Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 645 del 9 giugno 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 645/XII - Tempi di realizzazione di un poligono di tiro in Comune di Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- a luglio 2002 veniva affidato l'incarico per la progettazione - in un tempo definito in 150 giorni - dei lavori di realizzazione di un nuovo poligono di tiro in località Clou-Neuf in comune di Aosta;

- a settembre 2003 la Giunta esprimeva valutazione positiva sulla compatibilità ambientale;

- il vecchio poligono di regione Saumont in Aosta è ormai da tempo non più autorizzato all'uso per il cosiddetto tiro lungo, necessario, tra l'altro, per le abilitazioni e i rinnovi dei porti d'arma richiesti alle Guardie Forestali;

- ad oggi non risultano avviate le procedure per l'esecuzione dei lavori del nuovo poligono;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

Il Presidente della Regione e l'Assessore alle Opere pubbliche per conoscere:

1) I motivi del ritardo nell'avvio delle opere.

2) Entro quando verranno avviati i lavori e quale sarà il tempo necessario per terminarli.

3) Dove vengono effettuate le abilitazioni al tiro lungo necessarie alle Guardie Forestali.

4) Qual è il costo stimato per la realizzazione dell'opera.

F.to: Frassy

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Per quanto riguarda i motivi del ritardo nell'avvio delle opere, vorrei ripercorrere le tappe: il 15 luglio 2002 veniva conferito all'Ing. Claudio Cretier l'incarico per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva del progetto; il 9 dicembre 2002, 5 mesi dopo, quindi nei 150 giorni, veniva approvato il progetto preliminare con deliberazione di Giunta n. 4740; il 1° aprile 2003 il progetto veniva presentato al servizio incaricato di rilasciare il parere VIA, valutazione di impatto ambientale che veniva assentita, sia pure condizionata, il 30 settembre 2003 con deliberazione di Giunta n. 3327; il 25 novembre 2003 veniva comunicato al progettista incaricato, sulla base della valutazione positiva, di procedere con la stesura del progetto definitivo; il progetto definitivo è stato consegnato in data 6 maggio 2004, 5 mesi dopo.

I problemi maggiori riscontrati durante tutto l'iter, dalla progettazione a oggi, che hanno causato dei ritardi nelle procedure, sono connaturati con la complessità della situazione in cui si viene ad operare, tenuto conto che ci si interfaccia con diversi soggetti che hanno interesse su questo progetto. Il poligono di tiro attuale è situato in parte nel territorio del Comune di Aosta e in parte in quello del Comune di Sarre, quindi si tratta di due riferimenti amministrativi. La proprietà del poligono è demanio dello Stato, Ministero della difesa, e viene utilizzato normalmente dai militari, dalle forze dell'ordine e dalle società di tiro e caccia. Il soggetto realizzatore dell'opera è l'Amministrazione regionale, quindi ogni fase di questo percorso deve vedere attorno ad un tavolo questi soggetti.

Il primo problema che si è riscontrato, molto complesso, è stato quello di definire una o più aree da adibire a parcheggi temporanei in occasione delle manifestazioni che la struttura richiamerà in loco. Il secondo problema altrettanto importante, oggetto di approfondimento, è la definizione di un accordo di programma tra i soggetti sopra elencati, che garantisca l'esecuzione dei lavori e la gestione dell'impianto libera da contrattempi ed imprevisti futuri. Una bozza dell'accordo è già stata preparata, rimane solo, come elemento più importante, l'individuazione del soggetto che prenderà in carico la struttura - come proprietario o comodante - una volta realizzata; il soggetto ideale è stato individuato nel Comune di Aosta, al quale è stata avanzata questa proposta e sulla quale sono in atto le debite riflessioni. Un altro aspetto in approfondimento è quello relativo all'individuazione di aree di tiro alternative a quella attuale per i vari fruitori - militari in particolare, guardia di finanza, associazione tiro e caccia, guardie forestali e appassionati - durante le fasi di realizzazione. Qui vi sono diverse proposte, sono state individuate diverse aree: una limitrofa all'attuale poligono in regione Saumont - che è stata ritenuta la più adatta -, una in Comune di Nus e una in Comune di Issogne; per l'individuazione di queste aree, vi è stata una certa perdita di tempo in quanto si trattava di aree di proprietà privata, allo stato attuale hanno tutti dato disponibilità per questo utilizzo. Nel corso della definizione di tutta una serie di procedure, sono state individuate le possibili future ripartizioni dei periodi di uso della struttura tra i diversi soggetti, primi tra tutti i militari, che sono gli attori privilegiati, ma non esclusivi, della nuova struttura; si è trattato di definire cronologie, tempi, durata. In data 3 giugno 2004 si è svolta una riunione presso l'Assessorato del territorio, ambiente e opere pubbliche per esaminare la questione, unitamente all'analisi del progetto definitivo, sul quale si devono esprimere tutti i rappresentanti degli enti che ho citato.

Seconda domanda: "entro quando verranno avviati i lavori e quale sarà il tempo necessario per terminarli". Una possibile tempistica prudenziale potrebbe essere questa: fatti salvi i problemi che potrebbero sorgere per l'approvazione dell'accordo di programma, per eventuali correzioni o modifiche del contenuto su richiesta dei vari soggetti, si potrebbe giungere all'approvazione del progetto definitivo entro il corrente anno e dell'Esecutivo nei primi mesi del prossimo, al fine di avviare l'iter dell'appalto e aggiudicare i lavori fra l'inizio e la metà del 2005; i tempi tecnici per l'esecuzione dell'opera sono previsti in circa 18 mesi.

Terza domanda: "dove vengono effettuate le abilitazioni al tiro lungo necessarie alle guardie forestali". Da informazioni assunte presso la Direzione del Corpo forestale della Valle d'Aosta, ci è stato detto che tale corpo ottiene le abilitazioni al maneggio armi lunghe presso la sezione tiro a segno nazionale di Aosta, in regione Saumont, che dispone di una struttura minimale idonea alla funzione.

Il costo stimato per l'esecuzione dell'opera è di euro 2.340.000, oltre a 34.000 euro quali oneri della sicurezza; il costo complessivo dell'investimento stimato, comprensivo dell'IVA, delle somme per imprevisti e spese tecniche varie ammonta ad euro 3.309.480.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Penso che alcune considerazioni vadano fatte perché l'Assessore ha fornito un quadro, che ha ereditato dalle vicende che su questa storia si erano già innescate sin dall'inizio della scorsa legislatura.

Del poligono nuovo se ne parla da parecchio e devo dire che dall'insieme delle problematiche emerse emerge anche la preoccupazione di fondo. Sostanzialmente questa è una struttura che dovrebbe soddisfare l'esigenza di diversi soggetti, civili, associazioni che fanno del tiro un'attività di tipo sportivo, di conseguenza non è facile mettere insieme le varie esigenze. Noi rileviamo solo che forse sono stati sbagliati i tempi dei vari interventi, anche perché l'esperienza ci dice che su tutte le opere che devono conciliare gli interessi di più soggetti - mi riferisco a costruzione di impianti sportivi - vi è sempre stato a monte l'accordo di programma. L'accordo di programma qui invece sta ancora in itinere ed è uno degli ultimi atti che verrà predisposto, ma è evidente che dall'accordo di programma potrebbero poi sorgere delle variazioni rispetto alle definizioni di tipo progettuale. Rimaniamo perplessi sul fatto che possa esserci una struttura funzionale sul territorio di Aosta, che dovrà farsi carico delle attività di tipo civile, di tipo sportivo e di tipo militare.

Evidenziamo che una parte delle risposte... in particolare la risposta alla domanda n. 3 è una risposta che non corrisponde alla realtà dei fatti, anzi pregherei l'Assessore di verificare con l'Assessore Vicquéry - dal quale dipendono i forestali - questo fatto, perché l'attuale poligono non ha la possibilità materiale di effettuare la gestione dei tiri a 200 e a 300 metri. Per capirsi, quella che viene definita in gergo tecnico la "verifica balistica", per sapere se le armi su quella gittata funzionano bene o male, non può essere fatta; di conseguenza, se i forestali e i guardia parco ottengono l'abilitazione in quel di Saumont, è un'abilitazione che però non è suffragata dall'esercizio reale della possibilità di tiro a 200-300 metri. Mi sembra strano che questa sia stata la risposta fornita dai forestali, perché in quel poligono non si fanno i tiri né a 200, né a 300 metri, di conseguenza non possono essere effettuate le tarature delle carabine che operano a quelle distanze.

Per il resto auspichiamo che la tempistica che l'Assessore ha individuato sia la tempistica finale di un'opera che si è trascinata ormai da tempo immemore. Evidenziamo una suggestione: anche se è vero che l'area Saumont è definita "area esondabile" e ha tutta una serie di limitazioni, nel momento in cui si ipotizza di individuarla come area sostitutiva temporanea, forse non sarebbe stato sbagliato verificare se in quel di Saumont non potevano essere fatti quegli ampliamenti necessari e possibili - perché gli spazi in Saumont ci sono -, che sarebbero stati più rapidi nella loro realizzazione e meno onerosi nei costi finali che gravano sull'Amministrazione regionale, che, da quanto abbiamo capito, si farà carico complessivamente degli oneri di realizzazione.

Queste sono le perplessità che volevamo esprimere su questa problematica sulle risposte che l'Assessore ci ha fornito. Vorremmo poi avere un supplemento di risposta sulla vicenda delle abilitazioni sul tiro lungo.