Oggetto del Consiglio n. 683 del 10 giugno 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 683/XII - Sottoposizione al Consiglio regionale di un programma di investimento per l'aeroporto Corrado Gex. (Reiezione di risoluzione)
Risoluzione
Premesso che:
- lo sviluppo dell'aeroporto regionale "Corrado Gex" è uno strumento importante e determinante per il rilancio dell'economia valdostana in generale e del comparto turistico in particolare;
- i lavori di ampliamento dello scalo aereo regionale hanno subito negli anni passati gravi ritardi per le difficoltà di definire un progetto condiviso a livello politico e istituzionale;
- la legge finanziaria regionale - n. 21 del 15 dicembre 2003 - ha stabilito un percorso di massima allo sviluppo della struttura aeroportuale, individuando nella costituzione di una società di capitali a partecipazione mista pubblico-privato lo strumento operativo per la gestione e l'ampliamento del "Corrado Gex"; e demandando la realizzazione degli interventi individuati in linea di principio alla preliminare approvazione da parte del Consiglio regionale di un programma di investimenti e sviluppo, contenente anche gli assetti societari della costituenda società di capitali;
Rilevato che:
- la Giunta con delibera n. 1759 del 31 maggio 2004 ha approvato la documentazione e l'indizione di gara per la ricerca del socio privato di maggioranza cui assegnare il 51% della società cui sarà affidata in concessione trentennale la struttura aeroportuale di Saint-Christophe;
- la deliberazione adottata dalla Giunta, approvando tra l'altro l'atto costitutivo della società, lo statuto societario, i patti parasociali e il regolamento del consiglio di amministrazione, viola il disposto dell'articolo 48 L.R. 21/03 espropriando il Consiglio di competenze attribuite per legge;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale a revocare la propria deliberazione n. 1759/03 e a portare la materia all'esame dell'Assemblea, così come sancito dall'articolo 48 L.R. 23/03.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Penso che questo Consiglio abbia avuto un filo conduttore che ha accomunato parecchie iniziative sia ispettive della giornata di ieri, sia legislative della giornata di oggi. Con il problema che portiamo all'attenzione di questa Assemblea si consuma l'ennesima espropriazione di funzioni, di competenze e di poteri da parte del Consiglio regionale. Ricorderanno i colleghi l'estenuante maratona notturna che ha accompagnato l'approvazione del bilancio 2004 e della legge finanziaria; in quella estenuante maratona avevamo tutti concordato che vi era un elemento innovativo e positivo, ossia che per la prima volta quest'aula si era riappropriata della materia di programmazione massima per antonomasia: il bilancio, cioè l'assegnazione delle risorse, la legge finanziaria, la ripartizione delle scelte di indirizzo su cui fare le scelte finanziarie. Nell'ambito degli emendamenti che il nostro gruppo aveva presentato ce n'era uno che in maniera specifica riguardava la vicenda dell'aeroporto. Quell'emendamento era stato presentato a fronte di un articolo contenuto in quella legge finanziaria, che andava con un "blitz" ad espropriare la competenza del Consiglio sulla materia relativa alla futura gestione, al futuro sviluppo e al futuro programma di investimenti dell'aeroporto. Come è successo con il progetto di legge n. 21, si individuava in una società che sarebbe stata costituita dalla Giunta - e nulla più veniva detto - il nuovo gestore del complesso aeroportuale di Saint-Christophe. In quella occasione l'Assessore Caveri dimostrò con piacevole ragionevolezza di riconoscere come forse quella procedura era una forzatura e accolse il nostro emendamento, che venne riscritto e cofirmato da me e dall'Assessore. Quell'emendamento, che oggi costituisce parte integrante della legge finanziaria regionale, la n. 21/2003, è stato inserito al comma 3 dell'articolo 48, articolo che è interamente dedicato allo sviluppo dell'aeroporto regionale Corrado Gex.
Nell'abilitare la Giunta a procedere alla costituzione di questa società, nell'individuare alcuni punti fermi che dovranno essere oggetto dell'attività della società, il comma 3 innovava dicendo che quegli interventi sono realizzati previa approvazione da parte del Consiglio regionale di un programma di investimenti e sviluppo - che dovrà essere predisposto ovviamente dalla Giunta - che contenga anche la definizione degli assetti societari della società di capitali, che veniva individuato dal comma 1 dell'articolo 48 come gestore ordinario dell'aeroporto. Noi, esaminando le deliberazioni adottate dalla Giunta, abbiamo appreso che, nella seduta del 31 maggio, con una corposa deliberazione, la n. 1759, è stata approvata la documentazione dell'indizione della gara per la ricerca del socio privato di maggioranza a cui assegnare il 51% della società che avrà in concessione la gestione.
Al di là di quello che lascia intuire il sintetico articolato della deliberazione approvata il 31 maggio dalla Giunta, penso sia importante soffermarsi a leggere ancora il contenuto di pagina 2, dove veniamo a sapere che la Giunta ha approvato anche l'atto costitutivo, lo statuto societario, i patti parasociali, il regolamento del consiglio di amministrazione e, come non vi sarà sfuggito dall'oggetto che sintetizza il contenuto della deliberazione, ha anche individuato nel 51% il socio privato, che andrà con una procedura europea a costituire la parte privata di questa società. So che l'Assessore mi dirà che vi sono delle norme di riferimento nazionali, europee che prevedono dei paletti e che dicono che questo tipo di gestione deve essere assegnata ad una società, che abbia almeno la maggioranza del capitale privato, di questo non possiamo che essere d'accordo ed essere entusiasti, il problema è di capire se quel capitale privato debba fermarsi alla soglia minima del 51% o se possa andare ad una soglia diversa.
Ribadisco qui la suggestione che era stata individuata anche discutendo della "Casino S.p.A.", del progetto di legge n. 21 di questo primo pomeriggio, cioè noi riteniamo che tutte queste società devono essere innovative rispetto all'abitudine consolidata, predisponendo l'azionariato diffuso; previsione che fra l'altro è resa possibile dalle normative nazionali ed europee di riferimento. Evidenziamo anche che l'Assessore ha già individuato la concessione in un periodo di 30 anni, mentre le norme di legge di riferimento danno una forbice che va da 20 a 40, e che ha anche evidenziato dei meccanismi relativi agli investimenti superiori ai 100.000 euro. Di conseguenza riteniamo che con questa deliberazione - che sicuramente è nata più per una distrazione politica dell'Assessore Caveri, salvo che non soffra di disturbi della personalità, per cui a fine anno vedeva la vicenda in una maniera e ad inizio anno la vede in una maniera diversa, ma ciò tutto sommato è legittimo, avete la maggioranza, avete i numeri, lo fate abitudinariamente, venite in aula dove presentate la solita legge monoarticolo, modificate quello che avevate accettato magari per uscire da "un'impasse", di conseguenza agite operando nel rispetto della legge - abbiate operato in violazione della legge e qui faccio appello non tanto alla Giunta e al suo incarico in Esecutivo, ma agli altri colleghi di Consiglio che non ricoprono ruoli in Giunta, perché qui si tratta di difendere il ruolo di questa Assemblea e di evitare che esso venga svuotato in una maniera che è in violazione delle leggi che lo stesso Consiglio approva.
Vorrei richiamare - mi dispiace non vederlo in aula - le affermazioni fatte dal Presidente Perron quando all'atto dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha ribadito la necessità di riportare i lavori di questo Consiglio al centro dell'attività politica. Qui non solo non abbiamo portato il Consiglio al centro dei lavori amministrativi e politici, ma addirittura espropriamo in maniera surrettizia ed illegittima il Consiglio di competenze riconosciute per legge regionale.
Non voglio fare valutazioni nel merito della procedura che gli uffici hanno mal consigliato all'Assessore Caveri, perché di questo si tratta ed è evidente - e già conosciamo come quegli uffici abbiano creato ai suoi predecessori situazioni di forte imbarazzo e non solo politico; tutti i suoi predecessori recenti (il collega Lavoyer, l'Assessore Cerise) hanno avuto modo di prendere pesanti e violente "nasate" sui consigli che promanavano da quegli uffici -, però, con il meccanismo della legge n. 45, con il meccanismo fiduciario, i coordinatori ve li scegliete, di conseguenza gli errori dei coordinatori e dei dirigenti fiduciari sono errori che ricadono sulla vostra responsabilità politica.
Dicevo, non entro nel merito della materia perché lo abbiamo scritto a premessa della risoluzione: siamo favorevoli allo sviluppo dell'aeroporto, lo riteniamo essenziale nell'economia della Regione in generale e del recupero del "gap" che investe il turismo di questa Regione, ma non per questo siamo disposti ad accettare qualsiasi scelta. Abbiamo un mandato che gli elettori ci hanno conferito e un mandato che ci porta al diritto-dovere di approfondire le tematiche che per legge regionale ci sono assegnate. Penso, arrivando alla conclusione dell'illustrazione, che si potrà essere favorevoli all'aeroporto - e noi lo siamo -, si potrà essere contrari - come qualcuno dei gruppi politici qui dentro in passato si era espresso -, si potrà condividere o meno questa procedura, ma non si può condividere che la Giunta ancora una volta in maniera surrettizia espropri il Consiglio delle sue competenze.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio, trasporti e affari europei, Caveri.
Caveri (UV) - Guardi, Consigliere Frassy, lei avrà modo in questi anni che resteremo colleghi in quest'aula di capire quanto, sulla base delle mie precedenti esperienze, io sia rispettoso delle assemblee. Se e nel caso in cui il vostro documento mi avesse convinto che ci si trovava di fronte a un qualche tipo di errore, non avrei avuto il benché minimo dubbio di ritirare la deliberazione che ho sottoposto all'approvazione della Giunta. Lei si riferisce al comma 3 dell'articolo 48, che si riferisce al comma 2 e non al comma 1, l'applicazione di questa deliberazione è legata al comma 1, cioè l'individuazione secondo le direttive europee del socio privato che gestirà la maggioranza della società, che si troverà ad occuparsi dell'aeroporto Corrado Gex. Quando arriveremo a quanto contenuto nel comma 3, cioè la realizzazione dell'insieme delle opere aeroportuali, dovremo, legittimamente, come previsto dalla norma, presentare tutto ciò all'attenzione del Consiglio regionale. Oggi siamo in una fase che precede l'aggiudicazione, non sappiamo ancora chi saranno i concorrenti e quanto il concorrente sarà disposto ad investire, quindi è del tutto prematuro entrare nella logica della realizzazione concreta di tutte le opere aeroportuali. La rassicuro quindi, così come rassicuro l'intero Consiglio del fatto che la vicenda dell'aeroporto, con la medesima trasparenza che è presente nella deliberazione di Giunta, sarà passo dopo passo condivisa con il Consiglio nel rispetto del comma 3 dell'articolo 48.
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - A noi pare che la risoluzione presentata dal gruppo della "Casa delle Libertà" sia fondata, perché la deliberazione della Giunta del 31 maggio non si limita ad avviare una procedura di gara per individuare il socio di maggioranza della società che gestirà l'aeroporto, ma dice anche che questa società dovrà realizzare una serie di interventi per lo sviluppo e l'ampliamento dell'aeroporto che derivano dal "masterplan", anzi è indicato fra gli allegati un allegato del "masterplan" alla deliberazione di Giunta; questo significa che alla base della deliberazione di quella gara vi è il "masterplan", ma questo "masterplan", che poi è il programma di investimenti di sviluppo di cui al comma 3 dell'articolo 48, né il Consiglio regionale, né le commissioni lo hanno mai discusso...
(interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... no, ho visto la deliberazione, ho capito da essa che la società che concorre a gestire l'aeroporto per 30 anni... e si sceglie un arco di tempo così ampio, perché questa società non dovrà gestire solo l'aeroporto, ma dovrà realizzare anche gli interventi di sviluppo dell'aeroporto. Nell'offerta non vi è solo l'indicazione economica di quanto può costare la gestione, ma vi sono anche delle indicazioni rispetto a tutti gli interventi da fare. Ora, se noi avviamo quel tipo di procedura, sarà l'esito di quella procedura a dire che interventi verranno fatti, del resto si basa sul "masterplan", su un programma di interventi che lì è indicato, ma il problema è che qui è mancato un passaggio, cioè quella deliberazione di Giunta è prematura rispetto alla discussione che deve essere fatta in Consiglio su quale tipo di sviluppo vogliamo dare all'aeroporto e quali sono le scelte di fondo, quindi i soliti problemi, l'allungamento della pista, che tipo, dimensioni, radioassistenza. Penso che tutti questi elementi siano contenuti nel "masterplan", altrimenti non so cosa sia il "masterplan"; questi elementi sono posti alla base della gara di appalto, ma non sono conosciuti ad oggi dal Consiglio regionale, quindi è mancato un passaggio; allora meglio sarebbe dire: "fermiamo la "macchina", veniamo in Consiglio, definiamo se il Consiglio è d'accordo o meno con questo fantomatico "masterplan"", dopodiché si farà la gara, ma non si può fare la gara che si basa sul "masterplan" mai discusso dal Consiglio, anche se non esistesse questa legge regionale, ma tanto più che esiste una normativa della legge finanziaria che andava in quel senso! Questa risoluzione mi sembra totalmente fondata, quindi invitiamo la Giunta a rivedere questa deliberazione di Giunta.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Ormai siamo consapevoli che, al di là delle battute politiche che sono determinate dall'appartenenza politica, la maggioranza di questo Consiglio - "l'Union", maggioranza assoluta, i "Democratici di Sinistra", maggioranza supina e mi fermo - ci hanno delegato la rappresentanza e la difesa del ruolo di questo Consiglio, perché su una questione del genere quanto meno collega Borre, Capogruppo del partito di maggioranza relativa, lei aveva il diritto di alzarsi e dire: "caro collega, tu travisi la norma, il nostro gruppo ritiene che non sia stata fatta nessuna violazione e, in considerazione di questi argomenti, respingiamo la vostra risoluzione"; invece assisteremo come sempre a dei voti unanimi nell'ambito della maggioranza, non supportati da motivazioni, che non sono in questo caso motivazioni politiche, ma sono motivazioni sull'essenza di questo Consiglio.
Assessore, lei è bravissimo nell'eloquio, è apprezzato e conosciuto per come è riuscito a Roma ad abbindolare i vari governi, dicendo di volta in volta che eravate amici della Sinistra e dicendo adesso che siete amici del Centro Destra. Devo dire che in molti sono cascati in questo "fumus" che lei, ma anche i suoi successori, sono abilissimi nel vendere in quel di Roma, piuttosto che in quel di Bruxelles, ma qui è l'analisi testuale delle parole...
(interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... sugli elettori, caro Caveri, quando si parla di "par condicio", si evidenzia un sistema che non è applicato in Valle d'Aosta, che in Valle non esiste e apro una parentesi penosa: la presunzione di pensare che l'Italia sia come la Valle d'Aosta, che fuori dalla nostra Regione i possessori di seconde case possano ritenere avvincente una proposta come quella della lista che sostiene la candidatura di Grimod è veramente aberrante, vi fa porre fuori dalla realtà politica. Fuori dalla Valle d'Aosta la prevalenza dell'elettorato sta su posizioni di Centro Destra o di Centro Sinistra; fuori dalla Valle d'Aosta per voi non vi è spazio e ben lo sa il vostro Assessore Caveri, tant'è che, in virtù di quel detto, che poggia sulla saggezza comune: "i miracoli si verificano una sola volta", l'Europa l'ha lasciata ed è venuto ad occupare un ruolo politico più comodo e più certo in una Regione, che fino adesso ha dato a voi grandi soddisfazioni e a noi grandi preoccupazioni. Chiudo questo inciso.
Il comma 3 dell'articolo 48 dice che gli interventi di cui al comma 2 sono realizzati previa approvazione da parte del Consiglio regionale di un programma di investimenti di sviluppo; caro Assessore, il programma di investimenti è il piano finanziario nell'ambito...
(nuova interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... ma come non avete i progetti! Ma allora sono solo gli uffici che lo hanno scritto, non lo avete neppure esaminato in Giunta! Qui siamo alla follia: ma voi pensate di poter mettere in piedi una procedura europea con un privato che entra in una società in assenza di un piano finanziario?
(nuova interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... allora vi è il piano finanziario! È quello che stiamo dicendo, il piano finanziario lo avete approvato in Giunta, è il programma di investimenti - chiamiamo con due termini diversi la stessa cosa, è la ricchezza della lingua italiana rispetto all'aridità della lingua inglese - e il programma di sviluppo, Assessore, è il "masterplan" che lei presenterà la settimana prossima nella riesumata celebrazione della festa dell'aria. Il "masterplan" è il piano maestro, di conseguenza è il programma di sviluppo, anche perché, in assenza di questi presupposti, non ci sarebbe alcun imprenditore così pazzo in Europa, piuttosto che in Italia, ad entrare al 51% in una società di capitali. Quando comunque - prescindendo dal fatto che il programma di investimenti per voi non è il piano finanziario, dal fatto che il programma di sviluppo per voi non è il "masterplan", ma la definizione degli assetti societari - voi parlate del 51% - e non è una giustificazione, Assessore, sostenere che la legge dice che almeno il 51%, perché io le dico che potrebbe essere il 62% -, la scelta politica l'avete fatta e, sulla base di quella scelta politica, si apre un ventaglio di concorrenti e se ne schiude un altro.
Assessore, capisco il suo imbarazzo, mi dispiace che lei non riconosca che gli uffici le hanno fatto prendere una strada che rischierà di creare ulteriori ritardi sullo sviluppo dell'aeroporto regionale; mi dispiace che questo Consiglio non sia più in grado di difendere le competenze che gli spettano per legge regionale. Questo Consiglio, Presidente Perrin, lo può chiudere questa sera, perché l'insieme delle norme che questa sera sono passate in questo Consiglio hanno contribuito all'ennesima spoliazione di quelle funzioni che la maggioranza degli elettori ha conferito a voi, ma che in quote minori ha conferito anche a noi. Non ci stiamo a venire qui a recitare la parte delle "belle statuine"; se voi, colleghi di maggioranza, siete disposti a giustificare di fronte al vostro elettorato il vostro ruolo di "statue di sale" in questo Consiglio, noi non siamo disposti e lo rivendicheremo finché avremo voce, fino alla fine della legislatura e metteremo in atto delle iniziative che vi renderanno eterno governare! Vi promettiamo che da oggi cambieremo atteggiamento: da un atteggiamento di disponibilità al dialogo e al confronto inizieremo a cambiare atteggiamento e ad impedirvi di espropriare il Consiglio e di gestire con quelle scelte che l'Assessore Marguerettaz definisce "di economia", ma che nulla hanno a che fare con l'economia in quanto è la politica travestita da economia! Stasera non succederà niente, ma abbiamo la convinzione che questa sera non finirà questa vicenda, abbiamo la consapevolezza che non finirà il nostro impegno su questa battaglia di principio.
Assessore, le chiedevamo di rimandare di un mese un progetto di sviluppo che in 10 anni non è decollato; la responsabilità del ritardo nella realizzazione, nello sviluppo, nel completamento dell'aeroporto è vostra, delle vostre maggioranze, che nel tempo hanno sostenuto le varie Giunte, i vari Assessori e sono state complici di quelle parole, di quei convegni, di quei "masterplan" che avete sempre "venduto" alla vigilia di momenti elettorali senza portare a casa nulla. Vi faremo l'elenco dei soldi spesi, "vi è da mettersi le mani nei capelli": avete speso miliardi di vecchie lire per fare niente in questo aeroporto, avete speso miliardi in consulenze che hanno smentito quelle precedenti! Questa è la strada politica che avete percorso, questo è il servizio che fate alla Regione Valle d'Aosta! Questo va detto forte e chiaro perché noi in questa condivisione di responsabilità non siamo più disposti a starci neppure per un secondo!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Cari colleghi, vorrei fare anzitutto una riflessione sull'opportunità - e apprezzo la presenza in aula del Presidente del Consiglio - di mettere un Consiglio regionale nella settimana prima delle elezioni, direi di fare una riflessione per il prossimo anno, quando vi saranno le elezioni comunali, di evitare questo accoppiamento con il Consiglio regionale i giorni immediatamente precedenti le elezioni, perché vediamo con rammarico che non vi è rispetto delle istituzioni e vi è un uso strumentale del Consiglio regionale a fini propagandistici. Le prese di posizione in particolare della "Casa delle Libertà", cioè la libertà di fare sempre quello che piace a loro e non rispettare le regole, sono testimonianza di questa difficoltà e penso che il Presidente del Consiglio e noi tutti dovremo essere in grado prossimamente di prendere atto che, per evitare strumentalizzazioni, nelle due settimane precedenti le elezioni forse è bene non avere la riunione del Consiglio regionale.
Siamo, a detta del gruppo della "Casa delle Libertà", un gruppo di maggioranza supina; questo è già un apprezzamento perché avevo paura che fossimo proni, che è già una posizione più difficile. Mi consentirete però di fare qualche riflessione sul contenuto dell'attacco che la "Casa delle Libertà" ha fatto alla maggioranza regionale. La sostanza della disquisizione è stata sui rapporti fra il Parlamento regionale e il Governo regionale, che starebbe esautorando il Consiglio delle sue competenze, in particolare sulla questione dell'aeroporto, sulla quale tornerò dopo, ma su questo punto vorrei essere molto preciso. Mai come in questo caso da che pulpito viene la predica, sant'Iddio! Laddove hanno potuto governare come a Roma, al Parlamento, abbiamo visto scippare il Parlamento sistematicamente con la legge delega su pensioni e altre cose importanti. Allora, delle due l'una: o dobbiamo credere ai loro "capoccioni di Roma" quando ci dicono: "ma per l'efficienza, per la rapidità, per essere precisi voi dateci gli indirizzi di massima, poi facciamo noi", oppure dobbiamo credere a questo gruppetto che ci insegna come si deve fare. La presenza in questo Consiglio di tutti noi è stata legittimata dagli elettori, ma è stata legittimata anche da come ci siamo comportati in questi mesi.
Abbiamo un programma chiaro letto dal Presidente della Regione che abbiamo condiviso in parte, un'altra parte non lo ha condiviso, ce ne dispiace, però non possiamo prendere atto che esiste un'opposizione. Può essere fastidioso essere all'opposizione, però è un ruolo importante in democrazia; diverso è quando l'opposizione, senza avere i numeri, vuole fare il prepotente e comandare la maggioranza. Credo che fin qui ci siano stati tutti passaggi correttissimi e ci saranno tutti i confronti possibili ed immaginabili; non mi ricordo vi sia stato da nessuno dei rappresentanti della Giunta regionale il rifiuto di confrontarsi in commissione o in Consiglio su qualunque tema. Sfiderei di andare a vedere cosa dicono le forze di opposizione al Parlamento italiano rispetto al Governo di Centro Destra.
Sul caso dell'aeroporto è facile... una delle caratteristiche del Centro Destra è quella del pressappochismo, del dire che non si è fatto niente; il "sempre", il "mai" sono tutti tipici avverbi usati dal Centro Destra perché non analizza le cose con serietà. Chi avesse un po' di memoria - credo che ce l'abbiamo tutti - si ricorderebbe cos'era l'aeroporto 10 anni fa. Oggi siamo nel 2004, nel 1994 all'aeroporto non c'era la possibilità di partire per nessun volo di linea; oggi invece tutti i giorni parte un aereo per Roma, credo che lo abbia utilizzato anche il Consigliere Frassy, o forse il Consigliere Lattanzi, o il Consigliere Tibaldi, è un aereo comodo, in un'ora si arriva a Roma e si torna in giornata. Vi sono stati periodi in cui si andava anche a Parigi, adesso no, vi sono dei periodi dove, oltre che a Roma, puoi andare ad Olbia, con un piccolo scalo a Cuneo. Al di là delle strutture che stiamo tentando di potenziare, 10 anni fa a "Air Vallée" lavoravano 15 persone con scarsissima professionalità, cioè vi era un pilota o due che facevano voli privati con il "jet" a domanda - diciamo l'aerotaxi -; oggi questa è un'azienda di svariate decine di persone, che ha portato alla nostra Regione lavoro e capacità professionali. "Air Vallée" è, per quanto in difficoltà in questo momento, una realtà che è conosciuta a livello nazionale come una piccola società di nicchia, ma che ha alta professionalità e sicuramente dobbiamo essere in grado di supportare, di migliorare questo sviluppo affinché queste capacità non siano perse; stiamo operando in questa direzione e non credo che possa dar fastidio al Centro Destra che la maggioranza faccia le cose, non solo fa le funivie e le ferrovie, ma fa anche questioni dell'aeroporto. Credo vi siano passaggi interessanti e probabilmente dà fastidio subito prima delle elezioni dover ammettere che le cose vengono fatte e vengono fatte secondo i dettami della Comunità europea, secondo i dettami di quello che voi amate tanto, ossia la garanzia della libera concorrenza. Su questo avrei qualcosa da ridire, ma mi prono alle volontà della Comunità europea e dico che si sta facendo questo.
Vogliamo perdere altro tempo? Ne abbiamo già perso abbastanza stasera a sentire queste "sviolinate" da comizio elettorale, penso che dobbiamo continuare su questa strada che abbiamo intrapreso con serietà, anche perché - mi consenta anche l'altro "pezzo" dell'opposizione - se abbiamo perso 5 anni nel potenziamento dell'aeroporto dal punto di vista strutturale, non è certo distante il sospetto che un qualche Assessore oggi nei banchi dell'opposizione per 5 anni fermò la volontà del Consiglio e non fece dell'aeroporto assolutamente niente.
Si dà atto che dalle ore 21,08 riassume la presidenza il Presidente Perron.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Lo so che è dura, ma abbiate pazienza; lo so che è dura, ma con quello che ci pagano credo che sia il minimo che dobbiamo fare: rispettare la democrazia e quindi anche ascoltare cose che non ci interessano o che magari ci danno fastidio. La battuta finale sui "Verdi" era dovuta da parte del Consigliere Sandri, altrimenti non si sarebbe chiamato "Sandri", ma vorrei evidenziare un passaggio su alcune riflessioni che ha fatto. La prima, il Consiglio regionale non dovrebbe essere convocato nell'imminenza delle elezioni; qui vorrei rassicurarlo che nessuna elezione più di questa è stata zittita dalla comunicazione ed è talmente vero che nell'ultima riunione della I Commissione abbiamo chiesto conto al Presidente del Consiglio del come mai il Consiglio regionale ha sospeso la comunicazione dell'espressione della sua democrazia semplicemente perché il nostro sito "Web" è stato oscurato. Ci è stato risposto che è stata "l'Authority" da Roma che ha dato questa indicazione e tutte le Presidenze del Consiglio hanno supinamente - qui lo dico io - accettato questa regola. Io mi sarei ribellato, in quanto non è accettabile che, durante le elezioni, i governi possano governare e i consigli debbano stare zitti o magari imbavagliati, è scorretto per la democrazia. È giusto che i candidati abbiano i tempi più o meno uguali... ma non un consiglio regionale perché ci sono le elezioni europee. Se invece fossimo stati in diretta, avrei capito la riflessione del Consigliere Sandri, ma così non è. Consigliere Sandri, non sei stato in diretta, non ti ha sentito nessuno, solo noi 35, stai sereno e nessuno scriverà domani del tuo intervento e neanche del mio, quindi sereno!
Abbiamo cercato di fare il punto della situazione su quello che fate nei 15 giorni che non ci vediamo perché, mentre è evidente che in Consiglio è un anno che non venite, perché questa Giunta non ha portato un solo provvedimento degno di nota... quindi il Consiglio regionale sta in piedi grazie alle iniziative ispettive dell'opposizione. Presidente Perrin, le ribadisco la preoccupazione di una Giunta che sta andando con un programma di amministrazione di continuità in un momento in cui - alla Sinistra questa parola dovrebbe essere nota - ci vorrebbe una svolta in Valle d'Aosta sotto l'aspetto della governabilità. Voi provvedimenti non ne avete presi ancora, state attuando il programma, ognuno per il proprio settore e per conto proprio, con un'allegra brigata, e infatti vediamo i quotidiani bollettini del vostro risultato politico.
Sull'esautoramento del Parlamento, Consigliere Sandri, mi permetta di dirlo, forse le sfuggono le regole della democrazia; può anche essere fastidioso che il Governo chieda al Parlamento di dare delega su certe tipologie di problemi, ma è il Parlamento che a maggioranza dà la delega, quindi non è stato esautorato nessuno.
In secondo luogo credo che la Sinistra sia sicuramente molto più dura di quanto non riesca a fare questo "piccolo gruppetto", come lei ci ha chiamato e sono convinto che lo ha fatto perché le ha dato fastidio sentirsi definire "supino" rispetto "all'Union", lo so, però ognuno recita il ruolo che la democrazia gli ha offerto. A lei hanno offerto di fare la maggioranza, prendiamo atto, quanto al consenso e alla democrazia in Valle d'Aosta soprassediamo altrimenti andiamo fuori tema.
L'aeroporto: possiamo raccontarci tutte le favole del mondo, ma che si venga qui a dire che oggi con questa richiesta di coinvolgere il Consiglio sul "masterplan" si voglia bloccare la gestione efficiente ed efficace dell'aeroporto... è veramente la banalità del secolo! Assessore Caveri, non esordisca con questa fesseria politica galattica, perché sarebbe uno scendere di stile che non le riconosco! Oltre alla simpatia, le riconosco anche la capacità, però non scenda a questi livelli!Lei si è percorso una bella strada, qualcuno l'ha mal consigliata, le ha detto che lo può fare, ma non lo può fare, Assessore, lei deve venire qui e il "masterplan" lo discutiamo insieme, ai voti anche per farselo approvare, ma noi abbiamo il diritto e il dovere di poterlo discutere. Lei poi può fare quello che vuole, perché ha i numeri per poterlo fare, quindi che problema c'è? Lo porti qui, se lo faccia approvare dalla sua maggioranza, ma parliamone, perché quella procedura è sbagliata ed illegittima; dopodiché non è fermare l'aeroporto, l'aeroporto lo avete tenuto fermo voi per 15 anni! Non so la responsabilità del Consigliere Riccarand, però certamente voi avete contato più di lui in questi ultimi 15 anni, quindi non raccontiamoci le favole dicendo che gli aerei non volano! Vi ricordo che il piano di sviluppo di "Air Vallée" comprendeva l'acquisto di 4 trimotori, avete sospeso le ordinazioni perché eravate nel "profondo rosso" e avete dovuto metterci pure i capitali, quindi non andiamo a ricordare le nefandezze dell'aeroporto perché ne abbiamo viste abbastanza! Tutti gli Assessori che si sono avvicendati sulla poltrona dei trasporti sono venuti qui ad inizio legislatura con il programma dicendo: "faremo decollare gli aerei". Decolla forse ancora un aereo - non so per quanto tempo - per Roma, certamente non decolla più per Parigi e certamente non decolla più il quadrimotore che avevate previsto! L'aeroporto quindi decollerà, se vi date da fare, rispettando le regole!
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - A me non dispiace che vi sia una discussione che va anche a rivangare sul passato dell'aeroporto, perché questo permette di puntualizzare alcuni aspetti e di chiarire i dati e le informazioni a chi confonde le legislature, le responsabilità, gli operati; fra l'altro, il Consigliere Sandri ha fatto un discorso che è tutta una contraddizione, basta seguire le cose che ha detto per rendersi conto che non sta in piedi. Ha detto che dal 1994 l'aeroporto ha cambiato fisionomia e funzione, ha avuto uno sviluppo seppure limitato; nel 1994, credo vi fosse il sottoscritto come Assessore e, in effetti, nella legislatura 1993-1998 l'aeroporto ha fatto grossi passi avanti, perché vorrei ricordare la situazione che ho trovato nel 1993 - il Consigliere Nicco può essere buon testimone, lui mi ha preceduto e ha potuto rendersi conto -: l'aeroporto stava per chiudere, non era in regola neanche con le autorizzazioni, era una situazione disastrosa, vi era un contenzioso anche rispetto alla gestione "dell'Air Vallée", i rapporti con la Regione... era mostruoso! La situazione quindi era che si rischiava la chiusura e l'unico servizio effettuato era l'aerotaxi, che era un servizio esclusivamente per il Palazzo, nel senso che vi era un "jet" che serviva semplicemente agli amministratori regionali, perché funzionava su commissione e la Regione pagava tanti soldi per questo unico servizio; quindi non vi era un servizio aperto agli utenti.
In quegli anni quali sono state le scelte? Credo non sia inutile ricordarle, anche rispetto al dibattito che facciamo oggi, al "masterplan", al programma di sviluppo. Le scelte sono state quelle di trasformare quello che era un servizio per il Palazzo, cioè l'aerotaxi, in un servizio aperto ai cittadini e quello che era un servizio di cui potevano usufruire solo i dipendenti regionali, gli assessori e i consiglieri è diventato un servizio di linea Aosta-Roma al quale qualsiasi cittadino poteva accedere; per fare questo è stato necessario un passaggio - che sembra una cosa banale, ma vi assicuro è stato molto complicato per i tempi che ha l'amministrazione -: fare un'aerostazione precaria, che è quella che esiste ancora adesso, ma senza la quale non si poteva fare un servizio aperto al pubblico. Questa cosa è stata fatta, si sono fatti i nuovi "hangar", si è trasformato il servizio in un servizio aperto ai cittadini, non solo, ma si è definito quello che adesso si chiama il "programma di sviluppo", che va rivisto, ma vi è stata una riflessione, vi è stato uno studio e vi sono state delle decisioni su quale sviluppo dare all'aeroporto.
La conclusione di questo esame è stata una deliberazione di Giunta, che ha concluso una procedura di evidenza pubblica sulla valutazione di impatto ambientale dell'ampliamento dell'aeroporto, che ha fatto scelte molto precise su tutta una serie di punti. Ci si è pronunciati rispetto a 4 punti: l'illuminazione della pista, la radioassistenza, la creazione di una nuova grande aerostazione e l'allungamento della pista. Quali sono state le scelte? Sono state due "sì" e due "no", sì all'illuminazione della pista e alla radioassistenza, perché questo significava poter volare in qualsiasi ora del giorno, poter atterrare in qualsiasi condizione di tempo, poter usufruire dell'aeroporto; si è deciso invece di rimandare una decisione sull'allungamento della pista perché vi era un problema di costi-benefici e di impatto ambientale rilevante; così come si è ritenuta improponibile la nuova aerostazione, perché aveva dimensioni eccessive rispetto all'aeroporto che si voleva realizzare. Dopodiché è vero, siamo arrivati al 1998 e non è successo niente, nel senso che neanche le cose che erano state decise sono andate avanti, questa è la realtà, ma gli orientamenti che sono stati assunti allora, a nostro avviso, rimangono validi ancora adesso: prima di imbarcarsi su un allungamento della pista, prima di far arrivare aerei di certe dimensioni... sul fatto di far passare di categoria l'aeroporto va fatta una valutazione sui costi-benefici, perché un aeroporto di un certo tipo di livello ha dei costi enormi in termini finanziari e di impatto ambientale. Allora che tipo di aeroporto vogliamo? Che tipo di dimensioni vogliamo dare? È questo il nodo che non è stato sciolto e su cui vi sono visioni diverse fra noi e la "Casa delle Libertà", ma su questo il Consiglio regionale dovrebbe decidere, mentre qui quello che non funziona è che si fanno delle scelte di un appalto trentennale in cui è previsto un certo tipo di sviluppo, indicato da un "masterplan" su cui nessuno si è mai confrontato! Ma il Consiglio regionale è d'accordo su un certo tipo di opera o no? Bene sarebbe che il Consiglio lo dica, dopodiché si farà l'appalto, si dirà qual è il socio, si dirà quali opere sono da fare, ma è mancato questo passaggio e su questo condividiamo la risoluzione che è stata presentata. Siamo d'accordo sulla questione di metodo che è stata posta, ma poniamo un problema di contenuti, perché qui stiamo andando in una direzione di cui non sono state bene valutate le conseguenze.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - L'Assessore Fosson mi chiede se sono prono o supino, perché le posizioni soprattutto alle 21,30... io dovevo andare a Sparone a fare un comizio, ma credo sia ormai tragicamente... perderemo qualche voto nel Canavese...
(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)
... non avendo le televisioni, dobbiamo fare le lettere, perché non abbiamo alternative, non abbiamo neanche ostaggi da liberare...
Vorrei molto brevemente in conclusione sdrammatizzare il tono. Ci troviamo di fronte ad una serie di atti preparatori dello sviluppo dell'aeroporto, il "masterplan", che esamineremo lunedì in Giunta dopo un esame di tipo informale, è un "masterplan" che contiene degli indirizzo di tipo generale, ben distanti dagli aspetti realizzativi, che sono quelli che dobbiamo portare in Consiglio regionale, cioè noi siamo in una fase in cui, a fronte di una serie di scenari che ci sono stati presentati dai tecnici - e che sono scenari che rientrano a questo punto perfettamente in tutte le direttive europee -, sia dal punto di vista procedurale, finanziario, societario, ma anche tecnico, assumeremo come Giunta questo complesso di scelte, che porteranno a passare, di intesa anche con il Comune di Saint-Christophe, alle fasi successive, le cui tappe sono in sintesi: la realizzazione della radioassistenza, ad aeroporto invariato il piccolo allungamento della pista che porterà al massimo aeromobili da 70-80 posti, passando dai 10.000 passeggeri attuali al massimo a 40.000 passeggeri, avremo lo spazio per l'aeroclub, si manterranno le attività tradizionali, sarà un aeroporto radioassistito dove si situerà l'eliporto per tutte le necessità.
Quello che voglio dire sia al collega Riccarand, sia agli amici dell'opposizione di Centro Destra è che presenteremo al momento opportuno... e non passerà molto perché assumeremo delle decisioni definitive in tempi rapidi, il Consiglio sarà informato, prima di passare a qualunque fase realizzativa esecutiva, le decisioni topiche verranno assunte in un dialogo con il Consiglio. È per questo che invito i colleghi a ritirare questa loro risoluzione, sapendo che in tempi rapidi presenteremo quell'insieme di documenti, ma solo nella fase in cui avremo assunto quelle decisioni definitive. Oggi non siamo in grado di portare la parte realizzativa della radioassistenza perché mancano i calcoli tecnici condivisi con ENAC e ENAV; se li avessimo, avremo già portato la radioassistenza, come faremo, perché la realtà è che, assieme al disegno complessivo, bisognerà poi portare le parti realizzative. Aosta resterà un piccolo aeroporto, la cui logica, che è presente nel "masterplan", sarà quella di un aeroporto strettamente legato ad una funzione di protezione civile; questa sarà la logica, d'altra parte, l'orografia della Valle d'Aosta impedisce la realizzazione di un grande aeroporto, è impossibile: mai potranno arrivare degli aeromobili più grandi di 70-80 posti! Per questo chiedo ai Consiglieri della "Casa delle Libertà" cortesemente di ritirare il loro documento, nella certezza che le loro preoccupazioni saranno soddisfatte.
Président - Je ferme la discussion générale.
La parole au Conseiller Frassy, pour déclaration de vote.
Frassy (CdL) - Sarò brevissimo, per cortesia do la risposta che in maniera cortese l'Assessore ha chiesto al nostro gruppo. Non voglio ripercorrere questa ampia discussione, mi dispiace che il dibattito sia stato fatto sui principi e sulle forme e non sugli aspetti sostanziali dell'aeroporto. Mi auguro che l'Assessore, che è molto bravo a prendere impegni, si ricordi anche di portarli a compimento ma, proprio perché questa è una vicenda che ha l'aeroporto come elemento incidentale, qui ci troviamo ad esprimere un giudizio negativo su una procedura che è innegabile: se non è il "masterplan", se non è il piano di sviluppo, sicuramente sono gli assetti societari che avete definito in quella deliberazione; lei non lo vuole riconoscere, noi ne siamo convinti, i colleghi esprimeranno la loro convinzione in sede di voto... ma riteniamo che, a tutela del ruolo di questo Consiglio, questa risoluzione non vada ritirata.
Président - Je soumets au vote la résolution:
Conseillers présents: 23
Votants: 5
Pour: 5
Abstentions: 18 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, Maquignaz, Marguerettaz, Nicco, Perrin, Perron, Rini, Sandri, Viérin Laurent)
Le Conseil n'approuve pas.
Président - Sur ce point nous terminons nos travaux.
La séance est levée.
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La séance se termine à 21 heures 38.