Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 644 del 9 giugno 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 644/XII - Programmi di sostegno per la valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli. (Interrogazione)

Interrogazione

Richiamata l'iniziativa presentata nel corso dell'anno 2003, in merito alla valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli della Valle d'Aosta e, in particolare, della produzione delle mele;

Ribadite le preoccupazioni espresse nell'interrogazione allora presentata per sottolineare che la valorizzazione, la promozione e la commercializzazione delle mele della Valle d'Aosta erano in parte legate all'iter di ottenimento del marchio DOP;

Osservato che in questi ultimi tempi i produttori hanno lanciato nuovi allarmi, raccolti ampiamente dai media e condivisi, a quanto è dato sapere, anche dall'Amministrazione regionale, relativamente al fatto che la produzione di mele nell'anno 2003 è sensibilmente calata e che occorre rilanciare il settore;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per conoscere:

1) le cause che hanno comportato la diminuzione della produzione;

2) la situazione dell'iter per l'ottenimento del marchio DOP, che pur non potendo risollevare la situazione di crisi dovuta al calo della produzione costituirebbe comunque una garanzia per le possibilità future;

3) i programmi della Amministrazione regionale previsti a sostegno, anche attraverso misure straordinarie, di questo settore produttivo;

4) gli interventi già posti in essere o in procinto di esserlo per assicurare alla Cofruits e agli altri produttori l'assistenza tecnica indispensabile al miglioramento della qualità delle produzioni.

F.to: Lanièce - Stacchetti

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture, aux ressources naturelles et à la protection civile, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - Déjà en 2003, en réponse aux questions pareilles présentées par le Conseiller Lanièce, l'Assesseur à l'agriculture de l'époque avait mis en évidence que l'arboriculture fruitière valdôtaine est accablée depuis des décennies par plusieurs problèmes d'ordre structuraux, phytosanitaires et commerciaux. La solution de ces problèmes n'est pas facile, ni peut-être immédiate; en effet, beaucoup de ces problèmes sont liés à des lois commerciales et de spéculation, qui ont tendance à écraser les petites réalités comme la nôtre, en plus les arbres suivent des cycles naturels qui ne sont pas susceptibles d'accélération. Il faut donc patienter et "attendre les fruits", comme on pourrait dire ironiquement.

Pour ce qui concerne la diminution de production de pommes en 2003, objet de votre interrogation au point n° 1, nous estimons que ce phénomène doit s'inscrire dans la courbe descendante de la production valdôtaine, accélérée aussi par le début du plan d'assainissement qui prévoit l'abattage des arbres malades.

En ce qui concerne le point n° 2 sur le "dossier DOP - je vois que Madame Squarzino est contente aujourd'hui et j'en suis content moi aussi... - pommes de la Vallée d'Aoste", j'ai été personnellement au Ministère pour les politiques agricoles et forestières pour solliciter la procédure. J'ai recueilli toute une série d'observations et de critiques sur le dossier; ce document a été revu par nos bureaux, maintenant il est prêt pour être à nouveau soumis au Comité arboricole et ensuite sera représenté au Ministère.

Pour le point n° 3, je vous signale qu'aucune mesure extraordinaire n'est pas désormais applicable. Maintenant seulement les actions prévues par le Plan de développement rural 2000-2006 sont envisageables et les efforts de ce plan commencent petit à petit à se faire entendre. En effet, le plafond de contribution au mètre carré est passé de 1,21 euros en 1999 à 2,70 euros en 2003; le montant des aides est passé de 52.000 euros en 1999 à 480.000 en 2003. La surface des nouvelles plantations des pommiers est passée de 3,4 hectares en 1999 à 8,2 hectares en 2003. Le plan d'assainissement de la maladie à phyto-plasme du pommier, démarré en 2002 à Jovençan, a obtenu déjà l'adhésion de 72 arboriculteurs, dont 80% a déclaré l'intention de replanter des vergers modernes; celui-ci c'est un élément très positif pour ce qui concerne le maintien de l'arboriculture en Vallée d'Aoste.

Enfin, en réponse au point n° 4, je vous rappelle que les experts qui oeuvrent dans le secteur de l'assistance technique ont été recrutés à travers des concours, ils sont donc les meilleurs dont nous disposons. Par contre les stratégies de la vulgarisation peuvent changer, à ce propos nous sommes en train de sélectionner d'autres experts techniques à l'intérieur de l'Assessorat; on utilisera les dépendants de l'ancien service "Satessa", pour nous comprendre, qui connaissent bien le domaine. On va sélectionner un nombre restreint d'arboriculteurs, qui seront suivis de près par les experts de l'Assessorat, en utilisant aussi les experts de l'Institut agricole régional, en sorte de faire des points de repère pour les autres arboriculteurs.

Président - La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (SA) - Prendiamo atto della risposta che ci ha fornito l'Assessore. In effetti abbiamo ripresentato questa interrogazione - che ricalca il contenuto di quella presentata più di un anno fa - proprio perché volevamo sapere se nel frattempo vi erano novità in merito alla procedura per l'ottenimento del marchio DOP e alla luce anche di alcune informazioni pervenuteci sul fatto che la produzione del 2003 aveva visto una perdita di diversi quintali.

Per quanto riguarda il problema delle mele in Valle d'Aosta, bisogna ricalcare quello che è stato discusso in quella occasione, quando si era evidenziato il fatto che la quantità della nostra produzione non può essere commisurata ad altre realtà, proprio per le dimensioni della nostra regione e delle nostre colture; però occorre puntare esclusivamente, come in buona parte per i prodotti valdostani, sul prodotto di qualità, creando una sorta di nicchia. Ovviamente, per raggiungere questo risultato, è indispensabile ottenere il marchio DOP e penso che su questo ci debba essere da parte dell'Assessore attuale la volontà massima per perseguire questo obiettivo. Ad un anno di distanza, purtroppo, la situazione è sempre la stessa, nel senso che è stata fatta domanda lo scorso anno a fine anno, ma ancora oggi non si è fatto un passo in avanti. Penso che ottenere il riconoscimento attraverso il marchio DOP debba essere l'azione più importante da perseguire da parte dell'Assessorato in merito a questo settore, perché sicuramente - ripeto -, senza l'ottenimento di questo marchio, è difficile "far avere alla mela" questo mercato di nicchia, che è indispensabile per la sua sopravvivenza e per quella dei nostri produttori. Invito quindi l'Assessore a perseguire l'azione finora portata avanti, sperando che abbia maggiore successo, anche perché penso che, per quello che mi risulta, i solleciti o le richieste di chiarimento a livello romano sono da una parte richieste di chiarimenti tecnici, che abbisognano di una valutazione da parte degli uffici preposti, dall'altra invece sono facilmente superabili, trattandosi solo di indicare la storia delle mele in Valle d'Aosta e di fornire alcune informazioni, che possono essere fornite immediatamente. L'invito è ad operare in questo campo, perché solo con l'ottenimento del marchio DOP si potrà rilanciare questo settore, un settore importante perché riguarda parecchi agricoltori e perché è un'immagine della Valle d'Aosta: quante volte andiamo fuori e ci vantiamo delle nostre mele! Per portare avanti questo discorso, che è indirettamente una promozione della nostra Regione, però occorre ottenere al più presto questo marchio; quindi su questo insisteremo anche in futuro e pungoleremo l'Amministrazione regionale affinché si possa raggiungere questo importante obiettivo. Visto che l'Assessore si sta dando molto da fare per quanto riguarda la fontina, penso che la stessa attenzione debba essere riversata anche sulle mele, alla luce del fatto che la situazione in un anno non è cambiata. Non vorrei che vi fosse qualcosa all'interno dei servizi preposti, che non so per quale motivo cerchi di rallentare l'iter; penso che questo non debba verificarsi e che debba esserci da parte dell'Assessore un "input" forte, perché ritengo che, come sta cercando di puntare sulla fontina, sia giusto puntare su un altro importante prodotto del nostro comparto agricolo: le mele.

Infine, sul problema dell'assistenza tecnica, già lo scorso anno avevo evidenziato che quello che preoccupa più i nostri agricoltori è la mancanza di un'assistenza tecnica continua, e quindi occorre potenziarla. Il fatto che l'Assessore abbia dichiarato che si stanno cercando altri esperti all'interno dell'Assessorato penso che possa essere una buona notizia, perché è importante che vi sia una maggiore assistenza tecnica, anche perché sappiamo che molti frutticoltori sono anziani, quindi bisogna cercare di fargli capire che certe scelte sono importanti anche nel loro stesso interesse. Invitiamo pertanto l'Assessore a perseguire anche questa azione e cioè quella di potenziare l'assistenza tecnica per quanto riguarda la produzione delle mele.