Oggetto del Consiglio n. 697 del 23 giugno 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 697/XII - Stato delle trattative per l'acquisizione del Grand Hôtel Billia. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso:
- che la Società Grand Hôtel Billia ha avviato recentemente la procedura di licenziamento nei confronti di 47 dipendenti;
- che la trattativa tra la Regione e la stessa società inerente l'acquisizione del complesso alberghiero-congressuale pare essersi nuovamente arenata;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se è stata predisposta la bozza preliminare di accordo di cui alla DGR 858/2004: in caso affermativo, quali sono i contenuti;
2) se ritiene che l'avvio dei licenziamenti di cui in Premessa sia strumentale alla definizione della trattativa;
3) se l'avvio dei licenziamenti di cui in Premessa costituisca quella condizione propedeutica a un'ipotesi di rilancio aziendale del Grand Hôtel Billia, verosimilmente concordata tra il venditore e il compratore e finalizzata ad "alleggerire" un organico probabilmente eccessivo per il futuro gestore del complesso alberghiero-congressuale;
4) se sussistono ancora le condizioni per la definizione di un accordo oppure se sono già state individuate soluzioni alternative.
F.to: Tibaldi - Lattanzi - Frassy
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Siamo alle nostre solite interpellanze sul Casinò e cintura. Credo che l'interrogazione sia opportuna, perché permette nell'aula di fare un po' il punto della situazione. Nell'ambito delle premesse abbiamo una prima indicazione che corrisponde a verità, cioè la società "Grand Hôtel Billia" ha avviato recentemente la procedura di licenziamento nei confronti di 47 dipendenti, mentre la seconda premessa "la trattativa tra la Regione e la stessa società inerente l'acquisizione del complesso alberghiero-congressuale pare essersi nuovamente arenata" non corrisponde a verità, perché non abbiamo avuto alcun processo di arresto, ma abbiamo preso atto della situazione al 31 maggio, che vedeva le due posizioni su valori che non erano conciliabili. Successivamente vi sono stati altri incontri, che, come peraltro riportato da organi di stampa, hanno portato ad un riavvicinamento; "riavvicinamento" non significa che si è trovato un accordo e, a fronte di queste nuove condizioni, la "Finaosta" - che è stata incaricata dall'Amministrazione regionale di condurre le trattative - sta facendo i vari approfondimenti, in modo da acquisire tutte le valutazioni del caso. È chiaro che questo tipo di valutazione dovrà, probabilmente in modo non contestuale, ma pressoché senza interruzione, dare valutazione in merito al discorso delle garanzie e della fattibilità dell'operazione, anche in punto ad eventuali rischi revocatori, eccetera.
La situazione, anziché risolversi, via via si complica, perché ancora oggi avete letto su "La Stampa" un'ulteriore azione che viene effettuata dalla proprietà del complesso alberghiero SAAV-SITAV in punto ad eventuali sequestri e dichiarazioni di nullità su contratti che sono stati fatti fra Gestione straordinaria e S.p.A.. Detto tutto questo - e mi collego con la seconda domanda posta - la proprietà mette in essere tutta una serie di azioni, che non so se definire strumentali o meno, ma vanno nel senso di creare un quadro che metta la Regione sotto un certo "pressing", di fronte a situazioni molto difficili. Il fatto che questa procedura di licenziamento sia strumentale o meno non lo so, vi sono forti sospetti; vi è da dire che il nostro interlocutore non ha mai manifestato la volontà di proseguire l'attività, da qui si evince la strategia di massimizzare un'operazione di cessione, perché, per stessa loro ammissione, il "Grand Hôtel Billia" non è più strategico per le loro attività e quindi la volontà è quella di cedere. Ecco che questi licenziamenti sotto alcuni aspetti creano delle perplessità, anche perché all'interno di questi licenziamenti abbiamo visto un esodo nei confronti di tutta una serie di persone che attengono ad un settore specifico e funzionale a tutto il complesso: quello del centro congressi, che è un settore che in qualche modo sta alimentando notevoli presenze.
La prima risposta è che non abbiamo alcuna bozza perché le trattative sono in corso, credo sia programmato un prossimo incontro con la proprietà. Sul discorso del punto n. 3, esprimendo le criticità ovviamente dico che questo non è un qualcosa di funzionale... o perlomeno concordato con l'Amministrazione regionale per il rilancio del "Grand Hôtel Billia", anche perché ripeto che strategicamente...
(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)
... non è questione di essere sibillino, è una questione che vorrei rappresentare in modo molto chiaro, e qui vado a dare ulteriori informazioni al Consiglio. Successivamente, a seguito di questa operazione, è stato creato un gruppo tecnico da me presieduto, con la presenza sia di "Finaosta", sia del responsabile dell'Agenzia del lavoro e dell'Assessorato attività produttive e politiche del lavoro, con i sindacati e le rappresentanze aziendali, per verificare l'iter e gli scenari che si costituiscono a seguito di questa procedura. In questa sede non vi nascondo che qualcuno ha sollevato quello che sta sollevando il Consigliere Tibaldi, cioè immaginare che questo tipo di operazione sia propedeutica al passaggio dell'attività del "Grand Hôtel Billia" ad un altro gestore, che è supportato da una sua organizzazione, per cui, a fronte di questo "alleggerimento", si troverebbe nella condizione di acquisire questo ramo di azienda e condurlo economicamente. Questa è da parte dell'Amministrazione regionale una novità, assolutamente non concordata e direi assolutamente fantasiosa, ritengo piuttosto che questa sia una vera azione a supporto delle trattative. Questo è il forte dubbio, anche perché - per essere ancora più chiaro - queste professionalità che sono state individuate nell'operazione di licenziamento, sotto alcuni aspetti, sono quelle più difficilmente collocabili. Se invece le professionalità individuate fossero camerieri, cuochi, oggi è presumibile che, con la stagione estiva alle porte, potrebbero trovare collocazione. La situazione con una lettura aziendale risulta ancora più incomprensibile, perché il centro congressi è ad oggi il settore che più degli altri ha alimentato delle presenze all'interno dell'hôtel; quindi, sotto alcuni aspetti, un'azione addirittura suicida. In risposta alla quarta domanda ho detto che è stato fissato da parte di "Finaosta" un calendario e quindi si sta ancora perseguendo la possibilità di un accordo, che dovrà essere oggetto di analisi all'interno della Giunta e della maggioranza e poi con tutti coloro che possono dare un contributo alla chiusura di un annoso problema che riguarda tutti.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Vede, Assessore, oggi sono 540 i giorni che stanno scorrendo su questo calendario nemmeno troppo virtuale, il quale ci ricorda che questi giorni decorrono da quel lontano 1° gennaio 2003, data in cui è scaduto quell'accordo - quello sì potremmo definirlo "fantasioso" - del vuoto per pieno che è durato 6 anni. È da 540 giorni che fra il potenziale venditore e il potenziale compratore non si è ancora consumato nulla, perché è sorprendente come il tempo stia trascorrendo senza che si sia concretizzato alcun effetto nel corso di questo periodo. Non dico che sia colpa sua, però è una constatazione oggettiva dei fatti, tanto che anche l'ultimo termine del 31 maggio scorso è spirato infruttuosamente, perché lei stesso, rispondendo alla nostra prima domanda, ha detto che non è stata vergata alcuna bozza preliminare di accordo. Dobbiamo dire che in questa logica non si comprende quali siano le strategie, sempre che il termine "strategico" non sia eccessivo, perché è censurabile l'assenza di strategia chiara sia da parte della maggioranza e della Giunta, sia da parte del venditore - anche da lei rilevata -: da una parte abbiamo il venditore che non ritiene più strategico il "Grand Hôtel Billia", quindi vuole cederlo; dall'altra colloca in fase di licenziamento le professionalità più difficilmente collocabili, che sono anche quelle più avanzate.
Non possiamo - e salto dalla prima alla terza risposta che lei ha fornito - non tenere in analoga e contestuale considerazione due fattori importanti: la proprietà e la gestione, perché è impensabile che la Regione, qualora addivenga al compimento dell'operazione, si preoccupi solo dell'acquisizione del patrimonio immobiliare, senza pensare alla gestione, ed è naturale che questo complesso, a prescindere dal valore, debba essere ristrutturato con un intervento finanziario che è cospicuo, come è altrettanto indispensabile che chi si accingerà a gestire questo complesso alberghiero abbia tutti i fattori produttivi a posto: quello occupazionale, quello finanziario, quello imprenditoriale. Non pensiamo, sempre argomentando per fantasie, che sia un domani la "STV" il futuro gestore di questa struttura, come qualcuno va vociferando, anche perché sarebbe una somma di debolezze quella di "STV" e "Grand Hôtel Billia". Sta di fatto che da parte della Giunta non è mai emerso chiaramente quale sia la vera intenzione, anche perché finora la Giunta ha delegato "Finaosta" a fare i necessari approfondimenti di fattibilità, di garanzie, ma questi approfondimenti non hanno condotto a alcun risultato; quindi i termini spirano infruttuosamente, non altrettanto però il termine di fine giugno che vede un'udienza giudiziaria fissata, che complica una questione già farraginosa.
Quanto alla risposta sibillina al terzo quesito, non si può disconoscere l'importanza della futura gestione, perché non è così fantasiosa l'ipotesi che qui viene definita. Se il futuro gestore dovrà amministrare questo complesso alberghiero e congressuale e rilanciarlo, dovrà avere delle condizioni che siano quanto meno favorevoli a questo rilancio; è quindi naturale che il compratore e venditore potrebbero mettersi d'accordo su un alleggerimento occupazionale di questo tipo, quindi 47 persone potrebbero essere "il prezzo di questo accordo". Qui non si comprende la strategia: è una strategia o non comunicata, o perlomeno non individuata; ripeto: non solo da parte vostra, ma anche da parte del venditore e questo fatto non può che preoccuparci, perché oggi il problema investe 47 persone, un domani potrebbe investire tutte quelle che lei ha definito "difficilmente collocabili". È una valutazione precisa che lei ha fatto, che esula dall'aspetto politico e va a finire in una valutazione più specificamente aziendale: ecco perché non ci pare neppure troppo sibillina la sua risposta al punto n. 3 e neppure così distante da questa realtà che non è poi così fantasiosa.
Si dà atto che dalle ore 11,52 presiede il Vicepresidente Lanièce.