea, di aver ritrovato nella conduzione della "Giunta Perrin" già avviata un sistematico confronto sui problemi, un approfondimento permesso ai consiglieri; forse non è stata letta da tutti in egual maniera, o forse la mia lettura era un po' ottimista.
Da qui però a far sì che non si possa discutere un ordine del giorno... e già all'inizio della seduta di mercoledì mattina mi era parso un discorso, non voglio ripetere strumentale, ma fuorviante senz'altro, perché si condannava la Giunta per aver portato in quest'aula una serie di atti facendo sì che le commissioni fossero subissate dal lavoro, che i consiglieri fossero quasi controparte di questa Giunta, mentre voglio ricordare che la "Giunta Perrin" è l'Esecutivo di questa maggioranza. Una maggioranza che fa parte delle commissioni, che lavora e deve lavorare per portare atti e leggi, al fine di dare esecuzione al programma di legislazione. Forse questo è un sistema, al contrario di quanto dichiarato da forze di minoranza, che ha permesso a questa maggioranza di aumentare il suo consenso, perché dare delle risposte ai cittadini vuol dire poi essere premiati. Cosa che invece in questi 2 giorni, all'interno di quest'aula, ritengo non sia avvenuta da parte della minoranza e forse dovete farvi un esame di coscienza, perché non solo non avete aumentato, ma a volte avete rischiato di perdere dei consensi, perché fare dei continui richiami alla burocrazia o alla formalità, anziché guardare alla sostanza, non premia perché la gente fuori aspetta dei risultati e non della polemica sterile.
Venendo al problema di oggi, il nostro gruppo conferma la piena fiducia nella Giunta presieduta dal Presidente Perrin; certamente si impegna ad approfondire il fatto che ha scatenato lo "scossone" di ieri, capirne le motivazioni a fondo, per poter continuare in maniera forse più condivisa da tutti la strada che ci deve portare al 2008, per concludere il programma da noi presentato ai Valdostani.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Presidente Perrin, il nostro gruppo anzitutto prende atto che, dalle dichiarazioni che lei ha fatto e che sono state riprese dai colleghi Capigruppo di maggioranza, "Democratici di Sinistra" e "Union", è stato evidenziato il significato politico del voto di ieri sera: un significato che non può non essere oggetto di una valutazione politica e su questa valutazione politica dobbiamo chiarirci, perché abbiamo la consapevolezza che sia questa l'aula del confronto politico, nonostante i numeri e le responsabilità che tali numeri comportano. Quando perciò sentiamo che il dibattito politico viene aperto, dicendo che vi è un significato da approfondire... ma si dice: "faremo poi i dovuti approfondimenti, nel senso che li faremo nelle sedi dei partiti", che non sono le sedi istituzionali deputate ad affrontare problemi della cosa pubblica, abbiamo qualche difficoltà a seguirvi su questo ragionamento, anche perché è innegabile che il voto di ieri sera non era il voto su un atto amministrativo.
Quando il Presidente Perrin dice che il Casinò è stato abbondantemente discusso, noi diciamo: a maggior ragione, perché, se il Casinò è stato abbondantemente discusso, il voto di ieri sera ha un significato ulteriore rispetto al voto sul singolo atto amministrativo. Noi diciamo che non è un caso che sia finita così, perché sulla "vicenda Casinò" penso che qualche riflessione vada fatta. Vi è qualcuno che l'ha gestita e vi è qualcuno che non l'ha neppure discussa. La "vicenda Casinò" è stata spostata dalla Presidenza della Regione all'Assessorato del bilancio e dobbiamo dire che in questo anno di inizio di legislatura il Consiglio regionale è stato sistematicamente escluso da ogni approfondimento, anche quando erano atti dovuti che avrebbero dovuto essere portati all'esame del Consiglio regionale.
Voglio ricordare cose già note, ma ritengo opportuno farlo in questa sede: la legge istitutiva della "Casino S.p.A." prevede l'obbligo che il piano di sviluppo, su cui tanto si discute, sia una competenza del Consiglio regionale, ma è da un anno che il piano di sviluppo sta nei cassetti dell'Assessore alle finanze. Gli statuti della "Casino S.p.A." prevedono che vi siano le nomine di un amministratore delegato, di un direttore generale; l'Assessore alle finanze ha deciso di ignorare una previsione statutaria della "Casino S.p.A.", che può essere modificata solo con un successivo provvedimento del Consiglio regionale, e ha deciso di non rispettare neppure questa prescrizione.
Non possiamo ignorare che sul finire della scorsa legislatura, pur con tutte le preoccupazioni, pur con tutte le perplessità che il nostro gruppo aveva sempre espresso su questa vicenda, bisognava dare atto alla Giunta uscente da quella legislatura di aver portato a un passo dalla definizione la complessa vicenda dell'accerchiamento e dunque della trattativa con il "Grand Hôtel Billia" e non possiamo non ricordare come questa trattativa sia stata fatta saltare non abbiamo ancora capito come e perché, in quanto è stata anche questa una decisione presa dall'Assessore alle finanze. Su questa vicenda pertanto il giudizio politico è evidente: tutta la "questione Casinò" è stata gestita in splendida solitudine nelle sue stanze, Assessore, ignorando le previsioni legislative delle leggi che il Consiglio si era dato, che affidavano dei ruoli a questa Assemblea. Lei ha ignorato in maniera sistematica, andando avanti come un carro armato; oggi i carri armati non sono più invincibili e lei ha pagato questo scotto. Non possiamo dire che sia un incidente di percorso, perché, se molte volte ironizzando sul giudizio di qualcuno si dice: "sette meno", qui è meno sette, Assessore! E meno sette pesa!
Cosa poteva dire il gruppo della maggioranza, oltre alla laconica difesa d'ufficio della Giunta? Non poteva dire nulla, se non "faremo le verifiche", questo è il luogo deputato a fare certe verifiche. Avete fatto il bilancio di un anno di Giunta, ma in quel bilancio vi era un grosso buco ed era il buco del Casinò, che è venuto a galla nella notte di ieri. Pensiamo allora che sia irresponsabile da parte della vostra maggioranza, ma da parte dei partiti e dei colleghi che compongono quella maggioranza continuare a "far quadrato" su una gestione in solitario che ha impedito il confronto politico.
Il giudizio è stato espresso in maniera inequivocabile; si chiede di continuare come se nulla fosse accaduto e di discutere con un Assessore che è stato sfiduciato nei fatti, perché i numeri ci dicono che 18 è la maggioranza e sempre i numeri ci dicono che con 7 voti in meno la maggioranza non c'era. Abbiamo dei documenti importanti, abbiamo l'approvazione del conto consuntivo del 2003, abbiamo la legge di assestamento del bilancio, tutti atti importanti che vedono l'Assessore Marguerettaz direttamente coinvolto nella loro illustrazione; di conseguenza, non possiamo trascurare che il voto di ieri sera deve essere oggetto di una revisione dell'assetto di Giunta. Invitiamo perciò il Presidente Perrin, in quanto ha la responsabilità della collegialità di questa squadra, e la maggioranza stessa a non voler forzare il confronto politico, perché siamo disponibili a qualsiasi tipo di "tour de force" per completare questo ordine del giorno, però non può chiederci, Presidente, di confondere il bene dell'amministrazione, il bene dell'interesse regionale, con l'interesse di qualcuno a difendere delle posizioni che sono indifendibili per tutta una serie di risultati negativi, che hanno "toccato" dei dati di grande preoccupazione.
Il Consigliere Tibaldi nel dibattito di ieri sera diceva che la "vicenda Casinò" va vista nella sommatoria di questi 2 bilanci, che ci porta circa 5,5 milioni di passivo; questo è un record negativo assoluto che non era mai stato toccato e su questo record negativo vanno fatte delle ulteriori riflessioni. Nel chiudere questo mio breve intervento perciò chiediamo che il dibattito politico venga portato alle conclusioni naturali e se ci deve essere - come ha chiesto il Capogruppo Sandri - tempo e modo per valutare questo male interno alla maggioranza, siamo disponibili a darvi il tempo e il modo, ma ve lo diamo da adesso, non ve lo diamo alla conclusione dei lavori del Consiglio. Se ritenete di avere necessità di ulteriore spazio, aspettiamo, ma il dibattito lo vogliamo fare qui e su quel dibattito riteniamo vi sia una sostanziale priorità. Auspichiamo che questa sensibilità possa essere condivisa anche dalla Giunta, anche perché vorrei evidenziare che problemi grossi questa Giunta ne ha affrontati parecchi, ma li ha affrontati con degli approcci diversi. Sulla problematica del nuovo Ospedale e del vecchio Ospedale, del completamento dei lavori del Presidio ospedaliero il nostro gruppo ha riconosciuto all'Assessore Fosson che, al di là delle sue idee - che immagino siano le idee della Giunta e della maggioranza -, le ha confrontate, le ha portate al vaglio delle commissioni.
L'Assessore Marguerettaz ha gestito il Casinò come se fosse cosa propria e l'avesse gestito come cosa propria con risultati brillanti, gli diremmo: "Assessore, non condividiamo il suo metodo di gestione, ma le riconosciamo una capacità di gestione". Assessore, nel momento in cui lei ha gestito come cosa propria il Casinò, si è sovrapposto alla gestione del consiglio e di amministrazione e si deve assumere le conseguenze politiche dei risultati negativi di esercizio prima e dei risultati negativi del voto di ieri notte. Non voglio anticipare altre riflessioni - che faremo quando saranno chiari alcuni elementi su quali stiamo facendo delle valutazioni - su quello che lei ha fatto nella "Casino S.p.A." rispetto a quello che ha dichiarato di aver fatto, ma di questo ne discuteremo prossimamente.
Invitiamo perciò il Presidente Perrin e la maggioranza a prendere atto che non vi sono le condizioni per proseguire nell'ordinarietà i lavori di questo Consiglio, se non viene chiarito in maniera preliminare l'assetto politico all'interno della maggioranza e della Giunta.
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Solo per dire che, ascoltando l'intervento del Presidente Perrin, chiederemmo ai gruppi di maggioranza se sono d'accordo per una breve interruzione, per poter discutere insieme sul comportamento da tenere... di minoranza, ho detto maggioranza? È un "lapsus" freudiano.
Presidente - Lei formalizza la richiesta di sospensione? Al termine del dibattito consiliare viene fatta la sospensione? Bene.
La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Anche per allentare la tensione, voglio dire che forse il "lapsus" del Consigliere Salzone non era da intendersi come se il suo gruppo facesse già parte della maggioranza, ma era da intendersi nel senso che ieri la maggioranza è diventata minoranza... diciamo così.
Abbiamo ascoltato attentamente gli interventi, è chiaro che si tratta di interventi che sono stati svolti in un momento delicato. Bisogna riconoscere la correttezza del Presidente Perrin, che ha riferito in aula delle problematiche emerse ieri, correttezza però parziale, perché non è sufficiente enunciare un problema, ma è necessario anche risolverlo nelle sedi competenti e, come ha già detto qualcuno prima di me, la sede competente per la risoluzione di un problema politico è l'aula consiliare. Mi rendo conto che sia il Presidente Perrin, sia i Capigruppo di maggioranza non potevano dire cose molto diverse da quelle che hanno detto, anche se ho intuito nei loro ragionamenti una qualche contraddizione nel sostenere che si è trattato solo di un episodio isolato e marginale su un tema specifico, per poi però ritenere la necessità di un chiarimento politico. Se l'episodio fosse marginale circa la tenuta della maggioranza, fosse episodico, riferito solo a un tema specifico, probabilmente non vi sarebbe la necessità di un chiarimento ulteriore; se invece vi è la necessità manifestata di un chiarimento ulteriore, è segno che la votazione di ieri non è stata per nulla una cosa episodica.
Riteniamo che il voto di ieri, sorprendente per certi versi - perché non nego che anche nella misura è stato, per quanto ci riguarda, sorprendente -, è il sintomo di un malessere diffuso non solo in quest'aula, ma credo anche nell'opinione pubblica rispetto alla gestione del Casinò. Non è un caso che da un anno ormai ci stiamo occupando con attenzione di questo problema, perché abbiamo rivelato proprio su tale tema - e non ripeto interventi che sono stati fatti appena ieri sera prima del voto - tutta una serie di comportamenti non corretti dal punto di vista istituzionale, perché su questo tema non si è discusso solo del merito: sul merito ognuno può avere le sue idee, ma si è discusso spesso sul metodo e sulla correttezza istituzionale. Il Consiglio non è stato coinvolto a sufficienza - non so la maggioranza, la Giunta - non solo per questioni di opportunità di coinvolgimento politico, ma anche per questioni legate a precisi adempimenti di legge; si è evitato di adempiere a delle precise formalità di legge.
Certo che è una situazione che non può andare avanti, perché, come ha fatto rilevare il Consigliere Frassy, si è trattato di una gestione di carattere personale sulla quale l'Assessore ha investito molto e i risultati non sono stati sicuramente proporzionati al suo impegno. Non so dall'esterno dire se si tratta di una responsabilità che va attribuita all'Assessore alle partecipazioni regionali o all'intera Giunta, per certi versi è un problema che non mi riguarda, però da Consigliere devo verificare che la gestione data dal Governo regionale a questo problema è stata fino ad oggi una gestione che non si può che definire negativa, si potrebbe anche dire fallimentare; una gestione che non solo non ha risolto i problemi del passato, ma ne ha portati altri e abbiamo di fronte a noi dei problemi enormi. Sarà possibile da oggi risolvere questi problemi con un Assessore che nella sostanza è stato sfiduciato da un voto del Consiglio e dal voto della maggioranza? Crediamo di no, perché una materia tanto delicata è da oggi più difficilmente gestibile da un Assessore che è inevitabilmente più debole.
Crediamo quindi che la maggioranza debba trarre le conseguenze di questo aspetto, non si può dire solo: "terremo conto, ragioneremo", intanto andiamo avanti. Su questo punto voglio dire che è del tutto scorretto e fuorviante l'appello fatto dal Consigliere Borre all'opposizione, indicando nell'opposizione i responsabili di questa situazione. Ma vogliamo scherzare? Noi abbiamo fatto il nostro mestiere ieri sera e, se devo dirlo, lo abbiamo fatto anche piuttosto bene. Siete voi che non avete fatto il vostro mestiere: non lo avete fatto governando male questa situazione e non lo avete fatto all'interno della nostra maggioranza, perché il voto di ieri non è stato determinato dall'iniziativa dell'opposizione - siamo veramente pochi, anche se vivaci -, ma dal voto di sette franchi tiratori all'interno delle forze di maggioranza; quindi la responsabilità è tutta vostra! Oggi - questo lo ha richiamato anche il Presidente Perrin rivolgendosi a tutto il Consiglio - vi sono situazioni di particolare urgenza amministrativa. Anche qui però da parte nostra vi è stato in molte vicende e anche in questi due giorni un atteggiamento di responsabilità, perché abbiamo fatto le nostre rimostranze, che forse avranno fatto perdere un'oretta all'inizio del Consiglio, poi abbiamo perso molto altro tempo nei due giorni, ma assolutamente non per causa nostra, in quanto noi abbiamo fatto il minimo di ostruzionismo, abbiamo fatto le nostre battaglie su alcuni emendamenti, parlando quando ci sembrava necessario e confrontandoci sui testi di legge che ci venivano proposti.
Attenzione, anche qui non confondiamo le responsabilità, perché la responsabilità di governo, la responsabilità dell'approvazione dei provvedimenti è tutta della maggioranza, l'opposizione ha il dovere di stimolare, di criticare, di proporre, in casi estremi può avere anche il diritto di ostacolare, cosa che peraltro non abbiamo fatto. È bene su questo punto quindi mettere i puntini sulle "i", perché mi sembra sconcertante che si chieda all'opposizione di snaturare il suo ruolo per delle esigenze contingenti che non dipendono dall'opposizione.
Termino questo intervento dicendo che riteniamo necessario un chiarimento politico, perché la maggioranza non può dire che il chiarimento politico avverrà "sine die", intendendo andare avanti oggi come se nulla fosse successo. È accaduto un fatto di estrema importanza politica, su questo fatto è necessario che venga fatto un chiarimento definitivo da parte delle forze di maggioranza. Chiarimento che dovete decidere voi: volete riconfermare con un atto formale la fiducia all'Assessore, alla Giunta, alla maggioranza? È un problema vostro! È il caso - dal nostro punto di vista, ma non ne faccio assolutamente una questione personale - di esigere le dimissioni dell'Assessore che è stato sfiduciato? È il caso di adottare certi altri provvedimenti? È un problema che si deve porre questa maggioranza, ma certo delle conclusioni devono essere tratte da questa situazione e da tale dibattito. Non ci accontentiamo che il problema venga enunciato e non venga risolto; secondo noi, ci vuole una chiarezza circa la situazione politica, il quadro politico, la consistenza di questa maggioranza e, fintanto che non vi è questo chiarimento, non si può convenientemente - anche per rispetto dei nostri ruoli, della nostra dignità e dei nostri cittadini - andare avanti nell'affrontare un ordine del giorno come se nulla fosse successo ieri sera.
Presidente - Volete la sospensione ora?
La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Siccome si tratta di fare delle valutazioni molto delicate, chiediamo di avere lo stesso tempo di sospensione che ha avuto la maggioranza, quindi un'ora di tempo per fare le nostre riflessioni.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 11,18 alle ore 12,43.
Presidente - Riprendiamo brevemente i lavori. La minoranza ha avanzato una proposta in termini di procedura che deve fare oggetto di valutazione da parte delle forze politiche di maggioranza. Manca poco tempo alla chiusura dei lavori, se il Consiglio è d'accordo, sospenderei adesso i lavori per questa mattina, per riconvocare il Consiglio alle ore 15,30. D'accordo? Invito tutti i consiglieri ad essere puntuali.
Il Consiglio prende atto.
La seduta è tolta.
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La séance se termine à 12 heures 44.