Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 670 del 10 giugno 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 670/XII - Reiezione della proposta di legge: "Modificazioni della legge regionale 14 gennaio 1998, n. 1 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro)".

Articolo 1

(Sostituzione del titolo)

1. Il titolo della legge regionale 14 gennaio 1998, n. 1 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro), è sostituito dal seguente:

"Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e artigiane e da cooperative di produzione e lavoro".

Articolo 2

(Modificazione dell'articolo 1)

1. Il comma 1 dell'articolo 1 della l.r. 1/1998 è sostituito dal seguente:

"1. La presente legge disciplina, ad integrazione della legge regionale 10 aprile 1997, n. 12 (Regime dei beni della Regione autonoma Valle d'Aosta), il canone di locazione degli immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e artigiane e da cooperative di produzione e lavoro.".

Articolo 3

(Modificazione dell'articolo 2)

1. Il comma 1 dell'articolo 2 della l.r. 1/1998 è sostituito dal seguente:

"1. Il canone di locazione degli immobili utilizzati da imprese industriali e artigiane è stabilito nella misura annua del due per cento del valore risultante dal conto di patrimonio della Regione.".

Président - La parole au Conseiller Tibaldi, pour déclaration de vote.

Tibaldi (CdL) - In sede di dichiarazione di voto sulla nostra proposta di legge, intendo ribadire brevemente i principi che hanno ispirato questa iniziativa legislativa. Innanzitutto un criterio di equità e di accessibilità paritaria alla possibilità di locazione del patrimonio immobiliare regionale destinato ad usi produttivi. I canoni, nella misura del 2%, così come indicati nella legge n. 1/1998 a favore delle imprese di natura industriale, a nostro avviso devono essere estesi anche alle imprese artigianali le quali, per natura dimensionale, occupazionale o patrimoniale, sviluppano un'attività aziendale tale che merita una maggiore considerazione da parte dell'ente pubblico.

Questa proposta si innesta sulla legge n. 1/1998, che ha avuto alterne vicende: da una parte, è stata apprezzata dal comparto industriale; dall'altra, è stata ostacolata da una burocrazia che ne ha condotto spesso e volentieri a fenomeni di contenzioso e di controversie fra le parti. Vorrei ricordare, e qui anche per tacitare, non so se una volta per tutte certe "fantasie" dell'Assessore, che prima di ostentare tanta sicurezza nel fare proclami di diverso tipo, si legga perlomeno le osservazioni fatte dall'AVI al suo disegno di legge, dove dice (cito): "In merito ci permettiamo di esprimere il nostro disappunto per la mancata applicazione della legge regionale n. 1/1998, che ha generato purtroppo forti criticità per il settore industriale". Cos'è che ha generato le forti criticità per il settore industriale? Non la legge n. 1/1998, ma la mancata applicazione di quella legge, Assessore! L'AVI, per il tramite del suo Presidente Bordon, continua: "I tempi amministrativi e, in parte, l'inerzia della pubblica amministrazione hanno infatti comportato la disapplicazione delle norme e quindi una dilatazione degli oneri aggiuntivi per le imprese utilizzatrici che, invece, avrebbero potuto essere compressi se alla legge fosse stata data attuazione in tempi ragionevoli".

Il problema non è la legge n. 1/1998; il problema è l'inerzia della pubblica amministrazione nell'applicarla! E 20 milioni di euro di crediti che vantate nei confronti delle imprese sono il frutto di questa vostra incapacità, perché se non venivano sollevati grazie ad un'interrogazione del nostro gruppo, passava tutto sotto silenzio! Lo scorso anno, un'interrogazione presentata dal nostro gruppo ha evidenziato per prima questo "buco macroscopico", di cui voi non avreste fatto cenno!

Il nostro progetto di legge si innesta quindi sull'impalcatura della legge n. 1/1998, che meriterebbe applicazione e poi l'estensione alla categoria degli artigiani, finora alquanto trascurata dalla legislazione regionale; non ci sembra che particolare attenzione venga rivolta ad essa nella legge regionale n. 21, oggi in esame!

Naturalmente il voto del nostro gruppo su questa proposta sarà favorevole.

Président - S'il n'y a pas d'autres Conseillers qui veulent intervenir sur ce projet de loi, je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents: 31

Votants: 5

Pour: 5

Abstentions: 26 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Curtaz, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, La Torre, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Riccarand, Salzone, Sandri, Squarzino Secondina, Vicquéry, Viérin Adriana)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je rappelle que, le cas où le premier article d'un projet de loi soit refusé, la proposition toute entière est refusée.

Le Conseil n'approuve pas.