Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 680 del 10 giugno 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 680/XII - Solidarietà alle maestranze dell'Hotel Billia e iniziative per scongiurare il rischio di licenziamento. (Approvazione di risoluzione)

Risoluzione

Preso atto che la Società proprietaria dell'Hotel Billia di Saint-Vincent ha posto in "mobilità" 47 dipendenti della struttura alberghiera;

Osservato che tale decisione sembra inquadrarsi in una strategia tendente ad ottenere un maggior corrispettivo da parte della Regione per l'eventuale acquisizione dell'Hotel Billia;

Ritenuto che, in tal caso, la decisione della società proprietaria sarebbe di estrema gravità, essendo inammissibile mettere in atto forme di pressione pre-contrattuali sulla pelle dei lavoratori dell'azienda;

Il Consiglio regionale

nell'esprimere solidarietà alle maestranze dell'Hotel Billia poste in "mobilità";

Rifiuta

la logica ricattatoria posta alla base dell'iniziativa della società che gestisce l'Hotel Billia di Saint-Vincent;

Chiede

al governo regionale di assumere ogni iniziativa opportuna per scongiurare il rischio di licenziamenti;

Impegna

l'Assessore competente a riferire alla Commissione regionale competente circa le iniziative assunte e lo stato della vicenda, entro la fine del mese di giugno 2004.

F.to: Curtaz - Riccarand - Squarzino Secondina

Président - J'informe qu'un nouveau texte de la résolution a été présenté et concordé par les Conseillers Riccarand, Salzone, Viérin Marco, Borre et Nicco, dont je donne lecture:

Risoluzione

Appresa la notizia dell'avviamento della procedura della risoluzione del rapporto di lavoro per 47 dipendenti attivata dalla società Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent;

Tenuto conto della complessa trattativa avviata dalla Giunta regionale per l'acquisizione della società alberghiera in cui si registra un'evidente distanza tra le proposte della Regione e le valutazioni della Grand Hôtel Billia S.r.l.;

Evidenziato come l'avvio delle procedure di riduzione del personale si configuri come un'impropria e strumentale interferenza nella trattativa in atto;

il Consiglio regionale

Valuta

positivamente la convergenza di posizioni emersa nel corso dell'incontro odierno tra la Giunta regionale, i Capigruppo del Consiglio regionale e le OO.SS. dei lavoratori in merito al rilancio dell'attività del Grand Hôtel Billia e alla salvaguardia dei livelli occupazionali;

Esprime

un giudizio fortemente negativo sulla procedura di riduzione del personale attivata dalla Società alberghiera;

Respinge

la logica strumentale posta alla base dell'iniziativa attuata dal Grand Hôtel Billia;

Chiede

al Governo regionale di assumere ogni iniziativa opportuna per scongiurare il rischio di licenziamenti;

Impegna

l'Assessore competente a riferire alla Commissione regionale competente circa le iniziative assunte e lo stato della vicenda, entro la fine del mese di giugno 2004.

F.to: Riccarand - Salzone - Viérin Marco - Borre - Nicco

La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Poche parole di presentazione di questa nostra iniziativa, che è stata emendata in maniera condivisibile da parte della maggioranza dei Capigruppo presenti in quest'aula. La risoluzione aveva e ha due scopi: quello di manifestare la solidarietà del Consiglio regionale ai lavoratori posti in mobilità - ricordiamo che sono circa 1/3 i lavoratori del "Billia" posti in condizione di essere eventualmente licenziati, da qui ad un tempo relativamente breve - e la non accettazione di quello che noi, in maniera più esplicita, avevamo chiamato "ricatto" - ora, mi sembra che nel nuovo testo sia stato utilizzato un termine forse meno radicale, ma la sostanza non cambia -, nel senso che noi riteniamo - ma non solo noi, perché abbiamo sentito questa mattina, in occasione dell'incontro fra i Capigruppo, i lavoratori e le organizzazioni sindacali, che l'iniziativa della società che gestisce il "Billia" è strumentale alla trattativa in corso - che si stia utilizzando sulla pelle dei lavoratori una pressione indebita, fatta anche di minacce di licenziamento. Riteniamo che questo modo di condurre delle trattative pre-contrattuali non sia corretto e reputiamo sia giusto che il Consiglio regionale rifiuti fermamente questa logica. Con questo spirito collaborativo abbiamo presentato stamani questa iniziativa, ci fa piacere che essa sia stata recepita con le modifiche che gran parte dei Capigruppo hanno proposto.

Président - Si le Conseil est d'accord, je voudrais apporter une petite modification à la résolution, dans le sens qu'au premier alinéa ce n'est pas "Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent", mais "Grand Hôtel Billia S.r.l.", car le siège est à Alessandria; c'est une correction formelle à laquelle va pourvoir la Présidence.

La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - Solo per un breve intervento, ringraziando tutte le forze che hanno aderito a questa risoluzione. Un piccolo appunto lo vorrei fare agli amici "dell'Arcobaleno", perché a volte non è necessario far sempre i primi della classe perché, se avessero aspettato con pazienza la riunione con i dipendenti del "Billia", forse si evitava di lavorare su due testi, quindi, se veramente si ha intenzione di collaborare, si parte già dalla base per costruire; comunque, sono soddisfatto lo stesso per essere arrivati alla conclusione quasi unanime del Consiglio. Ci dispiace che "Forza Italia" non abbia aderito a questa risoluzione, ma ha una visione diversa del problema ivi trattato, quindi non potevamo cercare di stravolgere tutto il testo per "trovare la quadra" e abbiamo rinunciato alla firma di tutti i gruppi.

Abbiamo presentato questa risoluzione come atto di solidarietà a questi dipendenti, che non solo da adesso stanno tribolando per una situazione sempre precaria, è da anni che sono sul "filo di lana"; quindi ci auguriamo che la conclusione arrivi al più presto per la trattativa del "Billia" o altre trattative che possano "sistemare" la loro occupazione in una maniera continuativa e tranquilla.

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Il nostro gruppo consiliare esprime solidarietà ai 47 lavoratori nei confronti dei quali è stata avviata una procedura di licenziamento, peraltro penso sia una solidarietà unanime, come mi pare sia stata manifestata anche oggi nel corso dell'incontro con le rappresentanze sindacali e con alcuni dei medesimi.

Non vorremmo però che la logica strumentale attribuita al privato da parte sindacale diventi poi un comodo paravento anche per quella parte politica oggi rappresentata dall'Esecutivo regionale e dalla maggioranza, che da tempo dovrebbe addivenire ad una definizione della questione e, quando dico "addivenire" ad una definizione della questione, non dico per forza alla conclusione di una trattativa in senso positivo, ma non possiamo assolutamente ingannarci l'uno con l'altro: è da un anno e mezzo che questa soluzione va avanti a "colpi" di deliberazioni di individuazione di una "due diligence" prima, di un "advisor" poi, di piccoli "escamotage" tendenti a definire un qualcosa che di fatto non si è ancora concretizzato. L'ultima deliberazione in ordine di tempo è quella del marzo 2004, la n. 858, che stabiliva entro il 31 maggio la predisposizione di una bozza di accordo; questa bozza di accordo non è ancora stata raggiunta, se non vi è la volontà politica di addivenire a questa soluzione, chi ha le responsabilità del governo della Regione, "in primis" il Presidente della Regione e insieme a lui l'Assessore Marguerettaz, deve avere il coraggio di dirlo, basta tentennare. Che si faccia in un senso o in un altro noi crediamo che questa situazione sia improcrastinabile, perché il "Grand Hôtel Billia" è un tassello ritenuto essenziale allo sviluppo strategico della casa da gioco, la quale sta affondando nei debiti e nell'incapacità di riemergere da quello stato economico e di mercato nel quale è precipitata da diversi anni a questa parte. Va bene allora da un certo punto di vista considerare strumentale questo licenziamento, ma va altrettanto bene considerarlo strumentale per l'altra parte, per la parte politica che oggi è "in mezzo al guado" e sta cercando anch'essa un paravento. Non vorremmo che i 47 dipendenti fossero un "pacchetto" ad uso e consumo di entrambe le parti, altrimenti è comodo: da una parte, lo può fare il privato; dall'altra parte, lo fa il Governo regionale.

Ora - e da questo punto di vista non condividiamo certe riflessioni che sono state fatte durante il momento di sospensione -, non si può condannare una scelta imprenditoriale, come viene censurata in questa risoluzione, perché chiunque di noi fosse al posto di un imprenditore che per 6 anni è stato abituato ad avere un contratto vuoto per pieno di 25 miliardi e dopo 6 anni si ritrova con la necessità di dover affrontare un mercato "nudo e crudo"... è naturale che, se cambiano i volumi di ricavi, lui debba ridimensionare la sua occupazione per far fronte alle nuove esigenze. Non nascondiamoci che il "Billia" ha visto ridurre drasticamente i suoi volumi di fatturato; per 6 anni lo avete "drogato", adesso sembra quasi che vogliate farlo morire di inedia, forse per acquistarlo nel momento in cui fallisce? Queste cose devono essere chiarite, Assessore; se vi sono delle intenzioni che qui sono occulte, abbiate il coraggio di dirlo! Ma anche i sindacati che rappresentano i lavoratori... perché è meglio finirla di fare questa "melina" fra le parti: "la colpa è sua perché è cattivo, perché viene da Roma, la colpa è dell'altro perché abbiamo fatto il possibile, però ad un certo punto non vi sono le condizioni".

Avete tutti gli strumenti, politici e non, per poter addivenire ad una definizione della questione, potete addirittura cambiare un programma di maggioranza, perché non è un dogma l'acquisizione del "Billia", è stato detto più volte qui dentro. Allora se non siete capaci di definire o non volete definire la conclusione di questa trattativa, scegliete una strada alternativa, ma fatelo in fretta, fatelo anche per quei 47 dipendenti che sono stati messi sulla strada, perché non è con questa risoluzione che si salvaguarda l'occupazione di queste persone, ma è con atti politici concreti.

Si dà atto che dalle ore 19,49 presiede il Vicepresidente Nicco.

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Chiedo scusa a tutti, anche perché l'ora è tarda, ma volevo solo, dopo aver sentito i due interventi dei colleghi, fare due puntualizzazioni che mi sembrano doverose.

Mi pare che l'intervento del Consigliere Tibaldi sia fuori tema, perché è assolutamente legittimo che dica le cose che ha detto - condivisibili o meno -, ma ripeto che gli obiettivi di questa mozione sono due: uno è quello di dimostrare solidarietà con i lavoratori, l'altro di non accettare questa forma di ricatto che, secondo noi, è evidente in questa iniziativa. Tutte le altre discussioni avremo modo di farle, però vanno al di là dell'oggetto di questa nostra iniziativa.

Per quanto riguarda il collega Borre, mi è dispiaciuto questa sua osservazione ingenerosa nei nostri confronti, può darsi che vogliamo fare i primi della classe, però preferisco fare il primo della classe piuttosto che l'ultimo. Ad onor del vero, questa risoluzione l'abbiamo preparata 2 giorni fa, questa mattina era già pronta prima ancora che sapessimo della manifestazione e l'abbiamo depositata prima ancora che sapessimo dell'incontro; quindi da parte nostra non vi era alcuna idea di voler arrivare per primi, anche perché eravamo convinti che su un tema di questo tipo vi sarebbero state altre iniziative. Peraltro, se foste stati voi i primi, nessuno avrebbe avuto da ridire, quindi le poche volte che lo facciamo noi per primi non usiamo questo schema un po' logoro ed inopportuno dei primi della classe, perché in questo caso non c'entra proprio!

Presidente - Pongo in votazione la risoluzione nel nuovo testo concordato a firma dei Consiglieri Riccarand, Salzone, Viérin Marco, Borre e Nicco:

Consiglieri presenti: 29

Votanti e favorevoli: 26

Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)

Il Consiglio approva.